Simone Catinari - Poesie

NEL VETRO DELLA VITA

 

Piove

una musica malinconica accompagna i miei pensieri.

Guardo attraverso il finestrino 

la mia vista  però non s’incanta sul paesaggio 

bensì sulle gocce di pioggia che percorrono il vetro.

Penso che quel vetro possa contenere la storia di una vita

così una goccia cattura la mia attenzione e mi spinge a seguirla

la vedo muoversi rapidamente e avvicinarsi a tantissime altre

la osservo spaziare senza ordine 

la sento libera.

D’un tratto però  vedo che accelera senza apparente motivo

sono quasi spaventato perché il vetro sta per terminare 

e con questo anche il mio stupido gioco

poi però la mia goccia ne incontra un’altra sul proprio percorso,

si fondono naturalmente 

e il mio pensiero  si distoglie dal vetro volando verso te.

Tu che sei l’unica goccia destinata a me nel vetro della vita.



TRA TESTA E CUORE

 

Chi l’ha detto che il cuore è istinto 

e la testa ragione?

Ragione è pensiero e il cuore può pensare

l’istinto è follia e cosa è più folle della nostra mente?

Io ad esempio i ricordi li tengo nel cuore, protetti nel profondo

nella testa invece albergano le mie emozioni

che rimbombano come un’eco nel silenzio.

Forse il contrario sarebbe più facile

così i ricordi verrebbero facilmente sostituiti da altri pensieri

e le emozioni resterebbero nel profondo 

protette, senza venire a galla ogni volta.

D’altronde, se ci pensi

il cuore così all’interno dovrebbe essere fatto per contenere

e la mente, così vicino alla bocca, fatta per lasciar andare

ma se qualcuno è come me

non riesce a lasciar andare e contiene troppo

perché se pensi con il cuore e ti emozioni con la mente

non c’è niente di facile 

ma tutto assume la sfumatura della consapevolezza.

Essere consapevoli significa conoscersi

e la conoscenza di se stessi è tra ragione e istinto

in quella regione di limbo tra testa e cuore

dove si trova la porta dell’anima

ma per aprirla bisogna possedere entrambe le chiavi

così da poter vedere il riflesso dell’ anima

combaciare perfettamente

con i confini della nostra consapevolezza.



OCCHI GONFI

 

Piangere

come quando una goccia di sangue parte dal cuore

e raggiunge gli occhi diventando lacrima

per manifestare sul volto un’emozione profonda.

Ridere

come quando il sole che abbiamo dentro

accende il colore dell’iride

illuminando chi incontra.

Occhi che vedono il brutto 

assorbono le immagini

come una cicatrice chiude una ferita.

Occhi che guardano il bello

come il cielo accoglie l’arcobaleno

e poi lo lascia andare.

Perché gli occhi fanno quello che è meglio per noi

portano la bellezza alla mente per trasformarla in ricordo

lasciando posto per nascondere il male in profondità

ma vicino all’uscita.

E allora se hai gli occhi gonfi

piangi e riporta negli occhi le cose belle

ma non abbandonarle prima che siano viste da chi ami.



DESTINO

 

Il destino accade senza avvertire prima

ma lasciando mille pensieri dopo

quasi a ricomporre a ritroso i pezzi di puzzle di un avvenimento,

anzi dell’avvenimento.

Eh sì, perché il destino non puoi legarlo a cose non importanti

il destino segna nel bene e nel male

lascia una scia scalfita come arcobaleno nel cielo

o come sangue su un corpo.

Il destino sono due occhi sconosciuti

ma anche una coincidenza sbagliata,

è una scelta fatta

e una strada persa.

Il destino è effimero 

ma tangibile col tempo.

È emozione

è affidarsi a qualcosa

è credere che non sia tutto qui e tutto spiegabile

ed in fondo è bello così

perché ci apre porte che altrimenti non vedremmo 

ci fa notare profumi che possono stravolgerci la vita

e ci fa credere che due persone possano stare insieme per sempre.

E questo, alle volte, accade davvero.



STELLE

 

Stelle nel cielo

come persone nel mondo

l’incontro è casuale

ma le anime gemelle si riconoscono

attratte da forze inspiegabili

e da richiami costanti.

Quando avviene l’incontro

per la prima volta si accorgono di essere finalmente complete.

E se anche noi fossimo stelle?

Loro sono lì immobili

ognuna vicino al compagno che si è scelto,

noi invece vaghiamo in cerca del nostro 

ma quando lo troviamo desidereremmo solo restare fermi 

così da non perderci più.

Proprio come le stelle

vicine in eterno dopo essersi scelte.

Ognuno di noi nel momento in cui trova l’altro 

diventa una stella

una fotografia istantanea di quel momento

impressa per sempre nel cielo

per indicare a chi guarda la strada dell’amore.

Perché in fondo il cielo 

con la persona giusta

non è poi cosi distante.



FUOCO

 

Cosa abbiamo dentro?

Tra gli organi e le ossa

si nasconde un fuoco.

Il fuoco arde

il fuoco accende

il fuoco brucia

ma soprattutto il fuoco trasforma.

Come fa con la legna che diventa cenere

così fa con noi

prende tutto ciò che viviamo

e che al momento sembra ingombrante

e lo rende infinitesimamente più piccolo.

Poi c’è il tempo che è il combustibile migliore

mentre trascorre cancella rancori, amori, sofferenze.

Il tempo affievolisce il concetto di intensità

rende tutto più orizzontale

spostando più in là il limite di quello che ritenevamo chiuso

e lasciando un riverbero di luce 

attraverso la fessura della nostra coscienza.

Ma le ceneri restano

granelli di emozioni toccate, viste e percepite.

