Paolo De Marco - Poesie

Titolo della raccolta “Come fossero canzoni”

 

Cuori difficili

 

Sono cuori difficili quelli come il mio,

sono cuori indomabili quelli come il tuo.

Consumano amori sempre più disperati,

sono cuori semplici quasi sempre smarriti.

Non si arrendono mai a situazioni difficili,

non nascondono niente, sono spesso fragili.

Sono cuori feriti, quelli come il mio

sono cuori confusi quelli come il tuo.

Non risparmiano niente, nessuna emozione,

sono cuori romantici, d’altra generazione.

Non capiscono mai, che è inutile sperare,

sono cuori ostinati che sanno soffrire.

Hanno cari ricordi, chiusi in uno scrigno,

non ne parlano mai, per non averne bisogno.

Sanno molte parole per dar vita all’amore,

sempre in cerca di affetto o di un po’ di calore.

Sono cuori difficili molto spesso soli,

sono cuori semplici che non hanno peli.

Accettali così, non puoi cambiarli mai,

questi cuori difficili, sono cuori unici


Due uomini e un cane

 

Due uomini e un cane a spasso per la città.

Dopo oltre mezzanotte, non c’è in giro un’anima,

ed è un silenzio che ci piace, ci consola questa pace,

due uomini e un cane, che cosa li unirà?

Due uomini e un cane a spasso per la città.

mentre il povero animale, sbadiglia la sua fame e và.

Li ho visti l’altra notte, mentre tornavo a casa mia,

rumorose le scarpe rotte, battevano il passo per la via.

Il disco rigato del cuore non da più canzoni,

due uomini e un cane bruiscono i loro dispiaceri,

e sotto una finestra illuminata,

una strana nostalgia: “Quella lì, una volta era casa mia”.

Due uomini e un cane, che cosa li unirà?

Sarò forse il freddo o la libertà.

Il freddo e l’inverno non passeranno mai,

se nel cuore è rimasto un ricordo che tu sai.

Due uomini e un cane, non mi somigliano però,

se non altro l’inverno non li sorprenderà.

Due uomini e un cane a spasso per la città,

non sanno dove vanno, ma è nel cuore la speranza.

Il disco rigato del cuore non da più canzoni

due uomini e un cane non provano più emozioni.

Sono la tristezza e l’allegria, gente strana di poca compagnia,

due uomini e un cane a spasso sulla vita mia.

foto minisito


Gli occhi di una donna

 

Gli occhi di una donna non invecchiano mai,

anche quando sono chiusi, parlano di lei.

Ti portano lontano,

sospeso tra le nuvole in un finto cielo,

che non è di questo mondo

ma che ti fa sentire meravigliosamente,

bene

Gli occhi di una donna gioielli senza scrigno,

per veri principi o immaginari

di un sogno senza confini,

dove corrono promesse e giuramenti passionali,

semplici scommesse irrazionali…

perdute.

Gli occhi di una donna

petali di biancospino,

che tremano nel vento dell’alba.

Scaglie di cielo azzurro,

frammenti di arcobaleno sopra un campo di grano;

Brillano e sorridono e la notte

diventano stelle.

Che puoi toccare!


Il dipinto

 

Dipingerò

coi colori dell’arcobaleno,

la tua immagine su un cielo pulito

e sentirò,

come un fiume che scorre, lungo tutta la pelle

il profumo di te.

Catturerò

i riflessi argentati che l’onda increspata

ha brandito nell’aria piegandosi in sé,

li poserò

ancora lucenti, nei tuoi occhi profondi

e metterò

sui tuoi scuri capelli cristalli di sale,

diamanti stellati, colorati dal sole.

Catturerò

tra la nebbia che sale, un fugace bagliore,

che l’aurora distratta ha smarrito per me.

Stenderò

come un velo di seta la rugiada che appesa

dal mattino baciata,

sul tuo splendido viso;

Dipingerò!


La luna caduta

 

Dov’è caduta la luna?

Trovarla ormai è tempo perso;

Forse è in fondo a un pozzo o dietro un cielo terso.

Quando la luna è caduta,

inseguiva qualcosa di diverso,

bello come un sogno, liscio come l’olio,

grande come l’universo,

esteso come il mare.

