Natale
Un leggero movimento sopra
punte di infinito distoglie
i pensieri incatenati dalle circolazioni sterili e
anima le stelle condite di sogni e
di speranze mai avverate.
Un bambino entra nei cuori
di ogni uomo, migrante
da una situazione a un’altra,
nella variabilità dei pensieri e
dei sentimenti mutanti
verso il proprio destino.
Tre re studiano e nella contemplazione
dell’universo scorgono una scia
talmente luminosa da scardinare
eterne certezze materialistiche.
Donna
Sei un fiore irraggiungibile e
i tuoi petali dispensano
un profumo di libertà e passione
per un mondo senza ostacoli e
barriere. Educare l’uomo
al rispetto di questo infinito tesoro
è una necessità e prendere
ciò che ti viene donato
deve essere la normalità.
Amarsi intensamente ogni momento,
soprattutto quando si perde
l’allineamento dei pianeti che
ruotano intorno ai nostri sentimenti,
è una traiettoria indispensabile
alla costruzione dei nostri prolungamenti.
Siamo agenti che addolciscono
da millenni gli spigoli dei monti e
bagnano di lacrime quei fianchi
che tutto sorreggono e fanno crescere
uomini rigogliosi e vegetazioni
che ci avvolgono con le loro piante
a volte ossigenate, a volte piene di spine.
Ancora una volta vorrei contemplare
le tue stelle e rimanere incantato
dai tuoi movimenti curvilineii e pieni di te.
Imago rovesciata
Nei dolci e soavi fiumi
della nostra amara esistenza
scorrono parole che mettono
timore e nascondono la bellezza e
la forza che il principio generatore
molti lustri fà ci donò, ma
nel nostro viver dormienti
perdemmo la facoltà conoscitrice
degli elementi essenziali della vitalità.
In un’era di infiniti messaggi
subliminali ci viene impressa
un’immagine rovesciata, in cui
ciò che è buono in realtà è cattivo e
ciò che male per tutti è il bene.
In ogni epoca un piccolo
gruppo di persone è
ancora capace di distinguere e
con profondi respiri e meditazioni
spingono la fede a spostare
montagne pesanti di ingombranti
pensieri, circolanti al solito punto.
Un’onda leggera accarezza la guancia
sabbiosa di sfarinata tenerezza e
una mano petrosa ci solleva
da visioni sterili e
talvolta perigliose e sullo sfondo
un sole caldo apre tutti i pori
a una inebriante sensazione di purezza.
Attesa
Le rose fioriscono indifferenti
al circolare movimento di particelle
insidiose, sia per l’anima
sia per il corpo.
Piume cadono leggere
su asfalti sgombri e
felici di volare
per la prima volta.
Animali che vagano
liberi per un mondo
tutto da scoprire e
infinitamente stupendo.
Un grande affanno
viene compiuto per ricercare
quell’ossigeno che dà speranza e
una vitalità rinnovata
in mezzo a nuvole
di certezze infondate
che rischiano di precipitare
tutti in un sentiero senza fine.
Non quello che è fuori di noi,
ma quello che è dentro di noi
illuminerà le strade imperscrutabili
della nostra esistenza, placida e anonima.
Charlot
Il mondo addosso cade
fragorosamente su spalle
piccole in un corpo elastico
in cui tutto si piega, ma
nessuna parte si spezza
al passare pesante dei tempi moderni.
L’essenziale è esserci in quel
passaggio ironico com’è
il turbine esistenziale, sfuocato
per chi possiede tanta materia, nitido
per chi ha una ricchezza spirituale
fanciullesca, dove la vita è un dono,
munifico del necessario sostentamento.
Una passeggiata diventa una parata e
un semplice mozzicone raccolto è
un fiore in un deserto lastricato
d’oro; un bambino, lasciato da una madre
che non vede più il futuro a piene mani, è
il simbolo del riscatto e
della rinascita di una società persa
in vetri rotti ove lo stucco è
l’amore della sopravvivenza.
Che mani tenere da accarezzare,
fiori di un domani mai visto e
quanta voglia di afferrare quella vita
che non risparmia povere vicissitudini.
