Silvano Angelo Verda - Poesie

Magica Irlanda

Di verde il paesaggio
bianchi i greggi
arancioni i lor capelli,
manieri castelli rovine
per un tempo
senza fine,
locali festanti
storie di passanti,
celtica la storia
di guerrieri cristiani
libertà indipendenza
di popoli isolani,
viaggiatori malinconici
di ritorno domani.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La volpe e il contadino

La volpe
con il suo
rosso mantello,
sorride
al contadino
seguendo l’agnello,
braccia curve
sguardo fiero
il contadino
si riposa
sotto un melo,
filo d’erba
tra i denti
scrutando
e stando attento,
la volpe
è nei paraggi
il gregge tranquillo
negli alpeggi,
un tozzo di pane
e carne secca
per colazione,
la volpe
e il contadino
fan comunione.

 

 

 

Sogni nel letto

Che bella iniziativa,
penna calamaio
ed inventiva,
ogni sogno nel letto
scritto di pugno
e mai letto,
desiderio
o pura passione
dipinto nel copione,
scritto letto sussurrato
all’editor mandato
un successo sperato,
per una poesia
al proprio amato.

 

 

 

Cresime 11/10/2020 Forno e Pratiglione

Nel giorno della nostra Riconfermazione mi prometto
di seguire la parola di Dio con la legge dell’Amore:
A: altruismo verso gli altri
M: misericordia verso poveri e ammalati
O: onestà nella vita quotidiana
R: rispetto del prossimo e dell’ambiente
E: emissari della parola di Dio

 

 

 

Com’è bello il mondo

Ci avete rotto il mondo…il mondo il mondo…
ci avete rotto il mondo ma chi lo sa,

Questa volta la devi finire…
La devi finire ed io la finirò,

Ci avete rotto il mondo…il mondo il mondo…
Ci avete rotto il mondo ma chi lo sa,
Questa volta la devi piantare…
La devi piantare ed io la pianterò,

Ci avete rotto il mondo…il mondo il mondo
Ci avete rotto il mondo ma chi lo sa,

La nostra Terra è un bene di Dio
È un bene dell’Uomo ed io la rispetterò,

Quant’ è bello il mondo…il mondo il mondo
Com’è bello il mondo… Alleluia!
Quant’è bello il mondo…il mondo il mondo
Com’è bello il mondo…Alleluia!

 

 

 

Frassinetto

Tra sentieri prati verdi
e aria sana
ben arrivati
in Val Soana,
tante cose
puoi veder
le borgate e l’Arcansel,
locali pieni di gente
qui si vive
allegramente,
tradizioni tramandate
dei turisti
han rispetto
viva il borgo
di Frassinetto,
il pittore disegna
il paese
e la Quinzeina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Super eroe

Martino è un ragazzo che vive a Pratiglione in Provincia di Torino, piccolo paese montano e ha una forte mania per il cibo. Si sveglia di notte e in preda ad una fame sfrenata, fruga nel frigo e nella dispensa per placare le sue voglie, costringendo i suoi genitori ha porre rimedio chiudendo a chiave, frigo e dispensa. La notte allora inizia ad uscire di casa, vagando per il paese in cerca di cibo e trasformandosi in una creatura animalesca e entrando nelle case attraverso i muri, e chi prova ha impedirgli di mangiare, li divora. Fino a che una notte entra nell’ufficio postale del paese dove lavora suo padre, mentre dei loschi individui tentano una rapina e lui, divora anche quelli. Ma le telecamere di sicurezza registrano mentre lui mangia…solamente la parte cattiva dei malviventi, facendoli diventare più buoni al punto che, rinunciano alla rapina e lasciano addirittura dei soldi come risarcimento per i danni arrecati. Con l’aiuto dei Carabinieri, dei genitori e del Professor Manietti che consiglia di lasciare di notte a disposizione di Martino, due grosse mele che, lo saziano al punto di tornar a dormire. La mattina seguente, la vita di Martino e del piccolo paese torna alla normalità, forse le mele hanno fatto il miracolo o era semplicemente…uno strano sogno?

