Marco Gennaro - Poesie

Odisseo

La vita è un mare ignoto.
Basta un’ondata
di noia o di follia
per fare naufragio
di notte
in acque ostili
senza terre attorno.
Allora,
occorre solo stare a galla
fluitando nella corrente
senza opporsi.
L’alba mi vide,
per letto la battigia,
sorridere a Calypso,
rapito e grato.

 

 

 

Color di lontananza

La melanconia del Friuli
è
di montagne irte
incombenti
sulla piana di ghiaie
colline
color di lontananza
cieli alti
nubi basse
di Scirocco che monta
di Bora che squassa
specchi di laguna
sospesi
dune nordiche
mari procellosi d’inverno
barene roventi in estate.
Di storie lontane
antiche
come il Continente.
Così,
sull’amaca di Hlievis sto,
mezzaluna a rischiarare
vapori a fondovalle,
incerti
se farsi nebbia sui prati
o salire a disegnare
sfilacciandosi
la trama dei boschi,
sospeso
a ascoltar civette.

 

 

 

Ozono

Odore di neve sciolta
frizzica al naso,
presaga
d’un autunno garbo,
mentre le creste
anzitempo s’adornano
d’algidi merletti
spronando verso il piano
turbinii carichi d’Ozono
a mondare l’aria
satura
spazientita d’essere otre
di tanto degrado
dove
leggiadro
volteggia Thanatos
rifugio ultimo
di chi è cane alla catena.

 

 

 

OM

Sulla cabina dell’OM
il fragore del fortunale
ammanta il momento
con una cortina d’oblio
distanzia il mondo
soverchiando con fiotti dirompenti
ascolto e visione.
Bolla l’abitacolo.
Bolla la mente,
disegna
passati futuri
strenui presenti
radiosi tramonti.
Colma di parole
s’arrende a se stessa
sapida del sudore
d’una psyke sedimentaria
testimone di più vite in una.
Spiove a tratti,
fuori e dentro di me.
Anelo
l’orizzontalità del fluire dell’esistenza,
stanco di agoni agonie e precipizi,
verticalità dell’estasi.
Buon viatico sarà
trovare un senso
al Kaos che tutto
sottende.

 

 

 

V

Decine di cicogne
da dietro il crinale
si levarono
berciando polemiche,
salendo a spirale
nell’aria ormai sbrinata.
Tra i va e vieni,
discussero a lungo.
Zittitesi d’un tratto,
composta la V
puntarono a NE.
Sette
al centro
s’attardarono indecise.
Poi,
rassicurate,
presero posto.
Poco più tardi,
isolatasi,
scese a Cividale
una coppia frettolosa.

 

 

 

Costiera

costiera ammaliante,
tepore estivo
a scherno di foglie autunnali.
abbacinante marina,
salso speziato
d’alghe granchi e portulaca.

una picia al bagno co’la mare
la me mostra el zaino
pièn de aventure ancora de vignir.
– bon, ti te va ai filtri a pescar,
noi se fermemo qua vizin al bar.
co’ te torni, fermite-.
nuoto sul dorso
a spiare nidi in falesia,
ritorno sulla scia del sole
ora abbagliante.
un cocál el me ziga,
polemico,
p’el degheio che fazo.
la cena è alla brace
tra i ciottoli.
oggi grongo.
è fiorita noctyluca
vestendo di stelle
aneliti e galassie
chi nuota di notte.
costiera galeotta.

 

 

 

Idiota che sono

…almeno la posizione della branda..almeno posso guardare fuori dall’oblò..bontà loro…sbattuto in infermeria..cella d’isolamento..
..svuotata..i cinghiaggi..immobilizzato..mi hanno…è accaduto..
..di nuovo…PRECIPITO…PANICO TREMORE CONVULSO…
..non capiscono..ogni volta che si apre la paratia..acqua cibo e cesso
chimico..lui c’è sempre..il Comandante..è armato.. l’unico a bordo..
..forse….quei chiarori..ammantano l’orizzonte..nebbie a raso d’acqua..
..cupa…STO IMPAZZENDO …non mi sbarcano..non sanno cosa sia..
..questo MORIRE A OGNI ISTANTE…..rollio dei marosi..ronzio
dalla sala macchine..al minimo..perché?…più urlo e più mi siringano..
..quel mercantile..ci ha accostato..’sta notte..trasbordo.. casse di
legno ..fagotti impermeabili…IDIOTA CHE SONO…ho chiesto
informazioni al Nostromo!!..da oggi morfina..sono fottuto..
..NON FARÒ IN TEMPO A IMPAZZIRE…questi mi ammazzano
prima..un’overdose..un sacco piombato..un tu ffo infini to..v algo
m eno del c arico..sa rebbe ba stato c osì p oco..un p’ ò di pa zienza..
..una bocc ia de ron..passa..p assa o gni v olta..m a v ivi sap endo
ch e t orn erà…ec coli..qu attro..fr etta..c om e u n..a nimale…
…mare grosso..vento..freddo..acqua..aria..a ri a..a…

