Luisa Auriemma

Poesie


Condizionale

 

Avrei voluto capire cosa significa vivere
da sola in mezzo al mondo in tarda età,
forse ora da giovane lo devo ancora capire.
Alzarsi al mattino e non avvertire il freddo
sotto la pianta dei piedi e il peso dei pensieri sulle spalle.
Una piccola grande donna che va a tastoni nel buio,
che dalle luci psichedeliche non si è mai fatta trovare.
Avrei voluto scontrarmi
con i mulini al vento
con lo scudo e l’elmo.
Avrei voluto adagiarmi
senza accettare l’imprevedibile
cambiamento del tempo.
Papà…
avrei voluto capire il senso di ogni cosa senza perderti.

 


 

 

A caccia di lucciole

 

Nel buio della terra si affaccia Dio, contempla come quattro animaluzzi hanno organizzato la propria vita.
Hanno riempito lo spazio temporale, ma sono vuoti.
Si son circondati di oggetti, affetti, ma sono tristi.
Si son dati un nome,
si son creati un’ immagine,
ma sono al buio.
Con il loro parlare addolcito, volevano far luce i poeti?
Con i loro sillogismi, volevano far luce i filosofi?
Come illuminare il buio universale?
Come liberarsi dalla perdizione?
Avvicinandosi al Signore fonte di luce,
abbandonando l’ozio che non porta né frutto né luce,
giacché pur vagando nel buio egli si lascia trovare.

 


 

 

Volo pindarico

 

Mente e cuore,
connubio d’azione
nel tempo immemore
dell’altra dimensione.

Dal cuore si libra la sensazione,
pura e libera evasione
volo pindarico, le mie
parole ne sono l’espressione.