Manuela Mangini - Poesie

Una folla di grida

 

Gli occhi si fermano

stanchi…

sulle zolle di terra

insanguinate

sulle strade

affollate

di volti dimessi,

frettolosi

ansimanti.

Nubi gonfie

avvolgono i prati,

il verde

si è colorato

di grigio,

e un pianto accorato

di una madre

risuona

fra gli spari

di una mitragliatrice.



Mia Unica

 

Rumore…

Rumore assordante

nella mente

tra i capelli

sulla pelle

s’insinua ovunque.

Un’oasi

nello spazio

tra galassie silenziosee una coccinellamia unica compagna.



Una scia nell’universo

 

Correre

come le nuvole,

il vento che scivola

veloce sulle foglie

si porta via

i nostri sogni.

Come la pelle

che cambia.

Un attimo

che si perde

nello scintillio

di una stella

e presto muore,

esplosione

nell’universo.

Rimane la scia

e poi…

il nulla.



La vita

 

Una piuma

spumeggia leggera

fra le pieghe bianche

dell’aria.

Si piega,

s’inarca

fra i viottoli bui

fradici di pioggia.

Volteggia

sulle tegole rosse

e si posa… stanca

sospinta dal vento

sul nido

di una colomba.



Illuminarsi

 

Un’immagine

si spiega

sugl’occhi assonnati

della notte

e lenta sale

sulla pelle

ubriaca di sogni.

Asciuga

il sudore del pianto

e scalda

la nebbia dei pensieri.

Il mio battito

è di nuovo

intriso di speranza.



I colori di un nuovo arcobaleno

 

Il passo

incede lento

fra la nebbia

di pensieri confusi, inquieti.

La tua mano

asciuga

il tremore della notte

e il cammino

si distende

fra le pieghe dei giorni.

Adesso

lieve è lo sguardo

che avanza

al battito del sole.

Insieme…

i nostri occhi

si appoggiano

sul manto odoroso

della vita.

Di nuovo

il cuore

trabocca di gioia

in mezzo ai colori

dell’arcobaleno.



Un grido di speranza

Dedicata al Presidente Daisaku Ikeda

 

Un grido

di speranza

si leva

al mattino

fra gli incerti bagliori

dell’alba.

Si espande

con forza…

e ammanta

i fili d’erba

dei prati.

Il mio cuore

ha pianto sommesso

sulle crepe

di una terra bombardata

dalla miseria.

E io grido…

finchè una nuova alba

si diffonde ovunque.



L’eco del pianto

Un silenzio leggero

si muove lento

fra le foglie

morte sui prati.

L’autunno

incombe

con le sue ombre

e i miei passi

fanno eco

al mio pianto.



Sarà, primavera

 

I sogni

piccoli petali

profumati

che ruvide mani

dissolvono

nei vicoli sporchi

di fiochi lampioni.

Nasceranno

nuovi colori… a primavera

e le strade

tinteggeranno

come d’arcobaleni

sotto i nostri passi.

La terra esala

i suoi profumi eterni.



Il malinconico risveglio dell’anima

Un attimo

di eternità

sulle mie pupille

infuocate di sogni.

Ricordi remoti

sempre presenti

sulle strade

nebbiose dell’anima.

Pagine zeppe di vita

mi accompagnano

al risveglio…

Avanzo

nell’incedere goffo

al mattino.