Noemi Iezzi - Poesie

Amore e Psiche

Amor che vero e celeste regnasti per secoli,
nessuno ti fu fedele e pertanto sparisti.
Disciolto nel velo della freddezza e dell’opportunismo.
Fatto di stelle, ti sciogliesti come neve.

Psiche prese il tuo posto,
sempre pronta a primeggiare nel bosco.
Non un bosco incantato ma solo foriero di odio spietato.
Nessuno riusciva a sconfiggere la Bestia,
volevano tutti adulare la Vendetta.

Poi un giorno una Verità emerse dalle acque e,
come una sirena, doni d’Amore ad ogni abitante diede.
A ognuno di loro consegnò un pezzo di bene e
tutti ne ebbero un po’ cosicchè potesse scorrere nelle loro vene.

Ogni anima più buona cominciò a diventare
e il cielo sopra il bosco cominciò a rischiarare.
La Vendetta pian piano si sciolse e dovette accettare
di non esser più la padrona del male.

Psiche e Amore si diedero la mano e
cominciarono a collaborare per un mondo migliore.
Psiche diventò solo un nome senza etichetta
e mai più avrebbe lottato per Vendetta.
Anche Amore però qualcosa da lei imparò,
senza l’oscuro tutt’ intorno è impossibile
far entrare la Luce del nuovo giorno.

 

 

 

Amore, Tempo e Morte

Amor che immortale sei sempre esistito,
nel tempo resisti e dalla morte non ti sconfiggi…
Trottando nel limbo del tuo inferno dorato
cosa reprimi se nel mondo scompari?

Nessuno di te si è mai liberato,
convinto di andare dove non c’era più il Sole…
Morte dorata, Oh mia prediletta,
continui a saltare mentre i vivi sconfiggi…

Eppure credendo nel tempo
del tuo ingenuo tic-tac ti prendo
d’esempio e scendo nell’aldilà…
Un posto migliore alcuni raccontano ma
senza il tuo Amore cosa resta se non il Male?

E allora improvviso ri-nasci furioso e
fuori dal tempo riemergi impetuoso.
Colpisci il mio cuore con dardi d’ Amore,
ti stringo assai forte e non ti lascio più andare.

Sei ancora più mio di quanto non fossi e
ad ogni nuov tempo mi togli il respiro.
Amor Grande e Infinito nessuno ti batte,
né tempo né morte posson fermare
un cuore che insieme si è unito e ora batte.

 

 

 

Apollo e Selene

Luna e Sole il Dio Eros voleva uniti,
da millenni ormai cresciuti separati.
Sempre a cercarsi e mai a trovarsi,
lei si alzava e lui calava, lui sorgeva e lei spariva.
Mai un incrocio tra di loro,
solo da lontano potevan guardarsi e,
nel limbo dell’infinito, ammirarsi.

Lei le maree governava e
con la sua luce tutti estasiava.
Tra le stelle trovava riparo e
la solitudine con loro riempiva.
Insieme alle sorelle il Cielo sovrastava
e la Terra tutta, grazie a lei di notte brillava.
Luce pura e di cristallo, un vero dono, una porta sul mondo,
che si affaccia sul divino castello.

Sole, di rimando, il giorno illuminava e
con la forza della stella più bella, le nostre anime infiammava.
A noi donava allegria e solarità,
mentre dall’alto con le sue ali di fuoco calore sprigionava.

Sole e Luna, ognuno per sé, un meraviglioso dono
avevan ricevuto da offrire a tutto il mondo,
perché l’umore degli uomini fosse risollevato.

Ma alla loro gioia avevano dovuto rinunciare
perché per far felici gli altri non si sarebbero mai potuti incontrare.
Però vi svelo un segreto: loro sempre lontani saranno ma
neanche un sol giorno distanti resteranno.
La loro Eclissi per secoli aspetteranno e i loro cuori,
ancora una volta, nel dolce Paradiso si riuniranno.

