Paola Bolla - Poesie

POTESSI

 

Potessi amarti

come ti amo d’amico, da sorella

anche da amante, da innamorata

correrei da te subito, senza indugio …

Perché mi manchi

come mi manca, il caffè la mattina

energia carica, per la giornata arida.

 

Di tutte le persone che desidero

sei l’unica, che vorrei accanto

per tutta la vita …

fusione di cuori.

 

Io amo di te

talenti e raffinate imperfezioni;

ma non riesco, non sono ancora capace

a mettere la mia gabbia, a dormire in pace

per donarmi a te, amarti fino alla fine.

Perdona le mie spine.


AGGUANTAMI

 

Agguantami bellezza,

di dolore sono infesta.

Non ti vedo più,

ho chiuso gli occhi al mondo

da quassù.

 

Ho nascosto la mia vita

nella realtà

di una follia agguerrita.

Mi sono ammalata di paura

e ho provocato

alle emozioni accecatura.

 

Donami il sollievo

di una delicata premura

che non teme, ma ama

oltremisura!

 


 

 PENSIERO OSSESSO

 

Gioia, cibo, narcotico.

Noia, cibo, anestetico.

Malore, cibo, televisore.

Non è un premio consolatore, 

ma solo un boomerang di freddo dolore.


AUGURIO

 

A te,

che hai paura come me

che dalle cadute, hai scosso le buche

per creare autostrade, di ponti sospesi

su nuvole, idee di sogni accesi.

 

Ti auguro il meglio:

il sole, le stelle, i sorrisi;

ti porto sempre con me

sotto l’ombrello,

per ripararti dal tempo

che impreparati ci coglie,

come un tranello.

Ti auguro serenità:

quella persa, dalle tasche strappate

quella che pensavi, di non meritare

ma che al mondo hai donato

senza fiatare.

Ti auguro abbagli di luce,

di assaporare vittorie

sopra quell’immobile palo,

che solo tu riesci

a far volteggiare, a far danzare.

 

Perché, mia farfalla,

non voglio più, vederti soffrire:

voglio ammirarti volare

libera … libera per una volta, dal male!


SENTI, VIVI, PENSA

 

Rispetta le tue fragilità:

con la saggezza del tempo

la pazienza nell’animo

la dignità della sofferenza …

l’amore donato, ricevuto, vissuto

a mano, a mano

(credici, affidati!)

le supererai, e con soluzioni

le circumnavigherai!

 

Sii gentile:

ognuno trascina nascosto

pesi di lontane radici.

 

Senti:

la risata sta,

nell’errore fatto

di spontaneità!

E non ti sentire (mai!) da meno:

il disagio, potrai trasformarlo

in sensibile allegria.

 

Vivi:

gioisci delle tue vittorie

e piangi, fino all’ultima lacrima i tuoi sbagli!

Ricordando però, di non portarli

come una zavorra

nella stiva di una petroliera

abbandonata in mezzo al mare,

ma di liberarli al vento

quel raffinato, profondo, lento

vacillamento …

nella pedalata vigorosa da ciclista;

in aiuto, ad un cuore fragile e confuso;

in perdono, al rancore passato

attraverso un bacio rubato;

in carezza, a chi cammina a testa bassa;

in coraggio, a chi ha paura dell’oggi e del domani;

in motivazione, a chi il sogno ha perduto,

ha lasciato, ha abbandonato!

 

Pensa:

l’immaginazione

potrà sempre arrivare

dove i tuoi piedi

non sapranno andare!


LEGGO

 

Leggo:

fuggo da un mondo sterile.

Cerco parole, immagini

suoni dolci che paiono carezze.

Cerco rifugio

un riparo di comprensione …

sogno l’amore.

 

E leggerò libri

che gli altri non leggeranno

che male finiranno;

che sapranno di gergo volgare,

che parleranno parole

da sconvolgere il cuore.

