Luisa Totino - Poesie

Amami

Guardami!
Spregiudicata ladra
della mia linfa di piacere.
Voltati!
Perfida ammaliatrice
dei miei desideri.
Sentimi!
Altera regina
dei miei sogni.
Amami!
Se ti resta il coraggio.
Togli le tue neri vesti
e lasciami invadere
i tuoi sensi.
Trasuda il desiderio di me
e invoca:
Amami!…Ora!

 


 

Fino a me

Quando giungerai fino a me
avrai superato mille battaglie
e, sfinita, cercherai un giaciglio
dove riporre la tua spada.
Quando giungerai fino a me
avrai affrontato mille sfide
e, sanguinante, vorrai trovare
un luogo sicuro
dove lenire i vermigli rigoli.
Quando giungerai fino a me
avrai con lo sguardo
incrociato mille volti,
mille strade,
mille paesaggi
e, stanca, andrai a riposare
su ombrosi lidi.
E io, allora, mi chinerò fino a te,
come chioma frondosa e leggiadra
che, coi suoi rami innerboruti,
ti chiamerà a sé.


 

Fiore di passione

Qui,
seduto alla soglia del tempo
colgo questo fiore di passione,
accarezzo
i suoi petali
di desiderio.
Mi inebrio
al suo profumo,
e la mia mente
precipita
negli ondulati prati
del tuo corpo
…e perdo il fiato e l’anima.
Soffio il polline
della tua vita
e dissemino la tua essenza
in me.
Ti innesto così
nella mia terra immortale,
mio fiore di passione.
In questa terra
dove accompagnerai
le mie stagioni
con teneri e vivaci…colori di passione


 

Crepuscolo d’amore

Sono qui
ad attendere il crepuscolo.
Oltre i miei pensieri
attendo il crepuscolo.
E i miei occhi
vanno a te
che hai il tuo viso
sulle mie ginocchia.
A te
che sogni del mio amore,
qui, al crepuscolo della sera.
Più in fretta soffierò via
le ombre che insidiano il tuo cuore
e lo illuminerò del crepuscolo del mio amore.
Ecco, il crepuscolo va a riposare
…….scende la sera….io torno nei miei pensieri
…….e nel ricordo di te.
E tu, ad ogni crepuscolo ti legherai a me
e a queste parole mai dette…..le sentirai
E le amerai con me,
rapiti in un crepuscolo d’amore.


 

Al tuo risveglio

Al tuo risveglio
laverò via ogni impuro ricordo
alla limpida e impetuosa cascata
del mio amore.
Al tuo risveglio
soffierò via dai tuoi occhi
la sabbia del tempo
e vedrai il miraggio delle tue notti
prendere vita.
Al tuo risveglio
spianerò ai tuoi piedi
i raggi del sole,
perché tu non possa perdere la via
che ti conduce a me.
Al tuo risveglio
immense distese verdi
spunteranno al tuo cospetto
e tu le attraverserai correndo
con me,
in me,
per me.
Al tuo risveglio
Il nostro abbraccio immenso,
da qui…..in poi……per sempre.


 

Ti prenderò per mano

Un giorno ti prenderò per mano
Là dove tutto nasce,
dove tutto ha inizio,
dove tutto si illumina d’ immenso.
Davanti a noi
cadranno le rovine del passato,
di antiche epoche
e ancestrali passioni.
Dalle loro polveri
una città nuova nascerà,
d’oro e d’argento,
dove fiere armate ci onoreranno
con canti vittoriosi.
Governeremo del nostro amore
sotto un cielo
di infinita serenità,
al soffio di una brezza
di eternità.
Ma ora,
aspetta ancora un po’
e sogna.
Sogna che
ti prenderò per mano.
Non svegliarti!


 

Mia chimera

Mia chimera
che agiti il mio tormentato sonno.
che avviluppi
il mio desiderio
senza lasciarti sfiorare.
Effimera presenza
che scivoli su di me,
senza veli, senza tempo, senza confini.
Hai avvinghiato
la mia vita
in un sogno immortale.
Lo sento,
lo vedo,
sono incatenato
alla mia chimera,
verso i sentieri dell’Ovest
dove
tutto ciò che è stato
e che sarà
si addormenterà dolcemente
e riposerà
vivendo in perenne ricordo……
il ricordo della mia chimera


 

Richiamo d’amore

Svegliati mia ninfa
e ascolta il mio richiamo.
Tu lo senti chiaro e forte.
Corri verso di esso
e non ti fermare.
Supera i deserti
che hanno invaso la tua anima.
Ascolta il mio richiamo
e placa
le tempeste dei tuoi sensi.
Non essere più un relitto di
vite fantasma.
Ascolta il mio richiamo
e vinci la bufera
che vuole dissolvere
l’ultimo desiderio di me.
Stringi i denti alla furia del vento
e incidi con forza
le tue orme sul sentiero.
Sappi, mia vestale,
che tu sola
puoi sentire quel richiamo.
Il mio richiamo….d’amore


 

