Sergio Santamaria - Poesie

Aldilà della realtà

Aldilà della realtà mi immergo in un sogno fantastico, dal sapore di una favola, mi inspiro ad immaginarti in un sentiero, su un candido letto di foglie, che la candida neve ha conservato per il tuo calpestio.

Ti è stato regalato dall’autunno variopinto, così come l’immagine di chi si intona nel palcoscenico più bello della natura, all’apice di quel sentiero, l’orizzonte si veste di una luce, che illumina un volto, che sorride quel mondo meraviglioso che ti somiglia.

E’ l’immagine più bella della primavera, che intercede con la natura per accogliere il tuo sorriso, l’immenso scenario di una vallata porta a te il dolce cinguettio dei tordi, il suo eco si sente fra le anse rocciose dei colli.

Un giallo pittoresco avvolge la tua presenza, e giunge a te l’inebriante profumo della ginestra, quel meraviglioso mondo, nutre i tuoi sensi a goder dello spettacolo, quando di innanzi, un raggio di sole si libera fra l’imbottigliamento di un manto di nebbia, che irradia te che sei la ninfa oramai di questa favola meravigliosa.

Sei stata giudicata dall’immenso e profondo parlare della natura, ora che porti l’abito dell’infinito, tu doni un sorriso di luoghi incantati, che il dolce vento ha colorato le distese, e i tuoi occhi hanno imparato a frammentare l’insostenuta tristezza di chi ti guarda.

Ora che tu sei la ninfa, potrai solo essere sfiorata da un’amore incontaminato, il desiderio di toccare i tuoi capelli resta solo un sogno, poiché tu ora sei la ninfa.

 


 

La nostra dimensione

Dalla mia finestra osservo la profondità, quella che conosco, quella profondità che non smetterò mai di guardare,
quello sfondo a volte luminoso, che i miei occhi raggiungono le montagne, le stesse che sono ancora stampate dentro di me.

Avverto il trasferimento dell’anima, in luoghi che la nostalgia è ancora protagonista, cosa può essere un sogno se la realtà non è stata fonte concreta della vita, quei momenti di vita unici, hanno così trasformato nella massa, tutto quel che il mio corpo conteneva da anni.

Non so se definirlo meraviglioso quel mio mondo, ma quell’angelo che è stato parte della mia vita, ora, ha la chiave della mia felicità, non sono deluso, perché la strada che ho percorso con consapevolezza, è stata raggiunta si da arbusti, ma lì ho raccolto dei fiori, che conservo con amore, e sono lì a frammentare ricordi, ma che parlano di speranze.
Non dire nulla quando avrai capito quanto contiene il mio piccolo mondo di sentimenti, non dire nulla quando la verità cullerà il tuo cuore, ma respira queste parole poiché vengono lontane da te, ma sono per te, perché tu esisti.
Apri le tue mani, e vedrai che sono vuote da qualsiasi cosa che potrai stringere che non sia amore, guardati nel cuore, affinché vedrai se la verità gli è ospite, ma rimani in silenzio, perché se la vedrai, avrai capito quel che è stato nascosto dall’indifferenza.

Se il silenzio ti sarà amico, tu accettalo, e col tempo sarai giudice di te stessa, e conoscerai la meraviglia che è dentro di me, perché quel giorno sarà dentro di te.

Tu troverai la mia stessa dimensione, tu sarai invasa da tutti i momenti che hai trascorso con chi ti porta nel cuore,
anche se il tuo sogno più bello poi sarà deluso, anche se avrai aperto il cuore alla verità, il tuo corpo ti farà scudo dell’anima, l’amore troverà la sua giusta dimensione, e gioisci in compagnia dei giorni, dei mesi, degli anni, che ti faranno respirare il tuo piccolo Paradiso.

Non importa se le tue mani non stringeranno i tuoi desideri, ma li, avrai condiviso gli stessi fiori che io ho condiviso per te,
a quel punto avrai raggiunto l’indifferenza di tutto ciò che nel cuore ti è proibito,
li darai priorità a qualcosa che gli occhi non potranno più vedere ma che sarà frutto stesso di una profondità di quella piccola massa, il tuo cuore, dove avrai stampato per sempre la verità,
la nostra.