Ma io non smetterò

fino all’ultima riga,

di sottolinearli rapita.


ADOCCHIA LA FELICITÁ

 

La felicità non si può capire:

così, in un istante

arriva per farsi sentire.

Sta ad aspettarti, in un angolino accovacciata

sempre pronta a lanciarti una sbirciata.

 

Bisogna scovarla, saccheggiarla,

al mondo impacchettarla!

Disordinata imperfezione

è la grossa risata di un buffone,

adolescenza senza testa

dall’utopia generosa e onesta,

menti oppresse sazia

di entusiasmo le aggrazia,

medicina per l’anima funesta

in un colpo il dolore arresta.

 

Non potevi immaginare cosa fosse

era nascosta dietro un colpo di tosse.

Sboccia, pervade là dove

il cuore pulsa, e da solo si muove.

 

Ti sei sempre chiesta perché

gli altri avessero più sorrisi di te …

no, non è così (non ti consideravi un granché)

Osserva quanti volti decora intorno a te!


 

CHI SEI?

 

Sono l’uggiosa giornata

la notte al chiaro di luna,

la gioia nelle semplici cose

l’istinto rabbioso di un pugno sferrato,

la sincerità di un’innocente fanciulla,

l’allegro entusiasmo

la melanconia d’autunno,

la passione di un folle sogno insensato.

 

Ma non solo …

sono l’imbarazzo in vita

il coraggio sfrontato,

la sensibilità di una rosa,

la delicatezza di una pennellata

su una tela ristrutturata

la durezza dell’acqua ghiacciata,

la fragilità di un neonato

la tenacia di un lottatore all’ultimo round,

la dolcezza del cioccolato

la severità di un ordine dato,

ma con ribellione non rispettato.

 

Sono così:

intense sfumature

di un arcobaleno.


GUARDARE OLTRE

 

Esistono mondi oltre ai corpi che vestiamo.

Ricordo quel ragazzino di cui il nome non conosco,

che ascoltava “tanti auguri a te” di nascosto.

Era silenzioso, non osava parlare,

dalla sua bocca nessun suono pareva passare.

 

Era rimasto in sordina nella mondana serata,

ma non si tratteneva ad una bella risata.

Solo occhi vispi e curiosi scuoteva,

scopriva quel mondo che non conosceva.

Entusiasta come un bambino,

odorava il buon vino.

 

Non parlò, non si presentò,

ma a nottata fatta il coraggio agguantò:

con un bacio la festeggiata salutò.

Ah, l’ingenua spontaneità!

è spesso sinonimo di sincerità.


 

DIVENTAR GRANDI

 

Non è facile cambiare,

scombussolati ci si può ritrovare:

rabbia di difese sale,

timore dell’errore appare.

 

Tocca lasciar andare, il passato vissuto

per dare spazio, all’istante avuto.

In una pelle diversa, bisogna orientarsi

accarezzarsi, ricrearsi, accettarsi

e nell’esistenza, tuffarsi.

 

Occorre, confrontarsi con l’umanità

sempre muniti di curiosità

(e una vena di ilarità!).

Imparare, a portar con sé

doni e prigioni

tenere stretti, i giorni buoni.

 

Solo voci, di madri rassicuranti

sapranno spiegarci

quanto sia bello, diventar grandi!

 


 

 AFORISMI

 

  • Ognuno porta con sé doni e prigioni. Non giudicate mai dall’apparenza. Elevatevi alla percezione dell’anima. Scoprirete un mondo inaspettato.
  • Oltre la paura si nasconde il coraggio. Oltre il coraggio appare la fiducia.
  • La vita, col buio, va avanti lo stesso.

Non indugiare… afferra, adesso, istanti di gioia alla vita.

  • Esistono mondi, oltre ai corpi che vestiamo.
  • Sono i piccoli gesti, che svelano le grandi persone.
  • Ricorda:

la mente non avrà molta strada, se non è mossa anche dal cuore.