Maria Di Mauro - Poesie

La mia stagione

L’Autunno, la mia stagione preferita
quella che mi ha visto nascere
Osservo il cielo con tutte le sue sfumature
vanno dal bianco candido al grigio oscuro
e dove un raggio di sole, fa capolino tra di loro
per dirmi che lui, l’Autunno,
è la stagione della rinascita,
tutto si addormenta, ma non dorme veramente,
perché si prepara a darci ancora una volta,
la nascita di nuove cose,
nuovi colori, nuove sensazioni, nuova vita!
E voi, avete mai osservato quante sfumature ci sa regalare questo Autunno?
Forse no, perché in questo tempo così incerto,
in questo anno così sofferto,
tutti noi abbiamo dimenticato i dettagli di tutto,
ma noi, abbiamo ancora il nostro cuore,
la nostra anima, il nostro tempo e dobbiamo imparare ad ascoltare,
dobbiamo essere attenti alle sue meraviglie,
ed io, qui seduta, in compagnia dei miei pensieri,
dei miei respiri e dei miei ricordi,
tra la fievole luce di una candela e il rumore della pioggia sopra i vetri,
chiudo gli occhi e ascolto, ascolto il vento,
anche lui vuol farsi sentire e accarezza i vetri, con insistenza
e anche se tutto rallenta, io osservo e rifletto, in silenzio…
sto vivendo l’attimo di questo giorno grigio e cupo
e osservo e scrivo, perché scrivere mi fa bene,
mi libera di ogni piccola emozione che ho racchiuso dentro di me,
e adesso che è iniziato questo Autunno, io scrivo di lui,
pensando a cosa provi, ad essere libero di decidere del proprio tempo,
delle proprie emozioni e del suo lento fluire
in giornate che sembrano tutte uguali,
ma che regalano sempre emozioni diverse,
ed anche questa volta, la natura e il suo Autunno,
saranno il mio conforto, regalandomi altre emozioni, altre sensazioni,
perché loro, non sono distanti da me, perché li ho dentro di me.
Così, in questo nuovo Autunno…
io vivo e respiro, tutti i dettagli di questo tempo,
sapendo che il tempo che sto vivendo, assieme al mio Autunno,
Per me, ha il suo scopo…

 

 

Non Osare

Non osare dire, che ho perso il senso del tempo,
solo perché credo nei sogni, non osare dire, che ho perso il senso della vita,
solo perché cerco nella sabbia, le mie lacrime versate,
non osare scrutare dentro ai miei occhi, se non sai guardare ,
non ci troverai la mia anima,
non osare toccare il mio cuore, solo perché credo nei miracoli,
non puoi… non devi… non osare…

 

 

 

Piange il cielo

Freddo il vento, soffia forte,
continua è la pioggia, fitta e incessante,
piegate le cime degli alberi, si toccano tra loro
come a volersi fondere in un abbraccio e proteggersi,
fitta è la pioggia
e il vento fischia sempre più forte
e il cielo si squarcia, posseduto da fulmini e tuoni e piove
e piange il cielo, perché è arrivata la tempesta,
ed è diventato buio e nero,
nulla può fare, non si può liberare, fino a quando il nero e il buio, lo vorrà possedere…
fino a quando il tuo cuore,
non sarà di nuovo pronto… ad amare…

 

 

 

Momenti vissuti

Il sapore dei bei momenti vissuti, rimane a lungo,
non può essere cancellato, da niente, da nessuno,
le ore, i giorni, le settimane, i mesi, passano,
ma guardandoti, ripensando a ciò che è stato,
risenti il profumo del momento, del luogo vissuto,
la memoria restituisce all’infinito, le emozioni
e le esperienze passate,
che ti strappano il cuore e ti lacerano l’anima,
perché è rimasta un’impronta così profonda,
da non potere essere cancellata, è impossibile…
perché ogni persona, è preziosa a suo modo,
ti rimane il sapore dolce degli incontri,
il sapore intenso di avere vissuto,
concatenata alla sua anima…
per tutta la vita…

 

 

 

Ricorda…

Chi può infliggerti ferite gravi, oltre te…
Chi può riempire il grande vuoto che hai dentro,
se tu non lo vuoi…
chi vuoi che ti renda felice,
se tu non sei pronta ad esserlo…
chi ti capirà, ti parlerà, ti calmerà,
se tu non lo permetti…
chi potrà mai amarti, se tu non ami te stessa..,
Ricorda… tutto inizia da te e finisce in te,
finché avrai un cuore che batte,
lascia che batta anche per qualcun altro.
Non sprecare, non esaurire e non buttare,
il grande amore per la vita e con la vita,
che hai dentro di te,
non continuare a ferirti, non guardare,
non guardarti intorno, resta quel che sei,
resta te stessa…
Illuminerai il mondo intero, con i tuoi occhi,
se l’amore sarà vivo. Nel tuo cuore.

 

 

 

La mia luce

Nel buio della notte, sul letto seduta,
cerco di gridare
ma la voce, non riesce ad uscire,
cerco di scappare
ma le gambe, sono ferme, pesanti,
come legate da una grossa corda,
non si vogliono muovere
non mi aiutano a fuggire…
mi agito, mi volto, ed ecco…
una luce…la mia luce fievole,
debole, poi sempre più brillante,
mi fa svegliare e mi aiuta a pensare,
che anche senza di te
dovrò vivere, correre, respirare e amare
facendo tornare in me,
la bimba che amava cantare.

 

 

 

A mio padre

Come foglia secca, io, guardo gli alberi spogli,
sono rimasti nudi, hanno perso il bel vestito,
che avevano indossato fino ad ora.
Ai loro piedi, foglie secche, foglie morte
Una folata di vento, le spazza, le soffia via,
come a volere togliere la coperta
che gli alberi avevano tessuto
per proteggere le loro radici,
ed io, sono ferma lì, a guardare,
se anch’io le devo seguire
se nel loro turbinio mi devo abbandonare,
se è arrivato il tempo di lasciarmi andare.
Ma poi, penso, ti penso e intorno
Un dolce canto, che di te mi fa ricordare
E penso che anch’io ti dovrò seguire,
nel giardino che mi hai preparato
così da essere ancora con te, felice di correre…
per sempre al tuo fianco…