 


 

Speranze vissute

Soffiata dal vento, guidata dal sole,
seguita da una dolce musica che incanta i miei pensieri
che ora sono rivolti a te.

Entro nel tuo spazio mai sminuito dai miei occhi,
inseguo una parte di te con paura, di non poterla mai più
raggiungere, tu che sei l’albatros dominante degli infiniti tramonti,
ascolta fra le righe le parole cantate.

Io ti aspetterò, dopo che avrai raggiunto per sette volte questo
infinito emisfero,
tu che puoi osservare tutto ciò che sorvoli instancabile,
posati sulle mie parole, perché anche esse instancabili,
per accarezzare un cuore disinvolto.

Tu sei il giorno che segue la notte,
tu sei lo spazio che al tramonto avvolge ogni emozione che i miei occhi osservano.

Questi, fiori di una primavera che mai dimenticherò,
hanno gelato in me vecchi ricordi, tormentati da speranze mai vissute,
ora che io mi limito a sognare il giorno che mi sorriderà,
sto seminando le tue emozioni, affinché affiorino immortali fra i desideri.

Tu sei cullata da sogni interminabili,
quel finto maestro, che ha giudicato quel semplice ed innocente respiro, è ora perduto nel germoglio inaspettato,
ho voglia che cresca maestoso, li , nel vuoto dominante.

Tu calpesterai quel sentiero di petali di rosa,
quel giardino che ho coltivato nel tempo,
prendimi la mano, e sorvoliamo le tue distese.

Vedi quella profondità?
È la stessa che nutre il volto dell’anima,
è la stessa divenuta unica per l’incapacità di essere ora schiavi del buio, osserviamo insieme quel che ci è stato donato dall’immensità, sorridi,
sorridi al sogno che ho conservato per te.

Io ti vedo, magica a conquistare il tempo soppresso da un giudice, che ha rubato i miei orizzonti,
ora sei tu l’orizzonte, e che non è più nascosto da frasi inespresse.

Quando io ti vedo incantare le valli sognate, tu aggiungi in me un pezzo dell’universo, aggiungi in me la speranza di un sogno, che diventi realtà, ora vola, vola, dove al traguardo la luce diventerà verità, vola, io ti aspetterò, perché tu sei quel tempo non più rubato, vola, io ti aspetterò.

 


 

 

Pensieri fantastici

Vieni con me nel tramonto,
viaggiamo insieme verso la luce profonda della verità,
vieni con me, vieni dove ci aspetta l’orizzonte,
chiudi gli occhi e facciamoci trasportare dal vento,
vieni dove un sogno è il più bel dono che la realtà ti abbia mai regalato.

Giungiamo dove i tuoi sentimenti, sappiano dar luce ad attimi mai vissuti, vieni nel mondo che ti sembra proibito,
vieni, perché li c’è il sentiero dell’amore,
perché li c’è il tempo infinito che trascorre in un solo momento.

Ora, tu volta le spalle al vecchio mondo, perché sarai avvolta dalla voce degli angeli, ti prego, lasciati andare, lascia che la gioia e la serenità, non sia più l’inaspettato destino.

Ora tu sorridi un nuovo germoglio,
sorridi nuovi colori che irradiano questo momento la tua anima, ora che calpesti un nuovo sentiero, il tuo percorso si vestirà di fiori, ed il tuo volto sarà l’espressione della natura che tu ti confondi.

Prendiamoci per mano, ed ascoltiamo il coro delle stelle,
e respiriamo insieme il profumo dell’universo,
e se tu ti perderai, io ti cercherò fra le galassie,
perché non potrò mai confondermi fra le più luminose.

Saprai sorridermi, anche se li, dove nasce l’infinito,
li dove l’amore non ha mai avuto confini,
li dove il suono soave di un arpa, adagia la tua anima nelle mani di un sognatore.

Ora non avere paura delle incertezze, ora che tu respiri il fiore germogliato, ti prego, godi dei suoi colori variopinti,
e così essi ti porteranno in paradiso.

Distanti senza volerlo

Ci sono colori che pensi siano tuoi per sempre,
orizzonti che pensi di poter raggiungere,
ma non è sempre così,
ma se li hai vissuti, restano stampati nel cuore.

