Sorriso Amaro
Ancora non esplode la gemma.
Sorriso amaro
di chi dopo lunga attesa
resta deluso.
Ancora freddo è il vento.
Sorriso amaro
per il fluire di sussurri
che non sono attenzione.
Eppure se guardi bene:
Ripe piene di epatiche, tappeti d’azzurro…
trionfo di viole nei prati…
buone erbe si accendon di sole,
ravviva persino il verde dell’erba.
Vento freddo non fa paura al fiore,
ma a chi lo guarda tremare.
Nella luce di colori appena nati,
nel tepore del sole d’aprile
si perde dileguandosi un sorriso amaro.
Cristalli di vita
Cristalli di vita
tristi
si perdono nel vento.
Emozioni lontane
giungono forti
come antico richiamo
Emozioni e momenti
—————————– Sola,
———-in un immenso mare
—–di nubi ho raccolto i miei pensieri
Ma è stato solo un momento.
In immensi spazi dall’ampio orizzonte
—————mi sono sentita parte dell’infinito e
——————–sola o nel silenzio dei miei compagni
di questo ho gioito.
Ma sono stati solo momenti.
————————-Allegra,
—-circondata da voci amiche,
—ho raccolto la fredda magia di una notte stellata.
Ma è stato solo un momento.
Circondata dal calore di un fuoco all’aperto
—————e dall’abbraccio di musiche antiche
———————-insieme con loro o sola con i miei pensieri
in questi attimi ho vissuto.
Ma sono stati solo momenti.
———————————–Amata,
—-su un masso di un fresco torrente
–ho raccolto un abbraccio ed un sorriso.
Ed è stato più che un momento.
Circondata da una famiglia allargata,
—————abbracciata da un affetto comune
———————-insieme con loro o sola con i miei pensieri
in questi attimi ho vissuto.
E sono stati più che momenti.
—————————–Applaudita,
—————–incitata da mille voci
—–son salita sul proscenio della vita.
Ma è stato solo un momento.
Affascinata
—————dalla folla e dalla solitudine
———————-in pubbliche piazze o deserti di neve
ho ancora vissuto.
Ma sono stati solo momenti.
———————————-Sola,
———rinchiusa in infiniti silenzi,
la magia di un’alba o un tramonto ho raccolto.
Ma è stato solo un momento.
Affascinata,
——-In fragranti boschi dalla visuale rinchiusa
————-La voce degli amici ho sentito chiamare
Ma sono stati soltanto momenti.
—————————–Coccolata,
———–in fiumi di parole amiche
—–mi sono rannicchiata.
E mi piace goderne il tepore.
Non temo il vento.
Brezza calda e leggera inonda i miei pensieri
Profumi di mandorle si porta appresso.
Diffonde affetto nel cuore.
Ma io non ti temo brezza leggera,
scaldata,
mi piego al dolce torpore.
Venticello fresco e impertinente mi scombina la mente.
Profuma di bosco e fragranze più note.
Impazienza ed un pizzico di ardore.
Ma io non ti temo vento monello,
Rinfrescata,
mi assaporo il ricordo del sudore.
Vento impetuoso che vieni dal mare e penetri nel cuore
Salsi odori di canapa affumicata e stoppa.
Irruenza, eccitanti sogni
Ma io non ti temo vento che nell’impeto riporti il fragore dell’onda
Riposata,
Mi lascio sferzare e rilascio calore.
Vento freddo che porti la neve ed agli occhi infliggi dolore
Profumi immensi di stelle e di vuoto.
Ragione non può comandare al cuore.
Ma io non ti temo gelido vento.
Di caldo vestita,
Immota ti ammiro nel bianco candore.
Bufera di neve che il corpo vorresti disfare
Profumo pungente di un freddo glaciale
Mente, cuore, membra, sentimento, ragione e passione.
Ma io non ti temo bianca bufera.
Ben allenata,
mi piego, mi adeguo mi fletto e ti contrasto, solo alla fine ritornerà splendore.
