Invidia
«Controllo preliminare posticipato…»
«Quindi ora sei Prof?!»
«Ufficialmente ingegnere!»
ti scrivo
«Basta un tuo si e sono da te…»
«Ti andrebbe un po’ di zucchero filato?»
«Affacciati alla finestra: ci vedremo ancora!»
ti ho sussurrato
«Aspetta, ti stai mangiando un capello…»
«Sono nuovi questi orecchini?»
«Com’è possibile che tu sia così morbida?!»
ti dicevo
Invidio il vento
che non ha mai avuto bisogno
di trovare delle scuse
per parlarti
per raggiungerti
per sfiorarti
La coppia più bella
Non c’è coppia più bella
di quella che danza
Perché
quando due ballerini ridono e volteggiano
stringendosi tra le braccia
i loro passi
tornano a mescolare
la sedimentata dolcezza dei sensi
quella che sa cambiare gusto alla vita
dal fondo dell’anima.
Dedica: Ai ragazzi e alle ragazze de La Salsa Cubana,
che vivono, insegnano e condividono,
con noi allievi,
il prestigio, la maestria e la bellezza
della loro Arte.
Il «sei bella» che ho mancato
Doveva essere inverno, ma era estate. Era un giorno di festa, la loro festa: il venticinquesimo anniversario di matrimonio.
Dovevi venire con loro, ma ti passai a prendere io. Ti vidi; e non riuscii più a vedere altro. Altissima, elegantissima, avvolta in quel lungo vestito giallo e nero. Un braccialetto scintillante, una borsetta stretta tra le dita, l’altra mano intenta a sollevare il vestito di lato, per non inciampare, lasciando appena intravedere una caviglia affusolata, che riluceva sopra un sandalo a zeppa, che cingeva con grazia il collo del piede. Un trucco leggero sul viso, parzialmente brillante, le labbra colorate di chiaro, sulle palpebre un ombretto deciso, ma ben sfumato; una luce radiosa che si faceva strada verso di me, attraverso uno strato sottile di ciglia colorate, dalle iridi dei tuoi occhi.
Bella, bellissima, preziosa anche nell’aspetto.
Passai la giornata a guardarti e a tenerti per mano, nel timore che ogni altra forma di contatto potesse alterare l’equilibrio effuso dalla tua perfezione.
Quel giorno, i miei occhi potevano sentirti, potevano toccarti, potevano baciarti, potevano perfino percepire l’odore della tua pelle, ma non riuscirono a parlarti. Loro, che con tanta angheria, mi avevano tolto il fiato e la voce.
Incidente d’amore
In dieci anni
e un giorno
hai esaurito il tuo pieno d’amore per me
Abbiamo percorso la stessa strada
accelerando
e frenando
e sterzando
insieme
Poi
l’incidente
Ho rotto il serbatoio
ma mi sono rimesso in pista
accelerando
e frenando
e sterzando
solo
A fiotti
è scesa la benzina
Ho avvelenato il mondo
ma sul cruscotto
la spia del carburante
non accenna ancora
a cambiare colore.
Pensiero
I traditori non riusciranno mai ad essere grandi, neppure nel male.
Altrimenti uguali
Un fiore
per commuovere
ha bisogno
della pioggia
inanzi al sole
Una poesia
per sbocciare
ha bisogno
di un’emozione
inanzi al pianto.
Il vedere e l’amare
Non hai veramente visto una cosa fintanto che non ne scorgi uno spiraglio di bellezza. Questo è l’unico modo per stabilire un rapporto diretto con ciò che si vede.
Non hai veramente amato qualcuno fintanto che non ne sperimenti il ricordo in tutte le cose. Questo è l’unico modo per vivere, fino in fondo, la bellezza del mondo.
L’amicizia sincera
A volte
dopo una stretta di mano
non cambia nulla
A volte
dopo una stretta di mano
provo disgusto
A volte
dopo una stretta di mano
sento il bisogno di piangere
A volte
dopo una stretta di mano
devo riconteggiare le dita
Ma ogni volta
che ti stringo la mano
so
di avere due mani.
Le fasi dell’amore
L’amore è come un bruco
Dopo l’euforia
del respiro che lo ridesta
Dopo l’attaccamento
al calore sincero
Dopo il rispetto
allo stelo che lo sostiene
Dopo il godimento
della foglia fresca
Deve accettare
la quiescenza della crisalide
per prima mutare
e poi
volare veramente.
Noi
Noi
che fummo
ottimi amici
stretti confidenti
intimi amanti
ancor prima
d’essere sconosciuti.
Sconosciuti che
gelosamente
custodiscono e condividono
la stessa memoria.