Li avranno tempo per decidere di non essere mai cancellati,
questo è il volto dei sentimenti,
quel volto che pensiamo sia crudele,
perché stringi fra le mani un fiore oramai appassito,
ma se apri le mani, allora ne sentirai il profumo,
quel profumo che non potrai mai dimenticare,

è tutto stampato nel cuore,
è tutto come se fosse realtà,
non c’è realtà migliore di un sogno già vissuto,
ora restiamo nel silenzio,
perché il silenzio è la voce della verità.

Restiamo in attesa,
e che tutto sia giudicato dal tempo,
e tutto ciò che resta dentro sarà custodito per sempre,
un angolo di Paradiso, dove niente verrà scalfito,
da nulla e da nessuno.

Ora che sei nel vento tu avrai già scelto,
e quando avrai scelto avrai capito se sarà tutto più luminoso,
chi non sarà più con te non sarà sconfitto,
perché solo tu potrai aprire ciò che hai imprigionato,
perché tu hai le chiavi dello scrigno, dove ci sono tutti gli attimi vissuti.

A volte si sceglie di rinunciare a ciò che invece vorremmo, ma tu ora sei nel vento e non potrai ancora capire,
ma un giorno dovrà giungerti un dolce sibillìo nell’anima, dove anche tu vedrai che è tutto stampato nel cuore

 


 

La vita

é così che inizia la vita, tuto parte da un piccolo seme,
ogni forma di vita di questo pianeta,
è generata da un piccolo seme,
non bisogna ignorare, che da luce alle tante diversità che questo meraviglioso mondo ci offre.

É tempo di capire, che con questo amore,
il nostro creatore lo ha dedicato tutto a noi,
è tutto creato per godere le cose più belle,
le cose più semplici che spesso noi ignoriamo.

Perché fare finta che tutto non esista,
il vento, la pioggia, la neve, il sole,
tutto è vita, quella vita che ci è stata donata per accettarla,
quindi diamo un senso a tutto ciò che facciamo vivendola,
impariamo dagli errori, e stiamo lontani dalla perfezione,
perché essa non genera amore,
perché l’amore è li, dove si ha voglia di cercarla.

Date spazio a chi da un cuore ne dona la vita,
e tu, proprio tu che hai paura che questo accada,
non esitare ad accettare questo dono,
perché ti è stato dato gratis,
qualcuno un giorno ti tenderà la mano,
e vedrai che è tutto più semplice, tu accetta,
e avrai il sapore di questo dono, e così un giorno la tenderai anche tu
e qualcuno lo accetterà, e li capirai che dentro di te, avevi occultato qualcosa che è fra le più importanti della tua vita.

Questo è l’amore, l’amore verso il prossimo,
verso di chi te lo offre senza chiedersi perché,
è ora che tu impari a volare senza che qualcuno te lo chieda,
e sarai in quella favola, che è fra le realtà più accettabili,
che questo mondo ci spinge ad illuderci.

Quando avrai imparato, anche tu verrai trasportata dal vento, darai a qualcuno la stessa cosa che qualcuno ha dato a te,
questo è il senso più profondo che noi diamo alla nostra esistenza,
ora tu sei nel giusto, e li nel giusto metterai le tue radici,
perché anche tu ora sei la vita.

 


 

Tratte dalla raccolta “Argomenti d’amore”

