L’ORA DELLA
MISERICORDIA
(Ore 15 del pomeriggio)
In quest’ora estrema
della Tua atroce Passione,
tra lamenti amari
e gemiti silenziosi,
mentre nello spasimo
dell’agonia, con alto grido
esali, appeso alla croce,
l’ultimo respiro, dallo
squarcio del Tuo cuore
esanime, ecco che per
le anime del mondo
scaturisce la munifica
promessa: una sorgente
di sangue e acqua
che inesauribile fluisce
e dal peccato ci monda.
E in quest’ora estrema,
o Gesù recitando la coroncina,
io medito la Tua morte crudele
e adoro la Tua insondabile
misericordia.
UN LUOGO DI
SILENZIO IMMACOLATO
Un luogo di silenzio
Immacolato è il Santuario
delle Grondici, dove la Regina
della famiglia e della vita
nascente, ci accoglie
a braccia aperte, come
una madre premurosa
fa coi suoi amati figli.
Ed io, inginocchiata sulla
panca, davanti all’immagine
della Vergine, certa del Suo ascolto,
recito in silenzioso raccoglimento
le mie preghiere e con gli occhi
umidi di pianto e il nodo alla gola,
le offro le sofferenze che abitano
le segrete stanze del mio cuore.
E ogni volta che esco dal Santuario,
mentre scendo le ampie scale
con l’animo rinnovato,
in tono sommesso Le
chiedo con la mente,
di custodirmi l’anima
sotto la Sua santa protezione,
quando si farà sera
sulla mia vita terrena
ed interceda presso il Padre
affinchè possa partecipare
alla gloria del Signore.
IN QUESTA IERATICA
RACCOLTA POETICA
In questa ieratica
raccolta poetica
di sette componimenti,
mi sento guidata
particolarmente
dall’Intelletto,
uno dei sette doni
dello Spirito Santo.
MENTRE
CONTEMPLO
Mentre
contemplo
i lineamenti
del Volto Santo
contusi e sfigurati
del Divin Crocifisso,
deturpati dai patimenti
e dal livore mortale,
una dolcezza amara
mi assale il cuore
e sale il desiderio
di rendergli onore
per riparare gli oltraggi
che continuamente
riceve dagli uomini
ingrati, il Volto Santo.
QUELLE SANTE
PALME BENEDETTE
Quelle Sante Palme
Benedette di Gesù
che rendono grazie al Cielo
e spezzano il pane
in quell’Ultima Cena
di triste commiato,
mai si stancheranno
di rinnovarci quel chiaro
mistero sull’altare attraverso
le benedette mani del sacerdote
che è il dono dell’Eucaristia,
supremo sacrificio d’amore
voluto da Dio per noi
e sacro sigillo che ci unisce
al Risorto.
E LO SPIRITO SANTO
E lo Spirito Santo
sempiterno,
aleggia sul creato
come invisibile
divino afflato,
un’armonia di note
modulate e con potente
leggerezza di vento,
effonde il vivo lievito
di vita, il fuoco acceso
che scende ardendo
presso di noi e ci trasfigura
a immagine e somiglianza
di Cristo Gesù crocifisso
e risorto, tracciando nel cuore
la via di verità e di luce,
che riconduce al Padre,
dispensando in abbondanza
doni e preziose superne
grazie.
SOVENTE NELL’ANIMO
Sovente nell’animo
considero le feroci
offese che il Sacro
Capo di Gesù patì
nell’orribile martirio
della sua Passione,
come l’ignobile corona
di spine che straziò
di profonde ferite
la sua divina fronte,
il prezioso sangue che
colava giù grondante,
gli indicibili tormenti
delle indegne percosse
ricevute in testa, lo spregio
degli amari sputi, l’esser
deriso, schernito e insultato
con fetide parole di condanna
e torturato con la più iniqua
sentenza che uccide i morti.
O Sacro Capo di Gesù, Tempio
Della Divina Sapienza,
dirigi tutti i miei pensieri,
le mie parole e le mie azioni,
in ogni circostanza.
LO SCONFINATO MARE
Lo sconfinato mare all’orizzonte,
stende il suo avvolgente
e azzurro manto, sfrangiato
da una leggera spuma bianca.
E’ fecondo grembo materno,
dove l’uomo non è mai solo
poiché nell’immenso
deserto salato,
freme vita pulsante
accanto a sé.
Respira con ritmo quieto
e lento, ma potente;
parla con parole lontane
trasportate dal vento; narra
storie ignote e affascinanti
di eroi, pirati e naviganti;
allontana gl’inquieti pensieri
con suoni stentorei e ampi
e li purifica col singolare afrore
di salsedine ed il perpetuo
rumore sovrastante.
Incanta gli occhi quel suo lucore,
regala innumeri ricchezze,
dona speranza e unisce
terre che separa.
Lo sconfinato mare all’orizzonte
è movimento e amore…
è l’infinito vivente.
IL MARE IN BURRASCA
IL mare in burrasca
ha il volto scuro e minaccioso
e ti guarda schiumante e rabbioso
come indomito guerriero,
dal carattere bilioso.
Impugna una spada di vento,
fatta di lama tagliente,
con cui sferra colpi violenti,
sulla distesa mossa e mugghiante.
Inizia per l’uomo un’impari lotta: gli alti flutti
s’accavallano sulla rotta, mentre la barca,
in preda ai marosi, scricchiola e sballotta.
Sono eventi perniciosi, di barbara disperazione,
dacchè questa forza della natura, selvaggia
e furiosa, è capace di inghiottire nelle sue profondità,
vite umane e relitti, senza esitazione…
Ciò desta nell’animo immane ambascia e preoccupazione…
Il mare in burrasca è severo, infido e brutale…..
Un terribile avversario che l’uomo,
nonostante i rischi, ha voluto sempre sfidare.