Maria Antonietta Manna - Poesie

IL SUONO SILENZIOSO DELLE LACRIME

 

Fa così freddo stasera fuori

e così mi sento in questo momento

mentre torno indietro con la mente

a quella notte buia e tenpestosa

in cui nel silenzio intorno più assoluto

mi hai allontanata da te.

Eppure un tempo 

bastava un sorriso

un solo sguardo

per illuminare tutte le parole

che i nostri cuori potevano dirsi.

Parole…Frasi…Emozioni…

Suoni che adesso aleggiano nell’aria

e riempiono con forza i miei pensieri.

Il mio cuore vive nel tormento

mi sento sola, senza nessuno, vuota.

Chiedo una risposta la cielo

ma non la trovo.

Intanto sogno…

Spero un giorno, sotto quella pioggia

di poter giocare di nuovo insieme a te

e vedere all’improvviso un raggio di sole

che quieta il mio tremore 

e asciuga queste lacrime di dolore.


PREGHIERA DELLA NOTTE

 

Mio Signore

Padre adorato

tu che mi volgi sempre lo sguardo

e conosci tutti i miei segreti

mostrami la giusta via

e i passi da percorrere.

Dammi in sogno la fiammella

che mi porta luce

e mi riscalda la notte.

Mandami la pace silenziosa

che mi avvolge come una coperta

e mi coccola come un bambino.

Stringimi forte come un padre

e io ti darò un bacio da figlio….

Buona Notte.


VOCI SOSPESE

 

Fuori dalla finestra

la natura maestosa fa da padrona…

Il battito d’ali di una farfalla

l’albero secolare dei ricordi

le fusa di un gattino arruffato

nel disteso manto dei fiori di primavera.

Un cinguettio in lontananza

si percepisce come canto aggraziato

e l’imponenza delle montagne

suo scudo protettivo.

Bellezza pura, schietta e immediata

luce brillante, viva e penetrante

aria tersa, limpida e fresca

carezze sul mio viso affaticato.

Suoni, sillabe, parole

echi, richiami, messaggi…

Voci sopite che si liberano

voci leggere che ondeggiano

voci in cerca di un perchè

voci… di un tempo sospeso.


LA NOSTRA STRADA

 

Cammino da sola

e all’improvviso

comincio a tremare

a sentire freddo.

Ma no

non sono malata!

Poi sento anche una voce…

è la tua

riesco a riconoscerla

tra le altre mille della folla.

Mi giro, ti vedo

anche tu mi guardi

mi chiami, mi sorridi

ti avvicini

vuoi parlarmi…

E così

con le tue braccia che mi stringono forte

seguendo i battiti dei nostri cuori

ci incamminiamo verso quella strada

che segna i passi della nostra gioia.


 

PREGHIERA

 

Esco per strada

tutti vanno, vengono, corrono.

Tutti.

Ma tra quei volti il tuo non si vede.

Eppure, ovunque io vada

sei tu il compagno che mi tiene per mano

e mi conduce.

Allora, continua a guidarmi

perché le notti, col tempo, sono ancora più cupe

e la casa sembra ancora più lontana.

Non ti chiedo di vedere l’orizzonte

o svelarmi il futuro

mi basta un tuo sguardo

un solo passo.

Quando rimango sola nell’ora della tristezza

lontana dagli amici e con il pianto nel cuore

restami accanto nella preghiera.

E quando qualche colpo inatteso del destino

si avvicina,

i tristi pensieri mi opprimono

e il timore mi assale,

mi giunga come speranza la tua voce

che mi consola dicendo :

“Non avere paura. C’è papà con te”.


MAGICO SILENZIO

 

Non dire niente…

Fammi stare qui

tra le tue braccia

a respirare il tuo respiro

a sentire il tuo profumo

credendo solo per un istante

che sarai mio per sempre.

Prendimi la mano

e stringila forte…

La melodia della pioggia 

conserverà il nostro segreto

e la magica profonda sensazione

di un attimo fuggente di felicità.

 


LO SGUARDO DEI RICORDI

 

Bussano alla porta…

Mi sbaglio. E’ il vento

in una calda giornata estiva

che irrompe all’improvviso

e disturba la mia quiete.

Suoni confusi

tuoni, nuvole nere e bianche

lacrime di pioggia

che sembravano appartenere al passato

che ritornano e mi turbano.

I ricordi riaffiorano in un attimo

e svegliano le emozioni sepolte

quelle che ci hanno legato

a nostra insaputa

e dopo poco ci hanno allontanato

per la paura di viverle.

Fammi sentire di nuovo la tua voce

la voce di quell’anima

ancorata al suo destino

che ancora non trova il coraggio

di liberarsi e cantare.

Regalami ancora quel sorriso

il sorriso di chi mi ha voluto bene

il sorriso di quegli occhi

che un tempo

mi hanno rapito il cuore

e che oggi

ancora non smettono di guardare.