 

 

 

Albero di cuori

ROBERT: Sally ci sei? – Sono tornato prima dal lavoro, perché ho una notizia importante da dirti!
SALLY: Si, ci sono, sono sotto la doccia! Non ho capito bene, aspetta che esco e mi asciugo!
ROBERT: Ok!
Robert non stava più nella pelle, era agitatissimo ed impaziente per la splendida sorpresa che gli aspettava. Si sedette sul divano, raramente lo faceva, era solito a far tappa al frigorifero per uno spuntino ma…
SALLY: Ciao, che fai? – Stai bene? Ti vedo strano!
ROBERT: Tutto ok, ho una notizia importante da dirti! Mentre gemeva seduto, sul tavolino vide una lettera color zucca.
ROBERT: E questa cos’è? Un invito per Halloween?
SALLY: Veramente anch’io devo dirti una cosa ma…
Non so se ti piacerà! E proprio di quella lettera…
ROBERT: Niente da pagare di nuovo o… ci sfrattano da questo piccolo appartamento perché, quello che sto per dirti, può far cambiar tutto!
Sally, impaurita pensò due volte a dire della sua prima proposta di lavoro, anche perché lontano da lì!
SALLY: Niente di ché, ma dimmi pure tu… Sono tutta orecchi!
Sally si era appena laureata in scienze all’ UNIVERSITY HEAL SCIENCES CENTER di OKLAHOMA CITY e… con le sue ottime credenziali dopo la laurea superata con 110, che gli avevano già inviato una proposta di lavoro in una scuola media.
ROBERT: Il sig. Matthew Smith, direttore della mia banca oggi mi ha proposto non solo una promozione, ma anche la possibilità di diventare direttore in una banca di un suo vecchio amico.
SALLY: Wow! Fantastico, allora possiamo sposarci e comprare una casa vera e propria!
ROBERT: Si, si! C’è un problema però!
SALLY: Dobbiamo di nuovo rimandare le nozze?
ROBERT: No assolutamente, e che la banca in questione è la BMO HARRIS BANK!
SALLY: Non mi pare di averla mai sentita prima d’ora, dove si trova?
ROBERT: Infatti, non è di qui. Veramente è in Kansas City! Ma posso rifiutare, anche perché comunque avrei una promozione.
Sally era al settimo cielo, perché la scuola che le avevano proposto, era proprio in Kansas. Sembrava che il destino, fosse dalla loro parte.
SALLY: Fantastico, anzi direi meraviglioso, accetta pure il posto da Direttore in quella banca…
ROBERT: Ma, è lontano da qui, dai nostri cari!
SALLY: Ti confesso che non te ne avevo ancora parlato di questa lettera, era già da due giorni che è arrivata e non sapevo, come dirtelo!
ROBERT: Ma dici di accettare, ma prima parlami della lettera!
SALLY: Preferisco che la leggi tu, davvero!
ROBERT: Ne sei sicura?
SALLY: Certo, dai leggi subito!
Robert prese in mano quella misteriosa lettera color zucca, con paura e voglia di leggere.
ROBERT: “Visto il suo stupendo risultato dello studio conseguito, saremmo felicemente onorati di averla come insegnante, nella nostra piccola ma bella scuola, la MIDDLE SCHOOL di Paola, in Kansas…”
Robert senza continuare a leggere, fece volare per aria la lettera e con un balzo da super atleta piombò tra le braccia della sua adorata Sally.
SALLY: Che fai? Sei impazzito?
ROBERT: Si, di gioia amor mio, ma è fantastico! Non ci resta che accettare entrambe le proposte, è segno del destino!
SALLY: Si è bellissimo! Però dobbiamo pensare che il mio stipendio non sarà inizialmente un gran chè e poi le nostre famiglie? Poi pensavamo di comprare casa, dobbiamo ragionarci bene!
ROBERT: Inizialmente, cercheremo qualcosa di piccolo in affitto poi, si vedrà!
La felicità lor non sapevano che stava per bussare, alla loro porta.
“Toc toc”
ROBERT: Chi può essere!
SALLY: A quest’ora di solito è il postino o il lattaio!
Sally andò ad aprire, era infatti il postino che consegnò loro una raccomandata da un paese del Kansas… proprio lo stesso della scuola per Sally.