Vento di fuoco

Alza lo sguardo ad oriente
oltre la luce incandescente
dell’astro nascente.
Là, all’orizzonte,
vedrai la mia sagoma
apprestarsi verso te.
Come il più formidabile
degli antichi sovrani
avrò un seguito di sacre vestali
per onorarti,
ed un esercito di temibili guerrieri
per difenderti.
Trasportato da un vento di fuoco
ti avvolgerò
nelle spire dell’amore
e purificherò
tutti i tuoi giorni.
Sorvoleremo il mondo
nei millenni e negli attimi,
al soffio impetuoso del nostro
vento di fuoco


 

Un attimo

Basta un attimo
per raggiungere l’immortalità!
Un istante di infinito
per rincorrere
l’immenso dei tuoi occhi.
Basta un attimo,
solo un attimo
per sciogliere
le briglie del mio cuore.
Basta un lembo di tempo
per lasciare
le orme dei nostri attimi.
E tutta l’eternità
per vedere insieme
lo scorrere passionale
del nostro amore


 

Gli occhi sulla luna

In una serata incantata,
di dieci lustri fa,
miliardi di occhi,
nell’emozione che l’attesa dà,
si orientarono
sul quel corpo celeste,
ceruleo e fiero che,
dallo spazio sidereo,
illumina e guida
sospiri e attese,
dalla notte dei tempi sempre cortese.
Quegli sguardi
sulla luna giunsero
e per la prima volta scrutarono
quel pallido mistero
che nella mente cerca ristoro.
Uomini temerari tolsero il velo
a quel satellite per tutti anelo.
Batterono il suolo,
sbalzarono i dubbi,
leggeri e baldanzosi
superarono l’umana frontiera, orgogliosi,
certi che sul mondo
non sarebbe scesa un’altra simile sera.
E da quel giorno,
nel silenzio sconvolgente,
i nostri occhi continuano a mirare
la sfera lunare e scorgerla più bella,
più vera…. più sorella


 

Una vita in musica

Onore a colui che, con la musica,
tradusse le emozioni altrui.
Ad ogni nota un cuore scosso,
ad ogni melodia l’animo percosso.
Narrò sul pentagramma
ogni proibito fotogramma della vita recondita e ardita.
Corsero al galoppo,
tra righi e spazi,
le gesta di lontani pionieri pistoleri,
di un’America agli albori,
tra proibizione, potere, scorribande e audaci avventori.
Sulla scia ridondante
di un’armonia evocante, un regista ricorda
i suoi trascorsi nel suo natio paese,
dietro rudimentali cineprese.
E tutti dietro con passione e devozione, all’azione di fede
nell’indimenticabile Missione.
Un vita sempre a ridosso
del sublime suono,
sempre più vicino all’accordo divino.
Ora va, senza disturbare,
a musicare con gli angeli
colonne sonore di eterna bellezza,
profonda grazia
e celestiale consacrazione.
Onore al maestro Ennio Morricone!


 

Giorni nuovi

Giorni nuovi all’orizzonte,
giorni nuovi stampati in fronte.
Giorni che alzano un ponte
dal passato dolente:
aborrire tutto ciò che è precedente.
Che arretri l’annientamento,
che scompaia lo spavento,
passi solo il meritevole accrescimento
e lo sperato miglioramento.
Avanti con coraggio
verso un nuovo arrembaggio.
Giorni vivi,
drappeggiati di sogni,
incorniciati di bramosi segni:
contatti veri,
eroici e sinceri,
che mai saranno più reali e pionieri.
Giorni nuovi, ci attendono oramai,
che la notizia porteranno
di un nuovo anno
e accompagneranno, con un inno,
le gioie che fioriranno e i propositi che sbocceranno.
Le distanze han le ore contate,
perché la nostra unione, fatta forza di valore
e di battiti del cuore, sgretolerà
il muro della limitazione e il futuro brillerà in tutto il suo splendore.
Sarà un susseguirsi di attimi lievi e soavi, e non più brevi,
in questi giorni nuovi!


 

Universo

Guardo,
scruto e ammiro
quel sidereo immenso
di eternità intenso.
Danza silente
di misteriose nebulose,
culla di novelle stelle,
di raggi cosmici,
tempi elastici
e pensieri mistici.
Movimenti sincronizzati
di quiete perfetta,
di fusioni atomiche
ed esplosioni galattiche,
che perpetuano, nella perfezione,
cicli atavici di evoluzione.
Tra espansioni e contrazioni
la materia, oscura o palpabile
percorre, produce e trasforma
l’Universo in modo instancabile.
E quando un buco nero
tutto ingloba,
sulla linea degli eventi
il cuor, tutto tremante,
percepisce
come le vite leste
concorrano, a pieno titolo,
a tale mirabolante meccanica celeste


 

Nuvole

E poi saremo come nuvole,
sensazione incantevole
di cambiar forma, luogo, tempo,
in un lampo,
in un rombo.
Come nuvole leggiadre,
libere mezzadre di un cielo infinito,
su di un mondo assopito,
intiepidito, appassito,
ammutolito dall’incedere dell’emozioni,
dallo scalpitare delle passioni.
Senza più allusioni, senza più finzioni,
come nuvole sorvoleremo le costrizioni
e abbracciando il vento lasceremo dietro noi ogni turbamento,
verso il sorgente del sole, che sgorga fulgido e impavido
nei nostri spiriti indomiti,
ricolmi di insoliti propositi,
dai sogni nutriti, dal futuro rivestiti.
Sfuggenti nuvole,
che nessuno potrà mai incatenare,
potrà mai comprare, potrà mai calpestare,
ma solo onorare e ammirare,
come gemme rare,
…come nuvole fiere!