Si è perduta giocando,

in un mare freddo d’inverno,

Inseguiva la luce di una cometa veloce,

non s’è accorta dell’inganno fugace.

Quando la luna è caduta,

bramava un fuoco che attanaglia,

si stupì che il fuoco,

era di paglia.

Dov’è caduta la luna?

Forse in mare aperto,

tra lacrime affogate e parole spezzate.

Sciolte nel nero di seppia,

dove il riso si trasforma in rabbia,

e l’amore in nebbia.

Si è perduta giocando,

in un mare freddo d’inverno,

Inseguiva la luce di una cometa veloce,

non s’e’ accorta dell’inganno fugace.


Incanto e disincanto

 

Dietro il velo dell’incertezza

può sempre nascondersi una rara bellezza.

L’immaginazione attende quello che la fantasia pretende,

e d’incanto il mio cuore per te si accende.

Forse rimarrà un’illusione propria di questo tempo,

così pieno di banalità e confusione,

di cose che valgono poco e costano tanto.

Tu sei l’incontro,

sei l’incanto,

il disincanto,

il poco e il tanto.

La dove non v’è certezza ci sei tu,

che riempi il vuoto come una brezza

che porta con sé profumo e speranze.

Forse per noi stessi valiamo poco,

per qualcuno invece quel poco di più.

Valutazioni dannate,

che fanno perdere quello per cui abbiamo faticato tanto.

Di te percepisco il volo,

il tuo scardinare la quotidianità.

Il mio pensiero si gonfia

si spande,

cercando di rompere il guscio

che fino ad ora ti ha nascosto da me.


Il tuo nome a una stella

 

Una notte questa, una notte distratta

alzo gli occhi e la luna non c’è.

Un’altra notte che non dormo ed è fatta

per scoprire se tra le stelle lassù,

ce n’è una che porti il tuo nome

se non c’è la chiamo io per te.

Buona notte a questa gente distratta,

che non vede il cielo sopra di se

quante luci ha l‘infinito

senza sapere l’infinito cos’è.

Buona notte a questo amore distratto,

darò il tuo nome ad una stella perché?!

Se ti giri nel letto disfatto

sogna pure un bel sogno per me.

E se dormi stai pur certa che io

scelgo la più luminosa che c’è.

Buona notte questa amore distratto

questa notte è buona per te.


Un uomo e il suo vestito blu

 

Un uomo, la sua vita la spende come vuole,

può sempre ritrovarla qui.

Tra il cielo e il suo destino,

tra il mare e il suo cammino,

nelle sue valigie chiuse ed il suo vestito blu.

Se entri nella stanza della nostra storia,

vedrai che la cosa ti riguarda un po’,

salire sopra la quotidianità,

ti fa sentire libera,

ma poi libera veramente?

chissà…!?

Non vedi come tutto è più difficile,

abbi almeno un po’ di razionalità,

voglio credere ancora nell’impossibile

e dare un senso a questa verità.

Nonostante i tuoi capricci,

la tua caparbietà, con le mani

vorrei cingerti la vita con un po’ di serenità.

Respirare il tuo profumo ancora, mentre la mente vaga,

in un passato andato in fumo e un odio che non paga.

Sono pronto per uscire,

faccio il nodo alla cravatta,

lascia la porta aperta

ora vengo da te.

Un uomo, la sua vita la spende come vuole

come sabbia tra le dita fruisce sotto il sole.

Poche cose nelle sue valige chiuse,

una cravatta nera e il suo vestito blu.


Dentro di noi

 

Dentro di noi:

C’è una parte d’infinito che guarda altrove.

I nostri occhi non riescono a dirigersi verso quella luce,

sono distolti

impoveriti dal quotidiano inganno.

Eppure vorrei guardare dentro di te e

lasciarmi guardare anch’io.

Raccontarsi cosa si vede in quella parte d’infinito,

dove le ombre della ragione non oscurano il pensiero.

Lì è dove il lago umano traspare,

puoi specchiarti in superficie

mentre puoi vedere il fondo

puoi immergere la tua mano,

e sentire il buono e toccarlo.

Senza attendere la notte,

senza nessuna trasformazione,

eri e sei

in un unica soluzione.