SALLY: E’ una raccomandata da Paola, proprio dove c’è quella scuola! Però aspetta, è indirizzata a te!
Proprio in quell’ istante suonò il telefono. “Drin drin”
“Ciao Robert, sono mamma! Ho appena ricevuto una raccomandata da parte di un notaio del Kansas, per l’eredità della zia Emma, ricordi che io e papà poco tempo fa andammo al suo funerale…”
ROBERT: Ma scusa, ho appena ricevuto anch’io una raccomandata dal Kansas, aspetta fammi leggere. Si, si è come dici tu! Ma che centro io!
AMELIA: Forse papà sa qualcosa, ma è meglio che ci vediamo prima possibile!
ROBERT: Si va bene, anche adesso! Veniamo perché abbiamo da dirvi notizie importantissime!
AMELIA: Niente di grave spero?
ROBERT: No tutt’altro, bellissime notizie!
Robert e Sally si precipitarono a casa dei suoi genitori, sembrava tutto strano, tutto riconducibile al Kansas, il destino esiste veramente.
AMELIA: Ciao carissimi! Entrate pure, è appena arrivato papà!
SALLY: Buongiorno Sig. Taylor!
JACOB: Chiamami pure Jacob, oramai sei di famiglia! A proposito quando pensate di sposarvi?
ROBERT: E’ proprio di questo e di altro che volevamo parlarvi, ma prima parlami della raccomandata!
JACOB: Ricordi Robert che da giovane abitavo in Kansas?
ROBERT: Si papà, mi avevi raccontato qualcosa ma poi andasti via da lì vero?
JACOB: Si andammo via perché il nonno non voleva rimanere più lì, aveva litigato per problemi di eredità! Ricordi che circa un mesetto fa io e mamma andammo al funerale della zia.
ROBERT: Si, ricordo ancora adesso la zietta che quando ero bambino andavo a trovarla nelle vacanze!
AMELIA: Certo, la zia Emma era l’unica in buoni rapporti con papà. Sai si era trasferita in un piccolo paesino fino agli ultimi suoi giorni, serena e sempre al lavoro!
JACOB: La zia era conosciuta per le sue abilità in sartoria, e tutti in quel paese le richiedevano abiti, tende e tovaglie. Ma torniamo alla lettera, è un notaio che ci convoca per il testamento della zia!
ROBERT: Ma che centro io!
JACOB: Era molto affezionata a te e forse…!
AMELIA: Sai, abitava da sola in quel paesino ma, tutti i suoi vicini non gli facevano mancar niente…non come il suo ex marito!
ROBERT: Ma la zia c’è scritto che abitava in un paesino chiamato Paola?
JACOB: Si, è proprio così
ROBERT: Allora possiamo dirvi le novità?
AMELIA: Figlio mio, vi sposate davvero?
SALLY: Si, ma ci sono altre notizie importanti, che vi dobbiamo dire!
ROBERT: IO ho appena ricevuto una proposta come direttore di una banca a Kansas City!
AMELIA: Ma Robert vi dovete sposare e come…
SALLY: Aspetta, anch’io ho avuto una proposta per insegnare in una piccola scuola…
AMELIA: Bello! Ma dove?
SALLY: Credete al destino? A Paola in Kansas!
AMELIA: Ma è favoloso! E’ un po’ distante da noi e dai tuoi Sally!
JACOB: Paola, non è distante da Kansas City, e poi noi farebbe piacere tornare ogni tanto in Kansas!
AMELIA: Certo, ma Sally hai parlato con i tuoi?
SALLY: Lo farò stasera stessa! Siamo a cena da loro!
ROBERT: Che dici papà, andiamo per la lettura del testamento della zietta?
JACOB: Si, anche se premetto che riveder mio cognato non mi va per niente. Perché per eredità, c’ è solo da litigare! E poi non sappiamo cosa c’è scritto nel testamento!
ROBERT: Ok, è per venerdì vero?
AMELIA: Si! Prenoto aereo per due!
Il venerdì, arrivarono a Kansas City, con l’occasione Robert passò dal suo futuro impiego, per ultimi ragguagli. Jacob era commosso nel tornare nella sua città. Sua sorella, era più anziana di lui di ben quindici anni, era malata da tempo, accentuato dopo il divorzio dal marito Joe, per via dell’eredità dei propri genitori. Emma si trasferì nella piccola casetta ereditata a Paola, distante circa venti minuti da Kansas City, delizioso paesino americano.
