TRE SIGNORINE
Bellezza
Vacua
porto sicuro che fugge
dona senza chiedere
riceve senza pretendere
essa è
Verità
Scorre pura
sotto terre cariche di scuse e convinzioni
e Lei non se ne sporca mai.
Raramente è gradita
Bontà
non pone condizioni
nè brama ricompense
pulsazione del mondo
STELLA DEL MATTINO
sei un capriccio del destino:
svolti l angolo leggera
ma ti si trova lì alla sera
Punto fisso mi ci mischio
nell’abisso poi ci fischio
Impavida ma impacciata
timida armata
E gridi isterica
se non sei libera
da gioia effimera
sarà retorica
ma in vino veritas
Resta desta sopra la mia testa:
coi tuoi raggi infesta
l’aria marcia che calpesta !
E fa’ la danza
a ritmo col respiro
Ed io qui in basso
chissà che attiro
chi sa che giro?
Scrivendo ti ricordi di te e dei perchè
sepolti sotto i se
Elabori una storia e puoi decidere se cancellare, disfare,
progredire o indietreggiare…
Riscrivere un finale dapprima triste, poi geniale…
Osservare la tua mente , un po’ egocentricamente
Hai bisogno di spurgare, tutto il mondo elaborare:
ritrovarti dentro te…una dimensione a sè….
Ti fa sentire distratto questo posto,
molto più di te astratto
sfatto e rifatto
ma sempre in atto
Alle volte perso, altre diverso
Dal verso perverso
e poi converso
Ora
è terso
AI MIEI GENITORI
Alla loro unicità
e alla loro unione
Costante comprensione
Specchi sempre nitidi
che rappresentano
il mio cielo
e la mia terra;
dove affondo le radici
per librare in alto i rami
Grazie
Perchè in me rivivete
in ogni secondo
In pregi e difetti
amore e paura
sangue ed etere
passione e distacco
calma e caos
ed insieme
spirito
Vi amo, grazie
Vi sento in me
con me
su me
NATURALmente
…uno specchio mi si è rotto
Forse lotto troppo ?
Ma per chi, o contro che cosa?
col mio Sè che ora riposa…
Allora se riuscissi dolcemente ad accettarmi
finirebbero gli inganni
e magari getterei anche le armi
Vorrei più libertà, soprattutto dalle maschere che la vita ci dà
Passioni di papavero
soffi leggeri, bianchi veli
Delizia al cobalto
I tuo occhi, specchi dei cieli
anche se a terra, son sempre più in alto
ESSERE
Infinita linea non hai centro
e non ti devi a metà piegare
per doverti incontrare
Perfetta retta
eretta