Roberto Medici - Poesie

Il sughero

 

Passano le notti,

passano i giorni.

Mutevole la mia verità

scende un fiume

di una vita qualsiasi.

Microscopica nel mondo

così grande nel cuore.

Abuso di fortuna

mi lascio trasportare

dalle onde della ricerca.

Voglio delle rapide,

una cascata,

il mare,

voglio tutto e una cosa sola.

Sulla riva gli alberi mi guardano,

grandiosi amici

con radici salde a terra.

Invidio il loro gioco con il sole,

mi rattristo per la loro immobilità.

Voglio un fiore anch’io,

che nuoti con me.


La vita di un cuore

Morbido presentimento

vesti le ali

del mio pensiero

portando l’eco

del mio battito

verso l’alba

ch’io non vedo.

Un vento caldo

di un’estate

rincalzato

dalla pioggia,

temporale che urla

la vendetta

del mondo.

Verso un sicuro

tramonto,

fino all’ultima

luce.


Magia

severa la tua idea della vita

ti lega al buio delle tenebre

le ombre ti fanno paura

ma tu sai che nascono dalla luce

sapere amare

è il gioco di questo viaggio

volere l’amore

è il destino dell’essere

osare il passo

è la fortuna degli audaci

tacere del verbo

è il segreto dei furbi

e nasce così

la tua magia

che farà della tua vita

una passeggiata illuminata


Mistero

Misterioso il mio cuore

diventa pittore

e regala il tuo viso

alla mia mente,

misterioso il mio domani

ricerca un segno

nella magia

del mio istinto,

misterioso è il mio futuro

che desidera te,

misteriosa

comparsa nella mia vita,

tu sei

il mio pensiero

di un sogno.


 

Esperienza del tempo

 

Nel tempo

l’insicurezza del sogno

travalica l’esasperazione

e crolla l’idea

del tuo essere

portandoti nella mia mente

dove non vorrei

mai trovarti.

Questo svanisce

nel tuo tempo

mentre improvviso assurdità

non capendo

la mia posizione.

Cerco di valutare

nell’obiettività,

ma questa è lontana

mille stelle da te

e mi rituffo

sbadatamente

in un presente

che forse non esiste.

Prego per cose

che non voglio

e desidero cose

che mi fanno pregare.

Eccoti.


Amore mio

amore mio

ti respiro

in questa notte,

la morte

di un corpo

senza gravità,

per rinascere

nel paradiso

dei tuoi occhi,

nutrendomi

della tua natura

magica,

ascoltando

il fluire

del mio sangue

che nutre

un cuore

ormai tuo.


Il bosco

Ancora una volta

riprendo il cammino,

ancora una volta

sorrido

e guardo lontano.

All’orizzonte

il sole mi dice

arrivederci.

Un bosco verde

ai miei piedi.

La discesa

per arrivarci

è facile

ma il buio

della natura

è terribile.

Dimmi che il sole

passerà tra le foglie,

dimmi che i suoi raggi

mi scalderanno

e dimmi che riuscirò

ancora

a guardare lontano.


Ancora uno

Il profumo del mattino

rotto dal rumore del lavoro,

pensieri che si susseguono,

impegni che affliggono…

un altro giro,

un’altra possibilità

caricano di energia

la mente stanca…

ma quando il foglio

non resta bianco,

quando le lettere

danzano ancora,

quando la natura

vuole ancora dire la sua,

quando due occhi

cercano ancora i tuoi

quando…

facciamo un altro giro

intorno al Sole,

misero e morente mondo.

Lasciamo che la Luna

ruoti ancora intorno a noi,

antica e violenta Terra.

Ancora un giro.

Ancora una possibilità.

Ancora uno!


Viaggio d’autunno

Questo

l’autunno

che mi porta via,

questi

sono i colori

della mia memoria,

spogliati,

gli alberi

risposano

e domandano il freddo

curioso

immagino il caldo

e guardo

questo mondo fermo,

il fuoco

di questo camino

mi concilia il sonno

e io vorrei imitare

la natura dormendo

respiro

questo domani


Rimpianto

E rimpiange

di non essere la sua verità

quando lo vede

vicino al resto del mondo.

E li manca

quello che non ha mai avuto

quando immagina

il calore della sua anima.

Scoppia il cuore geloso

che vede gesti d’amore

quando sente la carne

della sua bocca,

quando vede gli occhi

che si socchiudono

e il sogno diventa vero

e si sente lì,

al suo posto,

dove il rimpianto

tortura

chi ha rinunciato alla vita.

Adesso capisce

il suo tramonto,

adesso rivorrebbe

la sua alba

per rivivere

quel giorno

che poteva valere

una vita.