IL SUONO SILENZIOSO DELLE LACRIME
Fa così freddo stasera fuori
e così mi sento in questo momento
mentre torno indietro con la mente
a quella notte buia e tenpestosa
in cui nel silenzio intorno più assoluto
mi hai allontanata da te.
Eppure un tempo
bastava un sorriso
un solo sguardo
per illuminare tutte le parole
che i nostri cuori potevano dirsi.
Parole…Frasi…Emozioni…
Suoni che adesso aleggiano nell’aria
e riempiono con forza i miei pensieri.
Il mio cuore vive nel tormento
mi sento sola, senza nessuno, vuota.
Chiedo una risposta la cielo
ma non la trovo.
Intanto sogno…
Spero un giorno, sotto quella pioggia
di poter giocare di nuovo insieme a te
e vedere all’improvviso un raggio di sole
che quieta il mio tremore
e asciuga queste lacrime di dolore.
PREGHIERA DELLA NOTTE
Mio Signore
Padre adorato
tu che mi volgi sempre lo sguardo
e conosci tutti i miei segreti
mostrami la giusta via
e i passi da percorrere.
Dammi in sogno la fiammella
che mi porta luce
e mi riscalda la notte.
Mandami la pace silenziosa
che mi avvolge come una coperta
e mi coccola come un bambino.
Stringimi forte come un padre
e io ti darò un bacio da figlio….
Buona Notte.
VOCI SOSPESE
Fuori dalla finestra
la natura maestosa fa da padrona…
Il battito d’ali di una farfalla
l’albero secolare dei ricordi
le fusa di un gattino arruffato
nel disteso manto dei fiori di primavera.
Un cinguettio in lontananza
si percepisce come canto aggraziato
e l’imponenza delle montagne
suo scudo protettivo.
Bellezza pura, schietta e immediata
luce brillante, viva e penetrante
aria tersa, limpida e fresca
carezze sul mio viso affaticato.
Suoni, sillabe, parole
echi, richiami, messaggi…
Voci sopite che si liberano
voci leggere che ondeggiano
voci in cerca di un perchè
voci… di un tempo sospeso.
LA NOSTRA STRADA
Cammino da sola
e all’improvviso
comincio a tremare
a sentire freddo.
Ma no
non sono malata!
Poi sento anche una voce…
è la tua
riesco a riconoscerla
tra le altre mille della folla.
Mi giro, ti vedo
anche tu mi guardi
mi chiami, mi sorridi
ti avvicini
vuoi parlarmi…
E così
con le tue braccia che mi stringono forte
seguendo i battiti dei nostri cuori
ci incamminiamo verso quella strada
che segna i passi della nostra gioia.
PREGHIERA
Esco per strada
tutti vanno, vengono, corrono.
Tutti.
Ma tra quei volti il tuo non si vede.
Eppure, ovunque io vada
sei tu il compagno che mi tiene per mano
e mi conduce.
Allora, continua a guidarmi
perché le notti, col tempo, sono ancora più cupe
e la casa sembra ancora più lontana.
Non ti chiedo di vedere l’orizzonte
o svelarmi il futuro
mi basta un tuo sguardo
un solo passo.
Quando rimango sola nell’ora della tristezza
lontana dagli amici e con il pianto nel cuore
restami accanto nella preghiera.
E quando qualche colpo inatteso del destino
si avvicina,
i tristi pensieri mi opprimono
e il timore mi assale,
mi giunga come speranza la tua voce
che mi consola dicendo :
“Non avere paura. C’è papà con te”.
MAGICO SILENZIO
Non dire niente…
Fammi stare qui
tra le tue braccia
a respirare il tuo respiro
a sentire il tuo profumo
credendo solo per un istante
che sarai mio per sempre.
Prendimi la mano
e stringila forte…
La melodia della pioggia
conserverà il nostro segreto
e la magica profonda sensazione
di un attimo fuggente di felicità.
LO SGUARDO DEI RICORDI
Bussano alla porta…
Mi sbaglio. E’ il vento
in una calda giornata estiva
che irrompe all’improvviso
e disturba la mia quiete.
Suoni confusi
tuoni, nuvole nere e bianche
lacrime di pioggia
che sembravano appartenere al passato
che ritornano e mi turbano.
I ricordi riaffiorano in un attimo
e svegliano le emozioni sepolte
quelle che ci hanno legato
a nostra insaputa
e dopo poco ci hanno allontanato
per la paura di viverle.
Fammi sentire di nuovo la tua voce
la voce di quell’anima
ancorata al suo destino
che ancora non trova il coraggio
di liberarsi e cantare.
Regalami ancora quel sorriso
il sorriso di chi mi ha voluto bene
il sorriso di quegli occhi
che un tempo
mi hanno rapito il cuore
e che oggi
ancora non smettono di guardare.
SAREBBE BELLO
Quanto sarebbe bello
camminare sotto i caldi raggi del sole
coperta da un mantello di pace
e una corona di candore
che mi conducono a quella strada
ricca di fiori e colori.
