I FRUTTI DELL’ALBERO
Sono nato
Io vivo ,
Con me cresce
L’ordine del tempo
Che ruota e danza
Con le stagioni
Ecco! Con loro debutto
Esibendomi orgoglioso
Con il trionfo dei miei frutti.
Noi, siamo la dispensa mondiale
La vita che nutre .
In noi scorre la linfa,
La parte importante
Come, la goccia d’acqua
Il soffio del vento,
Il canto degli uccelli ,
Il nido sulla fronda,
Il dondolio della brezza ,
Il bacio del sole.
La sonnolenta notte,
Con l’incanto della luna,
Il canto di ringraziamento dell’uomo ai frutti della terra
Il vento del sud
Il vento caldo del mare
Mi accoglie come l’abbraccio di una madre
Gonfia la vela della mia barca.
Navigante parto
L’avventura mi attende.
L’onda gagliarda, mi porta lontano.
Io e il mare.
Il sole, chiude la giornata.
Il mare sciaborda la fiancata
Sotto la volta stellata.
Ecco, la stella polare.
Le stelle sono un luccichio nel firmamento.
Il petto odoroso di salsedine.
Governo la barca come un eroe salgariano.
Un solitario silenzio mi accompagna.
Il mare confida, parla del suo dramma.
Tu, in me, tracci strade invisibili
Mentre ti conduco alla meta.
Vedi? Non sei il solo
Nel mio ventre oltre ai miei figli
Navigate voi, marinai o improvvisati tali.
Vi custodisco giocando al dondolone
Mentre voi rapite i miei tesori.
Hai visto la mia disperazione?
L’onda tenera, carezzevole è diventata distruzione.
Ho lavato la terra. A che è servito?
Anche lei subisce. Le sue strade sono tracciate dal terrore.
Dimmi perché ci fate questo?
La natura con tutti i suoi tesori si è donata.
Nonostante tutto si dona ancora.
E voi?
Voi rapite la nostra bellezza
Date scandalo al nostro semplice vivere.
Non capite il bisogno d’amore.
noi ai nostri figli insegniamo tutto
ora tocca a voi portarci rispetto
IL NOSTRO CANTO
Noi non dubitiamo
Che le porte chiuse,
saranno spalancate.
Il dito accusatore
Si ritorcerà contro.
La muraglia, sarà sbriciolata.
Sull’ara, il sacrificio è stato consumato.
Un campo d’immolati.
Gigli recisi, freschi di rugiada.
Un cesto colmo di pane abbandonato.
Non si gode del sovente pianto.
Ma: noi non dubitiamo
Se si verifica uno schianto.
Siamo riuniti in preghiera.
In Lui abbiamo riposto ogni speranza.
Con Lui, la nostra fiaccola avanza.
Il mare si divise, fece passare.
La sua mano, non ci fece annegare.
Un mare d’amore, su noi ha riversato
La libertà il nostro Dio ci ha dato.
Shalom a te fratello!
Portati stretto al cuore
Un forte abbraccio che si chiama amore.
1944 Shoah
Mi accolse,
Il suono magico di un violino
Vibrante d’amore
Cantò la gioia della casa.
La mia casa
La mamma, mi aveva appena dato
Il dono più prezioso la vita.
Inconsapevole la ringraziai col pianto.
Eravamo tanti.
Eravamo una famiglia.
Fu cosi, che la nonna tra le sue braccia
Mi fece la culla.
Papà, suonando il violino
Mi trasmise il suo profondo amore.
I baci dei miei fratelli si posarono
Come ali di farfalla.
Un tocco lieve, delicato.
Che mi riempirono gli occhi di stupore.
Mi chiamavano, batuffolino d’oro, per la lanuggine
Spuntata sul mio capo.
I primi passi, mi condussero nel mondo
Lo scoprii con gli occhi dell’innocenza.
Pensavo mentre mi aggrappavo alla sua mano.
Andavamo alla scoperta della conoscenza.
Qualcuno, mi strattonò con violenza
Con terrore mi misi ad urlare.
Per difendermi papà si guadagnò
Una rosa in petto. Cosi ebbe i8nizio l’immane sciagura.
Una lunghissima colonna senza volto.
Isolato, rapinato finii in un angolo dimenticato.
Piansi la fame, il freddo, l’abbandono.
Una coperta, mi nascose al rapace occhio.
Non piangere. Figliolo! Non devono sentire che in te c’è ancora vita.
L’aurora mi colpi con violenza. Finalmente!
Aprii le braccia alla speranza.
Della mia famiglia non ho conoscenza
L’inghiottì l’odio della mattanza.
Il tempo passa. Ormai sono un uomo.
Il loro ricordo mi scalda il cuore.
Non li abbandono. Come potrei! Mi fanno compagnia.
Ora che sono rimasto solo
Il dono più prezioso. La vita.
Inconsapevole la ringraziai col pianto.
La verità
ti sei insediata nel mio cuore
seduta nella mente
scruti le mie emozioni i pensieri
sezioni le azioni
mansuetudine accoglienza
l’attesa in me di sentirti parlare
un desiderio.
Un profondo desiderio.
Un continuo elevarsi.
Tu sei unica
Sei in me come un chicco di grano
Ramificandoti nel corpo.
