Simone Manna - Poesie

Ascoltati

 

Non parla il cuore

O forse non lo ascolto,

passo numerose ore

dietro al mio muro nascosto.

Muovono quegli occhi

ciò che dentro era sepolto,

e senza che ti tocchi

ti accorgi di amarla molto.

Delle soavi curve che coprono le vesti

Scacciano i pensieri,

imbambolato resti

con puri e licenziosi desideri.

Andare via non riusciresti

capisci che l’ami già da ieri


Se perdi

 

Solo perché ancora batte

il cuore vive, anche se sbatte

contro spifferi gelati

di standard omologati.

Solo nomi giorno e notte

se il primo ti prende a botte

e la seconda se ne fotte

dei lividi e delle ossa rotte.

Hai perso qualcosa

che ti teneva in vita

e ogni ora è piovosa.

Prima vedevi cose

che ora disegni a matita

diventando il tuo sosia


Anime

Si sfiorano le dita
Nello stomaco un ciclone
La notte è infinita
La luna è testimone
Di questo amore tenero
Di questo sentimento
Di questo battito 
Scandito dal vento
Di questa promessa
Che spiegava il nostro amore
stretti cuore a cuore
“Io…tuo, tu…mia”
E quel bacio fu poesia!


 

Ci si ama

Ci si ama
quando manchi
e se sei lontano
riesco comunque a 
carezzarti il volto,
la mano…
ho delegato il vento
che lo faccia piano piano.
Bacio la tua bocca
ricordo com’era
mi servo della mente
e dei sogni della sera
vagano…mente e cuore senza meta
regala il tuo cospetto
a quest’anima inquieta.


 

Con te

Quanto sorride bene il sole,
Quanto sono musica queste parole,
Quanto scorrono lente le ore
Di ogni istante, saggio il tuo odore
E l’orizzonte, il tempo, il mare 
Il firmamento, 
il vento, le nuvole
Quest’animo sgomento,
Il volo di un gabbiano….
Niente è troppo lontano
Se tengo la tua mano


 

Mare

Un grande salto a vuoto
Nel quale puoi volare
Custode di segreti
Profondo e immenso mare

Musa dei poeti
Di marinai inquieti
Di esploratori persi
Di cui parlano versi

Stagioni desolate
Diverso poi in estate
Oasi travolgente
Per tanta tanta gente

Tempeste e sol leone
Effige di creazione
sei lo specchio di Dio
Profondo e immenso…oblio


 

Pioggia

Perché quando piove
l’anima madida di incertezze
Da vita a sensazioni nuove
Alle più serie sciocchezze
E quelle gocce piovono 
Sopra al mio stanco cuore
Che cattiverie muovono 
E lui si agita per ore
Senza che incroci
Sguardi innocenti
Ma solo segni atroci
Di questi esseri morti viventi.


 

Sensazioni

Mi tocchi l’animo
Con le tue mani fredde
E con un freddo anelito 
Biascico quel che mi riesce

“T’amo”, dissi….
“Lo farò tutta la vita”
Tu, invece, correggesti:
“Io…anche quando sarà finita”

E sotto quel portone
Che ci proteggeva dal vento,
Da ogni forma di sgomento,
Non ci serviva altra ragione.

I nostri cuori, le mani
Sigillavano la promessa
A fronte del domani
E di ogni cosa successa
E così d’amore ebbra
Con la luna che guardava
Gli aneliti chiusi nel sigillo delle labbra
Finalmente ci scaldava


 

Distanza

Sotto una luce fioca,
Che bagna di destino,
Caldo stupore esonda
Mentre si fa mattino.
Lacrime di distanza 
Annegano il mio cuore.
Il freddo intanto avanza,
Congela il focolare.
Un vento di pensieri
Alza maree di ricordi.
Speri che l’indomani
Rassereni e ti conforti


 

Primavera

Salti di gioie,
Lacrime di colori,
Primizie di raccolti,
Ti scordi dei dolori.

Scene di bellezza,
Canti di risate,
Scende quella brezza
Che ti prevede estate.

Spasmi di vita
portano la sera,
Amori tra le dita,

Tu e un anima sincera,
Finché l’alba sia schiarita,
Aspettate primavera.