Marinella Calabrese - Poesie

Partenza

Abbraccio il silenzio

con un sospiro.

Non voglio più parole.

Non cerco più miraggi.

Mi bastano questi pochi sogni

e questa luce lontana.

Basta aprire le mie mani,

adesso,

e sciogliere tutti i nodi

del mio cuore,

sciogliere i fili

che mi incatenano

e incatenano i pensieri

alle mie stesse mani.

Voleranno ricordi e paure

che ricadranno,

per ferirmi ancora.

Ma io sarò lontana

e non mi troveranno più.

E’ questo il tempo di partire

e volare in alto.

Adoro il silenzio dei miei voli

e poi la pace del ritorno…..


Canto antico

E’ come se avessi nel cuore

una finestra,

aperta su uno sprazzo di cielo,

attraverso cui passa la vita,

sulle ali del tempo,

e va via senza aspettarci…..


 

 Primaluce

Si è incendiato di luce

quel pezzo di mare

che giorno dopo giorno

i miei occhi stanno bevendo.

Anche gli alberi verdi,

in questo caldo novembre,

hanno confuso le loro stagioni

e non vogliono perdere

foglie e colori.

Da’ pace tutto questo tepore,

mi scalda un po’ il cuore

e mi piace guardare lontano,

è come partire ancora una volta,

a cercare altra luce….


 

Tramonti

Io vivo di tramonti.

Di cieli infuocati e cupi,

di nubi sfrangiate

contro cieli di cera.

Si tinge di passione la terra,

il cielo raccoglie la sua eco.

Un grido si perde.

E’ già buio.

Vedo una luce residua

che dà forma a nubi raminghe

dalle sagome nette.

Una stella lontana si scopre.

Ha freddo. C’è vento.

Mi sento in balia degli eventi.

Un giorno si spegne

come una fiammella troppo esile,

come un sospiro.

Resterà un tramonto

dipinto negli occhi,

gli occhi fissi a guardare

lontano…..

alla ricerca di un’essenza

infinita


 

 Soliloquio

La sfera infranta del cielo

ha riversato nei nostri occhi

le stelle,

riflessi di vite lontane

custoditi in cuori stanchi

senza tempo e senza amore.

Sapere che qualcosa

lontano si muove

ci ha portato ad essere soli.

Ho paura di chiudere gli occhi

potrei vedere i tuoi occhi.

Ho paura di questo silenzio,

potrei sentire la terra girare,

potrei sentirti muovere,

dentro al mio cuore.


 

 Miraggio

Ho solcato mari di conoscenze inutili,

sterili parole che muoiono

quando lo sguardo si spegne

e svanisce la luce.

Ho vissuto per parole

come queste.

Non conoscevo ancora

il sospiro ed il silenzio,

l’attesa magica del nulla,

il battito irregolare del cuore.

L’inganno…


 

 Punto

Ho scoperto

la semplicità della retta,

l’anomalia del cerchio,

la complessità del punto.

Ho trovato

le vane equazioni del tempo,

la formula per scomporre

gli spazi ed i volumi,

l’archiviazione del ricordo

la conservazione dell’oblio

e poi il silenzio

che echeggia nelle stanze

vuote del cuore,

scoprendo di non conoscere

nulla,

dell’Amore….


 

Ellisse

Non conoscono

l’ieri e il domani

le mie parole

ma solo i cerchi del tempo

che adesso si allargano

da questo punto

per perdersi

in altri cerchi ed in altri punti

senza fine e senza inizio.

La consistenza delle mie parole

è come un punto.

Fisso nel mio cuore

come spina,

come stella remota,

che si svela in una notte

lontana,

umida di aria nordica

che scende in questa

Terra d’Africa e condensa,

come un pensiero stanco.

Il mio cuore tace

perché ha scoperto

di non sapere amare.

Chi detta allora queste parole

alla mia mano?

Forse un frammento

di cielo

cadendo come meteora

a dilaniarmi l’anima…..


Solstizio

Lontano dal sole

curva l’ellisse e declina.

Ora vecchie tracce

di stelle nel cielo.

 

Un’ennesima stagione

avanza e sbriciola

giorni dietro di sé.

Attimi persi nel vento.

 

La sera non scende,

inciampa sul cuore

ed io sciolgo ricordi

in acqua putrida e marcia.

 

Tutto evapora in fretta:

acqua, ricordi, paure.

Resta la terra arsa del cuore,

mentre un cielo senza più stelle

urla tutto il suo silenzio.


 

Non tutti hanno giardini dentro

Mi sento arbusto selvatico

cresciuto su aride rupi scoscese.

Le mie radici tese verso l’acqua,

hanno tenuto insieme la pietra,

con dolore hanno penetrato la terra,

hanno affondato i filamenti sottili,

fino alla roccia,

anelando alle singole gocce,

infiltrate, di pioggia,

anelando alla vita.

Anelo alle parole come linfa vitale,

che siano balsamo che cura,

che siano forma per il mondo.

Vorrei una piccola pozzanghera di parole,

dentro di me,

a cui attingere quando la siccità

divora il mondo.

Non tutti hanno giardini dentro.

Un arbusto non conosce

la frescura delle fronde,

non offre riparo.

Ma tiene ferma la pietra.

E resta ancorato al mondo.