Mauro Lo Sole - Poesie

“L’Angelo”

Mancavano pochi minuti e sarei arrivato a casa, una di quelle giornate d’inverno, tipiche, un gelo pungente, le mani e il viso ghiacciato, “che freddo”, il tempo di arrivare, una bella doccia calda e poi a letto. Dopo una gionata di lavoro, dura ma bella, la giusta ricompensa, una bella dormita.
Quella sera, rimasi ad osservare tutto quello che mi circondava e al valore delle persone che amo in particolare a quelle che non ci sono più.
Poco dopo malinconicamente, mi addormentai e durante il sogno mi apparve una figura avvolta in una splendente, che dolcemente, teneva la mia mano stretta sul suo cuore trattenendola, come se volesse rassicurarmi e farmi sentire il suo calore.
Guardandomi, mi disse:”sono il tuo Angelo .. sono qui per proteggerti”.
Rimasi per alcuni istanti a fissare i suoi occhi,azzurri, confuso, gli dissi.. “se sei il mio Angelo, ti chiedo di proteggere chi Amo”… i Bambini le Mamme i Nonni e tutti quelli che ne hanno bisogno.
È la cosa che più desidero!
Lui sorrise, e improvvisamente, lasciò la mia mano e svanì nel nulla.
Sorpreso, mi svegliai e mi resi conto che qualcosa stava accadendo.
Avevo avuto la sensazione di aver visto, il riflesso di un ombra proiettata sul muro, al di là della stanza.
Era una sagoma, avvolta in un bagliore di una luce intensa.
Chinata su se stessa, con il capo inclinato verso di me come volesse dirmi qualcosa… e le mani quasi a sfiorare il mio viso.
Sentii una strana emozione, attraversare il mio corpo fino a stringere la gola, facendomi rimanere senza respiro.
Ad un tratto, un brivido, mi lasciò immobile, senza che potessi, capire cosa stesse accadendo, dentro di me.
Alcuni istanti dopo, ripresi fiato e tutto tornò come prima.
Nell’aria, una percezione, strana, surreale.
Mi voltai e in quel momento riapparve l’Angelo che mi prese la la mano accarezzandola e guardandomi fisso negli occhi, mi disse..
Non sono io che esaudirò i tuoi desideri… sei tu che con il tuo amore, e il coraggio potrai proteggere chi ami…poi in un lampo di luce…L’Angelo svanii nel sogno…


“ Filosoficando” L’enigma dell’anima e della mente

L’enigma.
L’evoluzione tra spazio e tempo dell’immortalità della mente e della reincarnazione dell’anima è così profonda che si tinge di “giallo”. Una alchimia, il tempo, lo spazio e la storia stessa di testimonianze e curiosità che si confrontano e girano sulla nostra anima, lasciano dubbi e incertezze nella nostra mente. Soddisfatto e insoddisfatto dell’enigma da risolvere! Dio creò l’uomo dal fango della terra e gli insuffiò un alito di vita, poi, creò la donna. Adamo, Eva e il peccato originale.

La tentazione.
Credere o essere ateo, o mistico. Dal sacro al profano, non cambia il pensiero. Il bene o il male. La soluzione della soluzione, è la materia della materia, ”l‘enigma”. È Dio che si è impossessato dell’anima dell’umanità e la rigenererà a sua somiglianza e immagine.

”Non so se sono un angelo, che crede di essere un uomo, o un uomo, che crede di essere un angelo”. “La vita oltre la vita”.

La teoria.
(La nascita di un uomo) ! (Mistero e/o reincarnazione) ? ( il karma – azione ), ecc.. “Credere o non credere”.  Nell’ambito della ricerca, i dubbi, le contraddizioni e le similitudini che abbiamo sovrapposto o confrontato tradizionalmente, appartengono ai problemi, quali la questione dell’esistenza di Dio,  qualunque esso sia, lui, ha creato il problema. L’enigma dell’immortalità della mente e della reincarnazione dell’anima.

