La Panchina Rossa
Adagiata sul lato del marciapiede,
silenziosa
attende l’arrivo del suo amore
fiduciosa,
vestita solo del suo colore rosso
come una rosa,
che libera nell’aria il suo profumo,
mentre una scritta
sul cuore della sua anima
visibile all’occhio umano distratto,
cattura l’attenzione del suo dolore
con le parole:
No alla Violenza
No alla violenza sulle donne.
Il passo allontana il suo sguardo triste,
portando nel mio cuore il suo amore.
Il sentiero
Il sentiero invogliava i nostri passi,
ad inoltrarsi lentamente,
con gentilezza
dentro la natura misteriosa
aperta all’ascolto.
Da prima, silenziosa
al nostro udito rumoroso,
si lascia accarezzare con lo sguardo,
lasciando apparire i colori con i numeri,
e le forme innalzarsi verso il cielo azzurro
illuminato dal sole
per pescare le note da sussurrare al vento
che le trasporta nello spazio
raccolto dai nostri occhi incantati
dalle vibrazioni della sua anima
che ogni livello di sentiero mostra
con naturalezza innocente.
La salita con andamento crescente
tocca il suo cuore
che libera nell’aria il suo respiro
con il profumo delle sue essenze
celate alla nostra comprensione ragionata.
La discesa rende leggero il nostro corpo
come il volo di farfalle,
che cercano il fiore nascosto
nel verde infinito.
Adesso i sentieri diventano
linee di un pentagramma
da percorrere,
che attendono di essere scritte
dal passaggio del nostro amore,
possibile, condiviso,
dentro il nostro pensiero umano,
raccolto in seno alla natura.
La realtà vera
Bambini, ragazzi ieri,
giovani oggi, uomini domani
ma tutti con una stessa idea in mano
dialogare con i pensieri,
con le immagini dentro un display luminoso
che avanza con grappoli di giovani nel buio della sera,
illuminandolo di silenzio
e rubando la scena alla risata spensierata
che stimola il piacere della battuta esplorativa,
con il sorriso prendere forma sul viso
e il respiro catturare la presenza della libertà
di stringere il battito di un cuore
che desidera sentire la voce dell’amore
nell’atto di baciare le sue labbra,
nell’attesa di trovarsi abbracciati dalla passione
che vede i sensi abbandonare l’irrealtà del display luminoso
per appropriarsi dell’attimo
che scrive il tempo delle nostre azioni,
unico nutrimento vero del corpo e dell’anima,
che lascia fiorire l’energia necessaria
per traghettare i nostri sogni
nella fantasia della felicità.
Il tracciato della vita
Quante strade attraversano il nostro cuore
sembrano rette colorate che,
vibrando al passaggio
dentro gli infiniti punti dell’anima,
liberano nella mente
ricordi passati e presenti.
La voce di una mamma
che rassicura il suo bambino tremante.
L’abbraccio del primo bacio
alla ragazza del cuore.
Una passeggiata felice sulla spiaggia
che vede i nostri pensieri
giocare con le onde del mare.
La fine del ciclo scolastico,
con gli auguri più sinceri per un futuro sereno.
La speranza giornaliera di trovare un lavoro
che dia dignità alla nostra persona candida.
E mentre il presente diventa passato
nel nostro piccolo mondo interiore,
il cuore si aggrappa alla forza dell’amore,
mantenendo la posizione del continuo coraggio,
l’unica nota per materializzare
il nostro futuro incerto.
Oriente
Oriente
terra dove le stelle
si leggono chiare, limpide;
brillare con la luce della fede
che vede sbocciare
dal grembo del deserto
il fiore bianco dell’amore,
macchiato di sangue dall’uomo
che cerca ancora la pace
con il rumore assordante
delle armi.
Angeli in volo
Angeli in volo con ali di acciaio nel cielo azzurro,
con il ricordo gioioso del vissuto a Sharm el-Sheikh,
di ritorno a S. Pietroburgo,
quando una fumata nera avvolge il volo,
e il sogno si disperde nell’aria come stelle
nel silenzio della notte con voce dolorosa,
mentre chi attende con ansia l’arrivo
di sorrisi, di baci, di abbracci,
si tinge all’improvviso
con i colori della disperazione,
del dolore, del pianto sommesso,
per diventare un urlo interiore di ribellione.