Distraimi dall’attesa

Oggi l’inchiostro scorre fra le righe di una pagina, per uccidere un’attesa che per forza di una
speranza racconto il tempo che trascorro, giù per una valle dal sentiero che percorro osservo stupito
l’orizzonte che si veste di immensità.
L’alba accarezza la candida distesa degli altipiani, ed il brillar della rugiada incanta i miei occhi
distratti dai ricordi. lo sguardo osserva l’infinito e l’orizzonte offre al mio sentiero il piacevole tepore
del sole, sono travolto da una sensazione meravigliosa, una piacevole sensazione di caldo attraversa i
miei pesanti vestiti, e la sua luce investe i miei stessi occhi facendoli brillare.
Ma non è la rugiada, sto confondendo quei colori, e quelle profondità in un unico pastello,
è inconfondibile quel che giace inerme in un cuore distrutto, questo pianto figlio dell’amore non si
imprigiona dove si ignora l’unica cosa che hai conosciuto in Paradiso, ma continuo il percorso
seguito dal tempo, raggiungendo quella meravigliosa valle dei ricordi, i ricordi dell’adolescenza.
Improvvisamente si illumina di fronte a me, dove il mio sentiero finisce, un palcoscenico suggestivo
mi siedo su un tronco e contemplo una delle meraviglie della natura, il panorama si sveglia da una
luminosa notte stellata, e fra le anse rocciose, e strapiombi ancora nascosti dalla luce del giorno, si
ode il cinguettio dei tordi che mi giunge dal piacere ascolto degli echi, in questo contesto li il tempo
si e fermato, e mi immergo senza nemmeno accorgermi in esso.
E maestoso e imponente il creato, se solo si pensa a quanto più importante far parte di esso,
e così mi rassegno dalle delusioni, e da quei sogni che tentano di svuotare il cassetto dei miei
sentimenti.
Aiutami a sorridere tu che non tradisci, tu che offri i tuoi colori ai miei occhi, tu che risvegli tutti i
miei sensi oppressi dalla dolce malattia, tu che di questo amore hai saputo raccogliere nell’anima mia
un sorriso, l’unico dei miei sorrisi, aiutami a dimenticare, fai che il tempo non sia più fermo,
io ho voglia di vivere e di non confondere più i tuoi colori.

 


 

Momenti inaspettati

Il tempo ora si è fermato, quel dolce respiro, quel mondo che sapeva di luce,
l’immensità che dominava un cuore avvolto dalla voce di un Angelo,
ora non è più il timone di questa vita, il fato ha voluto portarlo via da me.
Disorientato dai giorni non disperdo quel che aggredisce
la mia anima, questo dolore inesauribile viene dai tempi che furono
l’insormontabile ricordo e vittima di una malattia, l’amore dei semplici.
Allora piango, si piango, perché il sentimento venuto dal silenzio dell’uomo
non può più nulla, questo amore che e così vero, questo amore che ha annunciato al mondo la
capacità di eterna gloria e finito, anche se tutto è perduto nel ventre dell’incomprensione, il mondo
mi invita ad inspirare potenza, ed ora come mai mi nutro di essa.
I miei stessi occhi mi guidano in una dimensione dove c’è l’infinito, un infinito dimenticato dalla
prepotenza, da chi si astiene ad accettare la verità, da chi questo stesso mondo lo vive solo di riflessi.
Allora piango nel mentre su un altopiano la solitudine è la mia compagna, è il mondo stesso che mi
circonda è parte della dimensione, all’improvviso penso a quel fiore che dal profumo restano solo
dei ricordi ma che ora stringo appassito fra le mani, e l’unica cosa bella che a quest’uomo gli rimane
lo divide con la sola luce che osserva con distrazione, quella dell’orizzonte.
Vedo il vento attraverso la criniera di un destriero, e giunto a me mostrando la sua
maestosa presenza, e si annuncia guardandomi, ed il suo zoccolo traccia il mio benvenuto
mi alzo e mi avvicino, e non mi curo di nulla quanto può succedermi, e con dolcezza le sfioro
il suo corpo sudante, lui osserva i mie occhi, io osservo i suoi occhi, e poi accostandosi mi offre
l’imprevedibile.
Riesce a vedere dentro di me, lui riesce capire quello che quest’uomo esprime con la mente
e meraviglioso, un gesto di Dio.
Dio tu esisti più di quanto l’universo è visibile all’intera umanità tu esisti perché non ti vedo,
e non c’è cosa più bella credere una verità che è nascosta dall’amore, perché l’amore è il gesto stesso
di Dio, è quel gesto che il figlio dell’uomo ha offerto disinteressato a chi non ha creduto
Io credo, io ho sentito le meraviglie di questo amore e lo offerto a lei che ora è nel vento
guidato da un destriero.

