Mi chiamo Maria Pia e sono un’autrice bolognese ed inconsapevole di sé fino a quando, dall’oggi al domani, mi sono resa conto di possedere uno strumento delicato e prezioso: il verso. La poesia diventa per me la forma espressiva più acuta, in un parlare piano che dipinge tavolozze di umanità quotidiana, in cui si mescolano dolori e fatiche, risate e delusioni, rimpianti di un tempo che a nessuno bastava. Per me la poesia è sentire, vedere uno sguardo e fissarne i contorni. Per me la poesia è curiosità del mondo e dell’altro; è portare foglietti nella borsa e confonderli tutti, tra appunti, frasi iniziate, scritte scomposte catturate sull’autobus.