Sei la certezza.
Ti elevi alta imponente
Come roccia inamovibile
Non ti si può coprire
Il tuo volto semplice
Non ha trucco. E’ bellissimo cosi come è.
Senza veli.
Poiché tu sei la verità
LA MIA CASA
STRINGO LA MANO STANCA
ALLA MIA MAMMA E
RIPENSO AL TEMPO PASSATO.
QUANDO GIOVANE RIDEVA
ALLA MIA CULLA.
ORA, STANCA RIPOSA ALLA MIA SPALLA,
TEMPO LONTANO, FANCIULLEZZA ALLEGRA.
COME UN VOLO DI RONDINE E’ PASSATO.
NULLA E’ MUTATO, NELLA VECCHIA CASA.
IL RIMESTARE DELLE PENTOLE IN CUCINA.
IL PROFUMO DEL CAFFE’ BOLLENTE
LA RISATA DI PAPA’
IL VOCIARE ALLEGRO DELLA FAMIGLIA
TUTTI IN AMOROSO RADUNO.
MAMMA, LA REGINA DEL NOSTRO CUORE.
TU, LA RICCHEZZA INSOSTITUIBILE DELLA NOSTRA CASA.
IL FULCRO DEL NOSTRO UNIVERSO.
IL TUO AMORE, UN BRACIERE ACCESO
DOVE TUTTI NOI ATTINGIAMO CALORE,
CHIAMATO AMORE.
TU DORMI
RIPOSI PLACIDA SORRIDNDO, FORSE SOGNI.
ORAMAI GRANDI, IMITIAMO INVANO
QUEL CAFFE’ BOLLENTE.
L’ALLEGRA COMPAGNIA RIUNITA RICORDA E TACE.
PERCHE’?
IL TEMPO NON SI FERMA MAI.
Luce
Dopo la notte ,
ecco l’aurora
Luce e gaiezza
Frantumano l’oblio
Alto e sereno vola
L’amore per ogni creatura
Porta il valore della speranza
Come polla sorgiva
Scorre in fragorosa cascata
Notte buia ,ovattata
Il sonno nel sogno
Indora una realtà che non esiste
Illude non ristora
La psiche umana
L’odio si frantuma le ossa
in minuscole schegge
Nel deserto abbandonate
Giacciono in muta polvere
Ride , fragorosamente ride
Gioca si cimenta in piccole schermaglie
L’amore
L’eterno Pigmalione
Il compagno che ogni giorno
Ti emoziona cambiandoti la vita.
Sotto la cenere
Il fuoco è fonte di calore
Un bene stare momentaneo per il corpo
Il ciocco diventa cenere
Sembra che tutto sia compiuto
Una porta sbatacchia
Il vento mulina nella stanza
Danza con la cenere
Ridacchia per questa sua bravura
Capriccioso insiste sulla brace ,
gridando sveglia che in te c’è ancora fiamma
ma il mio è un dormiveglia
già vivi e pulsi come un cuore
sotto la sua cenere covano i sentimenti
più importanti ed io li ho voluti svegliare
ti prego ,chiamali per nome
attenzione ,però ,non svegliare i prepotenti
lascia che soffochino nel loro furore
invito al ballo la gioia
una femmina tutta allegra ,per un tango
sarò con la certezza
l’emozione ,lacrima lasciamola calmare
faccio salotto con la speranza
la fede a spasso per i prati facciamo un brindisi
a tutti i convocati
e l’amore ?lui lancia dardi verso il cielo
sfidando tutti .
io sono il padre di tutti i sentimenti
mi siedo nel vostro io
aspetto
che ogni cuore spalanchi le porte
e lasci entrare me ,l’amore
hai capito fuoco ?
tutto ciò è reale .
è vitale
infuocare l’amore.
UNA MELODIA
ti lascio una melodia
per non lasciarti sola .
una melodia che segua i tuoi passi
una nota per ogni tua parola
melodiosa nei pensieri grevi
canto di gioia per ogni singolo giorno
ti consoli nelle notti solitarie
riempiendoti il cuore con la sua dolcezza
ed infine il mio canto d’amore
trovi posto nel profondo
dei tuoi pensieri
mi celerò geloso ,fedele ,guardia del mio tesoro
ti lascio una melodia
che dolcemente culli il sonno
come se tu fossi in fasce
canto canto ancora appassionato
come una mamma ,fratello ,padre ,amico,uomo .
il tuo amore .
Ho scoperto d’amarti
Non so
Quando ho scoperto d’amarti ma,
so , anzi son certo che già ti parlavo d’amore.
Del tuo sapore, del tuo profumo.
Mi sei scoppiata in petto all’improvviso.
Stordito , mi si sono piegate le ginocchia
E fu così
Ch’io ti dissi t’amo.
Rido , felice
Libero la gioia di dirti ti amo .
La tua bocca mi accoglie
mi saggia, mi carezza e baci e baci .
come un ladro rubo .
come acqua sorgiva mi disseta
e più e più!
La cerco affamato .
Se il tempo non fosse infinito
Lo inventerei
Per fermare il momento in cui
Ti dichiarai il mio amore .
Il mio cuore batte , ritmando il tuo nome …
Invano , con il palmo della mano
Cerco di calmarlo
Lui batte, batte , batte.