Sicilia
Sicilia lontana, diamante
svenduto. Galleggi lenta
e spinosa nell’incessante
cantare della tua tormenta.
Pagliuzza secca sotto il sole,
bruci d’odio e rilasci amore
in dono. Senza più parole,
resisti più bella d’un fiore.
Sicilia vicina, l’apparenza
inganna. Accogli il mio cüore,
avvolgilo con la tua essenza…
METRICA E STILE. Componimento di 11 novenari, suddivisi in due quartine a rima alternata (ABAB) seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della seconda quartina (CAC). Nel decimo verso il novenario è raggiunto tramite dieresi.
[Foglia non muove, arsura…]
Cuor di leone
Un mulo, mosche a nube
intorno, paglia e carrube
tra cinti di calde mura.
È l’agosto del meridione
fermo, è una tela pittata
densa, è viscosa boccata
d’aria rovente, è carbone
d’un braciere ardente.
Scrolla il capo, una mosca
lascia quella nube fosca
ronzando fastidiosamente.
METRICA. Componimento di 13 versi liberi, suddivisi in tre quartine a rima incrociata (ABBA) con il primo verso della prima quartina anteposto al titolo a fare da introduzione.
I resti della pesca
In odore di morte,
tra sabbie e alghe viscose
né verdi né nere, due cose
a terra, contorte.
Crostacei, forse,
o forse molluschi spugnosi,
o forse cavallucci furiosi
senza più corse.
Risucchian l’onde
quei resti di vite del mare.
Resta un rumore che pare
vento tra fronde.
METRICA. Componimento di 12 versi liberi, suddivisi in tre quartina a rima incrociata (ABBA).
Verso il Real Palazzo
Alle ore sette e trentacinque di una
mattinata madrileña, in cammino
verso il Real Palazzo, del destino
- che tempo addietro era detto “fortuna” -
vedo chiare le due prospettive.
Marmi e ori, sullo sfondo del viale.
Qui accanto, cartoni legati male.
Vedo un oceano tra due rive
e come il caso, o Dio, o non so cosa
ponga l’uno ë l’altro in terra,
uno Re, l’altro in eterna guerra,
uno erba, l’altro fulgida rosa.
Verrà quel triste giorno ed anche allora
per unö imperitura memoria,
per l’altro un secondo nella storia.
Io passo, un male m’addolora…
METRICA. Componimento di 16 endecasillabi, suddivisi in quattro quartine a rima incrociata (ABBA); nei versi 10 e 14 l’endecasillabo è raggiunto tramite dieresi.
Bagno alla marina francese
Il sole mezzo a mollo,
sciabordare frusciante
d’un vento di levante,
lei col sottile collo
nelle acque marine.
La tesa del cappello
è onda, al ritornello
d’un vento che il crine
suo gira in un ballo.
Come carillon, adesso
s’arresta. “M’è concesso?”
Per non cader in fallo
accenno un altro passo.
Io spezzo lo stallo.
Lei ferma come sasso…
METRICA. Componimento di 15 versi liberi, suddivisi in tre quartine a rima incrociata (ABBA) seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della terza quartina (GEG).
Napule, anema e core
Napoli di mare, Napoli di cuore,
di morte, di risa, di stenti, di sole.
Napoli che vive, senza più parole,
solo canti di donne per il loro fiore
nella bara. Napoli chiara, ti si ama,
o se scura ti si odia, tu luce e lava,
tu golfo, cratere, panno che si lava
in casa, pianto di creatura che chiama…
Napoli, in te tutto, tu pepe, tu burrata,
tu fuoco e Marechiaro a panorama,
tu anema e core d’ogni cosa creata…
METRICA E STILE. Componimento di 11 versi liberi, suddivisi in due quartine a rima incrociata (ABBA), seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della seconda quartina (ECE).
Briciole
Nel dorato tremolìo serale
d’una luce che oscilla tra sole e luna,
ondeggi vago come foglia sul viale,
non verde, non ancora bruna.
Bussi infine oggi alla porta
di Dio presentandoti con le mani piene:
di briciole raccolte in una vita così corta,
di alcune granaglie terrene.
Sbuffa in un alito il vento
e voli. A terra le briciole vanno in tondo
e saranno – che sian dieci o più di cento -
il sapore di te nel mondo…
METRICA. Componimento di 12 versi liberi, suddivisi in tre quartine a rima alternata (ABAB).
Amatrice
Alla terra nuovamente,
da dove tutti – si dice –
siamo arrivati. Amatrice
morta, più non si sente
l’usignolo, nè della culla
il pianto, o il riso leggero
degli innamorati. In vero,
non si sente più nulla.
Alla terra, alla dura terra
ancora, dopo un nonnulla
di scosse come in guerra.
METRICA E STILE. Componimento di 11 versi liberi, suddivisi in due quartine a rima incrociata (ABBA) seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della seconda quartina (EDE).
Alla baia dei gabbiani
Come sospesa, tra l’infrangere del mare
e lo spazzar dello Scirocco al meridione,
qui è la vita, non altrove. Il dondolare
calmo dei gelsi e dei frutti del limone
segna un tempo lontano da tutto.
Tale è per te il mio cuore, un riparo
infinito, lo scoglio che da ogni flutto
cela, grotta marina ov’è sempre chiaro.
Ancoràti ad acqua e aria, tentiamo
di aggrapparci ad ogni istante caro,
in un incessante ripetersi “ti amo”.
METRICA E STILE. Componimento di 11 versi liberi, suddivisi in due quartine a rima alternata (ABAB) seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della seconda quartina (EDE).
Ceramica eoliana
Ceramica eoliana, dipinta su bianca
polvere di pomice e giallo profumare
di cedri. Schegge cobalto di mare
arrivano alla baia con una stanca
danza, lenta come le lente genti
di qui, ferme – col passito alla mano -
davanti a un passato di fasti lontano,
tratteggiato su una tela di tormenti.
Scemano i venti, tutto passa e resta
solo memoria, o storia di patimenti
mischiati col sogno di rialzare la testa.
METRICA E STILE. Componimento di 11 versi liberi, suddivisi in due quartine a rima incrociata (ABBA) seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della seconda quartina (ECE).