Sofia Scapin - Poesie

EQUILIBRIO

 

In un mondo di maschere

A cui non sento di appartenere

Forse

Ho trovato il mio posto

E mi sono innamorata

Di questa vita ballerina

Fatta di alti e bassi

Di gioie e dolori

Di lacrime e risate

Di continui futili affanni

In cerca dell’equilibrio

Quando i momenti migliori

Sono quelli che ci fanno cadere


 

CHI AMA

 

“A mia sorella Emma”

Non è vero che chi ama resta

Non è per niente vero

Chi ama se ne va, si allontana, sparisce

Magari torna

Chi ama sbaglia, trascura, ferisce

Magari si pente

 

Non è vero che chi ama resta

Chi ama dimentica, poi si ricorda

Chi ama uccide e dà vita

Chi ama sperimenta, ci prova, si arrende

Piange e poi ride

 

Perché chi ama cambia, muta, si trasforma

Chi ama crea e distrugge, stravolge e riordina

Perché chi ama siamo noi

E non siamo perfetti

Per questo amiamo: per cercare la perfezione a cui aspiriamo

Diventando

Nell’imperfezione

Perfetti


 

PARTI DI MONDO

 

“A mio fratello Pietro”

Ti meriti la consapevolezza che vali più

Dell’idea che hai di te

Perché appartieni a quelle parti di mondo

Che riflettono la luce


 

 CELATA UNIVERSALITÀ

 

“Alla professoressa M. Miatello,

che mi ha trasmesso il suo amore per la letteratura”

 

Solo “squarci di cielo”

Il nostro sguardo può catturare

Frammenti

Di un “inesauribile segreto”

 

Solo “scaglie di mare”

Il nostro cuore può avvertire

Schegge

Di una celata universalità

Caduta sulla terra

Quasi per sbaglio

Inavvertita

Dalla maggior parte delle menti

 

Percepibile

Dal fanciullino che è in noi


 

NON SEMPRE CE LA FARAI

 

Non sempre ce la farai

Qualcuno te lo doveva pur dire

 

Non sempre riuscirai a mantenere l’equilibrio

A volte cadrai

Non sempre riuscirai ad avere il controllo

A volte ti sfuggirà di mano

Non sempre riuscirai a sorridere

A volte piangerai

Non sempre riuscirai ad amare

A volte sbaglierai

Non sempre riuscirai a valorizzarti

A volte vorrai cambiarti

E non sempre riuscirai a comprendere

A volte ti fermerai alla superficie delle cose

 

Quindi sì, non sempre vincerai

Qualcuno te lo doveva pur dire

Prima o poi dovrai perdere

Ma sarà lì

In quell’istante

Che comincerai a vivere veramente


 

LA VIA DI MEZZO

 

A te che sei

Bianco o nero

Ombra o luce

A te che sei

Tutto o niente

Fuoco o ghiaccio

Quiete o tempesta

 

A te vorrei dire

Che ci sono infiniti sentieri

Tra vero e falso

Tra mare e cielo

Tra sole e luna

 

A te vorrei dire

Che ci sono infinite sfumature

Tra sì e no

Ragione e torto

Amore e odio

 

Non rinunciare all’arcobaleno che ti spetta


 

COME SI FA AD AMARSI

 

“A mia nonna,

che mi ha insegnato a non arrendersi mai”

 

Quando mi travolge la malinconia io mi siedo

Oh sì, mi siedo sulla sabbia fresca, dopo il pomeriggio, al tramonto

Poi chiudo gli occhi

E sai cosa faccio?

Imparo ancora una volta

Come si fa a sentire

Anche se lontani

Come si fa ad amarsi

A percepirti sempre

Come il mare con le sue onde

Dentro e fuori di me

Intorno al mondo

Come il vento, l’aria, la passione, l’oblio

 

Allora mi rilasso e ti sento rinascere

Come un fuoco caldo

Più vivo che mai

“Quanto tempo è passato” ti dico

E mi sorridi e mi travolgi

Come solo tu sai fare

Di colori e nuove dimensioni

Di brividi e nuove sensazioni

E rubi al mio cuore la malinconia


 

 SERE D’ESTATE

 

Ed ora ti ritrovi a scrivere, ancora

A pensare alla tua vita vagabonda, così come l’hai vissuta

A queste sere d’estate in cui sei più vuoto tu che il cielo, zeppo di stelle

In cui ti senti così pieno di niente da spaventarti da solo, ma non ti preoccupi ormai più

Perché vivi tutto un po’ così come viene, come capita

E sei circondato di persone meravigliose però ancora ti senti solo

Anche se non ci fai più caso

Anche se torni malinconico, un po’ diviso tra il bisogno d’affetto che senti

E la tua voglia di disfarti una volta per tutte di te stesso

Perché non avresti voluto tornare

Non così presto, almeno

Senza un bacio, una carezza, uno sguardo

Senza qualcosa che possa riempire il tuo vuoto che

Come perforato da mille proiettili

Non si riempie più


 

 A UN PASSO DAL MONDO

 

“Forse è egoistico da dire… ma ho scoperto in me delle ali.

Non sono mie, forse.

Sono la capacità di tornare in pace con se stessi. Sono la forza di pensare che la felicità esiste.

E sorvolo. Sorvolo. Volo in alto e aspetto di arrivare in fondo al burrone da cui ho voluto buttarmi.

Ora non ho più dubbi, mi fido della vita e la morte non mi fa paura, perché la luce trionfa sempre.”

 

(Tratto dal romanzo “A un passo dal mondo”, New Book Edizioni, scritto dalla stessa autrice)


 

 NIYA IL RESPIRO DI SARA

 

“Forse non siamo fatti per cambiare, forse non cambieremo mai.

Forse non siamo fatti per soffrire… forse i momenti in cui soffriamo sono maggiori di quelli in cui sorridiamo.

Forse non siamo fatti per scrivere, forse dobbiamo solo leggere ciò che è inciso dentro ognuno di noi.”

 

(Tratto dal romanzo “NIYA il respiro di Sara”, scritto e pubblicato privatamente dalla stessa autrice nel 2013)