SAREBBE BELLO

 

Quanto sarebbe bello

camminare sotto i caldi raggi del sole

coperta da un mantello di pace

e una corona di candore

che mi conducono a quella strada

ricca di fiori e colori.

Quanto sarebbe bello

poter avere accanto

un ragazzo di cuore

capace di leggere la mia anima

e scrivere insieme a me

le pagine del libro del nostro futuro.

Quanto sarebbe bello

addormentarsi teneramente

sotto lo sguardo del Nostro padre

cantando una ninna nanna

per dire con gioia :

“ è  lui tutto ciò che ho desiderato finora”.


 

Rende, 14 Aprile 2017

 

Ognuno di noi possiede un mondo interiore che, per diverse ragioni, preferisce tenere nascosto perché è personale, privato, intimo. E’ una sfera che tendiamo a proteggere perché è nostra e non deve essere “scoperta” da chi ci sta intorno, in quanto rappresenta il nostro io, contiene le nostre emozioni e abbraccia la nostra anima.

Quando quest’anima è anche un cuore puro, attento e generoso, allora entra in gioco la sensibilità, che portiamo dentro come un’impronta, un segno di riconoscimento. A volte essa è innata, altre volte è marcata da eventi della vita in cui un sorriso è stato una conquista o una ferita profonda che ti ha tagliato il cuore e, anche se ricucita, si mostra come cicatrice lasciata nel tempo; ma la sensibilità c’è, esiste ed è peculiare di quelle “persone speciali” che Dio fa incrociare nel loro cammino, quelle persone che non guardano e non si fermano all’apparenza, ma hanno tutto un tesoro nascosto dentro, che non rivelano a chiunque.

La rabbia, la paura, la tristezza, il timore di non riuscire, fanno agire in maniera non consona alle proprie personalità, creando, inconsapevolmente e non per cattiveria, screzi e malintesi; e quel dolore leggero di quella ferita riappare, offuscando la ragione e non rendendoti obiettivo. 

Ma le persone sensibili, riescono a rialzarsi anche subito, a capire l’errore, a chiedere scusa, perché, nonostante soffrano molto per essere stati delusi e/o feriti, sono capaci di dare quell’anima che hanno dentro, e quelle lacrime che tirano fuori, non sono per piangersi addosso, ma capire il disagio, un problema o il nervosismo dell’altro ed essere impotenti nell’aiutarlo, perché c’è un muro che pone un ostacolo, e quella persona ha una particolare importanza nella sua vita.

La sensibilità mette gli altri a proprio agio nelle situazioni in cui si sentono indifesi e esposti, scioglie in un sorriso tensioni vecchie e nuove, fa cogliere aspetti del reale che sfuggono a tanti altri, alimentando la propria umanità e allontanando l’egoismo. La persona sensibile il soggettivismo non lo conosce perché possiede un  “dono raro” e, di conseguenza, è portatrice di un bene prezioso che non si acquisisce di certo con lo studio. 

E’ un dono divino, una finezza speciale nel poter essere attenti agli altri,  che ci rende spettatori di una rappresentazione globale della vita alla quale siamo chiamati a partecipare e a trasmettere a chi incontriamo nei compiti che le nostre “ chiamate” ci affidano e continueranno ad affidare.

Buon Cammino!

 

Maria Antonietta


 

Civita, 31 Dicembre 2019

 

Tempo di bilanci… Cosa porto con me del 2019?

L’onore di poter essere stata interprete di papa Francesco alla GMG di Panama, i volti e le anime dei miei amici del Progetto Policoro, i progressi dei miei allievi, le nuove esperienze lavorative, le soddisfazioni, le conoscenze consolidate, le amicizie novelle e quelle che sono ritornate,  le difficoltà di ogni azione che da lacrime di fatica si sono tramutate, con il tempo, in lacrime di gioia…

Cosa lascio al 2019?

Le delusioni, le sofferenze, gli insulti, gli abbandoni, i bastoni tra le ruote, le umiliazioni, che, anche se inviati in maniera inconsapevole, hanno lasciato ferite e cicatrici che, sì, ti fanno crescere e maturare, ma fanno provare quel dolore che brucia dentro da morire…soprattutto perchè provengono da chi avrebbe dovuto essere al tuo fianco a supportarti o da chi non ha apprezzato i tuoi gesti nei suoi confronti, rinnegando momenti vissuti…

Cosa lascia il 2019 nel mio cuore?

Emozioni, sguardi, sorrisi, silenzi, abbracci, la passione che spinge a muoverti e a dare il meglio in tutto ciò che si fa, la bellezza dei gesti semplici e inaspettati, la sensibilità di chi si lega a te attraverso un filo invisibile, ogni battito di cuore che, nel suo pulsare è, semplicemente, battito di vita!

Cosa chiedo al 2020?

Di farmi vivere le piccole e grandi emozioni con l’ingenuità di un bambino ma, al contempo, con  quella giusta dose di passione e semplicità che rendono tutto più affascinante e splendente, sognando di poter presto assaporando il profumo inebriante d’amore che quell’ amicizia speciale ti fa avvertire…