Nicoletta Pierri

Poesie


Psiche

Anime che viaggiano,
giungono in posti inesplorabili,
si perdono
ma poi si ricongiungono;

pezzi di puzzle che si completano,
onde del mare che si scontrano
ma si incontrano,
mani che combaciano,
cuori che dialogano.

Anime iridescenti,
mille sfumature che si mescolano.

Anime pure,
si sfiorano,
si scelgono,
volano in alto.

Anime perse nei mille pensieri
Da ascoltare, esplorare, amare.

Cuori spezzati,
mille frammenti di vetro,
polveri di cenere.

Foglie agitate dal vento,
ma libere
di potersi raggiungere.

Anime che ondeggiano
tra lacrime e sorrisi,
si perdono nella loro inadeguatezza ;

sottile e tagliente
è la lama che separa loro dall’imperfezione.

Anime perdute,
alla ricerca di loro stesse.

Spiriti che condividono
La propria fragilità.

 


 

Tra le nuvole

Lei si perde nel disordine di un cassetto
e nel caos che attraversa la sua mente,
sempre troppo scompigliata e ribelle,
ci inciampa costantemente
come nei lacci delle sue converse,
quasi sempre sciolti.
Ama il dettaglio,
le sfumature di un dipinto,
le bollicine dello champagne,
la torta di mele,
il cadere delle foglie in autunno e il leggero rumore della pioggia su di esse,
la forma bizzarra di alcune nuvole che incarnano l’essenza dei suoi sogni,
lei ama il colore del cielo al tramonto,
il titolo che descrive una canzone,
il vento che le accarezza dolcemente il volto,
la luce emanata dall’ardente iride di occhi innocenti,che osservano in profondità,
la purezza di uno sguardo,
il ritmo poetico del cuore,
la sensibilità di un animo tormentato.
Lei ama il brivido,
qualcosa che l’attraversi
e accarezzi delicamentente la sua coscienza.
Desidera qualcuno con cui perdersi nell’incanto di un paesaggio fiabesco
o semplicemente
nella musicalità di un silenzio profondo.
Conserva i ricordi come impronte sul fondo di uno scrigno,
come le pagine del suo vecchio diario,
perse tra granelli di polvere e di sabbia, tra i ciottoli e i petali di rosa rimasti in fondo alla sua valigia,
tra i cubetti di ghiaccio del suo solito drink
e tra antiche poesie
ormai dimenticate.
Desidera stupirsi,
scoprire luoghi nuovi
in cui aprire completamente il suo cuore,
apparentemente freddo come il marmo,
come il suo sguardo di vetro,
come le sue parole,
e protetto dalla forza della sua indole.
Segue solo la direzione delle sue sensazioni,
quelle che le fanno vibrare la pancia
e il cuore.

 


 

Nostalgia

Non siamo
ciò che tra tante onde
giunge a galla.
Siamo resti
di un mare in tempesta,
pezzi di una vita
in frantumi,
onde agitate dal vento
che cancella
ogni attimo di serenità
e trasporta un senso amaro di nostalgia.
Intrappolati in un labirinto di paure,
tra mura solide di angosce,
lottiamo con armi
che non bastano a proteggerci.
Siamo castelli di sabbia,
basta un soffio a farci crollare,
pezzi di carta perduti tra gli scatoli di un trasloco;
siamo pezzi di cuore collegati da un filo sottile e invisibile,
cerchiamo di catturare un momento in una fotografia,
di amare una realtà
che non ci rappresenta.
Sogniamo di essere eterni,
come quella canzone
che ci fa tremare il cuore ogni volta che l’ascoltiamo.
Ci aggrappiamo ad ogni sensazione pur di sentirci vivi,
di sentir battere il nostro cuore
con l’illusione che sia sempre al sicuro.
Non siamo solo tramonti,
siamo cicatrici, lacrime salate in un immenso lago ghiacciato,
una superficie silenziosa e una profondità colma di sentimenti.
Siamo così,
anime frantumate in mille schegge di vetro;
ricongiungersi fa male.