Mauro Paolini - Poesie

L’ALBERO

La tua potenza
l’immensità dei tuoi movimenti
impercettibili all’occhio nudo
ma immensi nel loro dono.
Le tue braccia rivolte al cielo
liberano energia solare
ci permettono di respirare.
Tu che ci dai la possibilità
di vivere
con grande calma
osservi il nostro fare.


 

PICCOLA SIOUX

Sei una piccola Sioux
il tuo profumo è già nell’aria
ma quando sboccerai
invaderai
con la tua luce
l’ambiente che ti circonda
il tuo essere è già splendente.
Osserverò
il tuo aspetto
la tua maturità.


 

LA PACE

In quel di Bologna ho passato la mia serata
con la botta del chianti e quel del sempre verde
mi sono fermato nella piazza detta la più grande
dove estasiato dalle mie ebbrezze
guardavo lo spettacolo di quelle vecchie mura
quanta vita mi arrivava
musica, suonate di violino
melodia di chitarra
percussioni di tamburelli
parole, balli, luci
la luna piena sulla cattedrale
mi davano quel piacere di gioia
che si prova con la gente
quando vivi forse libero.
Mi sono sentito forte
guardando questa arte
lasciata a noi
che ora
non riusciamo a riprodurre quella potenza con gli stessi mezzi.
Ma il passato ci ha fatto creatori di dialogo
creatori di pace
allora creiamola
basta l’azione
basta un niente
una parola.


SENZA TITOLO

Qual è l’essenza della vita?
Quali note devo suonare?
Quale unità di misura devo usare?
Il profondo, il superficiale?
Il tubo?
La ruota?
La felicità o l’apparenza?


 

CELESTIALITÀ

Alzo lo sguardo
per osservare la tua bellezza
la tua celestialità.
Ieri ti ho osservato
eri arrabbiato, affascinante
sembravi una cosa non vera
con le tue nuvole nere
espressive
cariche d’acqua
e piene di sfumature
coprivi Bologna
la gente incredula
al vedere
aspettava la tua ira.


CARECA

Il ventotto otto del
millenovecentoottantotto
aspettavo
il mio compleanno.
Ma la sera stessa
mi cambiò la vita.
Sono dieci anni
che sono su una careca
e in questi anni
è cresciuta
una persona
strana
complicata
bella, sincera
ma invalida.
Una parola
che fa male
solo a sentirla.
Ma questa persona
su, … su, …
è proprio perché è su
lui
su questa
parola
è cresciuto
maturato
e la sua mente
è lievitata
e questa persona
non saprebbe
come vivere
se qualcuno
gli portasse via
la careca
in cambio
di due gambe.


 

L’EQUILIBRISTA

Un piacere effimero
lo spostamento dei capelli,
osservare le punte degli alberi,
seguire la corrente,
lo scricchiolio delle foglie,
i brividi caldi.
Sono equilibrista
Su quel filo sottile
appeso lì lì,
lì davanti a me.
Mi sento volteggiare addosso
il vento della prosperità,
seguito dal vortice del declino.
Si oppone l’ebbrezza dell’onore
all’uragano del disonore,
incontro il maestrale
della lode,
il tifone del biasimo.
Questi venti compaiono, scompaiono,
temprano,
organizzano il mio equilibrio,
le cause della vita.
imparo a camminare
su quel filo sottile
proteso sulla mia oscurità.


 

PENSIERI

I miei pensieri
rivolti a te
paura di fare
paura di credere
paura di ferirti
paura d’invadere
la tua intimità.
Vorrei essere quello
che sono…
ma li trattengo.
Ogni tanto
non riesco a
trattenerli
sfuggono dal mio cuore
e arrivano
a te.
Perdonami di essere.


 

CARTA E PENNA

La mia anima
Vaga
il cuore
ferito
una situazione
nella quale
è faticoso
esistere
forse come tante
passate
e tante ancor
da venire.
La pazienza
mi accarezza
la depressione
mi accompagna
e si presenta
quando ho
bisogno di un
sorriso
grazie carta
grazie penna
che mi aiutate
a liberar
questa
instabili


LA PROMESSA

T’ho vista già in tenera età
e già voltavo lo sguardo
per compiacermi della tua bellezza
ho passato il mio tempo
alla ricerca d’amore
ma anche se il bisogno era intenso
non riuscivo a promettere
quella promessa
che vorrei mantenere
quella promessa che ti vorrei sussurrare
che ti vorrei urlare.
Mi curerò di te
in ogni istante della giornata
in ogni momento della vita
pensandoti
come un fiore
per farti splendere.
E so che a te potrei promettere.
Quel pensiero rinchiuso si aprirebbe e prenderebbe forma.