Aghi di pino
S’intrecciano e si osservano,
incastrati ma liberi.
Verdi aghi pungenti
avvinghiati ad un punto comune;
come nascenti pensieri sparsi,
vivi ed erranti,
insiti,
in tante menti vaganti.
Il pensiero abbandonato,
si perde nel tempo
come l’esile ago, caduto sul prato!
Angolo di Paradiso
Smeraldi d’acqua Scivolano
su bianche rocce solcate,
Grandi ali di piume leggere avvolgono
Rifugi di prati germoglianti e colorati,
gruppi di fanciulli evanescenti
si spostano nell’aria attraversando sentieri lucenti,
punti di luce s’intersecano danzando
guidati da musiche antiche.
nuvole di panna si lasciano assaggiare
mentre immergono l’insieme…
Si cercano le mani, senz’ importanza di colore,
sussurra gaia la brezza pura,
leggera e sicura
carpisce l’essenza del momento…
Il tutto è completo…
… e infinitamente voluto.
GIORNI MAI PERSI
(A MAMMA)
Hai cullato la vita nascente e colto il mio primo vagito.
Ti sei donata nei bisogni dei figli.
Poche carezze, poche parole, qualche sguardo…
Ma bastava,
conoscevo il tuo amore.
Non so come, eppure mi insegnavi ad ascoltare la coscienza,
mi facevi pensare, se il mio fare,
potesse esser bene o male.
Di giocattoli ero scarsa,
correvo per i prati e passeggiavo la sera,
seguita dal tuo sguardo sicuro.
Nei miei giorni c’erano le rondini
le aspettavo ogni primavera,
dividevo il caffellatte della domenica mattina
con la vecchietta sola del quartiere,
ascoltavo i tuoi occasionali ritornelli
appena intonati
intanto che stendevi i panni al sole.
Nel corso del tempo le nostre strade per natura si sono divise…
Ma tu c’eri.
Una notte dei tuoi splendidi cinquant’anni un’ombra bianca
ti ha preso la mano e tu docilmente l’hai seguita.
La mia giovane età ha plasmato quei giorni di dolore mai persi.
Mamma,
grazie per esserti stata figlia,
e, per farmi ascoltare ancora
il silenzio della tua voce,
come allora.
CERCARE LE STELLE
Silenzi…
Raccontano profumo di latte materno,
ansie di bimbi nel passo del tempo
allungano mani a cercare le stelle.
S’insinuano desideri d’ali,
per raggiungere soli e mari…
Curiosità di cammini tra nebbie colorate,
conducono verso bianche strade future.
Conoscenze antiche,
sembrano indicare,
viaggi universali all’interno della vita…
Sorrisi e pianti con la valigia pronta,
accompagnano…
Figli prima e genitori poi
La meta è celata…
Ma…
Non si ferma il viaggio…
Neppure… Quando tutto si fa buio…
Il segreto del lago
Non scorre, non fugge,
a volte tremola intensamente,
mentre anima le sue acque
che anelano alle sponde.
Si cheta e stende la sua seta.
Al chiarore della luna,
diffonde il bosco attorno.
Si compiacciono gli alti fusti scherzando con la brezza
che solletica le foglie.
Appare sulla seta, un quadro animato
vibrante di colore,
misterioso e tenebroso se la notte è scura.
Si unisce al disegno,
un armonico sussurro
pare,
giunga da un’incomprensibile profondo,
se ascolti quel bisbiglio,
scopri un antico segreto:
nel fondo di ogni lago del creato
c’è uno scrigno prezioso,
esso, custodisce
tutte le memorie
del presente e del passato…
IL VENTO DEL PENSIERO
Soffia la brezza leggera,
tra i raccolti pensieri dell’anima,
su immagini di prati, di fiori,
di riccioli dorati,
di profumi d’uva e voli d’airone,
su bianchi cigni posati.
