Saverio Bozzi - Poesie

PADRE VERO -

Sei stato tutto per me

in poco tempo io e te

eri un padre vero

hai sempre creduto in me

ma lo tenevi per te

educazione all’antica

l’affetto non si dica!

Uomo e ingegnere brillante

imprenditore lungimirante

non eri nato con la camicia

e sudavi la camicia

vivevi con i soldi

non per i soldi

la tua classe non è acqua

non si compra e si scialacqua

Bell’uomo prestante

sembravi Travolta in Grease!

personaggio affascinante

Carattere estroverso

un po’ umorale

generoso e leale

Cavaliere del San Sepolcro

e sciupafemmine

si fermò una volta sposato

fu un marito morigerato

Maestro di vita

ti devo la vita

Arrivederci papà Bartolomeo!

 


 

 PADRE PUTATIVO

Mi hai insegnato un mestiere

l’arte e la fatica di scrivere

“giornalismo amore mio”

nonno Mario mentore mio

Da Binetto

il giro del mondo

per lavoro e diletto

Hai vissuto di gloria e non denaro

editore di se stesso: è assai più caro

“Senza padroni e padrini”

hai rinunciato a tanti soldini

Lo sport, il calcio, tv e giornali

le altre passioni editoriali

che mi hai passato

e forse anche inculcato!

Sono giornalista grazie a te

ma lo facevo soprattutto per te

mi dicevi: “sei come me”

ma non arriverò mai a te

Scrittore premiato, influente

figura patriarcale imponente

Hai costruito un impero

una famiglia per davvero

I tuoi cari ti adorano

gli affetti ti onorano

Un sostegno e riferimento fattivo

il mio (secondo) padre putativo


 VITA SPEZZATA – A Micaela

Mirabilia della mia vita

tra le più strabilianti

l’incontro cruciale

del peregrinare esistenziale

Mirai gli occhi luccicanti:

brillavano quando

le si emozionava il cuore

i miei si rianimarono

di luce inaudita e rara.

Eterea venere tascabile

carisma di psicologa

Una suggestiva cala

assunse i crismi

di un altare d’amore:

se avessi potuto

l’avrei già sposata!

Mai un saluto fu

così desiato e aureo

un bacio tirò l’altro

e l’abbandono si compì,

ciascuno si donò in siffatto Amore.

Chioma fluente, castano dorato

labbra di lavanda, occhi cervone

La favola estiva sublimò

l’inverno del cuore: a Natale

la promessa di nozze

L’incubo peggiore, il male del secolo

spezzò il sogno.

 


 

 ANGELO CUSTODE -

 

Il dolore mi offuscò

la mente obnubilata

dal sospetto ispido e

ondulatorio della resa

un barlume di consolazione

attizzò l’identità lacerata.

Un’amica di mia sorella,

seguì l’odissea

della mia promessa sposa

rivolse preghiere accorate

indulgenza di rugiada

attenuò l’inquietudine

Mi tese la mano

esautorò il mio vincolo

notturno del pianto.

Mi condusse

alla Madonna del Pozzo

per convogliare preghiere

rivolte alla mia amata in fin di vita

Dentro di me

avvertii un presentimento,

presagio di rinnovamento.

Dapprima mi turbò:

incipienti sensi di colpa

si acquietarono al cospetto dell’Altare

un’ascesi mistica

l’abbandono al Volere Divino

il soccorso provvidenziale

Lei un angelo custode…

 


 

 LACRIME DELL’EST -

 

Una ragazza come tutti

più coraggiosa dei lutti

dalla Georgia con furore

a Bari trapiantata

nel lavoro ovattata

impegni personali

e favori familiari

Laureata in filologia

poliglotta e navigata

Una vita devota al sacrificio

e al randagismo dell’anima

senza meta, cuore inquieto,

pensiero clandestino

in cerca ancora del destino

un visto nel mondo

passaporto rubicondo

La missione imprescindibile

di aiutare il prossimo

i malati, gli anziani,

i bisognosi: al massimo

Una pietas caritatevole,

spontanea,

irrefrenabile e lodevole

al costo di rinunciare

a se stessa, alla sua libertà

Non ci sono più lacrime ad Est

 


 

PICCOLO GRANDE AMORE

 

D’emblèe, al cospetto

del fronte mare

fonte d’ogni fulgida

ispirazione:

si fermò il tempo,

tra tepore e stupore

nel tempio soleggiato

d’un piccolo grande amore

che sembrò sbiadito.

