Massimo Vito Avantaggiato - Poesie

TRASALE

 

Riconosco il sibilo del treno

che viaggia steso 

nell’aere sovrastante.

Odo

i sobbalzi dei convogli sulle 

sinuose e ferrose intervie

schiacciate dal peso greve 

delle velocità.

Ogni meriggio,

avverto, improvvisi,

i gravi battiti del cuore

che si accavallano coi penosi 

trasalimenti dei tracciati.

Percepisco movimenti 

subitanei

e poi voci,

che, prima distinte,

si fanno vieppiù

distanti,

come in un sogno.

Rivedo i tempi delle andate,

dei ritorni,

e, senza afferrarli,

quelli degli inconcepibili,

odiosi,

addii.



LA GIOSTRA 

 

Al di fuori di questa giostra

la mia tacita mente

sogna la proibita ora 

nel caliginoso presente.

Spaurita nel nuovo lockdown

rifugge dall’odierna mora,

come una stella irosa

che s’allontana nel cielo

da ogni sensibile cosa.


 

SII L’ACQUA 

 

Sii l’acqua,

e come lei,

possa tu scivolare,

schivare,

erodere,

gocciolare, 

e poi grondare.

Sii l’acqua,

che solida, ricopre le superfici

e che, liquida, abita i letti dei fiumi.

Sii l’acqua ghiacciata, 

e come gallio 

bismuto e antimonio,

possa tu accrescerti!

Sii rugosa come il vetro

e possa tu cambiare la tua anima, fino a corrugarla.

Possa tu esondare,

rompere argini,

e, sul tuo inesorabile e rabbioso cammino,

trascinare via ciò che trovi,

senza mai fluire. 

Perché tu puoi ciò che vuoi.


 

 

LASCIA STARE

 

Lascia stare il mare,

che a te avvicina onde, 

come difficili pensieri.

Poco importa chi sei 

o com’eri…..

lascia stare il mare.

Mentre raccogli il cappello

perduto nel vento

rimembri, a tratti,

quel veglio sentimento….

Ma è ormai ora….

lascia stare il male.


 

 

LA VITTORIA

 

La malvagità,
l’inganno e la menzogna
non bastino a far arretrare
di vittoria la sete,
e senza alcuna vergogna, 

possa tu nutrire 

un novo desio di improrogabili mete! 


 

 

SPENGO LA TV 

 

Prendo ora a bere la mia cervogia…. 

Svogliatamente,
passo la mano destra tra i capelli, 

isolando quel cernecchio centrale,
che mi fa sembrare un buffo unicorno. 

Sono nervoso ….
Il telegiornale, in modo divorante, edace,
ripete da giorni le stesse notizie. 

Onusto di informazioni, 

non mi lascio più sedurre 

da qualche stelloncino stralciato qua e là

dai quotidiani. 

Ripiego e spengo la tv. 


 

 

IL GIORNO DELLA BICICLETTA

 

Turn on!

Scilla marina e segale cornuta 

Hoffmann è già lontano
anche se giace sul suo divano.

Fa Tune in,
dopo la bicicletta
e giunge a persistenti visioni: 

giochi di forme e di pigmenti, 

caleidoscopi di armonie inesistenti, 

spruzzi di fontane
car(i)chi di cerchi e spirali
che nella mente 

si ri-arrangiano iridescenti ed esplodono vitali. 

Drop out! Dal biciclo… 

Drop out! Dai colori… 

Drop out! Dal divano…



AFORISMI SCELTI

 

  1. Prepariamoci!! Ormai stiamo andando verso l’intellig(h)enz(i)a artificiale… 
  2. Dopo Platone e Plotino ……. un plotone di stupidi.
  3. Se non trami….tremi!
  4. I gatti hanno sette vite…ma le gatte morte ne hanno molte di più…!
  5. Non ti devi amare, ti devi armare! (Aforisma battagliero)
  6. Non ti devi armare, ti devi amare! (Aforisma pacifista)
  7. Ci si innamora sempre di sconosciute…. Il problema nasce quando le sposi!
  8. Ci sono tre certezze nella vita: la morte; le tasse; la scarsa possibilità di comprendere l’altro sesso. (Le certezze non sono più due come affermava B. Franklin) 
  9. La vita è, per certe persone, come un’arancia….. ti rendi conto, purtroppo per loro, che non c’è molto succo!!! 
  10. Più che un apripista…un priapista!