Noi siamo il risultato dei nostri rischi

e conserviamo tutto

perché questi granelli alla fine disegneranno quello che siamo

aggiungendo nuove forme ogni volta.

Un pezzo di legna che diventa cenere

e nasce fenice

per spiccare il volo.



LA MIA META

 

Sai cosa c’è dentro al mio camice?

Credo che il mio camice sia uno dei posti più grandi al Mondo

un posto dove le pagine si accumulano una sull’altra

ma anziché volare via, rimangono lì

impilate al suolo.

Un posto dove la notte è più lunga del giorno

ma è una notte strana

è una notte sveglia.

Un posto dove le paure spesso tirano giù le labbra alla felicità,

un posto che è stato bagnato da lacrime di insicurezza.

È un posto che non tutti possono permettersi di indossare 

perché per farlo bisogna confrontarsi con se stessi.

In questo posto

tra alberi di libri e notti con la luna ansiosa

puoi comunque trovare fiori nati sul sacrificio 

e un tiepido sole che inizia a sorgere.

Io l’ho visitato e molti angoli sono ancora celati ai miei occhi

mi sono però accorto che tutto quello che ho descritto esserci

si trova sul sentiero della conoscenza

e più lo percorro

più i fiori germogliano

gli angoli si svelano a me 

e il sole schiarisce la notte.

Anche se questo posto ora mi spaventa 

e il camice è ancora troppo pesante per me

io so che quello è l’unico posto che rappresenta la mia meta.



SOLE

 

Ricordo quel piano al meno uno come inizio della mia risalita

e l’attesa di parlare per la prima volta a qualcuno in un modo che non conoscevo.

Ero ostaggio di emozioni e sentimenti

può essere bello ma spesso bene e male si confondono.

Sono uscito felice e questa felicità l’avrei provata ogni volta.

Raccontavo di me.

Di fronte incrociavo occhi che chiedevano senza parlare

la mia iride contaminata non vedeva più quello che sognavo.

Il mio cuore aveva uno strano ritmo come se appartenesse a tanti

ma dovevo sintonizzarmi sulla mia frequenza.

Intorno le voci erano diventate assordanti

avevo dimenticato il suono della mia.

Era nella mente che dovevo immergermi

curioso sono arrivato lontano e mentre scendevo trovavo nuova aria.

Mi sono spogliato di tutto quello che avevo

ora indosso vestiti più comodi.

Tutto questo mi è costato tanto

ma ho trovato ricchezza quando mi sono sentito nudo

ho versato lacrime e sono diventato leggero

ho scavato nel mio passato per capire gli altri 

ho esposto la mia rigidità e l’ho modellata

ho trasformato quelle che credevo debolezze o imperfezioni in virtù

ho parlato di getto e sono uscite le parole più ragionate della mia vita

ho fatto corse per arrivare in tempo ma sono stato sempre io in attesa

ho vinto non perché ho deciso di compiere questo viaggio ma perché la sincerità ne è stata il motore.

Mi sono conosciuto e più mi conoscevo più mi rendevo conto di quanto non mi conoscessi.

Io sono come il Sole

pensavo di essere semplicemente tondo e con dei raggi 

ma in realtà sono una stella.

Dal meno uno al tetto della mia consapevolezza per guarda il sole

questo è successo 

e sono grato dello spazio che abbiamo creato.



IL NOSTRO RICORDO

 

I ricordi cosa sono?

Nel momento in cui prende vita questa parola torniamo indietro

e ripensiamo.

Era sbiadita e nascosta in qualche angolo della nostra anima

quando ricordiamo allora viene fuori

acquista nuovi colori e fa riprendere il film della nostra vita da dove lo avevamo interrotto

arricchendolo di nuove sfumature.

È come se dopo tanto tempo ci si prende cura di una pianta abbandonata

una pianta che però è sopravvissuta perché è forte

poi con le giuste attenzioni germoglia e si arricchisce di nuovi frutti e colori

cose che erano insite nella pianta

ma per poterle osservare attentamente c’era bisogno di qualcosa

di acqua per la pianta e di tempo per il nostro ricordo.

Perché alla fine è il tempo a muovere i fili della nostra mente,

perché non è vero che tutti i secondi sono uguali

ci sono secondi che durano minuti, ore

e sono i secondi che ricordano un ricordo

che fermano il tempo

e accelerano i battiti.

In una clessidra ci sono tantissimi granelli di sabbia

ma uno alla volta prende il sopravvento sugli altri

è il ricordo che la nostra mente ci sta proponendo,

allora non ci resta che donare a questo ricordo nuova vita 

non ci resta che amarlo per un’ultima intensa volta

ricordando quando si era presentato a noi così fugace 

e che nell’attesa di essere reso eterno, 

ha sedimentato con molti altri

e finalmente sta compiendo il proprio viaggio attraverso la clessidra

così che attecchisca sul prato del cuore

germogliando colori per sempre.



FESTA DELLA MAMMA

 

Chissà cosa si prova a donare la vita

a regalare un dono cosi prezioso.

Milioni di grazie non potrebbero mai ricambiare tanta generosità

e allora come si fa a pareggiare il conto?

L’unica forza capace di tanto è l’amore.

Ogni giorno l’amore dovrebbe pervaderti le vene

scaldarti il cuore

e consolarti la mente.

Ogni giorno l’amore dovrebbe avvolgere il tuo corpo 

farti sentire protetta 

e nel posto giusto.

Ogni giorno l’amore dovrebbe farti nascere un sorriso

tenderti la mano 

e illuminarti il buio.

Ogni giorno l’amore dovrebbe essere il tuo amico più fidato

quello che è sempre presente

quello che non ti tradirà mai

Ma soprattutto ogni giorno l’amore dovrebbe esserti donato da chi ami.

L’amore deve amarti

solo allora forse un figlio avrà messo in pari il conto.