CANZONE DEL PESCATORE
C’è un’isola in mezzo a due ponti
che un tempo coperta di navi
dormiva d’un sonno profondo
come gli abeti sui monti
che diventano solide travi
o pennoni dal volto rotondo.
E quando al mattino si leva la tenera brezza
il mare s’increspa e con mano leggera la nave accarezza
che torna da una grande fatica
come la nera formica
che porta la paglia spezzata
gettare le reti e aspettare che il pesce s’impiglia
per rendere sazia la dolce famiglia
che aspetta in silenzio l’approdo
con sempre in gola quel nodo.
Chissà se domani sarà un giorno felice
Se i flutti marosi, se i venti incostanti
Permettono ancora di andare avanti.
GIORDANO BRUNO
Era nato a Nola
ma non si chiamò Nicola
Giordano era il nome
e Bruno il suo cognome.
La sua mente aperta, vivace e intelligente
della conoscenza un gran bisogno sente
allora era d’obbligo per poter studiare
o grandi ricchezze o l’abito talare
e non essendo ricco lui scelse proprio quello
perché in fondo in fondo gli sembrò più bello.
Quindi entrò nell’ordine dei domenicani
ed acquisì lo scibile più della Treccani.
La vita di convento la sentì assai stretta
e decise di partire con una grande fretta
ormai odiava il saio e l’abito talare
perché era saggio e dotto nel parlare.
Quel che gli dava noia era l’ignoranza
che lui combatteva con metodo e costanza
chiamava bestie i preti i monaci ignoranti
e con la sua ironia sferzava tutti quanti.
Capì che due eran le religioni
una per i saggi e l’altra pei coglioni.
Lui scelse la prima ch’era stimolante
e s’approcciò al cielo come avea fatto Dante.
Ma Dio non stava in cielo ma nell’universo
e intorno ragionando con un discorso inverso
si accorse che i teologi erano incorsi in un errore
per cui lui scoprì l’eroico furore
prendendo il nome eros che vuol dire amore
cercando nelle cose lui vi trovò il cuore.
Ad un’altra scoperta giunse dopo un pò
Qualcuno si meraviglia e dice oibò
Se Dio è infinito, infinito è l’universo
E dimostrar il contrario è solo tempo perso.
La chiesa condannò la sua errata via
e condannò la tesi come eresia
ma lui non si arrese con forza tenne duro
anche quando fu messo con le spalle al muro.
Poiché non si piegò in difesa fu eccessivo
subì la condanna e fu bruciato vivo.
IL REDDITODI CITTADINANZA
Se tu non hai abbastanza
ti do il reddito di cittadinanza.
Così disse il ministro Di Maio
aspettando il primo gennaio.
Le genti applaudon tutte contente
per il benessere che appare imminente.
Ma al momento della riscossione
Ci fu una grande delusione.
Chi aveva sognato il malloppo
si accorse di aver chiesto troppo
si lagna e si lamenta
perché non è rimasta contenta.
Ma pure per te sono guai,
ti accorgi che mantenere non sai
quello che avevi promesso
ed ora, che povero fesso!
ti guardi e ti dici sommesso
che grave errore h commesso.
Ma il peggio non è ancora arrivato
Perché quando andrai al mercato
per chiedere ancora il suo voto
ti guarda con aria diffidente
pensando che sei un perdente
e quei voti che per protesta hai avuto
e curare non hai saputo
si dissolvono come neve al sole
e non bastano le belle parole.
LAMPEDUSA
Lampedusa
miraggio di gente confusa
che cerca riparo in un porto sicuro
che fugge dal terribile muro
elevato da esseri umani
sian essi cattolici o musulmani.
Questa gente ha perduto ogni cosa
la patria l’onore la speme la rosa
e cerca in un rischioso viaggio
di trovare un nuovo villaggio
che possa donargli speranza
di sfuggire alla triste mattanza,
di riacquistare il suo essere umano
e avere un futuro men vano
ma spesso questa sua speranza
s’infrange nella notte che avanza
perché un altro, un grande vigliacco
col basco o col colbacco
fiutando un grande affare
si mette su per il mare
con la promessa di un imbarco
gli toglie il pranzo parco
e lo mena fra le onde
alla ricerca delle sponde
dove un dì poter attraccare
e il viaggio terminare.
Ma un ministro forse cafone
di sicuro un grande coglione
grida e sbraita son chiusi i porti
noi siamo ancor più forti
difendiamo la nazione
da una nuova invasione
e già fa decreti e leggi
per levare i privilegi
non ai ricchi e benestanti
ma a sti poveri migranti
che dei papi più intriganti
li farebbero pure santi.
Ma che vuoi il mondo è strano
mai nessun ti dà una mano
e qualcuno di buon cuore
vien guardato con stupore
e si dice vedi quello
si è levato anche il mantello
per donarlo al poveretto
che non ha neppure un tetto.