Solo da un cuore ricco di un povero
si possono aprire occhi da tanto tempo
chiusi e realizzare quei sogni che
donano profumi e colori intensi a una
stagione incolore. Un sorriso, una lacrima,
un bastone che si piega, un cappello che
vola via per profonda riverenza, e
un viso si illumina di gioia e felicità
davanti a una vetrina adornata
di colori intensi di profonda intimità.
Grazie Charlie
Amore Cosmico
Una forza genitrice scaturisce,
inesauribile, da infinite latitudini
e potentemente inonda tutti i pianeti
e gli esseri ivi contenuti.
Non è semplice coglierne gli effetti,
menti limitate negano questa energia cosmica
e si rifugiano in una bianca scienza,
vuota di contenuti spirituali, ma dalla voce
suadente e rassicurante, in una sorta
di nuova religione umanitaria.
Eppure una goccia cristica, messaggera
sulla nostra Terra, è infinitamente
più potente e più curativa
di tutta la conoscenza oggi conosciuta.
Una rivoluzione incombe su un’umanità
riflessa in se stessa e incapace di volgere
lo sguardo sopra le macerie,
preparate con cura e custodite:
amare e perdonare,
lasciandosi trafiggere da raggi cosmici
con una straordinaria venerazione
e in una quotidiana meditazione
della beltà, della potenza, della conoscenza
salvifica, scrigno di misteri profondissimi.
Vita di un sognatore errante
Nel sottomondo di conoscenze vuote
movimenti sconnessi accompagnano
turbe di esseri viventi senza meta.
Una luce penetra nella densità
dell’atmosfera per abbeverare
le povere menti stanche,
ma la resistenza dell’aria impedisce
il raggiungimento e solo piccole umanità
con un’aura splendente vengono
irrorate dalla luminosità degli atomi
spirituali. Vago, volo, viaggio
su un sentiero controcorrente
con l’incoscienza di un bambino
spargendo gocce di infinito
su rocce crepate con la speranza
che il piccolo dubbio sia fonte di nuova vita.
Fiore ascendente
Occhi guizzanti alla ricerca di un perché
che non trova spazio nella mia vita e
mi blocca ogni volta che ci penso.
Vorrei gridare al mondo intero la mia
infelicità, ma non capirebbero e
allora sono una ribelle senza senso
e non faccio quello che si dovrebbe,
seguo il mio istinto di bambina ferita
e vivo il mio presente come un susseguirsi
di parole e azioni sfuggenti.
Ballo giravolte di colori sgargianti
che fanno della mia vita un mosaico
imperfetto di sfumature tenui.
All’improvviso mi sento avvolta
in una nuvola di fumo e ciò
che mi sembrava oscuro, ora
acquista una tonalità chiara tanto
da farmi sentire felice e leggera
in un’infinita luce di pace e amore.
Salgo amando con la consapevolezza
Di essere amata e di portare una sensazione nuova
sopra i miei amati monti, che mi hanno generato,
cullato e fatto sbocciare insieme a tanti fiori.
Sarò sempre con voi e vi amerò tutti.
Donna
Sei un fiore irraggiungibile
e i tuoi petali dispensano
un profumo di libertà e passione
per un mondo senza ostacoli
e barriere. Educare l’uomo
al rispetto di questo infinito tesoro
è una necessità e prendere
ciò che ti viene donato
deve essere la normalità.
Amarsi intensamente ogni momento,
soprattutto quando si perde
l’allineamento dei pianeti che
ruotano intorno ai nostri sentimenti,
è una traiettoria indispensabile
alla costruzione dei nostri prolungamenti.
Siamo agenti che addolciscono
da millenni gli spigoli dei monti e
e bagnano di lacrime quei fianchi
che tutto sorreggono e fanno crescere
uomini rigogliosi e vegetazioni
che ci avvolgono con le loro piante
a volte ossigenate, a volte piene di spine.
Ancora una volta vorrei contemplare
le tue stelle e rimanere incantato
dai tuoi movimenti curvilinei e pieni di te.
Un raggio di sole nella notte
In questa notte
vorrei essere abbracciato
e vorrei sognare il mio futuro
in cui non tutto è scuro.
Sento nel mio cuore pace e amore.