 

 

 

Brivido

Mentre restiamo abbracciati i nostri fiati si mischiano
Insieme agli sguardi che si attraversano.

A volte abbassi gli occhi…Le emozioni che ti danno
queste nuove sensazioni, non le reggi.

Come ragazzini, riviverle è speciale.

“È Tutto normale” – mi dici – e ,invece, tremi.

Forse è vero che amano più forte
quelli che tremano a dire di amare.

Mentre parlo, mentre respiro, quando mi abbasso e
quando mi spoglio, gli ormoni salgono e le passioni esplodono.

Ti sento e ti voglio e ansimo, se ti penso dentro.

Divoro con gli occhi i tuoi lineamenti che sanno di sesso, se solo li guardo.

Io intrigante e misteriosa, tu tenebroso e fiero,
cosa ci lega è un antico mistero.

Il sapore di noi ci lascia addosso l’odore.

Un vortice di furore che non ha senso senza nome e
ci spinge l’un l’altro verso l’eterna dannazione.

Due diavoli con le Ali, che volano tra gli angeli.

Direi Amore e Desiderio, è questo il Paradiso:
Io e te a bruciare nella passione di un brivido infinito.

 

 

 

Cupido e la sua sfida

Hai scagliato la tua freccia ma a cosa serviva tutta questa fretta?
Ti sei imposto di lanciare l’ Amore dove non cresce nemmeno un fiore.

Il terreno più arido che esiste tu hai scelto.
Mille crepe di Dolore, cosa pretendi che possa nascere da quel secco di dentro?
La sfida dell’ interminabile salita.
Eppure tu non hai capito e, da bravo bambino, ci hai creduto.

Hai guardato con gli occhi del cuore ció che nessuno poteva vedere:
un Mistico Sole.
Segreto, mai svelato, qualcosa di misterioso e delicato.
Appassito e inaridito, aspettava solo di essere annaffiato.
Radici aggrovigliate, ancora vive, mai spezzate.
Cupido forse tu non hai sbagliato perché il Fiore dell’ Amore
può essere ancora coltivato…

La tua freccia, così potente, non è dolorosa,
lei ha solo nutrito ciò che, all’apparenza,
sembrava morto ma era Vivo nel profondo e
adesso, speranzoso, ri-nasce un rigoglioso germoglio.

 

 

 

Dio e Amore

Amor che Dio ha per il mondo donato,
è quel Dio che d’Amore si è sempre cibato?
Dio e Amore son la stessa realtà,
due diverse parole, una sola divinità.
Dio è la parola che i teologi hanno inventato,
Amore è quella che i poeti han da sempre raccontato.
Il poeta sente e il teologo pensa.
Ma può dare la mente un nome a ciò che il cuore ascolta?
Il poeta non discute perché lui Oltre già conosce
e non ha bisogno di prove concrete.
“Dio esiste!”, può dichiarare.
Perché nel suo sentire, non ha bisogno di toccare.
Non discute ciò che É.
Come il silenzio è una presenza,
il tramonto un sol ritorno
e un pettirosso un guerriero alato.
L’ Amore sempre conosce, senza l’ausilio del sapere,
e se ti affidi al suo sentire, a Dio giungerai.
Le porte del divino l’esistenza ti aprirà e
la chiave assoluta dell’ Amore ti donerà.

 

 

 

Ho sempre amato la vita

Ho sempre amato la vita,
anche quando mi inginocchiavo e
non capivo dove stavo andando e,
urlando, il mio cuore scacciava i fantasmi
di un passato doloroso che mi aveva segnato.

Ho sempre amato ciò che la vita mi stava dando
anche se non lo sapevo e piangevo
perché non mi bastava ciò che avevo.
“L’Amore non mi basta” io ti urlavo e
nel silenzio, respiravo il tuo profumo.

L’ ho sempre amata questa vita
anche quando ho creduto che fosse finita ma
mi trovavo solo in cima alla salita e non vedevo ma la sentivo.

