Marzia Rei - Poesie

Nero esistenza

Le giornate erano per lui
un terribile urlo nero,
chiuso nel segreto della sua stanza grigia.
Le giornate erano per lui
un’inquietante angoscia nera,
chiuso nel segreto della sua mente opaca.
Le giornate erano per lui
un adorato isolamento nero,
chiuso nel segreto del suo cuore assopito.
Le giornate erano per lui
uno spazio vuoto e nero,
chiuso nel segreto delle sue emozioni tristi.
Aspettava un rumore fiorito e colorato
che attraversasse le sue giornate.


 

La magia delle parole

Vorrei farti comprendere
la magia delle parole,
quando sento quella voce
che mi parla, mi sussurra
e io mi abbandono ai sogni,
alle sensazioni, che
mi portano lassù,
in alto, in alto e lontano,
nel tempo della memoria,
nel tempo del futuro.
Tutto si mescola insieme,
come un mazzo di carte colorate,
e in questo fantastico viaggio nel blu
io non distinguo più
ciò che è vero
da ciò che ho immaginato.


In cerca di un sentimento

Credevo in te,
urlava la ragazza,
vedevo il tuo amore,
la tua sincerità,
la tua verità,
la mia timidezza.
Credevo in te,
urlava il ragazzo,
vedevo il tuo amore,
la tua onestà,
la tua trasparenza,
la mia esitazione.
Ma le loro parole
erano perle vuote,
irrimediabilmente
sgranate a terra.


 

Cerco il mio faro

Cerco il mio faro
nella notte
in tempesta.
Eccolo, è laggiù,
insegnami come arrivarci,
da sola non posso farcela.
Voglio trovare
il mio sogno luccicante
in queste acque torbide.


 

L’aquilone

Il ragazzo era talmente legato alla vita
da non poterla più sopportare.
Sei felice?
La domanda arrivò a bruciapelo
ma lui non scappò.
Si trovò disorientato,
nella ricerca degli assillanti perché
della sua giovane fragile esistenza,
ma non annientato.
Aveva bisogno
soltanto di un filo intraprendente
e di un prode aquilone
che gli regalassero un’abbagliante emozione,
per alimentare il suo vorticoso sogno,
per capire che non era finita,
per andare così alla scoperta
dei colori della vita.


I libri mi parlano

I libri mi parlano,
mi invitano ammiccanti
a diventare tante vite intriganti,
finché io mi perdo
in quelle storie allettanti,
da cui pretendo risposte.
Ogni volta mi immergo rapita
in un racconto avvolgente,
che mi salva la vita
e che ritrova in me impaziente
ciò che sono
e ciò che non sono
per niente.
Ogni volta ricomincia il mio viaggio
irrequieto, inconsueto,
ma pur sempre incompleto.


Il bambino azzurro

Con quel tuo silenzio,
interrotto soltanto
da qualche grido inquieto,
chissà come te ne stai irrequieto!
Con quel tuo sguardo azzurro e perso,
interrotto soltanto
da qualche disegno giocondo,
chissà che cosa vedi di questo mondo!
Con quelle mani tese,
interrotto soltanto
da qualche pensiero dirompente,
chissà che cosa cerchi nella tua mente!
Sei come un bel bozzolo
che non diventerà farfalla,
ma che terrà in sé forse una scintilla.
Lì c’è la tua vita misteriosa,
tutta racchiusa ed inespressa,
in attesa di una carezza.


 

Il muro invisibile

Le giornate erano tutte uguali,
lunghe e banali.
Il mondo fuori da quelle mura
faceva paura
e lei non voleva ogni giorno
vivere una faticosa avventura.
Là nella sua stanza
si sentiva protetta
da quell’ansia maledetta.
Era sicura: là fuori
c’era un mostro gigantesco,
contro il quale a nulla poteva il suo estro.
E non c’era un’idea,
non c’era un amico in fondo,
che l’aiutasse
ad attraversare quel mondo.
E non c’era un amore,
non c’era un uomo insomma,
che l’aiutasse a danzare in quell’onda.
Tutto era buio e disperato,
e lei non vedeva il segreto celato
di amare soprattutto se stessa
e il suo cuore da tempo inesplorato.


 

Algoritmo d’amore

E un giorno
sei comparso tu,
portando scompiglio nella mia vita,
nei miei dubbi, nei miei sorrisi,
nelle mie felicità, nei miei pianti.
E un giorno
sono comparsa io,
portando scompiglio nella tua vita,
nei tuoi dubbi, nei tuoi sorrisi,
nelle tue felicità, nei tuoi pianti.
E la strada sempre in salita,
con faticosa fede in noi, infinita,
mai una tregua, mai un respiro,
sempre alla ricerca di un sospiro,
tutta una scommessa, tutta una conquista,
un gioco prezioso, un’anima in due.
Così uguali eppur così diversi,
tra misteriosi equilibri di alchimia,
donarsi un sogno al giorno
sarà stata un’incauta follia,
ma pur sempre di un amore la strategia.


Amnesia del passato

C’è una vecchia strada,
ma tu non la riconosci.
C’è un vecchio sentiero,
ma tu non lo ricordi.
C’è una vecchia casa,
ma tu non la vedi.
C’è un vecchio libro,
ma tu non lo trovi.
C’è un vecchio abito,
ma tu non lo distingui.
La tua memoria
si rifiuta di cercare
tra le cose del passato
per vivere solo il presente.