Manuele Amateis - Poesie

Sicilia  

 

Sicilia lontana, diamante

svenduto. Galleggi lenta

e spinosa nell’incessante

cantare della tua tormenta.

 

Pagliuzza secca sotto il sole,

bruci d’odio e rilasci amore

in dono. Senza più parole,

resisti più bella d’un fiore.

 

Sicilia vicina, l’apparenza

inganna. Accogli il mio cüore,

avvolgilo con la tua essenza…

METRICA E STILE. Componimento di 11 novenari, suddivisi in due quartine a rima  alternata (ABAB) seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della seconda quartina (CAC). Nel decimo verso il novenario è raggiunto tramite dieresi.

[Foglia non muove, arsura…]


 

Cuor di leone  

 

Un mulo, mosche a nube

intorno, paglia e carrube

tra cinti di calde mura.

 

È l’agosto del meridione

fermo, è una tela pittata

densa, è viscosa boccata

d’aria rovente, è carbone

 

d’un braciere ardente.

Scrolla il capo, una mosca

lascia quella nube fosca

ronzando fastidiosamente.

METRICA. Componimento di 13 versi liberi, suddivisi in tre quartine a rima incrociata (ABBA) con il primo verso della prima quartina anteposto al titolo a fare da introduzione.



I resti della pesca  

 

In odore di morte,

tra sabbie e alghe viscose

né verdi né nere, due cose

a terra, contorte.

 

Crostacei, forse,

o forse molluschi spugnosi,

o forse cavallucci furiosi

senza più corse.

 

Risucchian l’onde

quei resti di vite del mare.

Resta un rumore che pare

vento tra fronde.

METRICA. Componimento di 12 versi liberi, suddivisi in tre quartina a rima incrociata (ABBA).


 

Verso il Real Palazzo  

 

Alle ore sette e trentacinque di una

mattinata madrileña, in cammino

verso il Real Palazzo, del destino

- che tempo addietro era detto “fortuna” -

 

vedo chiare le due prospettive.

Marmi e ori, sullo sfondo del viale.

Qui accanto, cartoni legati male.

Vedo un oceano tra due rive

 

e come il caso, o Dio, o non so cosa

ponga l’uno ë l’altro in terra,

uno Re, l’altro in eterna guerra,

uno erba, l’altro fulgida rosa.

 

Verrà quel triste giorno ed anche allora

per unö imperitura memoria,

per l’altro un secondo nella storia.

Io passo, un male m’addolora…

METRICA. Componimento di 16 endecasillabi, suddivisi in quattro quartine a rima incrociata (ABBA); nei versi 10 e 14 l’endecasillabo è raggiunto tramite dieresi.


 

Bagno alla marina francese

 

Il sole mezzo a mollo,

sciabordare frusciante

d’un vento di levante,

lei col sottile collo

 

nelle acque marine.

La tesa del cappello

è onda, al ritornello

d’un vento che il crine

 

suo gira in un ballo.

Come carillon, adesso

s’arresta. “M’è concesso?”

Per non cader in fallo

 

accenno un altro passo.

Io spezzo lo stallo.

Lei ferma come sasso…

METRICA. Componimento di 15 versi liberi, suddivisi in tre quartine a rima incrociata (ABBA) seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della terza quartina (GEG).


Napule, anema e core

 

Napoli di mare, Napoli di cuore,

di morte, di risa, di stenti, di sole.

Napoli che vive, senza più parole,

solo canti di donne per il loro fiore

 

nella bara. Napoli chiara, ti si ama,

o se scura ti si odia, tu luce e lava,

tu golfo, cratere, panno che si lava

in casa, pianto di creatura che chiama…

 

Napoli, in te tutto, tu pepe, tu burrata,

tu fuoco e Marechiaro a panorama,

tu anema e core d’ogni cosa creata…

METRICA E STILE. Componimento di 11 versi liberi, suddivisi in due quartine a rima  incrociata (ABBA), seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della seconda quartina (ECE).


 

Briciole

 

Nel dorato tremolìo serale

d’una luce che oscilla tra sole e luna,

ondeggi vago come foglia sul viale,

non verde, non ancora bruna.

 

Bussi infine oggi alla porta

di Dio presentandoti con le mani piene:

di briciole raccolte in una vita così corta,

di alcune granaglie terrene.

 

Sbuffa in un alito il vento

e voli. A terra le briciole vanno in tondo

e saranno – che sian dieci o più di cento -

il sapore di te nel mondo…

METRICA. Componimento di 12 versi liberi, suddivisi in tre quartine a rima alternata (ABAB).


 

Amatrice

 

Alla terra nuovamente,
da dove tutti – si dice –
siamo arrivati. Amatrice
morta, più non si sente

 

l’usignolo, nè della culla
il pianto, o il riso leggero
degli innamorati. In vero,
non si sente più nulla.

 

Alla terra, alla dura terra
ancora, dopo un nonnulla
di scosse come in guerra.

METRICA E STILE. Componimento di 11 versi liberi, suddivisi in due quartine a rima incrociata (ABBA) seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della seconda quartina (EDE).


Alla baia dei gabbiani  

 

Come sospesa, tra l’infrangere del mare

e lo spazzar dello Scirocco al meridione,

qui è la vita, non altrove. Il dondolare

calmo dei gelsi e dei frutti del limone

 

segna un tempo lontano da tutto.

Tale è per te il mio cuore, un riparo

infinito, lo scoglio che da ogni flutto

cela, grotta marina ov’è sempre chiaro.

Ancoràti ad acqua e aria, tentiamo

di aggrapparci ad ogni istante caro,

in un incessante ripetersi “ti amo”.

METRICA E STILE. Componimento di 11 versi liberi, suddivisi in due quartine a rima  alternata (ABAB) seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della seconda quartina (EDE).


Ceramica eoliana

 

Ceramica eoliana, dipinta su bianca

polvere di pomice e giallo profumare

di cedri. Schegge cobalto di mare

arrivano alla baia con una stanca

 

danza, lenta come le lente genti

di qui, ferme – col passito alla mano -

davanti a un passato di fasti lontano,

tratteggiato su una tela di tormenti.

 

Scemano i venti, tutto passa e resta

solo memoria, o storia di patimenti

mischiati col sogno di rialzare la testa.

METRICA E STILE. Componimento di 11 versi liberi, suddivisi in due quartine a rima  incrociata (ABBA) seguite da una terzina in cui il verso centrale riprende il finale del quarto verso della seconda quartina (ECE).