Risalita
Chiusa nella sua prigione dorata
dove non può essere ascoltata
urla il suo tormento
fino allo sfinimento
Alla fine stanca giace
cercando un po’ di pace
piange per il suo cuore spezzato
ma si rialzerà con vigore rinnovato
Troverà ancora il coraggio per amare
perché in fondo
il cuore è profondo come il mare
Amore Nero
Vorrei:
Nel tuo fatal bacio
perdermi,
nella tua dannata anima
specchiarmi,
nella notte nera donarti
la mia vita,
nell’immortalità legarmi a te
per l’eternità.
Il viaggio del dolore
Le tue parole bruciano come fuoco ardente
mi colpiscono come frustate sulla pelle già sofferente
le ferite si riaprono e sanguinano dal profondo del cuore
da cui ne fuori esce tutto il celato, tormentato dolore.
Sono tutti gli amori passati, non contraccambiati
Persi, o solo sbagliati… Per confondermi sono tornati
Sconvolta attendo inerme il succedersi degli eventi
Con i pensieri che incombono diventando prepotenti
Continuo a guardare tra i volti degli sconosciuti
E a cercare i tuoi occhi calcolatori e astuti
Con cui hai rubato della mia anima un frammento
lo vedo brillare nelle tue mani come l’argento
baciato dai raggi della pallida e bugiarda luna
illumina come un faro la notte bruna
per rammentare che non basta solo viaggiare
da ogni caduta devi saperti a testa alta rialzare.
Inferno
Il dannato paradiso, di chi ha peccato
illuminato da dardi dorati, bruciato
e consumato da baci infuocati.
Bisbigliando il tuo nome, io ti invoco
O mio Signore.
Ho sbagliato rotta, ti ho incontrato,
ti ho sognato con ali dorate,
quando in realtà le ho solo immaginate.
Così io vibrante di desiderio,
ti invito perché sei tu il mio unico
bivio per il paradiso.
Libro aperto
Imbranato e incostante
È il flusso della tua mente.
È per questo che ogni
Pensiero si lega come
Un velo, trasparente e
Così io posso leggerti
Come farei con un
Libro nella mente.
La nostra realtà
È una truce verità
la nostra realtà
Persa nell’immenso,
di questo mondo denso
di emozioni, fragili
sogni, irraggiungibili
amori ormai spenti
portati via dai venti
persi nella notte
dei tempi, porto in me
il ricordo delle cotte
e delle infinite lotte
di quando ero bambina
e credevo che la vita
fosse una favola infinita.
Non vedo, non sento e non parlo
Nel cuore dell’oscurità senza meta alla cieca vagava
alla ricerca delle mute parole, di frasi inespresse
la sua stessa voce nel silenzio che la lodava e accusava
senza poterne ascoltarne le futili, fasulle promesse
Così senza vedere poté scorgerne la splendida luce
così senza sentire poté udirne la melodiosa musica
così senza parlare poté capirne il significato celato
Bisogna sempre seguire la propria testa
almeno se sbagli sai cosa ti aspetta.
Avere Fede
Il suo sorriso sfavillante irradia calore
Con uno sguardo può scioglierti il cuore
Il corpo languido, sinuoso è invitante
ed emana un profumo accattivante
è bella come una gemma preziosa
ma come una torta, è golosa
vorrebbe combattere il fato avverso
ma senza fare il suo gioco perverso.
E’ per questo che si ritrova isolata
e a volte pensa di essere malata
non rendendosi però conto
che chi l’accusa non è un santo
perché, sa che tutto va al contrario
e non basta per sfamare il salario
perdizione, confusione
immoralità e corruzione
comandano il nostro mondo
e ci hanno fatto toccare il fondo.
Lei con la sua interiore bellezza
È di tutti noi la salvezza
come se fosse un raggio di sole dorato
continua la sua lotta a perdifiato
perché il mondo è un posto oscuro e desolato
ma c’è sempre qualcuno che può essere salvato
Il filo rosso
Per ogni uomo vi è una donna,
sorella, madre, amante, moglie
e figlia.
Per ogni donna vi è un uomo,
fratello, padre, amante, marito
e figlio.
Due metà divise, di un unico
Immenso meraviglioso
Universo, soli ma uniti, vicini
E lontani, legati insieme
Da un filo rosso,
invisibile, ma tangibile
un legame profondo instaurato,
modificato e consolidato,
in secoli, millenni di vita
vissuta, di esistenza terrena,
di gioia donata e avuta,
sapendo che dolce nel mezzo
riposa, l’amore, il dolore,
l’ardore, che delicato come
una rosa fiorisce e sfiorisce
facendoci capire che la vita
è una gran cosa, modellandola
a nostro piacimento la rendiamo
la nostra giusta via di mezzo.
L’amor carnale
Mi sento ancora inebriata dal tuo odore
un po’ dolce un po’ acre, fremo al bisogno…
Al richiamo del tuo tocco zuccheroso
che invade i miei più reconditi, ma
incancellabili ricordi della nostra carnale unione…
Mentre ancora sulle labbra aleggia il sapore salato
della tua morbida pelle… Ti sogno, ti penso
e ancora bramo il tuo corpo e la tua mente, sale
quella voglia matta di sentire ancora
Il tuo tocco, il tuo calore, su di me mentre
piano tra un bacio e un abbraccio
si consuma il nostro bisogno di sentirci
stretti l’uno nell’altro.