Michele Bortolazzi - Poesie

Il corvo

 

Sull’antico Ramo che Veglia il Giardino
Un Corvo si Posa,
Ogni mattino.

Nel Silenzio mi Fissa , tra la Foschia.
E Fissa il Vuoto.
Poi,

Vola Via…


 

Il marinaio

 

Lidi scoscesi
sul Mare in Tempesta
si aprono all’Alba,
la Luna, che resta

Il Marinaio…
dove il Blu, si compone.
il Porto sicuro
dietro al Timone

Tremando le acque
diventan profonde,
Onde si scagliano
sulla sua fronte…

Il Sale secca,
vola il Gabbiano,
segue lo Spirito,
lontano lontano…

Fino al Tramonto
per poi stanco tornare.
e cosa sei Tu … ?
se non Uomo di Mare?


 

La Strada del Pellegrino

 

Fuggi a rincorrer dell’Ultimo Sole
la Luce che fredda riscalda le Viole.
Un attimo ancora tace il lamento,
L’albero vigile ,
L’orizzonte ormai spento…

Gelida Pietra che nel Fiume riposi
a Te il mio Pensier dei Dì luminosi.
Ferma restando ti scivola addosso
il Tempo, nel Canto del Pettirosso.

Fredda la Notte sovente arriva,
ghiaccia la Mente ormai alla Deriva,
Esuli Conforti nei Lidi del Cuore
Fermo aspettando quell’Ultimo Ardore

Amara è la sorte di questo Destino ?
Buia ! E’ la Strada del Pellegrino…
ma torna un Raggio…
Sveglia… è Mattino !


 

Profuman di Notte

 

Profuman di Notte
e Nebbia soltanto ,
la Strada, il Silenzio,
e ti chiedi se quando,

ritornerà ancora,
aspettando l’Aurora,
l’Anima tua,
il nero colora.

Ma resta li fermo.
Fermo rimani!
Assapora l’Oblio
dei gelidi Astrali.

Godi il delirio
della follia!
…tornerà il Sole,
sulla tua Via…


 

Silenzio

 

Saliva del fumo sui tetti la fila,
e la città fredda dormiva.
Sogni di pioggia cullavan la via…
Tremava di luce dei lampioni la scia.

L’Anziana Signora d’Inverno vestita,
Col cane al guinzaglio,stretto alle dita.
A Passi lenti, verso il Suo Tempo…
Addormenta Il Tempo…

E poi…

Silenzio.


 

S’inerpicasse

 

S’inerpicasse a coprir di quell’onta
virginia , restante , del mio disìo sponda,
l’edera mera intricata ferisce
l’anima semplice ed incerta.

Infine poi si scopre la vetta
finale , si annida nel corvo ,che aspetta
E che piu si confonde
nell’umana dote perfetta


 

Tra i Rovi

 

Nato tra i Rovi,
non Rovinato,
cresce tra i Fiori,
il più trascurato.

Rimane intoccato,
per nulla sfiorato.
Nessuno si cura,
di un Fiore si’ dato.

e seppur isolato,
per Natura esiliato,
resta il più bello
di tutto il Creato.