Rossana Carecchio

Poesie


Oltre il buio

Chi può conoscere il terrore
chi può capire il tormento
di chi, guardandosi dentro,
non vede che buio e fitto mistero?
nessuna sensazione, nessun sentimento
solo un pozzo profondo
di cui non si vede il fondo
chi può una corda calarti
e piano piano aiutarti
ad arrivare a vedere il cielo
un pallido azzurro cielo
che almeno ti dà respiro
e ti promette un futuro infinito?

 


 

Soffocare

È come correre in un vicolo buio
sentire i passi di corsa dietro di sé
girarsi e non vedere nulla
ma sapere che qualcosa,
qualcosa di spaventosamente orribile
arriva e corre
e l’unica speranza
è correre più forte di lui
sperando che in fondo a quel vicolo
non ci sia un muro
che costringa a voltarsi
E a fermarsi là.

 


 

Vento

Paura e sgomento
È l’ululare del vento
quel fischio forte sicuro
che ti tormenta nel buio
vedere quelle tende danzare
provare la quiete a cercare
ma rimanere di sale
Poiché lui, il vento, ti sa trovare
non c’è pace e
non c’è tempo
quando soffia forte il vento
se ti fermi ad ascoltare
di notti oscure e di forti paure ti saprà narrare
e con i nervi tesi
resterai ad aspettare
un altro soffio
un altro alito della sua vita
che la tua può solo spezzare.

 


 

In gabbia

La pantera nera
gira e rigira
dietro a quelle sbarre
si sente la tensione che sale
i muscoli si fanno più tesi
e i suoi occhi di brace
ti fissano
e tu,
tu rabbrividisci
al pensiero di cosa succederebbe
se quelle sbarre
all’improvviso sparissero e
lo spazio fra te e lei
svanisse,
non esistesse più.
Ma la pantera è ancora là
E continua con scatti felini
A girare e rigirare nella sua gabbia
guardandoti con gli occhi di brace.

 


 

Sognare

Hai mai provato a chiudere gli occhi
e a volare lontano
sempre più lontano
nell’universo infinito
sempre più in alto
sempre più in su e
a perderti nel mare buio
che esiste lassù
ma accorgerti poi che
in realtà ti sei perso dentro te?
Hai mai provato a correre a perdifiato
col cuore che impazza
con il respiro che manca
con la testa che scoppia
E ancora voler tentare
di andare più in là
lontano senza un punto preciso
ma sempre più lontano
laggiù dove lo spazio non esiste
e ciò che resta in te
è un miraggio sfuggente e
la paura di non saper tornare?