JACOB: Ci siamo, questo è lo studio del notaio Andersoon, ma con la banca tutto ok?
ROBERT: Si, tutto ok! Bell’ambiente e piacevole la città!
NOTAIO: Prego, accomodatevi! Sarò subito da voi, ho un cliente!
JACOB: Ok, no problem!
ROBERT: Lo Zio Joe?
JACOB: Speriamo che non si presenti ma, ho i miei dubbi! Quando si tratta di ereditare è sempre in prima linea, mi stupisco che non sia già qua!
NOTAIO: Prego venite pure avanti!
Jacob rimase stupito, ma non troppo nel vedere nello studio del notaio, il suo adorato cognato Joe Robynson. Un tipo strano a dir poco, anche se più vecchio della zia Emma di otto anni anche se, non lo dimostrava. Viveva di rendita per l’eredità avuta dai suoi genitori, ricchi allevatori del Kansas, unico figlio rimasto e quindi ereditario di terreni, case e soldi.
JOE: Ben tornato Jacob, da quanto tempo! Ma questo bel giovane è tuo figlio Robert?
JACOB: Si è mio figlio! E tu, come stai? Al funerale di Emma ho saputo che eri in ospedale per via di un incidente!
JOE: Si, ora tutto bene! Mi ero rotto una gamba cadendo dalle scale, mi è spiaciuto molto non accompagnare Emma e salutarla per l’ultima volta!
JACOB: (sussurrando all’orecchio del figlio) Immagino! Ora può che c’è da ereditare, e qui in gamba!
NOTAIO: Scusate! Posso leggervi le ultime volontà della vostra cara e mia carissima amica Emma? Accomodatevi! “ Io sottoscritta Emma Tayler, desidero lasciare i miei piccoli risparmi alla Comunità locale di Paola in favore dei poveri e emarginati, il terreno a Lecompton, rimasto così dopo il crollo della nostra vecchia casa dopo il passaggio del tornado a mio ex marito Joe Robynson, mentre la vecchia casetta dove vivo tutt’ora qui a Paola a mio fratello Jacob Tayler e mio nipote Robert Tayler, come piccolo risarcimento per il passato a patto che almeno uno dei due ereditari ne venga a risiedere e curare il mio famoso albero di cuori. Questo e tutto, scritto da me in data odierna, il 24 Gennaio 2019 Paola (Kansas).
Questo e tutto! Sta a voi ora decidere se accettare o rinunciare! Come carissimo amico e anche suo unico amministratore, vi posso dire che non vi sono né debiti ed alcun altra pendenza da saldare!
JOE: Il terreno pensavo che me lo avrebbe lasciato e anche qualche soldino, ma va bene così! Accetto!
Jacob non poteva che rimaner stupito, suo cognato che non obiettava sul volere del testamento.
JACOB: Signor Notaio!
NOTAIO: Mi chiami pure Nik!
JACOB: Nik, noi fino a quanto tempo possiamo pensare se accettare?
NOTAIO: Tre mesi da oggi, dalla lettura del testamento. Ma vi posso dire ancora una cosa? Emma, lo diceva sovente che il suo desiderio era che un domani suo fratello o il suo nipote tornassero a vivere qui in Kansas, e aggiungeva che sarebbe andata in Paradiso felice e serena!
JACOB: Joe, tu hai qualcosa da dire?
JOE: No, solo una cosa, con Emma è andata così, ma negli ultimi tempi ci eravamo riavvicinati, come amici senza rancore e sapevo che desiderava lasciarti quella piccola casa, quindi pensaci perché se no la volete, l’eredito io vero Sig. Notaio?
NOTAIO: Si è così come altro erede!
ROBERT: Le faremmo sapere quanto prima!
NOTAIO: Ok, ci aggiorniamo, qui ci sono le chiavi della casetta a Paola, se volete far già un salto a vedere e pensarci su!
JACOB: Lo faremo subito!
Jacob e Robert salutati tutti, presero un taxi per Paola dove c’era la casa della Zia, a circa venti minuti da Kansas City
ROBERT: Ma è proprio in centro paese?
JACOB: Certo! Di fronte alla piazza centrale, ma eccola! Non è un granché ma il vostro piccolo appartamento…
ROBERT: Devo tornare con Sally! Intanto deve poi venire per la scuola e, poi decideremo! Tu ha proposito, non ti dispiace se eventualmente venissimo ad abitarci noi?
