Sante De Biase - Poesie

Il cielo

C’è sempre un motivo
per stupirsi del cielo
io
punto infinitesimo
di questo smisurato amore
fisso questa giostra
di eterna follia
ascoltando nella mente
la sua segreta bellezza
Mi appartiene
e si manifesta
nella forza dei riflessi profondi
E sono vivo perché amo.


 

La madre

Porta dell’universo
mistero d’amore
Nella tua verde età
ignara dello stupore
mi hai destato dal nulla eterno
per donarmi la coscienza
in questa fugace parentesi di vita
L’inafferrabile verità si svela
nel caldo sorriso
del volto tuo che cela
le apprensioni, i dolori
Come concepire questa potenza d’amore
di cui la natura ti ha fatto dono
Hai gioito per me,
per me hai sofferto
Quante cose non ti ho detto
Quante cose non potrò mai dirti.


 

Alla donna mia

Ho stretto la tua mano
giovane, pura, innamorata
guardando lontano
oltre gli anni
oltre gli orizzonti
ammirando le stelle
Nel nostro unico
e appassionato silenzio
abbiamo colto
in complice segreto
il profondo senso della vita,
l’amore che rende eterni
Ora i nostri frutti, maturi,
prenderanno il volo
liberi di sognare
liberi di amare
lasciando il vuoto,
ammirando le stelle
E quando giungerò ai confini del mondo
e il tempo rallenterà i nostri abbracci,
guardando i tuoi occhi immensi,
stringerò ancora la tua mano
per gridare con forza
ti amo.


 

Il sole e il mare

Il mi ó mare
profondo, impenetrabile, misterioso
riflette la Sua seduzione
nella folle illusione di sfiorare il cielo all’orizzonte,
l’infinito
Le onde brillano vibrando
e si deliziano nel perpetuo movimento
respirando la Sua luce
Ma tu, fulgida stella, non appartieni al mare
Ogni giorno svanirai
dal suo cielo
fuggendo dietro i sogni
Vivrà del Tuo tepore
senza mai bruciarsi,
per non morire
Ciò che non nasce è per sempre
e non si perderà, mai.


 

Nostalgia

Adagiato sulla riva
lontano dal rumore
penetro me stesso

Lascio fiottare i miei pensieri
ascoltando la voce consumata, severa
ma sempre pronta a volare
Le onde bagnano la sabbia
in un susseguirsi di istanti,
svaniscono, e poi altre ne seguono
Un volo di gabbiani
mi attraversa l’anima
per non presentarsi mai più
Ora sento la nostalgia del tempo
slegata dalla vita
forse da sempre in me presente
Mi tormento, mi sfugge il senso,
perché tutto dura un attimo,
dove corre questo tempo?

Passa la gioventù,
svaniscono i sogni, la vita
E io continuo ad immaginare.


 

Mistero senza fine

Quanto grande è l’universo
quanto grande è l’uomo che sente
quanto di grande c’è in te, in me, nei pensieri?
Questo mistero infinito
mi lascia senza fiato
Siam fatti della stessa luce che avvolge le stelle
ma quell’ immensità non ode il pianto della vita
Nel continuo divenire di presenze effimere
l’uomo è solo mentre soffre
solo e nudo quando nasce e quando muore
Tutto sembra immobile lassù
ma ogni cosa danza seguendo il proprio ritmo
Ah, se fosse possibile vedere,
per noi spettatori interni,
il velo che sovrasta l’esistenza!
Dall’alta visual del creato immagino in terra volger la mente,
più mi allontano e più la vedo sparire
Dove son ora gli amori, le guerre, i saperi?
Solo punti pullulanti in un apparente continuo
E il tempo porta via questi quanti di vita.


 

Stefania

Nel pieno germoglio
lasciasti ogni cosa,
i frutti d’amore
Il tempo ti ha tradita
rubandoti il sorriso
che più bella ti rendeva
Non maturerà la tua età,
solo della tua fresca avvenenza
il mondo saprà
Or volgi gli occhi all’orizzonte
dei tuoi tulipani bianchi, che amavi,
candidi come i pensieri tuoi
Ti cercheranno nei ricordi,
dove il velo dell’oblio copre la realtà,
bramando col pensier il volto tuo
Arduo capire, per anime del nulla coscienti,
il mistero, la ragion fuggente,
fiore del cielo.


 

L’artista

A modellar con mano
la natura ti donò puro talento
palesando in te la sua recondita bellezza
Ogni cosa effigiar ti compiace
obbedendo la materia al tuo intelletto
Il fuoco segreto che scolpito hai nel cuore
con mano virtuosa nel docile fango riproduci
e nell’irreversibile blocco resistente
imprimi con forza la tua sublime lindezza
imponendo quel segno d’amor a sfidare il tempo
Entrambi immortali saranno a causa dell’Arte,
la pietra che a modellar oppone riluttanza
custodirà nel suo cuore l’estroso passaggio
e l’artista in quella traccia incancellabile
avrà reso tangibile la sua anima
Ma se potesse il duro masso favellare
direbbe che forgiar l’animo è altra cosa
che la coscienza porta sofferenza
giacché la fecondazione intellettuale
presuppone una alta forma d’amore
Ancor prima di creare con la materia
l’artista concepisce col pensiero
sfidando audacemente il tempo
invertendo l’ordine del mondo
con la vergine bellezza del suo ingegno.


 

Ritratto di donna

Il pennello tarda
ma la penna accelera
Nei tuoi occhi
il mare da conquistare
Come afferrare la tua anima
se non si violenta l’amore!


 

Estate

A riguardar attraverso
le ambrate ombre
mi sovvien ripensare
E nell’eterea memoria
affievolirsi i ricordi
del caldo sapore della vita