Vorrei saziare il mio mare,
mi sento volare
e non vedo limiti al mio pensare.
Vorrei un domani migliore
e per me e per la mia generazione
vorrei un mondo in cui la dignità
non venga mercanteggiata,
ma l’amore universale
trovi spazio in tutti i cuori.
Dolci parole accarezzano le labbra
dolci sogni colorano la mia età,
mi emoziono emozionando,
mi addormento amando.
Innocenti evasioni
Sentieri stretti e virulenti
vengono alimentati da un vivere
frenetico e impazzito. Passaggi
a vuoto di sacerdoti bianchi
in cerca di particelle circolari e
le essenze dell’infinito io
non sbocciano, impedite.
Dolci amori abbeverano il mondo
di una speranza rivoluzionaria e
tra perigli indotti, in una
continua lotta tra luci e ombre,
colui che vola come colomba
illumina schiere di cavalieri
che, con umiltà, combattono
per un mondo di pace e giustizia.
L’ Io profondo
Le circonferenze si assottigliano,
fino a quasi a toccarsi. Due mondi
non sanno della loro esistenza
e i vortici roteanti
non hanno ancora coinvolto
le profondità turbinanti
del proprio io profondo.
Ancora un passo,
e quella sensazione aerea
di sospensione su un vuoto
pieno di emozioni, vicissitudini,
tormenti, gioie e
la corporeità perde peso
in un movimento circonflesso
come un abbraccio materno.
Vorrei stare qui, a contemplare
l’immensità delle infinite
possibilità, sperando ancora
in un momento intessuto di
vive emozioni. Un attimo,
un fiore, uno sbatter d’ali
e tutto questo rimane impresso
negli astri delle proprie altezze,
in un continuo ritorno di te.
1964
Note lontane, su movimenti pentagrammati
in un turbinio di vicissitudini mai vissute,
eppur così vive tanto che le lacrime
non smettono di bagnare quelle terre aride,
pallide e rosee. Anni di speranza e
di nuovi amori in un giradischi di emozioni
e di slanci verso un futuro tutto da
scoprire. Liberi da una generazione che ha visto
la morte nel cuore e la fame nei cestini
vuoti di desideri, rispettosa del quotidiano divino.
Sento nelle sue parole quella tensione alla vita,
ribelle e totalizzante, in cui la musica accompagnava
quelle stanze silenziose e mormoranti di una libertà
agognata con le unghie e con i denti.
Madre, come è stato difficile
sbocciare in mezzo alle spine
di un vita ruvida e fredda,
con poche possibilità, ma con tanto amore.
Leggeri tremolii
Il ritratto di un Paese
impaurito che colora di aquiloni
neri un orizzonte infinito
rende incerto ogni passo
nel prato degli incontri improbabili.
Verdi fili gialli si intrecciano
in un sentiero di sassi rotolanti
che aprono spazi di tensione
disarmonica e sottilmente ideografica.
Polvere di ciliegie, che cade
su teste candide coincidenti
con linee omogenee e discordanti,
arricchisce una primavera
lieve, dolce e profumata.
Grandine su spalle un tempo forti
crea un disagio immenso e
forti venti spazzano via
certezze acquisite.
Volo via al di là delle nuvole e
un cielo azzurro intenso
si apre ai piedi di un universo immenso.
Vessillo
In una remota spiaggia
lo sciabordio delle acque
culla profonde meditazioni
su movimenti umani a senso unico.
Alghe verdi si depositano ai piedi di uno scoglio,
immobile roccia su un mare infinito;
leggeri passi calpestano chicchi di sabbia
inconsapevoli di sostenere una moltitudine
camminante dietro una bandiera bianca,
alla ricerca di un calice che illude,
invisibile ai più, presente nello spirito
di pochi come un leggero battito d’ali.
Una grande battaglia accompagna
ogni rinascita lasciando scie
di memoria e di futuro, tanto
da riempire pagine di materialismo,
vuote di spirito sapienzale,
in una continua rigenerazione.
Una foglia cade e il profondo io
apre le sue meraviglie a coloro
che non seguono il vessillo,
a colui che tutto governa e
ama, senza essere amato e
non visto dai tanti dormienti.