JACOB: Niente affatto! Ne sarei felice e poi ogni tanto potremmo venire a trovarvi e soprattutto, il volere della zia Emma!
Passarono circa tre settimane e finalmente Robert e Sally andarono in Kansas, con la voglia di iniziare una nuova vita per loro, matrimonio lavoro e chissà, un domani una famiglia tutta loro.
SALLY: Sono ansiosa di veder la scuola, la casetta e….
ROBERT: Come ti ho detto non manca molto, siamo quasi arrivati. La casa e piccola ma… eccoci arrivati! Questo delizioso paesino è Paola, e quella è una scuola, ma non so se…
SALLY: Si è proprio quella! Middle School…bella!
ROBERT: Ora siamo quasi in centro paese, quella è la piazza principale, ora giro intorno ed eccoci arrivati!
SALLY: La casa e quella? Piccola, il giardino interessante, poi c’è un altro fabbricato vicino!
ROBERT: Si, era il laboratorio della zia, dove lavorava!
SALLY: Il giardino da far rifiorire… vi è anche un grosso albero che da un po’ d’ombra e poi dai…la casa non mi sembra poi così male, qualche lavoretto!
ROBERT: Si certo, per cercar altro, e poi il costo dell’affitto!
La casa era disposta su due piani, al pian terreno un open space e un bagno,
mentre al piano superiore una camera, una piccola cameretta e un altro bagno. Poi c’era il laboratorio, non grande, ma poteva diventare uno studio per entrambi.
Robert: Allora che ne pensi, si può fare? Poi la scuola in paese raggiungibile in bicicletta e venti minuti dalla banca!
SALLY: Si hai ragione, il destino ci è venuto veramente incontro. Hai già chiesto qualche preventivo per i lavori da fare?
ROBERT: Si i lavori sono tanti e carucci… ma conosco il direttore della mia banca, credo che mi verrà incontro!
SALLY: Scherza, scherza ma ce la faremo?
ROBERT: Fidati ce la faremo, ne sono certo.
E così Robert con suo padre decisero di accettare l’eredità e Jacob era felice di poterli aiutare con i lavori.
ROBERT: Grazie papà, con il tempo te li renderò!
JACOB: No Robert, questi sono risparmi che io e mamma abbiamo fatto per te, per il tuo futuro.
ROBERT: Ma mi avete già aiutato con gli studi.
JACOB: Va bene così, siamo contenti per te, per voi due intendo, Sally è la donna giusta, la migliore che potessi trovare.
Fu così, dopo che il notaio Andersoon formalizzata l’eredità, che iniziarono i lavori e, giunti quasi al termine, decisero di trasferirsi nella loro nuova casa.
SALLY: Ma avevi detto che c’era anche una clausola?
ROBERT: Si, quella di curare questo grosso albero!
SALLY: Ma che albero è? Non ne ho mai visto, uno così prima con grossi rami.
ROBERT: So solo che in primavera dà dei frutti rossi e che la zia lo chiamava “L’albero di cuori”.
Passarono i mesi, nel frattempo i due giovani si sposarono e invitarono
anche lo zio Joe, che con sorpresa regalò a Sally una bellissima e costosissima mountain bike di ultima generazione. Un giorno, passò di lì un vecchio amico della zia, un certo Sig. Miller.
MILLER: Buongiorno, la Sig.ra Emma c’è? Sono un suo vecchio amico, Joshua Miller, glielo dica pure! Ma lei chi è? Una cliente, un’amica…
SALLY: No, veramente sono la moglie del nipote e purtroppo la zia non c’è più!
MILLER: Come sarebbe! Si è trasferita o è tornata con l’ex marito?
SALLY: No, mi spiace dirlo! E’ mancata circa un anno fa, dopo una lunga malattia. Io e mio marito abbiamo ereditato e siamo venuti ad abitarci.
MILLER: Come mi dispiace, la mia amica Emma! Veramente son venuto a cercare qualche lavoretto ed ero sicuro che la mia amica mi avrebbe aiutato, lei aiutava come poteva chiunque ne avesse bisogno.
SALLY: Ha dato i suoi risparmi ad una Comunità locale , forse può rivolgersi lì! Ma ha già pranzato? Perché aspetto mio marito, potrebbe unirsi a noi, ci farebbe piacere saper qualcosa di più sulla zia. Mio marito e mio suocero venivano di rado a trovarla.
