Santo Antonino Coppola - Poesie

Memorie  Greche

 

Ricordo una presenza sublime:        

la Verità …

Il Bene, il Bello, il Vero

sono tre raggi

che in Dio si congiungono…

Quando attraverserai il fiume,

quando evocherai

la venuta dello Spirito,

quando canterai                               

le meraviglie del Tempio?                 

Demetra ti attende                         

Non raccogliere                              

i fiori seducenti della terra               

il loro profumo ti farebbe perdere                          

la luce del cielo e anche il suo ricordo…

La tua anima è immortale

ma il giorno non è stato propizio con te

il narciso la sofferenza ti ha insegnato

e il fuoco del tuo pensiero

ha bruciato il tuo corpo,

il ricordo dei tuoi giorni felici

corre su deboli  ali di farfalla…

Non raccogliere

i fiori seducenti della terra:

vivi l’essenza della vita

che Dio ti ha donato.


Pentidattilo

 

Luci e forme sbiadite

emergono dalla tua rupe sacra…

Note di eterni silenzi

accompagnano la danza dei venti…

Selvagge essenze

inebriano di mistero l’aria

Il mio sguardo

dalle tue ginestre catturato

tra le rovine un corpo ricompone…

Antonietta vestita di bianco

corre con in mano una rosa

Paese macchiato di sangue

dischiuso a sogni e visioni

dove il vento porta  di valle in valle

urla desolate, eterni lamenti

e l’acqua che scorre

dispiega la fugacità delle stagioni…

Cinque dita protese in alto

alla ricerca di verità, di fede,  di amore

Pentidattilo

muto e indifeso

saccheggiato e abbandonato

amato da un Poeta                                        

e tra vicoli dispersi

ritrovato in un bacio mai dato.


 

Non Sei Tu

 

Non sei tu

inchiodato a quel muro

a versare rivoli di lacrime

per gli orrori visti e subiti;

a sanguinare per terra disteso

mentre si chiude il sipario della vita;

a varcare terre straniere

dal mistero avvolte e all’odio dissepolte…

Non sei tu

non vedi, non senti

non tocchi la scena che si sta preparando

poi ti fermi a pensare

un attimo … e via…

Non sei tu

che porti il terrore negli occhi

il dolore nell’anima, il martirio nel corpo

poi ti fermi a urlare

un attimo… e via…

Sei fuori della scena

tra suoni, luci e aromi

seduto in un lussuoso locale

che gusti un caldo caffè…

Inchiodato a quel muro a versare lacrime

Non sei tu:

puoi anche voltare la pagina

del tuo giornale…



Come due Colonne

 

Quando viene l’alba

mi sento il cuore alato

che vola nel giardino

dei tuoi sentimenti.

Per ripide vie

mi hai condotto

per trafiggermi

all’ombra del mirto in fiore…

La mia barca

cessata  la tempesta

riprende il mare,

non posso starti

ne vicino ne lontano

così svanisce il nostro amore…

Distanti ma indispensabili

siamo come due colonne

di un Tempio…



Rose Sul Viale

 

Petali di rose

sparsi sul viale della libertà

si bagnano nel mio sangue

per posarsi sul tuo corpo

velato di passione

Non si levano cori

ma diffuse immagini

del nostro silenzio

i misteri svelano

Tu vagheggi

al calare della sera

quando svanisce il mio canto

e un fioco sguardo

nel passato si immerge

Davanti a me

un mondo interiore di Luce

io respiro il tuo alito

tu bevi il mio sangue

Un giorno scoprirò

dove la semplicità

si trasfonde nel tuo cuore

e l’occhio del tuo spirito

si apre al mare.



Non chiedermi Dove

 

Si estende la mia sensibilità

oltre la luce  lunare…

Le energie vitali fluiscono

cercando di manifestarsi…

Ecco l’energia, madre del determinato

non so se posso toccarla

nessun invito dalle tue mani…

Il Mandorlo in fiore

si inchina alla Primavera

se vuoi sapere dove dimora il mio sorriso

domanda al vento che passa

forse lo troverai nella  dimensione

dell’Apparire, nella corrente cosmica,

dove si immette la tua energia

e il sole con la luna danzano…

Ecco l’impulso creatore essenza dell’Apparire

se vuoi percorrere la Via del Possibile

ritorna all’Illuminato

dove l’istante diviene eterno

e il minimo infinito…

Ecco il luogo dove ti sognai

il gong batte il risuonare della vita

il ritmo del tuo cuore è una musica passeggera

impregnata di vecchie fantasie…

Se vuoi uscire dall’ombra del passato

dammi la mano e non chiedermi dove…


 

Aria di Libertà.

 

E’ distante il sentiero

che ci porta nei campi di grano

il pane è sempre più duro

Al soffio gelido del vento

ogni via è una prigione…

Abbiamo perduto la speranza della libertà

Forse il nostro sangue

sarà sparso invano

per strade sporche di fango

dove volti silenziosi e  mani giunte

attenderanno il propagarsi di un segno…,

ma non si può negare

a chi sogna un giorno

di essere completamente libero

di respirare aria di libertà…