Paolo Bocchi - Poesie e Racconti

A te, luna

 

A te, luna dedico

questo canto

d’amore, te che

mi guidi, mi 

illumini la strada

da percorrere, mai 

ti farò torto,

 

tu, nata dalla

bellezza divina,

guardi noi mortali

dall’alto, alla 

notte proteggi i

nostri sogni,

a volte, rimani pochi

atti durante la

mattina, per sorridere

a noi mortali,

 

tu, luna, madre di 

tutte le stelle e

sposa del sole, niente

ti può coprire, sempre

pensando a te guarderò

in alto e, sorridendo

ti dedicherò questo 

canto d’amore.


Il pescatore

 

Un pescatore, di notte è

in mezzo al mare,

sa che la sua unica

salvezza sono le stelle,

matrigne dei pescatori.

 

Ed è proprio ammirando

il cielo che salverà

l’uomo e gli permetterà

di tornare a casa dalla sua

adorata moglie.

 

Il pescatore ama il mare,

ma sa che solo la 

sua donna ricambia il

sentimento, perché il

Mare si può tramutare

in nemico e può

ribaltare la barca

con un semplice soffio.

 

Torna pescatore da tua

moglie e ricorda il mare

come un vecchio amico

che ti è permesso di

solo un’altra volta,

e sappi che sarà

l’ultima, poi bacia tua moglie.  


La natura donna

 

Un coniglio bianco saltella 

di qua e di là, va avanti

e indietro per tutto il

verde prato illuminato dal sole.

 

Una cicogna bianca vola 

di qua e di là, va avanti

e indietro per tutto

l’azzurro cielo decorato dalle nuvole.

 

Un pesce bianco nuota

di qua e di là, va avanti

e indietro per tutto

l’azzurro mare solcato dalle onde.

 

Una ragazza di rara bellezza 

guarda le tre creature bianche,

e con gran coraggio le imita

anche lei diventando bianca

e creatura di Madre Natura.


La gente che aspetta

 

Sai, 

sempre li vedo,

ma, raramente li

osservo,

 

se ne stanno là, 

ognuno con un 

diverso sorriso.

 

La gente,

aspetta,

aspettando

l’attesa

che si spezza,

appena si sente 

il “ciuf ciuf”

del treno, 

che da lontano 

arriva.


Nebbia che tutto copre

 

Magnifico,

appena sveglio

già i miei occhi

sono stupiti,

da un cielo azzurro,

ma di un azzurro che

non appartiene a

questo mondo,

 

guardando con attenzione,

si vede quella

nebbia che tutto copre,

 

ma la speranza

non è perduta,

perché una figura nella

nebbia mi fa cenno

 di seguirla,

 

dice lei,

non avere paura

di cosa sarà o

non sarà,

ma fidati e

seguimi.


Orchestra 

 

Silenzio!

Ascolta, questo

è il suono del 

vento.

 

Silenzio!

Ascolta, questo 

è il suono di una 

farfalla.

 

Silenzio!

Ascolta, infine,

questo è il

suono del mio cuore

commosso.


Spirito libero

 

C’era un tempo 

in cui uno spirito libero,

selvaggio

volava nel cielo,

correva sulla terra,

nuotava nelle acque,

 

come niente

trovò un compagno,

in viaggio giorno e 

notte,

due spiriti liberi,

due amici inseparabili,

un ultimo verso può

concludere

questo breve racconto,

ora

i due amici

vagano raccontandosi

storie.


Venezia di notte

 

È mattina, presto,

sono le sette e

trentacinque, qui,

a Milano, di mattina.

 

E penso ad un 

posto, bello, di 

notte tardi.

 

Mi viene in mente

Venezia.

 

Immaginate, siete 

a Venezia, di

notte, notte proprio

notte vera, notte,

quando il cielo e

l’acqua sono 

dello stesso colore,

e, le case si

confondono.

 

Venezia di notte.


CONTRASTO INTERIORE DI UN UOMO

(IL POETA ED IL CONQUISTATORE)

 

In questo uomo succede una cosa strana, le sue due personalità si liberano e discutono di amore e…

 

Conquistatore: Dai amico, tu sei qui, e lei è là che aspetta solo che tu la baci, libera il tuo istinto.

Poeta: Non è così facile per me…

Conquistatore: Lo sai perché?

Poeta: No, e… non voglio saperlo.

Conquistatore: Lo devi sapere… perché tu hai paura.

Poeta: Non ho paura, è solo uno il motivo per cui non ci vado, perché io non la amo.

Conquistatore: Voi poeti parlate sempre di amore…

Poeta: E voi cosiddetti “Casanova” non parlate mai di amore, a voi piace solo il piacere carnale, e non spirituale… 

Conquistatore: Si, e il motivo è che… è molto più divertente.