 


 

Il sorriso di un giorno

Ho visto vivere un sorriso, lei era dove il creato offriva le sue meraviglie, era li, dove io volevo che
fosse, lei sorrideva, io la guardavo, le sue parole non le ascoltavo, perché incantato dalla sua
immagine, sembrava che stessi fuori dal mondo, ma dentro di me nasceva il sorriso più bello che io
abbia mai avuto.
Lei era dove le mie giornate, nell’adolescenza hanno formato la mia sensibilità, non c’era luogo
migliore perché potesse confondersi in una magica realtà, era li con me! Un lago incantato di un
verde smeraldo, offriva il dono più bello che lei avesse mai potuto meritare, e così la sua gioia
nutriva la mia vita attimo dopo attimo.
Non riuscivo a sfiorare per un attimo il suo viso, perché come uscire da un sogno dentro la stessa
realtà, ma il vento portava a me il suo profumo, i suoi capelli mossi da esso completavano
la figura di un Angelo.
Era cosi bella che la natura le cullava il respiro, il suo sorriso era la cornice di uno scenario
meraviglioso, questo ho visto nell’anima in uno dei giorni che la vita mi ha regalato una delle
carezze del cuore.
Nulla ha distratto il silenzio che ci avvolgeva, ricordo che l’ho stretta poi a me con tutto l’amore
che lei riusciva ad alimentare il mio cuore disinvolto, lei è riuscita a far nascere in me la potenza delle
potenze, qualcosa che prima d’ora non conoscevo così vera, perché è la prima volta che i miei
sentimenti sono stati invasi dalla forza straordinaria dell’amore.
Poi si immerse fra i verdi prati di quei luoghi incantati, lo sfondo armonizzava i suoi passi e la luce
catturava il mio Angelo facendolo distinguere ai miei occhi mai come allora, e fu sorrisa dalla natura
perché si distingueva dal vento, dalla luce, dall’armonia che il giorno incantato ci avvolgeva, per
questo è ancora dentro di me, per questo anche se fra la data di queste righe e dal tempo trascorso
nessuno ha portato via la giusta misura di esistere.
Il destino talvolta è crudele, e stento ad accettare il dolore che ha tenuto in serbo, ma vivo di questi
ricordi anche se un istinto che mi conserva dal male del mio corpo, il mio cuore non riesce a
dimenticare, non volterò le spalle a i momenti vissuti con consapevolezza, perché essi mi fanno
ancora vivere, di speranza, ti porterò dove l’amore non ha confini mia cara, perché un cuore nella
sua piccola massa ha uno spazio infinito dove custodisce la verità, dove germogliano le mie parole,
ora e per sempre.

 


 

Attimi di speranza

Sono qui comunque ad aspettare chi mi parla ancora dai ricordi più belli della mia vita,
i miei passi sono contati da questi giorni densi, e duri da passare, stringo i miei pugni per dire ogni
giorno che passa che forse lei ci sarà.
Questa pioggia che non si placa, in questi giorni di attesa, mi chiedo, non so perché sto attendendo
qualcosa che forse non potrò mai più avere, e forse nemmeno più vedere, questa speranza che
uccide il corpo, è la stessa che crede nella voce dei sentimenti,
quale strada sceglierai Angelo mio, chi sarà ora a stringere fra le braccia l’unica cosa
che ha dato un vero motivo alla vita di quest’uomo.
Tienila stretta comunque, e quando avrà paura, tu dalle conforto, asciuga le sue lacrime
quando piangerà, e falle capire che non c’è scelta per chi dei sentimenti li pone in cambio di una
verità, anche se tu non sai perché lei piangerà, anche se ti accorgi che non potrà mai amarti
tu tendigli la mano lo stesso, perché sarai ricambiato dalla sua stessa presenza, la stessa che io sto
desiderando.
In questa vita ci sono cose che in tanti non potranno mai capire, lei non potrà mai cancellare dentro
di se quel che il tempo a inciso, questo invisibile sottile filo che lega i nostri cuori, resta forte negli
anni che verranno.
Io vivo nei suoi pensieri, vivrò quando tu la porterai fra i suoi ricordi più belli, io vivrò ogni qual
volta tu arriverai da lei, vivrò in lei quando tu andrai via, e quando fra la pioggia battente lei ti
porgerà un saluto dalla sua finestra, il sole e la luna, due forze che si contrastano fra loro, eppure
stanno li sempre ad inseguirsi senza mai potersi raggiungere, per questo tu non vedrai nell’anima
sua, e perché li si conserva uno dei miracoli più significativi che Dio abbia mai creato, l’amore.
Se l’amore fosse vento, se fosse luce, se fosse un battito d’ali di una farfalla, se fosse lo sguardo di un
raggio di sole che l’attimo cattura fra le nuvole, sarebbe solo da un passo dall’incomprensione,
ma lontano dalla verità dell’amore stesso, l’amore invece è tutto questo insieme, che raccoglie gli
attimi di tutto ciò che compone il tempo, perché è di tutto ciò che l’universo ha catturato, siamo
fatti di esso, ed è meraviglioso che quel che più emerge, è moltiplicato dagli attimi che raggiunge il
tempo infinito che è l’amore.
Il coraggio di amare viene dalla consapevolezza della conoscenza del mondo, e allora si ama senza
confini, nell’ombra e nella luce, nei pregi e nei difetti dell’umanità, perché è li che il tempo catturato
non sminuisce la verità degli attimi.

