Mario Bosco - Poesie

CANZONE DEL PESCATORE

 

C’è un’isola in mezzo a due ponti

che un tempo coperta di navi

dormiva d’un sonno profondo 

 come gli abeti sui monti

che diventano solide travi

o pennoni dal volto rotondo.

E quando al mattino si leva la tenera brezza 

il mare s’increspa e con mano leggera la nave accarezza 

che torna da una grande fatica

come la nera formica 

che porta la paglia spezzata

gettare le reti e aspettare che il pesce s’impiglia 

 per rendere sazia la dolce famiglia

 che aspetta in silenzio l’approdo 

con sempre in gola quel nodo.

Chissà se domani sarà un giorno felice

Se i flutti marosi, se i venti incostanti

Permettono ancora di andare avanti.


 GIORDANO BRUNO

 

Era nato a Nola

ma non si chiamò Nicola

Giordano era il nome

e Bruno il suo cognome.

La sua mente aperta, vivace e intelligente

della conoscenza un gran bisogno sente

allora era d’obbligo per poter studiare

o grandi ricchezze o l’abito talare 

e non essendo ricco lui scelse proprio quello

perché in fondo in fondo gli sembrò più bello.

Quindi entrò nell’ordine dei domenicani

ed acquisì lo scibile più della Treccani.

La vita di convento la sentì assai stretta

e decise di partire con una grande fretta

ormai odiava il saio e l’abito talare 

perché era saggio e dotto nel parlare.

Quel che gli dava noia era l’ignoranza 

che lui combatteva con metodo e costanza

chiamava bestie i preti i monaci ignoranti

e con la sua ironia sferzava tutti quanti. 

Capì che due eran le religioni  

una per i saggi e l’altra pei coglioni.

Lui scelse la prima ch’era stimolante

e s’approcciò al cielo come avea fatto Dante.

Ma Dio non stava in cielo ma nell’universo

e intorno ragionando con un discorso inverso

si accorse che i teologi erano incorsi in un errore

per cui lui scoprì l’eroico furore

prendendo il nome eros che vuol dire amore

cercando nelle cose lui vi trovò il cuore.

Ad un’altra scoperta giunse dopo un pò

Qualcuno si meraviglia e dice oibò

Se Dio è infinito, infinito è l’universo

E dimostrar il contrario è solo tempo perso.

La chiesa condannò la sua errata via 

e condannò la tesi come eresia

ma lui non si arrese con forza tenne duro 

anche quando fu messo con le spalle al muro.

Poiché non si piegò in difesa fu eccessivo 

subì la condanna e fu bruciato vivo.


IL REDDITODI CITTADINANZA

 

Se tu non hai abbastanza

ti do il reddito di cittadinanza.

Così disse il ministro Di Maio 

aspettando il primo gennaio.

Le genti applaudon tutte contente 

per il benessere che appare imminente. 

Ma al momento della riscossione 

Ci fu una grande delusione.

Chi aveva sognato il malloppo

si accorse di aver chiesto troppo

si lagna e si lamenta 

perché non è rimasta contenta.

Ma pure per te sono guai,

ti accorgi che mantenere non sai

quello che avevi promesso 

ed ora, che povero fesso!

ti guardi e ti dici sommesso

che grave errore h commesso.

Ma il peggio non è ancora arrivato

Perché quando andrai al mercato 

per chiedere ancora il suo voto

ti guarda con aria diffidente

pensando che sei un perdente 

e quei voti che per protesta hai avuto

e curare non hai saputo

si dissolvono come neve al sole 

e non bastano le belle parole. 


LAMPEDUSA

 

Lampedusa

miraggio di gente confusa 

che cerca riparo in un porto sicuro

che fugge dal terribile muro

elevato da esseri umani 

sian essi cattolici o musulmani.

Questa gente ha perduto ogni cosa

la patria l’onore la speme la rosa 

e cerca in un rischioso viaggio

di trovare un nuovo villaggio

che possa donargli speranza

di sfuggire alla triste mattanza,

di riacquistare il suo essere umano

e avere un futuro men vano

ma spesso questa sua speranza 

s’infrange nella notte che avanza

perché un altro, un grande vigliacco

col basco o col colbacco

fiutando un grande affare

si mette su per il mare

con la promessa di un imbarco

gli toglie il pranzo parco

e lo mena fra le onde 

alla ricerca delle sponde 

dove un dì poter attraccare

e il viaggio terminare.

Ma un ministro forse cafone

di sicuro un grande coglione

grida e sbraita son chiusi i porti 

noi siamo ancor più forti

difendiamo la nazione 

da una nuova invasione

e già fa decreti e leggi

per levare i privilegi

non ai ricchi e benestanti

ma a sti poveri migranti

che dei papi più intriganti

li farebbero pure santi.

Ma che vuoi il mondo è strano

mai nessun ti dà una mano

e qualcuno di buon cuore 

vien guardato con stupore

e si dice vedi quello

si è levato anche il mantello

per donarlo al poveretto

 che non ha neppure un tetto.