Poeta: Ma non per me… ricorda che la vita è soggettiva.

Conquistatore: Va bene, ma ricorda che la vita è una sola.

Poeta: Anche la donna che si ama è una sola.

Conquistatore: Ma… l’amore… non esiste.

Poeta: Invece si, ed il mio amore è là fuori che mi aspetta.

Conquistatore: E intanto che ti aspetta sperimenta il piacere carnale con altri uomini.

Poeta: Non dire così, lei è un angelo, ed io… la cercherò ed aspetterò.

Conquistatore: Perché non vuoi divertirti?

Poeta: Che senso ha divertirsi?

Conquistatore: Che senso ha non divertirsi?!

Poeta: Bella domanda, divertirsi non può cambiare i miei sentimenti. Però, se mentre mi divertissi la mia amata si facesse vedere? Lasciare l’oggetto del desiderio mi causerebbe un enorme senso di colpa…

Conquistatore: Se fosse davvero così, significherebbe che il tuo amore non è la presunta amata, ma per l’oggetto del desiderio…

Poeta: …(ma, allora, cos’è l’amore?)

Conquistatore: L’ amore(il vero amore) è quella sicurezza nel cuore che ti assicura che qualunque errore tu faccia, la persona che ti ama, ti perdonerà ed abbraccerà con affetto.

Poeta: Si, questa è una delle tante definizioni.

Conquistatore: L’amore va vissuto e sperimentato, nessuno sa cosa sia esattamente, ma tutti lo vivono.

Poeta: (va vissuto e sperimentato)… si, mi hai convinto… io vado.

Conquistatore: …(io invece ti aspetterò amore mio…)

 

Ogni uomo porta dentro di sé due personalità, il poeta ed il conquistatore, nessuna delle due può esistere senza l’altra, queste due personalità si completano a vicenda, come un puzzle perfetto. Il conquistatore ti permette di conquistare il cuore di una donna, il poeta, ti permette di tenerlo per sempre.


UN DOLCE INCONTRO

(UN INCONTRO TRAVOLGENTE)

 

Questa storia inizia con un incontro travolgente, con un vento che accompagna le foglie verso l’infinito, con un vento che crea la magia…

 

Alle cinque del pomeriggio c’è lo stesso vento forte, ma dolce…

Due estranei si scontrano, cadono, il quaderno di lei si apre e i fogli all’interno volano via…

 

Lui: Mi dispiace, non stavo guardando davanti a me (sospira e, guardando la ragazza pensa: grazie vento che mi hai trascinato da lei).

Lei: Non si preoccupi, per metà è anche colpa mia (alza lo sguardo, ma ormai, il foglio le è volato via, e lei non se ne cura). 

Le mani si incrociano.

Lui: (lui pensa: queste sono le mani più belle che abbia mai visto)

Lei: Mi perdoni per esserle venuto addosso(si rialza e se ne va).

Lui: (si rialza) che… che… che ragazza… non ho mai visto una ragazza più bella.

La giornata trascorre, quindi, terminate le loro faccende, il ragazzo rivede la ragazza.

Lui: (è la ragazza di prima).

La ragazza non guarda e va contro il ragazzo, lui veloce la prende per il fianco e non la fa cadere

Lei:  Oh signore, grazie…(alza lo sguardo, lo guarda negli occhi) grazie.

Lui: Non si preoccupi, le andrebbe di andare a prendere un caffè?

Lei: Con molto piacere…

Vanno a prendere il caffè , si siedono, dopo pochi secondi lui le prende la mano.

Lui: Sai, le tue mani sono le più belle che abbia mai visto (fa una risatina)… in realtà tu sei la ragazza più bella che abbia mai visto…

Lei: (fa una risatina) grazie…

Lui: Sai, io in questo momento mi sto chiedendo come andrà a finire (pensa di baciarla, ma non lo fa).

Lei: Io o come andrà a finire(lo bacia) addio…

Lei se ne va, in quel momento arrivano i caffè, lui paga il conto, lascia sul tavolo i caffè e raggiunge la ragazza, le prende la mano e la ferma.

Lui: Non so neanche il tuo nome, ma se la vita fosse fatta di un giorno solo, io sceglierei senza dubbio questo.

Lei: Anche io, ma la vita ha un termine, e… la mia finirà tra due mesi…

Lui: La tua vita avrà termine, anche la mia, ma l’amore che le ha unite non finirà mai… noi due siamo quasi estranei, ma io so che ogni giorno da qui alla fine, voglio te al mio fianco… sposami… così la tua vita non avrà mai fine perché l’amore che ci ha unito è infinito…

Lei: Si, ti sposo…

 

Lei visse ancora quattro mesi, lui ogni giorno va al cimitero a salutarla, oggi ha novant’anni e la sua unica malattia è non poterla più baciare.