Onde tumultuose

un’amara allegoria

fiaba estiva decadente

apnea d’amore,

battiti del cuore affievoliti

abbracci e baci dorati,

intensi, instancabili

irradiati da infinita luce;

corpi avvinghiati

sino a sfiorarci i cuori,

attenzioni pudiche

e vergineo rispetto.

Ultimi strascichi ameni

annuncio prodromico:

l’incontro rivelatore

segnò il congedo

Primeggiò il sospetto risospinto

d’un salvacondotto soave

parimenti languido addio…

 


 

 OSTUNI IN LOVE -

 

I suoi irresistibili

occhi cristallini

segretamente disarmanti

fin da tempi non sospetti

Allorché 2 anni addietro

li scrutai e riconobbi

nell’incanto

della nostra amata

Ostuni evocata

l’affare della vita

il sogno condiviso

la casa vacanza

romantica

con piscina in camera

panoramica

Un trasporto latente

due anni rinunciatari

senza mordente

Aristocratica vezzosa

poetessa obliosa

dea irrazionale e passionale

ballerina felina

Più parla e ammicca

più io seguito a navigare

nel suo sguardo

iride di mare riflessa

color acqua marina

ove la mia rotta indefessa

smarrì le coordinate…

 


 

OSMOSI POETICA  -

“Valuto la mia esistenza

come sul ciglio dell’oblio

nelle sere di silenzio

e foschia all’orizzonte.

Incapace di stare accanto

a nessuno: voglia di solitudine

mente e cuore pregni di pensieri

la mia anima è in tempesta.

Talvolta, vivo controvoglia

resto schiava delle mie catene

Se la Meraviglia avesse i miei occhi verdi

rivelerebbe quanto il vivere

sia ingiusto, inopportuno”.

Fabiola Marseglia

 

Mi dilettai con ardimento

a comporre versi su versi,

si perpetrò la catarsi:

“Ogni tanto ti eclissi,

succede anche a me

non reggi sempre a mille!

Puoi fugare, se tu volessi

le nubi a tinte fosche

che si addensano

e risplendere, intermittente

nel tuo silenzio assordante

Vorrei soggiacervi senza nulla pretendere!”

Saverio Bozzi

 


 

ELISIR DI FANCIULLEZZA

 

“Ascolta il bimbo interiore

che è in te: meditazione e yoga

rendono scevra la mente

il ‘qui e ora': presente ed essenziale

non un bisogno ma desiderio reale

La sofferenza va via, non c’è più lutto

può rinascere una nuova vita

da un fatto brutto

Cornucopia d’amore

Spiritualmente arriva tutto immediatamente”

Mariangela Lozito

“Da sempre sensibile al tuo fascino retrò

karma libero, pathos indomito

insegni yoga ai piccini: tu Alice ribelle

io Peter Pan imbelle

dama rinascimentale

vocazione ascensionale

donna emancipata

guerriera ispirata

elisir di fanciullezza

profondità di bellezza”

Saverio Bozzi

 


 

BELLE EPOQUE -

 

Sento i passi dell’amore

che avanzano prorompenti…

Un vortice di serendipità

Bagliore d’occhi verde glauco

sorriso celeste e fatato;

Una lene esalazione

e alla vista lo splendore:

vaniglia e meraviglia…

Cupido non m’ha abbandonato!

Non credevo più al Miracolo

spogliato della veste nuziale

or ora rivestita d’amore celestiale…

Il richiamo degli occhi chiari

trasalimento e rapimento

Lei mi rivela che la sua luce

è un’aurora boreale.

I raggi m’hanno attraversato!

Mi rievoca la belle époque,

madre francese

romanticismo d’oltralpe.

Splendidi segni particolari:

tre fiorellini di ciliegio

tatuati sull’addome…

Il neo adorabile,

sotto il labbro sinistro:

un’attrice d’altri tempi.

E’ sempre belle epoque,

se hai occhi per sognare…