A che vale aver ricchezza
se poi manca la bellezza
di guardarsi allo specchio
per dirsi non son vecchio
ho ancora un cuore d’oro
perché voglio bene a loro.
OSSESSIONATA DAI SOLDI
In una stradina nei pressi del duomo
di gente accalcata si udiva il frastuono
Io mi avvicino e chiedo ad un uomo
che cosa fosse quel grande frastuono
Senza scomporsi si gira e mi dice
sembra di esser nel paese di Alice
sembra la festa di una grande cogliona
che per altro non è manco bona.
E’ una di quelle a cui arrise il fato
con un giochetto se l’è comprato
giocando col blog ha fatto fortuna
ed or vuol conquistare anche la luna.
Affamata di soldi e anche volgare
per fare un selfi si fa pure pagare.
Che stupido mondo e quelle donnine
Si lascian truffare come bambine
Questo è il mondo degli imbroglioni
quelli che truffan son tutti buoni.
Aprite gli occhi, aprite la mente
Mettete al bando simile gente.
QUANDO FINISCE L’AMORE
Quando finisce l’amore
ti prende un gran dolore
un dolore grande e forte
che ti par di affrontare la morte
vorresti spaccare il mondo
e sprofondarvi nel profondo.
Ti chiudi in te stesso non vuoi reagire
perché far qualcosa è come morire
quando tutto ti sembra più vano
ecco un amico spuntar da lontano
ti guarda e del dolore tuo s’accorge
capisce e senza dir motto la mano porge
non dice una parola
perché sa che non è l’ora
di chieder perché
perché un Perché ormai non c’è
ti invita soltanto a bere un buon caffè
la medicina più buona che c’è
mentre sorseggi la rabbia smaltisci
ed odiare più non riesci
racconti all’amico l’amore finito
lui ti consola con un dire ardito
non ti crucciare
continua a lottare
nel mondo ancora c’è tanta beltà
e quella non era la dolce metà
ti arride la vita che hai di fronte
e se hai forza scalar puoi un monte
libera il cuore da ogni tristezza
in giro c’è ancora tanta bellezza.
RICORDI
E’ dolce tornare al paese natio,
rivivere i luoghi del tempo passato,
trovare quel posto ch’era solo mio
incontrare gli amici con cui si è giocato.
Quanti ricordi in quei vicoli stretti
Ogni sasso ti dice di qui sei passato
E mi domanda perché sei tornato?
Son tornato per fare i dispetti
Ad un’esistenza senza difetti
Senza rancori ma con la passione
di vivere al meglio ogni stagione.
La vita scorre e non ci accorgiamo
Che ogni giorno qualcosa perdiamo,
perdiamo l’amore di una bambina
che tutti i giorni ti è stata vicina
e come le foglie portate del vento
si è dispersa in un momento.
Paese mio nulla è cambiato
Dal giorno in cui io ti ho lasciato
È come se il tempo non fosse passato
La stessa piazza, le stesse strade
La stessa gente nelle contrade
UOMINI FELICI
Nel paese che non conta niente
viveva e vive tanta bella gente
gente che sa come campare
senza ammazzarsi nel lavorare.
La vita in quel paese scorre tranquilla
e l’allegria s’espande per la villa
Non c’è mai ascisc e marjuana
nessuna è costretta a fare La puttana,
non ci sono asce e coltelli
perché sono banditi i duelli
l’uno per l’altro è come un fratello
e l’uno aiuta l’altro a portare il suo fardello.
Qualcuno dice ma che paese è questo
mi sembra un mondo vuoto e mesto
se non c’è mordente e passione
non si può scrivere neanche una canzone
se voi mi date mille lire al mese
io vi cambierò questo paese
non mille ma duemila noi ti diamo
basta che dai coglioni ti togliamo
non abbiam bisogno di una dittatura
che ci renda la vita ancor più dura
noi vogliamo la pace e la concordia
e l’animo proteso alla misericordia
solo questa vita noi vogliamo
e nient’altro noi bramiamo
di vivere in pace e da buoni amici
per essere tutti quanti più felici.
LA MIA LIBERTA’
Anche tu un giorno mi dirai
che così bene non sei stata mai
i ricordi del mio amore ti ritroveranno
nel cuore e nella mente spazio si faranno.
E’ vero sono stato un incostante
ma la tua ossessione è stata assai pesante
La mia libertà
sicuro un prezzo avrà.
Ti prego non mi dire che sono stato egoista
Perché lo sai che sono un altruista
Fare bene al prossimo per me non costa niente
È bello stare in mezzo a tanta brava gente.
Non sono un animale rinchiuso in una tana
ma un essere sociale con la morale sana.
Guardati piuttosto dalle tue paure
e non temere le strade se sembrano più dure
Vivi se puoi ancora la tua libertà
Perché nel mondo trovi tanta felicità