Ho sempre amato la vita,
anche quando ero arrabbiata e ti dicevo:
“Tu non meriti più neanche un battito di questa Gioia”

Ho sempre amato la vita anche quando
incredula, davanti al dolore, sentivo di esser viva e
insieme a lei non mi arrendevo ma risalivo.
“ Grazie” – ti dicevo – anche quando ero stanca
perché sentivo vivo il nostro eterno
anche se di notte non sognavo più il nostro volto.

La amo perché mi respira.
La amo perché mi cammina.
La amo perché mi ha salvata anche oggi, come ieri.
Lei ha qualcosa di me e io ho qualcosa di Lei,
l’ Anima.
La amo perché è mia anche se non lo sarà mai.

 

 

 

Jesus Christ

Tu che sulla croce
hai pianto lacrime rosse di Dolore,
dal tuo cuore martoriato
scendevano ancora gocce d’ Amore.
Come credi che io possa essere all’altezza del tuo nome?

Ti prego stammi vicino, quando sento il Dolore crescere già dall’alba del primo mattino.

Io mi affido a te, apro le braccia e
mi lascio consolare.
Tu che hai tanto sofferto e
mai hai smesso di Amare.

Ai tuoi nemici hai in Dono offerto il tuo Amore, senza nulla chiedere,
soltanto per-donare.

Per il Bene della tua Gente, futura e presente,
hai Donato la tua Vita per mostrare il Paradiso.

Non serve andar lontano se lo vivi
mentre lo insegni.

È da te che ho imparato a porgere l’ altra guancia, anche al sasso più duro,
perché ad infliggere il Dolore lì per lì si può provar piacere, senza però sapere, che torna sempre indietro il Male, così come il Bene.

Alla fine, Sospiri l’ Infinito abbracciando la tua Croce.

GRAZIE mio maestro, sali in alto e sollevami col tuo respiro, quando a te in silenzio, nella notte, chiedo aiuto e mi sorridi dal Paradiso.

 

 

 

Segreti

Mille catenacci a chiudermi la bocca ma,
con te, potevo essere me stessa.

Passione attraversata da un sospiro e poi un grido.

Bevevo la tua vita senza inibizione,
creando la magia di un noi che sembrava eterno in quell’attimo.

Mi perdevo nei tuoi occhi mentre i baci estasiati
non fingevano ma scolpivano le ossa.

Insieme ci sentivamo Liberi perché eravamo ciò che siamo
senza dare spiegazioni a nessuno.

Totalità, accoglienza e libertà.

Calda roccia, “Girati” – mi dicevi –
e li già capivo: io servivo Dio.

Dovrei dirti che quando respiro
sento addosso le tue carezze ma mi imbarazzo
quando ti guardo negli occhi e mi illumino d’immenso.

Allora resto in silenzio e mi concedo.

Vivo in questo attimo che sembra infinito.

Forse è già finito ma con semi di stelle mi hai dissetata e
allora mi rivesto dell’ Amore più segreto.

 

 

 

Tutto

Tutto mi dai, tutto rifarei.
Forse non lo sai ma il senso di ogni cosa, sei.

Ogni pietra, ogni ostacolo, ogni scalata
mi ha portato il Sogno del mio presente:
due metà opposte ri-nascono Uno;
ma non sono diverse, insieme solo migliori.

Respiriamo con lo stesso battito, avvolti in un abbraccio.

Sei la sola parte di me che non dimentico
anche quando non sei con me.
Unione particolare, dal sapore irreale.

È lo spirito nella materia che manifesta l’Oltre senza tempo.
Vedo me attraverso i tuoi occhi,
prima era Spavento, adesso è l’Immenso.

In questo mondo dove chiunque si allontana,
in silenzio, il nostro Cuore ci avvicina.
Senza parlare noi ci diciamo l’Amore:
è questa la più grande benedizione.
Tutto,
non perché mi appartieni ma perché mi abiti.