Perché uomo del dolore continui ancora oggi
a macchiarti le mani di sangue innocente,
giustificandoti di volere la Pace.
Parigi – 13 Nov. 2015
Spensieratezza, gioia, voglia di vivere
all’ombra della sera inoltrata
quando l’ombra nera si materializza
per diventare sangue, terrore, dolore, urla,
dentro e fuori,
con il fragore di armi e bombe,
seminando la morte.
Solo lacrime adesso scendono dal cielo
che come fulmini devastano il male.
A Valeria Solesin – “teatro Bataclan”
La dolcezza del tuo sorriso candido
sulla foto di un tuo momento felice
raccoglie l’essenza della tua persona
unica nella semplicità dei sentimenti
rivolti a cogliere le sfumature
dei tuoi pensieri nel mondo esterno
con la voce dell’emozione
che il tuo giovane cuore libera nell’aria
con la voglia di donarsi agli altri
con altruismo sincero, costruttivo, amabile.
Vederti raccontata ogni giorno
dal momento fatale
accaduto alla tua giovane età,
fermata dal male
con azione irreversibile,
rattrista tutti
con tanto dolore nel cuore
perché la tua presenza discreta,
attenta ai nostri bisogni
mancherà a tutti,
in particolare al calore della tua mamma e del tuo papà
che con umiltà e coraggio parlano di te
con forma composta
senza rinunciare mai
alla perdita del loro piccolo grande amore “Valeria”.
Venezia
la tua città natale, ti rende omaggio
inchinando il capo
e lasciando cadere i suoi colori dorati
che il sole al passaggio della gondola sul Canal Grande,
che porta le tue spoglie,
lascia riflettere sulle onde
cantando con le note della tua anima
la tua tristezza,
che il soffio del tempo porta via
nel suo orizzonte di stelle
per donarci dal cielo
la tua luce di amore eterno.
L’ultima stella.
L’ultima stella,
prima di svanire
nel tuo cielo di sogno,
spegne la sua luce
nel risveglio dei tuoi occhi,
lasciando nel tuo cuore
Il suo sogno,
“la gioia della tua vita”.
Il Coronavirus
Covid-19
Silenzioso si espande,
come il buio nella notte
nel nostro corpo,
lasciando al suo risveglio
una lacrima dolorosa
nell’anima.
Allontanarlo, spegnerlo
è in ogni pensiero.
Il suo numero
in crescita esponenziale
in ogni angolo della Terra
incute panico
in ogni singola coscienza,
accompagnando
ogni nostra azione razionale.
Il coraggio si fa strada
nel cuore di molti
con occhi di leone
contro l’invisibile,
mentre la preghiera
continua
si eleva al Padre
con supplica
cercando il suo aiuto.
È arrivato il tempo
del cambiamento improvviso,
che come onde
travolge ogni nostra difesa,
ogni nostra certezza,
lasciando apparire
la nostra fragilità umana
di fronte all’invisibile,
che avanza indisturbato,
minaccioso e subdolo,
limitando i nostri movimenti
spontanei nella vita reale.
La voce dei piccoli
nella città lontana,
ignari,
echeggia nel buio della sera
con eco innocente
la parola “ciaooooo”,
con forma di gioco
per trovare il contatto
a sostegno
di un nuovo coraggio.
Le strade, ora, deserte
senza ombra umana,
creano angoscia
anche ai grandi della terra,
che si prodigano
con incessante azione
ad emanare provvedimenti,
atti a limitare
il propagarsi del contagio
che ormai devasta,
impietoso la nostra salute.
È Pandemia.
Le notizie si susseguono
con incessante ritmo,
elencando il numero dei caduti
e dei sopravvissuti,
come una situazione surreale,
che lascia al pensiero
lo scenario di una nuova guerra
con tanto dolore.
L’invisibile, ora, arretra,
lasciando sul viso dei combattenti
i segni delle mascherine
e nell’aria si spegne lentamente
il lamento straziante delle sirene,
sostituite nel frattempo
da file interminabili di bare,
che scorrono davanti ai nostri occhi
con lacrime dolorose,
su camion militari,
senza una carezza vicina
Solo con la voce dell’amore universale
l’uomo può sperare di vincere ogni sfida
contro la natura matrigna
e contro chi sceglie il male,
per troppa superficialità e ignoranza.