Quanto sarebbe bello
poter avere accanto
un ragazzo di cuore
capace di leggere la mia anima
e scrivere insieme a me
le pagine del libro del nostro futuro.
Quanto sarebbe bello
addormentarsi teneramente
sotto lo sguardo del Nostro padre
cantando una ninna nanna
per dire con gioia :
“ è lui tutto ciò che ho desiderato finora”.
Rende, 14 Aprile 2017
Ognuno di noi possiede un mondo interiore che, per diverse ragioni, preferisce tenere nascosto perché è personale, privato, intimo. E’ una sfera che tendiamo a proteggere perché è nostra e non deve essere “scoperta” da chi ci sta intorno, in quanto rappresenta il nostro io, contiene le nostre emozioni e abbraccia la nostra anima.
Quando quest’anima è anche un cuore puro, attento e generoso, allora entra in gioco la sensibilità, che portiamo dentro come un’impronta, un segno di riconoscimento. A volte essa è innata, altre volte è marcata da eventi della vita in cui un sorriso è stato una conquista o una ferita profonda che ti ha tagliato il cuore e, anche se ricucita, si mostra come cicatrice lasciata nel tempo; ma la sensibilità c’è, esiste ed è peculiare di quelle “persone speciali” che Dio fa incrociare nel loro cammino, quelle persone che non guardano e non si fermano all’apparenza, ma hanno tutto un tesoro nascosto dentro, che non rivelano a chiunque.
La rabbia, la paura, la tristezza, il timore di non riuscire, fanno agire in maniera non consona alle proprie personalità, creando, inconsapevolmente e non per cattiveria, screzi e malintesi; e quel dolore leggero di quella ferita riappare, offuscando la ragione e non rendendoti obiettivo.
Ma le persone sensibili, riescono a rialzarsi anche subito, a capire l’errore, a chiedere scusa, perché, nonostante soffrano molto per essere stati delusi e/o feriti, sono capaci di dare quell’anima che hanno dentro, e quelle lacrime che tirano fuori, non sono per piangersi addosso, ma capire il disagio, un problema o il nervosismo dell’altro ed essere impotenti nell’aiutarlo, perché c’è un muro che pone un ostacolo, e quella persona ha una particolare importanza nella sua vita.
La sensibilità mette gli altri a proprio agio nelle situazioni in cui si sentono indifesi e esposti, scioglie in un sorriso tensioni vecchie e nuove, fa cogliere aspetti del reale che sfuggono a tanti altri, alimentando la propria umanità e allontanando l’egoismo. La persona sensibile il soggettivismo non lo conosce perché possiede un “dono raro” e, di conseguenza, è portatrice di un bene prezioso che non si acquisisce di certo con lo studio.
E’ un dono divino, una finezza speciale nel poter essere attenti agli altri, che ci rende spettatori di una rappresentazione globale della vita alla quale siamo chiamati a partecipare e a trasmettere a chi incontriamo nei compiti che le nostre “ chiamate” ci affidano e continueranno ad affidare.
Buon Cammino!
Maria Antonietta
Civita, 31 Dicembre 2019
Tempo di bilanci… Cosa porto con me del 2019?
L’onore di poter essere stata interprete di papa Francesco alla GMG di Panama, i volti e le anime dei miei amici del Progetto Policoro, i progressi dei miei allievi, le nuove esperienze lavorative, le soddisfazioni, le conoscenze consolidate, le amicizie novelle e quelle che sono ritornate, le difficoltà di ogni azione che da lacrime di fatica si sono tramutate, con il tempo, in lacrime di gioia…
Cosa lascio al 2019?
Le delusioni, le sofferenze, gli insulti, gli abbandoni, i bastoni tra le ruote, le umiliazioni, che, anche se inviati in maniera inconsapevole, hanno lasciato ferite e cicatrici che, sì, ti fanno crescere e maturare, ma fanno provare quel dolore che brucia dentro da morire…soprattutto perchè provengono da chi avrebbe dovuto essere al tuo fianco a supportarti o da chi non ha apprezzato i tuoi gesti nei suoi confronti, rinnegando momenti vissuti…
Cosa lascia il 2019 nel mio cuore?
Emozioni, sguardi, sorrisi, silenzi, abbracci, la passione che spinge a muoverti e a dare il meglio in tutto ciò che si fa, la bellezza dei gesti semplici e inaspettati, la sensibilità di chi si lega a te attraverso un filo invisibile, ogni battito di cuore che, nel suo pulsare è, semplicemente, battito di vita!
Cosa chiedo al 2020?
Di farmi vivere le piccole e grandi emozioni con l’ingenuità di un bambino ma, al contempo, con quella giusta dose di passione e semplicità che rendono tutto più affascinante e splendente, sognando di poter presto assaporando il profumo inebriante d’amore che quell’ amicizia speciale ti fa avvertire…