Simona Picciotti - Poesie

IL GATTO ATHOS

 

C’era una volta  un gatto di nome Athos , era un gattino bianco e nero  con bellissimi occhi verdi , orecchie lunghe lunghe e una gran voglia di essere coccolato  ma aimè qualcuno lo aveva abbandonato. Ma ecco un giorno venne trovato in mezzo al cespuglio di un supermercato da un gentile vecchietto, che lo ha adottato. In realtà il gattino era una gattina ma il gentile signore ormai anziano non ci vedeva bene , così scambiandolo per un maschietto Athos lo aveva chiamato . Athos era sempre molto affettuoso , seguiva il suo padrone ovunque persino in bagno  e da lui era sempre molto coccolato. Ma lei era anche una gattina molto affamata , rubava persino il petto di pollo dal lavandino , quando il gentil signore li metteva a scongelare , quando non era vista o persino la colazione da quella che pensava essere la ciotola del suo padrone . Così il nostro tenero batuffolo mangiava tanto e cresceva , cresceva tenendo compagnia alla buona mano che l’accudiva , infatti egli era sempre così solo. Ma sfortunamente non sempre i bei momenti durano , così un giorno il buon vegliardo morì di vecchiaia e la padrona di casa dal cuore duro la buttò fuori di casa. Sola e triste si ritrovò la piccola micetta in mezzo alla strada , sola ed affamata ad ogni ora si lamentava . Ma il lieto fine era dietro l’angolo per lei , in un giorno di pioggia mentre zuppa cercava riparo dall’acqua ecco che una buona e dolce bambina  la trovava. La mamma della bambina era anch’essa di animo gentile e così le permise di portarla a casa , così come scritto sul collare sempre Athos venne chiamata e da quel giorno venne ancora più viziata e coccolata. Così se prestiamo attenzione a ciò che ci circonda , possiamo essere noi quella bambina e quel buon vecchino e non solo potremmo salvare una vita innocente ma trovare felicità e amore ora e per sempre.

 

athos

 

 

 

 

 

 

 


 

COME UN  GATTO

 

Vorrei essere come un gatto non è facile la sua amicizia da conquistare 

Ma se la conquisti è per sempre e la devi infinitamente meritare .

Un gatto non si possiede , è lui che sceglie quando arrivare o restare

Vede cose  lontane , spesso che nessun altro  riesce a vedere

Ma i suoi occhi sono fari meravigliosi capaci di illuminare la notte.

Va e viene come gli pare e decide quante coccole prendere

E quanto vuole mangiare

Il suo balzo è leggiadro e fiero come quello di una tigre

Dorme tutto il giorno ma è sempre allerta

Anche se guai a chi lo sveglia , chi lo fa non avrà una giornata perfetta

Va in giro con baldanza con la coda ritta

Così vorrei essere come un gatto ogni notte camminare sui tetti

e miagolare alla luna e alle  lucenti stelle.

 


 

LA BAMBINA  STRANA

 

In un normale piccolo paesino di città , vi abitava una bambina , chiamata Giulietta.

Questa bambina era bionda  , di un biondo scuro ma molto carina.

Eppure nonostante fosse dolce e carina non aveva molti amici poiché tutti la

Definivano strana. Ella andava a scuola con tutti i suoi coetanei , ma spesso 

Gli altri bambini le si tenevano lontano poichè  la piccina non salutava nessuno,

teneva gli occhi bassi o sembrava che ti guardasse male, così tutti la chiamavano 

la bambina strana . I suoi genitori preoccupati per lei cercavano di aiutarla in ogni modo 

di smuovere quel suo comportamento strano . 

Le facevano frequentare ogni corso a scuola , o praticare sport per farla stare in mezzo ad altri 

E farla aprire al mondo .

Tutto questo andò avanti finchè un giorno una saggia bambina di nome Teresa la cui mamma le aveva detto che era importante accogliere tutti e non giudicare nessuno dall’apparenza 

divise con lei la sua merenda , ed era a base di cioccolato di cui Giulietta andava ghiotta.

Fu così che da quel semplice gesto essa si aprì con quella che divenne la sua migliore amica,

infatti ella non era strana ma solo molto timida e non riusciva ad aprirsi o guardare le persone negli

occhi. Teresa le disse che non c’era niente di male ad essere timide e quando lei non riusciva a parlare ci avrebbe pensato lei  , sarebbe stata come il suo avvocato.

Così spesso se vedete qualcuno che se ne sta in disparte o sulle sue , o sembra strano , andate lì cercate 

Il dialogo o un modo per incontrarlo , magari non è niente di tutto questo è solo timido e

Magari lì c’è una bella amicizia che aspetta solo di sbocciare. 

 

jack lanterna

 

 

 

 

 


 

Le ali della fantasia

 

Non si dovrebbe mai scendere dalle ali della fantasia

Poiché esse possono portare ovunque da svegli o addormentati.

