Nicolò Orlando - Poesie

La Panchina Rossa

 

Adagiata sul lato del marciapiede,

silenziosa

attende l’arrivo del suo amore

fiduciosa,

vestita solo del suo colore rosso

come una rosa,

che libera nell’aria il suo profumo,

mentre una scritta

sul cuore della sua anima

visibile all’occhio umano distratto,

cattura l’attenzione del suo dolore

con le parole:

 

No alla Violenza

No alla violenza sulle donne.

 

Il passo allontana il suo sguardo triste,

portando nel mio cuore il suo amore.


Il sentiero

 

Il sentiero invogliava i nostri passi,

ad inoltrarsi lentamente,

con gentilezza

dentro la natura misteriosa

aperta all’ascolto.

 

Da prima, silenziosa

al nostro udito rumoroso,

si lascia accarezzare con lo sguardo,

lasciando apparire i colori con i numeri,

e le forme innalzarsi verso il cielo azzurro

illuminato dal sole

per pescare le note da sussurrare al vento

che le trasporta nello spazio

raccolto dai nostri occhi incantati

dalle vibrazioni della sua anima

che ogni livello di sentiero mostra

con naturalezza innocente.

 

La salita con andamento crescente

tocca il suo cuore

che libera nell’aria il suo respiro

con il profumo delle sue essenze

celate alla nostra comprensione ragionata.

 

La discesa rende leggero il nostro corpo

come il volo di farfalle,

che cercano il fiore nascosto

nel verde infinito.

 

Adesso i sentieri diventano

linee di un pentagramma

da percorrere,

che attendono di essere scritte

dal passaggio del nostro amore,

possibile, condiviso,

dentro il nostro pensiero umano,

raccolto in seno alla natura.


La realtà vera

 

Bambini, ragazzi ieri,

giovani oggi, uomini domani

ma tutti con una stessa idea in mano

dialogare con i pensieri,

 

con le immagini dentro un display luminoso

che avanza con grappoli di giovani nel buio della sera,

illuminandolo di silenzio

 

e rubando la scena alla risata spensierata

che stimola il piacere della battuta esplorativa,

 

con il sorriso prendere forma sul viso

 

e il respiro catturare la presenza della libertà

di stringere il battito di un cuore

 

che desidera sentire la voce dell’amore

nell’atto di baciare le sue labbra,

 

nell’attesa di trovarsi abbracciati dalla passione

 

che vede i sensi abbandonare l’irrealtà del display luminoso

per appropriarsi dell’attimo

 

che scrive il tempo delle nostre azioni,

 

unico nutrimento vero del corpo e dell’anima,

 

che lascia fiorire l’energia necessaria

per traghettare i nostri sogni

nella fantasia della felicità.


Il tracciato della vita

 

Quante strade attraversano il nostro cuore

sembrano rette colorate che,

vibrando al passaggio

dentro gli infiniti punti dell’anima,

liberano nella mente

ricordi passati e presenti.

 

La voce di una mamma

che rassicura il suo bambino tremante.

 

L’abbraccio del primo bacio

alla ragazza del cuore.

 

Una passeggiata felice sulla spiaggia

che vede i nostri pensieri

giocare con le onde del mare.

 

La fine del ciclo scolastico,

con gli auguri più sinceri per un futuro sereno.

 

La speranza giornaliera di trovare un lavoro

che dia dignità alla nostra persona candida.

 

E mentre il presente diventa passato

nel nostro piccolo mondo interiore,

il cuore si aggrappa alla forza dell’amore,

mantenendo la posizione del continuo coraggio,

l’unica nota per materializzare

il nostro futuro incerto.


Oriente

Oriente

terra dove le stelle

si leggono chiare, limpide;

brillare con la luce della fede

che vede sbocciare

dal grembo del deserto

il fiore bianco dell’amore,

macchiato di sangue dall’uomo

che cerca ancora la pace

con il rumore assordante

delle armi.


Angeli in volo

 

Angeli in volo con ali di acciaio nel cielo azzurro,

con il ricordo gioioso del vissuto a Sharm el-Sheikh,

di ritorno a S. Pietroburgo,

quando una fumata nera avvolge il volo,

e il sogno si disperde nell’aria come stelle

nel silenzio della notte con voce dolorosa,

mentre chi attende con ansia l’arrivo

di sorrisi, di baci, di abbracci, 

si tinge all’improvviso

con i colori della disperazione,

del dolore, del pianto sommesso,

per diventare un urlo interiore di ribellione.

