Luca Gemma

Poesie


La farfalla bianca

C’era, qualche tempo fa, un bimbo piccolo e simpatico, dai capelli arruffati, lo sguardo sempre acceso ed un sorriso dipinto sul suo viso. Questo bimbo voleva molto bene a suo nonno ed insieme camminavano come compagni d’avventura, per qualche chilometro appena, ma per il piccino erano sempre viaggi epici. – “Fino a dove vuoi andare oggi, Luca?” – chiedeva ogni volta il nonno. – “Andiamo finché non ci perdiamo!” – rispondeva felice l’amato nipotino. Così, che fosse in sella al suo fedele triciclo giallo o camminando con le sue energiche gambine, il bimbo viaggiava con il nonno ai confini del suo piccolo mondo, vivendo a braccetto con la sua fantasia avventure straordinarie, riscoprendo nei marciapiedi fiumi di lava grigia, in vecchie rotaie sentieri lasciati da enormi macchine meccaniche e in bianche nuvole nel cielo echi di scontri tra creature alate.
E c’era, in ogni loro viaggio, una farfalla bianca che sempre compariva ad un tratto della loro avventura. – “Guarda nonno! E’ lei, è venuta a trovarci!” – gridava gioioso il bimbo. – “Si, sa che stiamo andando all’avventura, e ci vuole far sapere che non siamo soli, perché c’è lei con noi” – rispondeva il nonno, guardandolo felice.
Ed i giorni passarono, fecero centinaia di viaggi insieme, ed in tutti questi la farfalla bianca compariva per guidare le loro avventure.
Ma come i giorni, così anche gli anni passarono. Quel bambino divenne un ragazzo e quel nonno un vecchio nonnino. Così, smisero di avventurarsi, ma mai di volersi bene.
L’età avanzò per tutti e due, ed un giorno il vecchio nonnino scomparve.
Il bimbo ormai era un uomo, ma divenne molto triste perché non poteva più abbracciare il suo amato nonnino, e questo pensiero lo intristiva ogni giorno.
Un giorno, però, mentre camminava solo, una piccola macchia bianca volò poco distante da lui, accompagnandolo nella sua camminata. Era una dolce e bellissima farfalla bianca, la più bella che che avesse mai visto, e capì di non dover essere mai più triste, perché in quella farfallina vide il suo vecchio nonnino.
Così, ogni volta che ora quell’uomo vedeva una farfalla bianca, sorrideva, perché significava che il suo amato nonnino voleva fargli sapere che non era solo nella più grande di tutte le avventure: la vita.

 


 

Confini

Difendiamo i nostri confini come spietati mastini da guerra
influenzati da una cultura dell’odio per il diverso
aggrediamo ciò che non si conforma a noi,
riparandoci dietro greggi di stereotipi
corrotti da una bestia nera chiamata razzismo.

 


 

Vita

Nasciamo tra grida e sforzi per farci abituare al mondo,
alla sua aria che ci riempie i polmoni,
alla sua luce che ci tinge gli occhi di tutto ciò che ci circonda,
all’amore che pulsa come soave armonia in ogni cosa.
Ma presto i sogni di un bambino divengono solo flebili desideri
coperti e sotterrati da un mondo che corre più veloce di noi,
così corriamo, spinti da un dio splendente e tondo che noi abbiamo inventato
quando l’unica meraviglia tonda che dovremmo rispettare è la Terra che senza chiedere nulla ci accoglie.
Ma la Vita, prima di cullarci per sempre nella pace,
ci insegna di nuovo a vedere attraverso gli occhi di un bambino,
e con una fragile saggezza ed una felice malinconia
forse allora cogliamo in un calmo pensiero il senso di tutta una vita.