Samuele Foni - Poesie

Invidia

 

«Controllo preliminare posticipato…»

«Quindi ora sei Prof?!»

«Ufficialmente ingegnere!»

ti scrivo

 

«Basta un tuo si e sono da te…»

«Ti andrebbe un po’ di zucchero filato?»

«Affacciati alla finestra: ci vedremo ancora!»

ti ho sussurrato

 

«Aspetta, ti stai mangiando un capello…»

«Sono nuovi questi orecchini?»

«Com’è possibile che tu sia così morbida?!»

ti dicevo

 

Invidio il vento

che non ha mai avuto bisogno

di trovare delle scuse

per parlarti

per raggiungerti

per sfiorarti


La coppia più bella

 

Non c’è coppia più bella 

di quella che danza

 

Perché

quando due ballerini ridono e volteggiano

stringendosi tra le braccia

i loro passi

tornano a mescolare

la sedimentata dolcezza dei sensi

quella che sa cambiare gusto alla vita

dal fondo dell’anima.

 

 

 

 

Dedica: Ai ragazzi e alle ragazze de La Salsa Cubana,

che vivono, insegnano e condividono,

con noi allievi, 

il prestigio, la maestria e la bellezza 

della loro Arte.


Il «sei bella» che ho mancato

 

Doveva essere inverno, ma era estate. Era un giorno di festa, la loro festa: il venticinquesimo anniversario di matrimonio.

Dovevi venire con loro, ma ti passai a prendere io. Ti vidi; e non riuscii più a vedere altro. Altissima, elegantissima, avvolta in quel lungo vestito giallo e nero. Un braccialetto scintillante, una borsetta stretta tra le dita, l’altra mano intenta a sollevare il vestito di lato, per non inciampare, lasciando appena intravedere una caviglia affusolata, che riluceva sopra un sandalo a zeppa, che cingeva con grazia il collo del piede. Un trucco leggero sul viso, parzialmente brillante, le labbra colorate di chiaro, sulle palpebre un ombretto deciso, ma ben sfumato; una luce radiosa che si faceva strada verso di me, attraverso uno strato sottile di ciglia colorate, dalle iridi dei tuoi occhi.

Bella, bellissima, preziosa anche nell’aspetto.

Passai la giornata a guardarti e a tenerti per mano, nel timore che ogni altra forma di contatto potesse alterare l’equilibrio effuso dalla tua perfezione.

Quel giorno, i miei occhi potevano sentirti, potevano toccarti, potevano baciarti, potevano perfino percepire l’odore della tua pelle, ma non riuscirono a parlarti. Loro, che con tanta angheria, mi avevano tolto il fiato e la voce.


Incidente d’amore

 

In dieci anni

e un giorno

hai esaurito il tuo pieno d’amore per me

 

Abbiamo percorso la stessa strada

accelerando

e frenando

e sterzando

insieme

 

Poi

l’incidente

 

Ho rotto il serbatoio

ma mi sono rimesso in pista

accelerando

e frenando

e sterzando

solo

 

A fiotti

è scesa la benzina

 

Ho avvelenato il mondo

ma sul cruscotto

la spia del carburante

non accenna ancora

a cambiare colore.


Pensiero

 

I traditori non riusciranno mai ad essere grandi, neppure nel male.


Altrimenti uguali

 

Un fiore

per commuovere

ha bisogno

della pioggia

inanzi al sole

 

Una poesia

per sbocciare

ha bisogno

di un’emozione

inanzi al pianto.


Il vedere e l’amare

 

Non hai veramente visto una cosa fintanto che non ne scorgi uno spiraglio di bellezza. Questo è l’unico modo per stabilire un rapporto diretto con ciò che si vede.

Non hai veramente amato qualcuno fintanto che non ne sperimenti il ricordo in tutte le cose. Questo è l’unico modo per vivere, fino in fondo, la bellezza del mondo.


L’amicizia sincera

 

A volte

dopo una stretta di mano

non cambia nulla

 

A volte

dopo una stretta di mano

provo disgusto

 

A volte

dopo una stretta di mano

sento il bisogno di piangere

 

A volte

dopo una stretta di mano

devo riconteggiare le dita

 

Ma ogni volta

che ti stringo la mano

so

di avere due mani.


Le fasi dell’amore

 

L’amore è come un bruco

Dopo l’euforia

del respiro che lo ridesta

Dopo l’attaccamento

al calore sincero

Dopo il rispetto

allo stelo che lo sostiene

Dopo il godimento

della foglia fresca

 

Deve accettare 

la quiescenza della crisalide

per prima mutare

e poi 

volare veramente. 


Noi

 

Noi

che fummo

ottimi amici

stretti confidenti

intimi amanti

ancor prima

d’essere sconosciuti.

 

Sconosciuti che

gelosamente

custodiscono e condividono

la stessa memoria.