MILLER: So dell’ex marito che per motivi di eredità aveva creato dell’astio in famiglia.
SALLY: Non più, ci ha pure regalato questa bellissima bicicletta per il nostro matrimonio e non obbiettò sui voleri nel testamento.
MILLER: Strano davvero, avrà fatto man bassa dei frutti di quest’albero! A proposito non mi sembra in buon stato…
SALLY: Si ha ragione, abbiamo promesso di curarlo, ma vuoi per il poco tempo a disposizione e non conoscendone il tipo di albero, che forse lo abbiamo un po’ trascurato, ma lei lo conosce?
MILLER: Vede di questo tipo di albero, ve ne sono rimasti pochi esemplari in America, si chiama l’albero di cuori, con grandi frutti rossi a forma di cuore, appunto! Non sono dolci, ma fanno bene al cuore!
SALLY: Sono curativi?
MILLER: Si al cuore, chi ne mangia diventa più buono d’animo. Si raccolgono in primavera e la Sig.Emma ne offriva alcuni per famiglia, venivano anche da fuori paese e qui a Paola prima di Pasqua organizzano una festa per quest’albero. Io in passato aiutavo a curare sia l’albero che il giardino e altri piccoli lavoretti per la casa.
SALLY: Ma allora accetti di farlo ancora per noi, ne parlo con mio marito , sarà sicuramente d’accordo.
MILLER: Ok, mi ha convinto, accetterei volentieri, però prima devo cercare un posto per dove stare!
Nel frattempo arrivò Robert che fu messo al corrente del Sig.Miller.
ROBERT: Per dove stare, non c’è problema! Abbiamo ristrutturato il laboratorio di zia, in un piccolo appartamento per i nostri genitori o per ospiti.
MILLER: E’ meraviglioso, accetto ma ad una condizione, i lavoretti in cambio di vitto e alloggio e potervi insegnare come poter curare l’albero.
SALLY: La zia Emma sarebbe felice di tutto questo!
Fu così che passò il tempo e l’albero sembrò riprendersi dando molti frutti dove i paesani e turisti ne vollero.
NOTAIO: Salve Sig.ra Tayler, sono Nik Andersoon notaio di Kansas City.
SALLY: SI, il notaio del testamento e amico della Zia.
NOTAIO: Sono venuto a vedere se rispettate la clausola e raccogliere qualche frutto…
MILLER: Salve Nik, quanto tempo è passato!
NOTAIO: Che mi venga un colpo! Joshua che bello rivederti!
I due non erano solo amici di Emma, ma anche vecchi amici di gioventù.
MILLER: Sei in anticipo per la festa dell’albero!
NOTAIO: Certo la festa, vedrò di esserci! Anche perché ci sarà una grossa sorpresa per i Tayler, di più non posso svelare.
Arrivò il giorno della festa, la piazza addobbata, i banchetti improvvisati degli abitanti, chioschi di ogni ben di Dio ed un palco in onore della zia Emma e della giovane coppia.
ROBERT: Che gran festa!
NOTAIO: Volevano tutti un gran bene a Emma!
MILLER: Questo è il modo migliore per ricordare la Sig.Emma e grazie a voi per continuare la tradizione dell’albero di cuori.
SALLY: Grazie ha lei Sig.Miller per averci aiutato e insegnato a curarlo.
NOTAIO: Come sarebbe orgogliosa la nostra amica Emma, come vorrei che fosse qui tra noi!
MILLER: E come se fosse qui, credetemi!
Nel frattempo arrivarono tutti, i genitori di Sally e Robert, il Sindaco del paese e…lo zio Joe, che portò in nome di tutto il paese un splendido tosaerba per i giovani Tayler.
ROBERT: Grazie zio, grazie a tutti voi, questa festa, il regalo e l’amore per l’albero, un regalo per la zia Emma.
SINDACO: Questo è il nostro benvenuto a Paola e ringraziamento per rendere sempre viva la favola della nostra amata Emma, e vi auguriamo di vivere in serenità ed in armonia nel nostro piccolo paese ed continuare nel tempo a far vivere il vostro ma anche di tutti noi, l’albero di cuori, non sapremmo vivere senza. E adesso diamo via i festeggiamenti.
SALLY: Che ti dicevo Robert, il destino esiste, sta a noi…coltivarlo!