Puoi librarti fino in cielo o navigare nello spazio più profondo

Passeggiare sulla luna e immergerti nei suoi crateri 

Fatti di burro o cioccolato nel tuo sogno.

Sognare  è un arte e chi è sempre rimasto con i piedi

Per terra non ha mai veramente volato.

Qualsiasi cosa che non riesco nemmeno a vedere

Io la posso trovare , perché io oso

E nulla mi può confinare.

Non ho limiti , non ho conifni ,

la mia libertà è illimitata. 

Quindi no grazie , non voglio restare con voi 

In una realtà limitata

Vogli librarmi per sempre sulle ali della fantasia.

 


 

MAMMA

 

La mamma è il sostituto di un angelo

Il quale non potendo essere visto ha lasciato un amore tangibile.

La più dolce parola che la bocca possa pronunciare

Il luogo più sicuro dove poter restare.

Una mamma è tutto , ogni caso è in grado di fare

Per suo figlio non va mai a riposare.

Non deve essere perfetta , ma è perfetta per gli occhi

Che la guardano con amore e sempre la cercano.

La sua comprensione e il suo amore per tutta la vita

Accompagnano  , proteggono , custodiscono.

Possono rimproverare , sembrare severe 

Ma sempre con infinito amore

Infatti l’amore guida ogni loro azione.

E se ti ha custodito nel grembo materno 

Fino al giorno della nascita

L’amore di una mamma avvolge e protegge il suo tesoro 

Il suo figlio , sempre bambino per lei per tutta la vita ,

anche quando è il suo tramonto e da lui non può essere più vista.

 


 

Nella mia città la guerra

 

Mi chiamo Ali un tempo ero ricco , la mia famiglia commerciava vestiti ed eravamo benestanti , finchè un giorno venne la guerra , non lo abbiamo deciso noi ,  non lo abbiamo voluto , la mia famiglia ha perso tutto , compreso mio padre partito come soldato , ora sono povero e riesco a stento a procurarmi da mangiare . Un giorno nella mia meravigliosa e ora distrutta città ho incontrato uno straniero , un uomo che parlava la mia lingua , egli era qui come volontario , voleva aiutare i bambini con cibo e giochi. Un giorno lo straniero vedendomi in ricognizione con i miei amici , armato ,  mi chiese : « come mai sei armato , sei forse un criminale? ». Io risposi : « Non per forza chi è armato è un criminale , io sono fiero di difendere mia madre, ella è rimasta sola e io la proteggo , in mezzo a questa guerra si formano anche bande di briganti e io proteggo lei e i nostri pochi averi . Vedi io odio le armi , mi piace la matematica , sono anche molto bravo ,  il mio professore diceva che ero un piccolo genio , vorrei solo continuare a studiare . Ogni tanto di notte continuo a studiare in mezzo a queste macerie , matematica, lingue straniere , non sempre abbiamo elettricità e le poche volte che l’abbiamo cerco di sfruttarla al meglio. Tu invece cosa fai qui?». Mi guardò con uno sguardo dolce e disse : « Io pensavo di dover venire fino a qui per fare qualcosa di utile  e bello per gli altri , ma ora guardando te ho capito che non c’è bisogno di compiere grandi azioni eroiche , posso essere un eroe tornando a casa , prendendomi cura della mia famiglia e regalando anche un semplice sorriso a chi ne ha bisogno  , fosse anche il mio vicino , a che giova andare lontano se non si è capaci di aiutare chi ti è accanto anche con piccoli gesti? Voglio tornare a casa e finire gli studi , ora capisco che sono un privilegiato a poter permettermi di studiare , inoltre ho imparato a non giudicare nessuno in base a ciò che indossa ». Conclusi dicendogli che l’importante è restare umani e che ero molto onorato di averlo conosciuto e di avergli trasmesso una piccola ma moto importante lezione. Così dopo poco tempo mi salutò , dicendomi che sarebbe tornato a casa , dopo un pò di anni mi arrivò la notizia che si era laureato e che nel suo piccolo continuava ad aiutare gli altri ed io qui nonostante ci sia ancora la guerra cerco di insegnare ai bambini , matematica , lingue straniere , non solo questo , dico loro di continuare a cercare e sviluppare la cosa più importante che abbiamo e che è propria dell’essere umano , ovvero la sua umanità.

 


 

Quello che sei tu

 

Tutto quello che so è che ogni volta  che ti incontro è come se ti vedessi per la prima volta

il cuore batte forte  , la vista si annebbia ,è come se si volessero affollare lacrime per l’intensità del mio sentimento

 pensare a te è pensare alla felicità , è sentire le campane suonare a festa

tu sei luogo sicuro  , un rifugio , ogni angolo dove posso riposare e sentire pace e calore

niente ha più importanza perché con te  è trovare la vita ogni attimo lontano da te è un pò come  morire

ma ecco sentire che ci rivedremo e cercarti in ogni ricordo , in ogni momento è ricominciare a vivere

e in quel momento in ogni momento ricorderò la dolcezza di quegli attimi come un tesoro prezioso

 


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