 

Stelle cadenti

Stelle cadenti,
lucciole ridenti,
custodi di sentimenti mai spenti
ed emozioni irriverenti.
Dal firmamento
scivolano via,
dei desideri sfavillante scia.
Attente sentinelle
di languide fiammelle
e arcane novelle.
Ancelle sorelle,
compagne dei sogni
e garanti di amorosi pegni.
In una sola notte
ci colmano la mente di lontani regni
e speranzosi disegni.
La loro vita un bagliore improvviso,
un attimo rarissimo,
senza pretese,
senza contese,
del futuro un assaggio
con un intimo messaggio:
la vita è un passaggio nell’Eterno paesaggio,
gli uomini, con i loro magnifici talenti,
che lasciano al futuro segni evidenti,
sono del mondo e della storia
le più fulgide stelle cadenti.


 

In scena!

Si va in scena,
la sala è ormai piena,
il cuore in trepidazione,
per l’imminente rappresentazione.
Finalmente sul palco,
il contatto col pubblico,
e lì repentinamente,
come meraviglioso miraggio,
il mio io entra
nel personaggio.
Regale,
sofisticato, di borgata o truffaldino,
ciò che interpreto
è sempre un artistico impeto,
che pervade il mio essere,
dal cuore alla mente,
per essere della gente.
E la gente mi sostiene, mi incita e mi trasporta,
che tutto il resto non importa.
Nel tempo della teatral tenzone, ogni oscuro pensiero
è ormai lontano sul sentiero.
La dimensione della recitazione
dà una gran soddisfazione.
Ma, ora, che si chiude il sipario, se ne apre un altro,
un atto più impegnativo, ma non meno positivo,
e da mattatore, quale son stato definito,
continuerò ad essere applaudito, dal “Signore d’er Cupolone”, da buon romano dico.
Per voi tutti, belli e brutti, che mi avete amato con i miei difetti,
un saluto accorato, senza fronzoli e bacetti, il vostro Gigi Proietti!


 

Natale c’è

Natale c’è,
quando porta con sé
l’evento più bello,
quello dell’arrivo del Divin Bambinello.
Al calor di un bue e un asinello
si irradia nel mondo
la luce di salvezza del glorioso gioiello.
Natale c’è,
quando ringraziamo e onoriamo,
con gioia ardita,
l’inizio di un altro giorno di vita.
Quando accogliamo,
con umana e perseverante pazienza,
ciò che offre la terrena esistenza.
Spesso affannosa, tormentata, greve,
spaventata e complessa,
tempio perfetto per il Virgulto Diletto.
Natale c’è,
oltre ogni distanza,
perché il cuore non può mai privarsi
dell’amabile accoglienza,
di sentire, custodire, avvolgere e scorgere.
Quale culla migliore per il Re degli ultimi,
degli oppressi alla mercé,
perché solo così,
contro ogni mondano clichè,
il Natale c’è!


 

Amore

L’Amor
che impavido attende,
orgoglioso comprende,
culla le grazie
di attimi fuggenti,
di sguardi furtivi,
di giochi cortesi
e con ardore attesi.
Eroe
di bramose battaglie,
fiero di star
contro il tempo,
a dar torto
a false illusioni
in un lampo.
Forza unica,
che avvolge il tutto
al di fuori del niente,
e noi
ne siamo attratti
con gioia e mestizia.
Per quel che suscita
ci rende vivi e presenti
e certi
del palpitar del mondo
e del futuro fecondo.


 

Canto antico

Canto antico
che affiori, mistico e pudico,
nel mio cuore intriso di mitico e poetico,
che palpita di classico passato
e di eroismi perduti.
Voci di antichi abitanti,
di animi arditi,
che plasmarono di emozioni,
gesta e passioni,
questi lidi e qui ci onorarono
dei loro leggendari presidi.
Note sublimi, che han levigato la roccia
con un’arte che ancora sboccia.
Armonia complessa,
impressa nei sassi, sui dirupi e nei nostri passi.
Ed io mi incammino, ancora, per il sentiero
di questa terra,
ascoltando i suoni, gli echi e i ritmi,
a farmi da guida, da sprono e da mentore,
per onorarla e viverla nei suoi attimi, nei suoi valori,
nei suoi pensieri….nei suoi respiri,
col fervore autentico di un canto antico!