 


 

Per dimenticare

I giorni che trascorrono non sono figli del vento, ma del tempo che sembra moltiplicarsi,
questo tempo che sembra non avere confini, e che ti parla solo quando la tua mente si ferma
negli unici pensieri che vivono, e che nutrono i momenti dall’ansia che ti è ostile.
I ricordi mi parlano di una rosa rossa, che nel mio sentiero ho incontrato, una rosa che ho
scambiato per un pugno di polvere, ma che ho stretto in mano con forza, non credevo di
sanguinare, perché sono stato incantato dai suoi petali, e dal suo porpora.
Ne ho sentito il suo profumo, l’unico ancora in questi momenti dal mio respiro, quando mi
immergo li dove posso guardare il mondo che mi lascio alle spalle, sono li per dimenticare, sono li
per spingere fino in fondo con tutte le mie forze ad opprimere i miei sentimenti.
Mi spingo come spesso lo faccio a risalire il letto di un fiume, dove nei momenti di gioventù godevo
le meraviglie del mondo, sono li perché negli indimenticabili tempi che furono, spingo i miei ricordi
in questo presente, e camminando fra le pietre non mi accoro che la pioggia ha bagnato i miei vestiti.
Io devo continuare, ho bisogno di vincere, ho bisogno di rispondere al mio corpo, perché non è
giusto che soffra, e chiedo alla natura di aiutare l’uomo che crede, chiedo che mi dia un dono di Dio
l’unico che cerco con devozione.
E’ così faticoso, perché non ho la volontà di camminare, è così influente ciò che mi spingo a
dimenticare, mi ritrovo in un vortice dove il volere e non volere contrastano gli sforzi,
ma poi giungo dove un ansa adagia le acque torrenziali del fiume, quel silenzio che sembra dominare
chi incanta i miei pensieri, è cullato da quel piacevole rullio delle acque, che stagnano dove il mio
volto è riflesso in esso, si ode ancora il rumore delle foglie secche mosse dl vento, e l’acqua riflette
gli omogenei colori di uno sfondo.
C’è ancora lo sguardo dell’autunno, che veste la natura in un palcoscenico suggestivo, questo è fonte
di nutrimento, è la forma più giusta per accettare il peggio che colpisce il più grande desiderio che è
in me, l’unico che dei più importanti abbia mai avuto.
Alzo il mio capo verso il cielo, e un raggio di sole si libera dall’imbottigliamento delle nuvole
è davvero suggestivo, quelle nuvole che assumono tutte le forme che la mia fantasia vuol giocare
con la realtà, sono momenti così importanti che vorrei viverli in ogni minuto, in ogni giorno della
vita.
Ma ora e tempo di tornare, il crepuscolo accompagna i miei passi verso la valle, ma lei è ancora li
che vive nei miei pensieri, Dio fai che dentro di me si cancelli tutto quel che ho vissuto negli anni
che la gioia è stata protagonista, non ne posso più.
l’amore Dio mio è grande quando lo vivi, ma quando ti rimane solo dentro ti uccide, sono stanco
vivere sacrifici per giorni solo per dimenticare un attimo, non sarà un fiume, ne le montagne, e ne
chi mi guarda negli occhi a guarire questa malattia, ma chiedo aiuto solo a te, fammi dimenticare.

 

 


 

 

Opere di Angelo Santamaria