A che vale aver ricchezza

se poi manca la bellezza 

di guardarsi allo specchio 

per dirsi non son vecchio

ho ancora un cuore d’oro 

perché voglio bene a loro.


OSSESSIONATA DAI SOLDI

 

In una stradina nei pressi del duomo

di gente accalcata si udiva il frastuono

Io mi avvicino e chiedo  ad un uomo 

che cosa fosse quel grande frastuono

Senza scomporsi si gira e mi dice 

sembra di esser nel paese di Alice

sembra la festa di una grande cogliona

che per altro non è manco bona.

E’ una di quelle a cui arrise il fato 

con un giochetto se l’è comprato

giocando col blog ha fatto fortuna 

ed or vuol conquistare anche la luna.

Affamata di soldi e anche volgare 

per fare un selfi si fa pure pagare.

Che stupido mondo e quelle donnine 

Si lascian truffare come bambine

Questo è il mondo degli imbroglioni

quelli che truffan son tutti buoni.

Aprite gli occhi, aprite la mente 

Mettete al bando simile gente.


QUANDO FINISCE L’AMORE

 

Quando finisce l’amore

ti prende un gran dolore

un dolore grande e forte

che ti par di affrontare la morte

vorresti spaccare il mondo

e sprofondarvi nel profondo.

Ti chiudi in te stesso non vuoi reagire

perché far qualcosa è come morire

quando tutto ti sembra più vano

ecco un amico spuntar da lontano

ti guarda e del dolore tuo s’accorge

capisce e senza dir motto la mano porge

non dice una parola

perché sa che non è l’ora

di chieder perché

perché un Perché ormai non c’è

ti invita soltanto a bere un buon caffè

la medicina più buona che c’è

mentre sorseggi la rabbia smaltisci

ed odiare più non riesci

racconti all’amico l’amore finito

lui ti consola con un dire ardito

non ti crucciare

continua a lottare

nel mondo ancora c’è tanta beltà

e quella non era la dolce metà

ti arride la vita che hai di fronte

e se hai forza scalar puoi un monte

libera il cuore da ogni tristezza

in giro c’è ancora tanta bellezza.


RICORDI

 

E’ dolce tornare al paese natio,

rivivere i luoghi del tempo passato,

trovare quel posto ch’era solo mio

incontrare gli amici con cui si è giocato.

Quanti ricordi in quei vicoli stretti

Ogni sasso ti dice di qui sei passato

E mi domanda perché sei tornato?

Son tornato per fare i dispetti

Ad un’esistenza senza difetti

Senza rancori ma con la passione 

di vivere al meglio ogni stagione.

La vita scorre e non ci accorgiamo 

Che ogni giorno qualcosa perdiamo,

perdiamo l’amore di una bambina 

che tutti i giorni ti è stata vicina

e come le foglie portate del vento 

si è dispersa in un momento.

Paese mio nulla è cambiato 

Dal giorno in cui io ti ho lasciato

È come se il tempo non fosse passato

La stessa piazza, le stesse strade

La stessa gente nelle contrade


UOMINI FELICI

 

Nel paese che non conta niente

viveva e vive tanta bella gente

gente che sa come campare

senza ammazzarsi nel lavorare.

La vita in quel paese scorre tranquilla

e l’allegria s’espande per la villa

Non c’è mai ascisc e marjuana 

nessuna è costretta a fare La puttana,

 non ci sono asce e coltelli

perché sono banditi i duelli

l’uno per l’altro è come un fratello

e l’uno aiuta l’altro a portare il suo fardello.

Qualcuno dice ma che paese è questo

mi sembra un mondo vuoto e mesto

se non c’è mordente e passione 

non si può scrivere neanche una canzone

se voi mi date mille lire al mese

io vi cambierò questo paese

non mille ma duemila noi ti diamo

 basta che dai coglioni ti togliamo

non abbiam bisogno di una dittatura

che ci renda la vita ancor più dura

noi vogliamo la pace e la concordia

e l’animo proteso alla misericordia

solo questa vita noi vogliamo

e nient’altro noi bramiamo

di vivere in pace e da buoni amici

per essere tutti quanti più felici.


LA MIA LIBERTA’

 

Anche tu un giorno mi dirai 

che così bene non sei stata mai

i ricordi del mio amore ti ritroveranno

nel cuore e nella mente spazio si faranno.

E’ vero sono stato un incostante

ma la tua ossessione è stata assai pesante

La mia libertà 

sicuro un prezzo avrà.

Ti prego non mi dire che sono stato egoista

Perché lo sai che sono un altruista

Fare bene al prossimo per me non costa niente

È bello stare in mezzo a tanta brava gente.

Non sono un animale rinchiuso in una tana

ma un essere sociale con la morale sana.

Guardati piuttosto dalle tue paure

e non temere le strade se sembrano più dure

Vivi se puoi ancora la tua libertà

Perché nel mondo trovi tanta felicità