Cambia il vento,
s’inorgoglisce, si fa potente,
scuote la quercia e piega il cipresso,
strapazza le onde in rivolta,
mostra figure nascoste,
occhi sbarrati nel buio,
ombre imploranti, cercano
mani…
Si arrende al destino
la donna bruna mentre stringe
al suo petto la bimba…
Si erge spontanea la preghiera, quasi insolente
TU Lassù!
ti giungono i gridi di dolore?
Ti prego,
basta stragi d’innocenti…
Una lacrima impotente
Scorre e giunge al mare.
Si cheta il vento
e soffia leggero su
strane margherite, grandi farfalle,
cascate d’acqua cristallina…
Dal placato silenzio
una voce racconta speranza:
e ci saranno altri cieli
e altre terre e…Non ci sarà il mare.
Il vestito
Ripiegato e adagiato,
in quell’angolo dimenticato,
sembra un fiore stanco che
appoggia la corolla ancor bella,
seppur, un po’ schiarita.
T’avvicini, e guardandolo
ti accorgi che prende forma,
lo ritrovi nel salotto,
al ristorante e nel giardino,
lo ricordi appeso al manichino.
Lo pensi intensamente
con nostalgica emozione,
decidi di fargli un regalo.
Te ne sarà molto grato,
quando capirà d’esser stato donato!
Riprenderà felice ad andare nei luoghi,
assieme alla gente,
cambierà profumo e movenze,
tornerà nel verde del prato e magari,
andrà anche a teatro!
Rialzerà orgoglioso la sua corolla,
contento e sicuro
d’esser ancora ammirato,
per la sua splendida figura
di abito pregiato!
Il mondo che non c’è
Si è perso,
il globo celeste,
nonostante le sue luci fasulle,
dimentico della sua dimensione…
Nel brillio dell’infinito.
Perdente
nell’illusione incessante di ritrovare umiltà,
nullo
di dignitosa pacatezza,
esente
da genuina comprensione,
intollerante
alla pietas sincera,
esigente
nel ricercare onore senza rispetto,
Scarso
di amicizia leale,
Insufficiente
alla solidale carità,
indulgente e generoso
al facile luogo comune.
Si è smarrito il pianeta,
nella macchia oscura della nebulosa malata;
ha perso la sua linfa vitale,
nell’annullamento
del suo AMORE regale!
Innamorarsi
Corri nel vento con le mani protese,
la bianca farfalla volteggiando ti accompagna,
s’incanalano nella mente,
arzigogolanti pensieri e fantasie.
Guardi il cielo … Ti fermi un ‘ istante,
un angelo trasparente ti sfiora e accarezza il volto.
mormorando, il cuore si accende e scopre l’amore…
Intensa sensazione di mistica armonia,
misterioso palpito eccitante.
L’angelo ti guida nel vento,
l’anima, volteggia con la bianca farfalla,
assaporando l’insieme del momento…
Scintille d’amore si sparpagliano nell’aria!
Il rossore sulle gote, ti permette di tacere,
la bianca farfalla si tinge di rosa e,
continuando a volteggiare,
si fa’ più vicina all’anima tua, che già l’ama,
bramandola sua regina!
DUE novembre
Fronde moventi…
Cipressi, avvolti in uniformi verdi,
accompagnano viali animati
In questi giorni solenni pare trasferirsi la città…
Labirinti di sentieri sparsi di candore,
accolgono il passaggio di molti.
Cicalecci soffusi
si perdono al calpestio dei sassi
Lacrime ancor fresche, scivolano su volti scavati…
Fiori abbracciati, consolano il ricordo.
l’estremità dei campanili si accordano
per squarciare scuri ed incombenti turbamenti.
Il sole d’autunno s’intenerisce e…
Delicato, rischiara ombre passanti…
La città si unisce, nei tempi già trascorsi…
Affiorano sussurri di memorie…
Quell’estate…
Le sue ciambelle…
Il basco nero…
Oppure… Rammarico… Se…
Nei bianchi viali abitati
s’incontrano emozioni il due novembre……
…Ascoltano i presenti e… Sorridono…