TRASALE
Riconosco il sibilo del treno
che viaggia steso
nell’aere sovrastante.
Odo
i sobbalzi dei convogli sulle
sinuose e ferrose intervie
schiacciate dal peso greve
delle velocità.
Ogni meriggio,
avverto, improvvisi,
i gravi battiti del cuore
che si accavallano coi penosi
trasalimenti dei tracciati.
Percepisco movimenti
subitanei
e poi voci,
che, prima distinte,
si fanno vieppiù
distanti,
come in un sogno.
Rivedo i tempi delle andate,
dei ritorni,
e, senza afferrarli,
quelli degli inconcepibili,
odiosi,
addii.
LA GIOSTRA
Al di fuori di questa giostra
la mia tacita mente
sogna la proibita ora
nel caliginoso presente.
Spaurita nel nuovo lockdown
rifugge dall’odierna mora,
come una stella irosa
che s’allontana nel cielo
da ogni sensibile cosa.
SII L’ACQUA
Sii l’acqua,
e come lei,
possa tu scivolare,
schivare,
erodere,
gocciolare,
e poi grondare.
Sii l’acqua,
che solida, ricopre le superfici
e che, liquida, abita i letti dei fiumi.
Sii l’acqua ghiacciata,
e come gallio
bismuto e antimonio,
possa tu accrescerti!
Sii rugosa come il vetro
e possa tu cambiare la tua anima, fino a corrugarla.
Possa tu esondare,
rompere argini,
e, sul tuo inesorabile e rabbioso cammino,
trascinare via ciò che trovi,
senza mai fluire.
Perché tu puoi ciò che vuoi.
LASCIA STARE
Lascia stare il mare,
che a te avvicina onde,
come difficili pensieri.
Poco importa chi sei
o com’eri…..
lascia stare il mare.
Mentre raccogli il cappello
perduto nel vento
rimembri, a tratti,
quel veglio sentimento….
Ma è ormai ora….
lascia stare il male.
LA VITTORIA
La malvagità,
l’inganno e la menzogna
non bastino a far arretrare
di vittoria la sete,
e senza alcuna vergogna,
possa tu nutrire
un novo desio di improrogabili mete!
SPENGO LA TV
Prendo ora a bere la mia cervogia….
Svogliatamente,
passo la mano destra tra i capelli,
isolando quel cernecchio centrale,
che mi fa sembrare un buffo unicorno.
Sono nervoso ….
Il telegiornale, in modo divorante, edace,
ripete da giorni le stesse notizie.
Onusto di informazioni,
non mi lascio più sedurre
da qualche stelloncino stralciato qua e là
dai quotidiani.
Ripiego e spengo la tv.
IL GIORNO DELLA BICICLETTA
Turn on!
Scilla marina e segale cornuta
Hoffmann è già lontano
anche se giace sul suo divano.
Fa Tune in,
dopo la bicicletta
e giunge a persistenti visioni:
giochi di forme e di pigmenti,
caleidoscopi di armonie inesistenti,
spruzzi di fontane
car(i)chi di cerchi e spirali
che nella mente
si ri-arrangiano iridescenti ed esplodono vitali.
Drop out! Dal biciclo…
Drop out! Dai colori…
Drop out! Dal divano…
AFORISMI SCELTI
- Prepariamoci!! Ormai stiamo andando verso l’intellig(h)enz(i)a artificiale…
- Dopo Platone e Plotino ……. un plotone di stupidi.
- Se non trami….tremi!
- I gatti hanno sette vite…ma le gatte morte ne hanno molte di più…!
- Non ti devi amare, ti devi armare! (Aforisma battagliero)
- Non ti devi armare, ti devi amare! (Aforisma pacifista)
- Ci si innamora sempre di sconosciute…. Il problema nasce quando le sposi!
- Ci sono tre certezze nella vita: la morte; le tasse; la scarsa possibilità di comprendere l’altro sesso. (Le certezze non sono più due come affermava B. Franklin)
- La vita è, per certe persone, come un’arancia….. ti rendi conto, purtroppo per loro, che non c’è molto succo!!!
- Più che un apripista…un priapista!