 

 

 

Vuoi un chai?

Zona Stazione, mattina presto.
Arriva uno, appoggia la bici a un albero e si sfila lo zaino himalayano.
Ansima, sfiatando nuvole di vapore nell’aria invernale.
Due asiatici fanno colazione su una cabina dell’ENEL.
Bello questo sole rosso dell’alba a fare da tovaglia ai due ragazzi.
– VUOI UN CHAI ? –
– NO GRAZIE –
Perché gl’ ha detto di no?
– SI’, GRAZIE. NON SO PERCHÉ TI HO DETTO DI
NO –
– NEANCH’ IO –
Ha una maniera sorniona e cerimoniosa nel versare, dall’alto, all’orientale.
Tè nero cardamomo cannella noce moscata, burro.
– SEI PAKISTANO ? –
– SI E TU ?-
– ITALIANO –
– STRANO.. –
Li lascio a chiacchierare…Udine, colori e sapori d’ Asia, strano.

 

 

 

Dark garbage man

Ecco, succede un giorno sì e l’altro anche. Il camion della nettezza urbana ingombra la la strada.
Sembra un leviatano che tutto ingoia.
L’autista sarà a caricare, in fretta.
Spesso ci diamo una mano a vicenda, nelle manovre.
Questo ci passa, e pure comodo.
Oh, eccolo che arriva. Un colosso d’ ebano vestito di gialloacido!
Ma, manda indietro la macchina..la fa parcheggiare!?
Problemi??
– CIAO FRATELLO! OGGI PAUSA CAFÈ. VIENI -.
Inusuale la barba corta, brizzolata. Gli sta proprio bene.
Arrivano qui al bar. Un saluto d’occhiolino.
Siedono fuori, accanto a me.
Il gigante parla bene l’italiano….a ruota libera.
L’altro accenna a pagare.
– MA FIGUREMOSE! PAGA CHI CHE CIAMA.
W LA WORKING-CLASS !! -.
Un saluto e filano via.
Cos’è questo straniante tepore interiore,
questa voglia di sorridere ?

 

 

 

Pochi attimi prima

…mmmh..mi piace questo silenzio..starei ore qui..buio..sospeso..libero….
….respiri..borborigmi..sfiati….che sinfonia.. piccoli cetacei… questo brusio..infrasuoni..interno….
– AVRÒ SPENTO IL GAS ?-. – QUAND’È CHE S’INIZIA ? -.
– ..FATTO BENE A VENIRE..VEDERE PERSONE..NON È VENUTA..
..INCERTA?-.
…che accozzaglia di odori..mascara..dentifrici..deodoranti..
..torridi tropicali..un coatto è convinto di essere più macho..
..s’ inonda di ‘sto muschio.. lichene..fieno..babbeo..
..facesse freddo si vedrebbero i vapori..salgono fin qua..riscaldano
a palla…sempre preferito il sudore fresco..erbaceo..d’ un corpo sano….
..ah..fossi un cane..ma anche no!
…mmmh..ma andrà bene..daremo il meglio?..mica detto..questo..dipende..
..somma di stati d’animo.. il meteo?…. il pubblico..una cartina al
tornasole..le aspettative..quante!….è a luci riaccese che si saprà..
..applausi scroscianti..di maniera?..
..qualche sguardo appena uscito dallo specchio..stranito..
..gli SNOB sciamano lenti..soloni da platea.. vanno a riempire il bar…
…saluti schivi..frettolosi..timidi….
….ma alcuni no..alcuni saranno proprio contenti d’esserci stati…
…qualcuno sbadiglia..quanto manca?..ecco..faretto..si va……
ORA SI GIOCA