 

Perché uomo del dolore continui ancora oggi

a macchiarti le mani di sangue innocente,

giustificandoti di volere la Pace.


Parigi – 13 Nov. 2015

 

Spensieratezza, gioia, voglia di vivere

all’ombra della sera inoltrata

quando l’ombra nera si materializza

per diventare sangue, terrore, dolore, urla,

dentro e fuori,

con il fragore di armi e bombe,

seminando la morte.

Solo lacrime adesso scendono dal cielo

che come fulmini devastano il male.


A Valeria Solesin – “teatro Bataclan”

 

La dolcezza del tuo sorriso candido

sulla foto di un tuo momento felice

raccoglie l’essenza della tua persona

unica nella semplicità dei sentimenti

rivolti a cogliere le sfumature

dei tuoi pensieri nel mondo esterno

con la voce dell’emozione

che il tuo giovane cuore libera nell’aria

con la voglia di donarsi agli altri

con altruismo sincero, costruttivo, amabile.

 

Vederti raccontata ogni giorno

dal momento fatale

accaduto alla tua giovane età,

fermata dal male

con azione irreversibile,

rattrista tutti

con tanto dolore nel cuore

perché la tua presenza discreta,

attenta ai nostri bisogni

mancherà a tutti,

in particolare al calore della tua mamma e del tuo papà

che con umiltà e coraggio parlano di te

con forma composta

senza rinunciare mai

alla perdita del loro piccolo grande amore “Valeria”.

 

Venezia

la tua città natale, ti rende omaggio

inchinando il capo

e lasciando cadere i suoi colori dorati

che il sole al passaggio della gondola sul Canal Grande,

che porta le tue spoglie,

lascia riflettere sulle onde

cantando con le note della tua anima

la tua tristezza,

che il soffio del tempo porta via

nel suo orizzonte di stelle

per donarci dal cielo

la tua luce di amore eterno.


L’ultima stella.

 

L’ultima stella,

prima di svanire

nel tuo cielo di sogno,

spegne la sua luce

nel risveglio dei tuoi occhi,

lasciando nel tuo cuore

Il suo sogno,

“la gioia della tua vita”.


Il Coronavirus

    Covid-19

 

Silenzioso si espande,

come il buio nella notte

nel nostro corpo,

lasciando al suo risveglio

una lacrima dolorosa

nell’anima.

 

Allontanarlo, spegnerlo

è in ogni pensiero.

 

Il suo numero

in crescita esponenziale

in ogni angolo della Terra

incute panico

in ogni singola coscienza,

accompagnando

ogni nostra azione razionale.

 

Il coraggio si fa strada

nel cuore di molti

con occhi di leone

contro l’invisibile,

mentre la preghiera

continua

si eleva al Padre

con supplica

cercando il suo aiuto.

 

È arrivato il tempo

del cambiamento improvviso,

che come onde

travolge ogni nostra difesa,

ogni nostra certezza,

lasciando apparire

la nostra fragilità umana

di fronte all’invisibile,

che avanza indisturbato,

minaccioso e subdolo,

limitando i nostri movimenti

spontanei nella vita reale.

 

La voce dei piccoli

nella città lontana,

ignari,

echeggia nel buio della sera

con eco innocente

la parola “ciaooooo”,

con forma di gioco

per trovare il contatto

a sostegno

di un nuovo coraggio.

 

Le strade, ora, deserte

senza ombra umana,

creano angoscia

anche ai grandi della terra,

che si prodigano

con incessante azione

ad emanare provvedimenti,

atti a limitare

il propagarsi del contagio

che ormai devasta,

impietoso la nostra salute.

 

È Pandemia.

 

Le notizie si susseguono

con incessante ritmo,

elencando il numero dei caduti

e dei sopravvissuti,

come una situazione surreale,

che lascia al pensiero

lo scenario di una nuova guerra

con tanto dolore.

 

L’invisibile, ora, arretra,

lasciando sul viso dei combattenti

i segni delle mascherine

e nell’aria si spegne lentamente

il lamento straziante delle sirene,

sostituite nel frattempo

da file interminabili di bare,

che scorrono davanti ai nostri occhi

con lacrime dolorose,

su camion militari,

senza una carezza vicina

 

Solo con la voce dell’amore universale

l’uomo può sperare di vincere ogni sfida

contro la natura matrigna

e contro chi sceglie il male,

per troppa superficialità e ignoranza.