L’infinito e l’indefinito.
Ora è un problema di fede o di credo. Potrei elencare molte idee religiose cristiane o testimoni di vario tipo e/o di altre entità, ( teisisti ) credenti  di almeno una divinità, devoti a l’uomo Dio. Ma non per questo perfetti. Il vero problema non sono le nostre teorie, le nostre idee, ma le nostre origini. Il nostro pensiero della mente.  Gesù, Allah,  Geova, Buddha, Abramo, la mente, il pensiero, la materia, il tempo, il paradiso, l’inferno, i comandamenti, i miracoli, le parabole,  il Vangelo, gli apostoli, la natività, il battesimo, la crocifissione, la risurrezione, le feste, le sofferenze,  maghi, indovini, astrologi, profeti o menti pensanti e vari  pseudonimi.

(“L’innovazione di un’idea è un concetto nato e realizzato nel passato”).

“Sapere e non Sapere”. Da Newton, a Einstein e le loro teorie sulla relatività.  (Nulla si crea, Nulla si distrugge).

L’evoluzione.
Dall’origine dell’essere, nonché alle questioni e alle considerazioni che da sempre, costituiscono un “enigma”: del Cosmo e sul motivo della propria esistenza.
Ecco dunque la radicale contrapposizione, propria dei grandi e l’eventuale relazione fra la trascendenza e l’indifferenza, che hanno caratterizzato  le varie contrapposizioni dei  grandi filosofi e metafisici, da Socrate a Platone ad Aristotele, fino ad Agostino e i contemporanei, in particolare quello di San Tommaso d’Aquino e Papa Benedetto XVI .

Filosoficando.
Poiché la filosofia,  “sapienza”, ossia “amore per la sapienza”  è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull’essere umano, indaga sul senso dell’essere e dell’esistenza umana e analizza le possibilità e i limiti della conoscenza. Tutt’altro  la metafisica, che si propone di individuare la natura ultima e assoluta della realtà, al di là delle sue determinazioni relative, attribuite a un carattere mistico e religioso, di tensione verso l’assoluto, Dio. La metafisica, la  filosofia e le loro nobili teorie, potranno dire  attraverso formule o equazioni, come siamo e quanto possiamo credere secondo gli aspetti ritenuti più autentici e fondamentali della realtà. Ma non potrà dire, quando o quanto, la mente o l’anima, potranno esistere o resistere. Solo la fede, unirà il pensiero della mente all’anima e potrà farci credere, nella reincarnazione o nell’immortalità, tra dubbi, spazio e tempo, degli ”enigma” da  risolvere.


LA PAURA DEL TEMPO

Non ho paura del buio della luce, perché non danno dolore. Ma  dell’altra parte di me, quella che vive in fondo al cuore e dentro l’anima. Quella che emoziona, che ama, che odia, che non vede, ma che fa tremare e fa male. È l’equilibrio della materia e della sostanza del corpo che unisce le due parti per avere il coraggio dentro e fuori di noi.
Il  continuo confronto fra il Tempo e l’uomo é il mio obbiettivo, specchiandomi mi vedo riflesso bambino e tendo la mano all’uomo al di la dello specchio, che non potrà mai raggiungermi, mentre, l’immagine lentamente si dissolve e si allontana dal tempo che passa..
in fondo penso che il vero protagonista della vita sia il tempo.
Dall’alto, riflesso, cerco l’altra parte di me che vaga e non ha una identità  è solo la mia ombra una illusione, un’infuso di luce e buio, l’equilibrio interno del corpo che si fonde con quello esterno, la paura, il confronto fra due stati d’animo opposti che si sfidano sino all’ultimo minuto per prevalere uno sull’altro e solo il coraggio determinerá chi l’avrà vinta,
quello che poi sconfiggerá i nostri dubbi.
Il cammino prende forma, unisce il Tempo ai pensieri, la mente ai passi, i ricordi ai desideri, i sogni alla realtà, è l’ultima pagina di un libro, quella più importante, ancora da ultimare. Ma la mente è ad aspettare l‘ultima idea, quella del Protagonista.
Amare, io amo con tutto me stesso, mettendo a disposizione la mia vita, il Tempo (il Protagonista), l’amore il distacco dal corpo  della mia anima protezione di chi amo, l’amore la mia forza,  ma anche il mio punto debole.
Ho solo un pensiero nella mente, come potrò unire la meta del percorso al Tempo immaginario, che vive solo nei miei pensieri, forse, cercando nella mente lo sguardo deciso sano di mio padre, che trasferisce in me l’eredità e la responsabilità del suo percorso; la materia della mia materia che si unisce e non cerca alibi, confronti, come se fosse un unico elemento, un unico corpo, una unica mente. In un attimo, verrò trafitto, scagliato ad una velocità indefinita, nell’infinito spazio e dovrò dosare il peso e la saggezza di trasferire e proiettare l’immagine di me stesso e avere tra me e il Tempo, la misura della distanza, il traguardo del viaggio, il parallelo della linea, tra l’immortalità della mente, e la fine del percorso, con l’evoluzione della sostanza del corpo,
“allora si potrà fermare il Tempo”.


