L’ introspezione
Chiudo la porta dell’io fecondo
ed incateno la mia anima,
che scalpita e si ribella
in una notte stellata di plenilunio.
Magicamente invaso da un cupo silenzio
mi rassegno nell’intimo crogiuolo,
inondato da un esoterico
ed amletico divenire.
Apro lo scrigno dei nostalgici segreti,
che ricolmano di asfittica sostanza
l’inafferrabile introspezione.
Luci e scintille
Le luci illuminano
il celeste universo sensibile
e nell’estasi empatica
instillano gocce,
che mutano
nel trapasso simbolico,
di scintille vissute
nelle sinuosità remote
di sovrannaturali atmosfere,
colpite nel segno,
da un nevralgico mondo
di opposte e confuse reminiscenze.
Negli abissi del cuore
Nell’antro remoto
dell’animo errante
si specchia una mirabile
e polittica policromia.
Distese di pura magia
invadono la coltre perduta dei sensi,
avvinta da un’estasi fosforescente,
che illumina il poliedrico fervore
di un’essenza virginea,
che si nasconde sovrana
negli abissi impenetrabili del cuore.
Profluvio esistenziale
Nell’eremo fecondo
di un trapasso spirituale,
s’inalbera in un profluvio esistenziale,
la quintessenza eclettica
che si specchia
nell’estetico riflesso
d’un ipotetico divenire,
scevro di trasecolare
nel becero ricordo
di fantasmagoriche intransigenze,
inibite dal soave richiamo
di nobili onnipotenze.
Teorema amicale
Nel limpido universo dell’amicizia
si erge impavida
una persona sempre avvezza
all’altruistico richiamo.
Nella sua mera allegrezza
suggella il compromesso armonico,
di una sinfonia di eterno splendore
Ogn’attimo si riveste
di istrionica speranza
e disvela il geometrico segreto,
dell’edonistico teorema amicale.
Pioggia di luce
Nell’equilibrio remoto
di un groviglio di emozioni,
un’escandescente pioggia di luce,
s’impone fresca e leggiadra
nell’uggioso profluvio
di brillanti colori.
Saltellando e spazzolando
tra disarmoniche reminiscenze,
immagini confuse
si aprono sicure,
orientandosi verso una primavera
di armoniose luminescenze.
Il cerchio della vita
In un vortice ribelle
di un miasma anatematico,
esplode abbagliato dal colore,
un fremito d’angoscia.
Incessanti giri di turbini di vento,
s’allineano al vulcanico coraggio
del cerchio della vita.
Nel bagliore assoluto
di un camaleontico divenire,
il ciclico serpeggiare
corre alto e sicuro
nell’estasi empatica
dell’apoteosi dello Spirito.
Nel giorno dedicato alle donne
Nell’aria si colora
il prosaico ardore
di un globale silenzio.
Attimi inquieti s’infrangono
nell’apatico risveglio,
d’un giorno d’inattesa primavera.
Donne eroiche e vere
recidono il velo
di un enigmatico divenire,
pronto a dissetarsi
alla fonte eccelsa,
della paradigmatica saggezza.
Panorama di colori
Cascate e flussi
di policroma armonia
si specchiano in un ameno
panorama di colori
e come fronde
di una silvestre radura
si agitano al soffio
di un vento impetuoso,
per ricomporsi
in un alchemico risveglio,
animato dal profumo intenso
di una fresca stagione.
I vortici della luce
Nell’oscillazione continua
di flussi circolari
di eclettiche cromie,
s’imprimono
in un vulcanico visibilio,
i vortici della luce.
Si rincorrono
in enigmatiche atmosfere,
che raccontano
in un ciclico altalenare,
di vive significanze,
il prospettico piacere
di saporose concupiscenze.