Desideri impossibili
Vorrebbe il deserto che le parole scorressero come fiumi
ma solo qualche goccia può dissetare il cactus
e si accontenta il viandante assetato e disperso
vorrebbe la neve essere sciolta dal calore di una candela
ma poche gocce di cera possono bruciare la pelle
e si tormentano gli occhi arrossati
vorrebbe il monte essere abbracciato dal mare
ma l’acqua evaporata lo ricopre di nubi
e si perde il fiume in una grotta sotterranea
vorrebbero,—– vorrei
—————-ma devo accontentarmi
—————–posso tormentarmi
—————–forse sono persa
Duro
Agghiacciante
l’urlo portato solo dal silenzio
di chi non ha più voce per urlare
ma solo chi lo vede lo può sentire.
Terrificante
il pianto amaro e silenzioso
di chi non ha più lacrime per piangere
ma solo chi ascolta attentamente lo può vedere.
Urla fatte di silenzio
——e pianti di volti inariditi
————sono dolorosa compagnia.
Ma solo chi è presente
ne può condividere il dramma.
Colori
Azzurro,
trasparente mare vede riflesso
l’azzurro del cielo.
Sorriso sorto dal tocco del sole,
serena visione dell’essere
in un attimo come sussurro del tempo.
Occhi ridenti su viso aperto
nell’immagine di un futuro non incerto
ride la mente di azzurro brillante.
Verde,
frondoso bosco di piena estate dona
riposo sicuro al caldo sole.
Ombra nata dalla luce più intensa,
inestimabile fruscio che ristora,
in una brezza come mormorio continuo.
Appagati i sensi nell’ombra leggera,
di profumi e carezze del vento,
riposa la mente nel verde più intenso.
Rossa,
vellutata rosa chiede sopravvivenza
alla rabbia del freddo.
Lacrima nata per resistere all’ombra,
irrefrenabile passione per la vita
in un bocciolo come goccia di sangue.
Ad occhi chiusi, ferma nel tramonto
per aver troppo guardato il sole,
di ombre rosse si colora la mente.
Marrone,
bruciata terra singhiozza l’esistenza
di vita passata.
Devastazione sorta per avida brama,
da insaziabile fame divorata,
in un campo come urlo di vita.
Assopito nel vento, amaro sorriso,
inaridito dal disilluso bisogno,
di marrone stanco si riempie il cuore.
Bianca,
rilucente neve a vestire il monte
di morbido candore.
Trina caduta in un soffio di vento,
impalpabile umore legato al silenzio
in un fiocco come essenza di gelo.
Ascoltando in silenzio, nell’immenso spazio,
nel crescere dell’assenza,
bianco, immoto rimane il pensiero.
Fata e mago argento
Una fata ed un mago d’argento,
come delfini emersi dalla luce del mare,
avvolti da luce azzurrata,
insieme compiono la più grande magia.
Uniti nei corpi e nelle menti,
turbinando immobili su pietra nera,
vorticando e bevendo primordiali flussi,
insieme compongono la danza delle ore.
Hanno fermato il tempo.
Hanno placato il vento.
Hanno riempito di stelle il cielo.
Hanno dato luce al giorno.
Ed ora donano
calore alla neve e dolcezza al mare.
Hanno passato un arco di pietra
fissato nel tempo
hanno vissuto ai confini del mondo
ed ora sono persi nel loro turbinare
incantati dalla loro stessa danza
ubriacati dai flussi primordiale.
Stanno fermano il tempo
Stanno vorticando nel vento
Riempiono di luce il giorno
Riempiono di sogni la notte
Hanno donato
morbida neve al monte
e splendidi riflessi al mare.
Un sogno-intrappolata
Intrappolata in una piana di ghiaccio,
con il busto immoto ed emergente.
Urlo, ma intorno non si scompone il silenzio.
Un sogno freddo e crudele che sa di morte.
Ma quando mi sveglio spaventata,
mi accorgo invece che sa di vita.
Un brivido
Frammenti di freddo
dal vento tra le nuvole.
Inutili schegge di parole;
la decisione è già presa:
“Ti porto l’inverno.
Preparati se puoi.”
Ed il brivido si protrae al di là del tempo.