Mio fratello.

Quando il bambino era bambino,
se ne andava a braccia appese, voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente e questa pozza, il mare.

Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino, per lui tutto aveva un’anima
e tutte le anime erano tutt’uno.

Quando il bambino era bambino,
alzava la testa alla luce del sole, e il sole illuminava gli occhi degli uomini.
Ci sono troppi sogni nel tempo e poco tempo per sognare.

Quando il bambino era bambino,
non conosceva il sapore della paura,
per lui, era tutto perfettamente in ordine con la sua volontà.

Quando il bambino non era più  un bambino,
allora la paura, diventava il giusto equilibrio per  affrontare il coraggio.

Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino che credeva di essere un uomo.

Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un uomo che credeva di essere un bambino.

Quando il bambino era bambino,
se ne andava a braccia appese, voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente, e questa pozza, il mare.

Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino, per lui tutto aveva un’anima
e tutte le anime erano tutt’uno.


Uomini e Angeli


Non so se sono un angelo,
che crede di essere un uomo,
o un uomo,
che crede di essere un angelo,
Perché un uomo,
prima di essere un angelo,
deve avere un cuore,
che batta in fondo all’anima,
e un angelo,
prima di essere un uomo,
deve avere un’anima,
in fondo al cuore,
solo così,
ci sentiremo,
angeli e uomini.


Libertà

Quando il bruco,
diventa farfalla,
è come rinascere,
trapassare il tempo,
con la mente,
e far rivivere,
uniti in equilibrio,
corpo e anima,
con il passato,
Quando il bruco,
diventa farfalla,
è come rinascere,
volare nudi,
sopra a tutto e tutti,
tra i brusii del vento,
e sopra le nuvole,
liberi.


Amatriciana.

Quanno la prepari
è come se non l’hai mai magnata
è come fosse la prima vorta

cor guanciale er pomodoro
er profumo der pecorino
che te fà veni l’acquolina in bocca

Coi bucatini o coi maccheroni
non importa
l’importante che sia ar dente

la battezzo cor sale fino
e me la magno cor un po’ de pepe
er un bicchiere de vino…

e bon’appetito


Roma sei unica…


Roma
oggi me sembri
più bella e famosa
sicura de te
non hai paura de niente
il tuo fascino e il mistero
delle tue spoglie
lasciano respirare nell’aria
quella melodia
quel profumo de storia
che te rendono
“Eterna”!!!


 

Emozioni

Le emozioni
sono “momenti”
che a volte
il tempo ci riserva
attimi importanti
riflessioni
pensieri
che coinvolgeranno
il nostro stato d’animo
e la mente
e quando ci fermeremo
ad osservarli all’improvviso
ci accorgeremo
di non riuscire più
a trattenere
quelle piccole
goccioline di acqua
stille di lacrime
che sbiadiscono la vista
e sfuggono via via
senza meta
scivolando ovunque
accarezzando il viso
e scorrendo
tra le mani e le labbra
sino al cuore
e fino
ad emozionarci.


Quando il buio è dentro di me.

Quando il buio
è dentro di me…
Non potrò
non vedere
credere
amare
soffrire…
Quando la terra
il seme
il fiore…
Quando il frutto nascerà…
Quando tutto rimarrà incastrato
dietro le nuvole
e il sole
non sembrerà il sole
la luce
sembrerà il buio…
Quando
quei momenti di vita
torneranno nella mente
rimarrò a pensare
indifeso…
privo di fonti e di parole
in silenzio…
Poi
Quando servirà il coraggio
per ricominciare
non potrò non odiare
e ricordare…