Roberta Berti - Poesie

L’imbrunire

 

Il giorno è passato
si accendono le prime luci
esco in giardino e mi godo
il sole scendere sui colli
nuvole rosse, cielo azzurro
verde del prato e ombre scure in lontananza.
No, non è un temporale
è solo il giorno che
lascia spazio alla notte.
Chissà se anche per i grandi cambiamenti è così…
Si spengono i riflettori su ciò
che è stato, bello, brutto, gioie e dolori
e si riaccendono, con luce nuova,
su un nuovo cammino.
Si lasciano sfumature e colori
che rimarranno per sempre
per guardare con occhi nuovi e
di speranza il futuro che avanza.


Legami 

 

Nel ricordare di me

mi sono accorta degli altri

Un filo, anzi tanti nastri

ci uniscono

La terra e le nostre radici,

reti che, annodate una all’altra,

ci raccontano il passato.

La Speranza che si alza e

incontra altre mani

e annoda per creare amore.

Il cielo perché è lì che dobbiamo

guardare, come un velo ci avvolge

e ci invita a cercare anche qui

Spirito, che passa tra di noi

e continua a soffiare

nonostante tutto

Legami…leg-ami

le nostre vite legate

con armonia

all’esistenza dell’altro.


 

Amore fraterno

 

…o senti tutto o non senti nulla…

E se senti tutto AMI come Gesù.

Tutti…E questo manda in crisi

e questo diventa difficile da gestire,

capire, accettare, praticare

Squarcia il cuore 

e non sempre si sa fino dove arrivare,

per amare e non soffrire

per amare e non essere fraintesi…

Solo AMORE FRATERNO


 

Squarci  

 

Squarcia il cuore l’amore

Squarcia il cuore il dolore

Squarcia il cuore la morte

Squarcia il cielo Dio per venire a dirmi

che sono la sua figlia prediletta,

mi ama,

la Sua gioia è in me,

si fida di me.

Squarcia il cielo Dio per vincere la morte

e venirmi a prendere.


 

Legittimare le emozioni

 

Quante volte ho “sentito” gli altri, 

anche a distanza, 

anche solo da uno sguardo.

E riuscivo a comunicare,

 condividere, 

provare a trovare soluzioni e rimedi…

Certo è rischioso.

Ti puoi trovare a vivere

 emozioni,

 sentimenti,

 passioni che non ti aspettavi, 

che non pensavi di trovare in quel luogo 

o con quelle persone.

E ti scopri più debole,

 ma più ricca.

In ascolto 

e ascoltata.

Desiderosa di far parte della vita degli altri

 e che altri entrino a far parte della tua esistenza.

A volte mi sono sentita anche stanca,

 stanca del troppo sentire

 ma con la paura di non sentire più niente…

Questo si è un grande rischio….

Rinunciare alle emozioni per non sentire l’altro.


 

Oggi va così

 

È stata dura in questi quattro giorni

Ce lo siamo dette anche con Lucia questa mattina

Forse perché cominciamo a capire di cosa si tratta,

forse perché stiamo scavando e intessendo

nella nostra anima.

Non sono andata a messa questa mattina

Avrei fatto anche in tempo

Mi sono fermata un po’ nella chiesa della

Madonna delle Grazie.

Forse per dire a Dio

che oggi va così

sospesa

distante

in silenzio

sorda alla sua parola.

“Beato chi piange perché riderà”.

Sì, lo so che è così, …ma oggi no.


 

La foto che non c’è

 

Ci siamo fatti una foto insieme, io e lui.

Ma, né io

né lui la possediamo

Forse mi è rimasto il bisogno di colmare

quel vuoto

per un ricordo che dovrò portare solo dentro

perché di quel momento

non ho altro.

Anzi no, ho le sue lettere manoscritte 

che mi accendono immagini che, forse,

quella foto non mi avrebbe dato


 

San Lorenzo, quella notte silenziosa e stellata    

 

Mi è capitato di non avere desideri

da esprimere all’arrivo

di una stella cadente…

che dolore,

che sofferenza

non avere più sogni da rincorrere,

speranze per il futuro,

cose belle in lontananza.

Poi, 

per fortuna o grazie a Dio,

ecco che le nubi nere su di me

spariscono

e ritornano desideri,

sogni,

tanti,

mi ci vorrebbero più stelle cadenti,

quelle che vedo non mi bastano.

O lumi di speranza

per me

per la mia famiglia

per gli amici

per chi è in difficoltà

per chi è ammalato

per chi non sa più chi è…

E il cielo si illumina di stelle.



Scrivere          

 

E ho già nostalgia, 

il desiderio di scrivere ancora 

…e ancora 

…e ancora…

Perché se questo è il modo che ho trovato

 per comunicare, 

prima con me stessa

 e poi con gli altri, 

anche se sembrerò “vecchia”, 

fuori moda,

all’antica, 

di un’altra epoca, non importa…

Io così mi sento libera,

sento di essere me stessa, 

sento che tutto nasce da dentro: 

chiamale emozioni, 

cuore, 

anima,

Dio.



DIO         

 

Ho sempre sentito la presenza di Dio nella mia vita, 

anche se mi sono accorta di quanto so poco 

del Dio che dico di amare e del suo Figlio…

Poi però mi sono detta 

che potrei sapere la Bibbia a memoria e in più lingue, 

ma non avere mai incontrato Dio.

Io invece mi sento fortunata 

più di una volta nella mia vita il Signore si è fatto trovare

l’ho sentito presente e vivo in me o negli altri.

L’ho visto in Anna nel suo letto di sofferenza e di morte

 l’ho visto negli occhi di Matteo, Emanuela, Luciano.

Lo vedo in quasi tutti i preti 

quando trasformano pane e vino in corpo e sangue.

Lo sento presente

 quando lo cerco, e lo trovo nel mistero della riconciliazione, 

 nel dono grande delle mie figlie e negli abbracci con Beppe.

A volte la mia fede vacilla,

 nei momenti bui, 

in quelli dove non capisco, 

in quelli di morte e sofferenza che non so spiegare

in quei momenti che non riesco a capire dove andare.

Poi però, lo scrivevo qualche giorno fa ad un amico, 

devo solo attendere:

 Dio, nella mia vita,

 in un modo o nell’altro

 si è sempre fatto trovare:

“Devo venire a casa tua”.