Caro me
Caro me, caro te, caro trentenne,
Parlerò di te, tu che sei nulla tenente,
volgimi il tuo sguardo, duro ed affranto, racconterò a tutti,
di questo grande inganno,
chiamatelo futuro chiamatelo traguardo,
la mamma ed il papà,
ti giuro, non lo sanno, lottano ogni giorno
in un presente che è un danno.
Hai la voglia e la passione
diventerà illusione,
Questo è il paese che più non ha pensione,
ti guardo amico mio,
sei giovane e studiato,
Hai il pezzo di carta,
ma non sei raccomandato,
ti sento di nascosto, accettarlo ad ogni costo,
un compromesso a nero, pur di avere un posto.
Tradito e trascurato, neanche hai più votato,
le persone che promettono,
ti hanno abbandonato.
Conosci molte lingue ma non sai comunicare,
sei un soldato semplice, non ti è permesso parlare,
ma al fronte vai lo stesso senza armi ne elmetto, tutti i grandi sogni son rimasti nel cassetto.
Caro me, caro te, caro trentenne
racconterò di te e di un pensiero ricorrente,
sapere di essere grandi e non avere niente.
Son menestrello
Mi presento con l’intento di cantar in sto castello,
allietar la vostra corte, per me non c’è altra sorte,
ancor per qualche giorno, scongiurerò la morte,
di chi per campar ha scelto il favellar…
<<”Son menestrello!”>>.
Arpeggerò per voi un glorificante ritornello
Che parla giustappunto, di quanto siete bello
Di quanto ordinate tenete, le strade del paesello,
per la signoria vostra…
<<”Son menestrello”>>.
Sarò cantore delle virtù di questa pura corte;
sposerete vostra figlia, l’indomani è alle porte
sprovvisto non sarò, lo assicuro mio signore
parteciperò alle nozze ho uno stornello in vostro onore…
<<”Son menestrello”>>.
Pomposi drappeggi purpurei, pesanti, vi cingon le fragili spalle,
proseguite con fare altezzoso ergendovi a Dio piuttosto che a uomo,
speriamo non sentiate, il prossimo versetto
che parla del mio disgusto dinanzi al suo cospetto…
<<”Son menestrello”>>.
E mentre baciate la sposa, scroscianti le mani del popolo bue,
compraron la grazia vostra, augurandovi prole malforme
non è stato poi tanto saggio, mormorare tra la gente,
il mal auspicio mio
fu scoperto indegnamente…
<<”Son menestrello”>>.
Il codardo appestato, del monatto in attesa,
scoccò il suo ultimo germe,
fu un vecchio impiccione dalle ore contate
a strisciare come un verme,
riportando alla vostra attenzione
la mia ultima deiezione
uscitami dalla bocca,
con tutta l’intezione…
<<”Son menestrello”>>.
Sciagurato fui in quel frangente,
mi fidai di quella povera gente,
non lo feci per errore
a denunciare il vostro orrore
ma per giustizia divina e correttezza
ciò che esprimo,
mi costerà la testa…
<<”Son menestrello”>>.
Homo habilis
Sussulta la Terra
E sopra avanza
Inarrestabile
il tuo figlio abile.
Ti pesa così tanto
guarda dove sta arrivando
dal grattacielo più alto
si è innalzato
là in basso
non ha più curato:
un boato
venti polverosi,
eventi tenebrosi,
ovunque si posi,
non più riposi.
Confondi le stagioni,
al figlio eretto,
una volta
era il tuo prediletto,
e pure ignora
chi fu per egli
dimora.
Ti scalderai al sole,
ti spoglierai,
come la febbre d’improvviso
arderai,
e dal grattacielo in grembo,
tornerai…
Blu profondo,
è la fine del mondo.
Homo sapiente…
Non c’è più niente,
San Valentino 2.0
San Valentino nella nostra epoca è strano,
agiamo in quest’occasione comprando,
comprando qualcosa che in realtà non è in vendita.
Ci sforziamo di lustrare scatole di cioccolatini e di laccare mazzi immensi di fiori,
ma di scrivere il biglietto,
non ne ho avuto il tempo.
Tempo che non so gestire,
sempre impegnato al lavoro,
che ci posso fare?
<<”Ti amo amore mio, senza di te non posso stare, buon San Valentino”>>.
Te l’ho scritto col telefonino.
Dediche d’amore
di frasi fatte,
quasi una formalità:
Venditti, Ligabue, che farei senza voi due?
Http//doveandareasanvalentino.it
Ti sorprendo con un click,
voliamo in un posto chic.
Sono l’amore che cercavi,
lo dice Fox in televisione, sono per te l’unica passione…
San Valentino nella nostra epoca è strano,
non l’ho scritto così a caso:
se amare è diventato così semplice, così smart, perché soffriamo tanto?
L’amore è fatica,
amare per sempre
è un’impresa…
Inganniamo quest’epoca
adagiata sempre più su di una poltrona comoda
ma cedevole,
pronta a crollare su sé stessa
perché costruita in serie,
non più prodotto del nostro sforzo,
del nostro io.
Cambiamo obiettivo,
San Valentino non è un arrivo né una destinazione,
ma una partenza per costruire il vero amore….
Diverso da te
Ci si fa una risata invidiosa davanti a chi
decide semplicemente di essere diverso da te,
ad essere gli altri son bravi tutti,
si è qualcosa
che si sa già,
si è sicuri d’essere…
Chi invece tenterà,
in questa esasperante omologazione,
di cambiare,
di essere diverso
da tutto ciò che è meccanicamente ripetuto,
verrà certamente,
indubbiamente,
emarginato e deriso,
profondamente offeso nell’animo
e caldamente spronato
ad abbandonare le sue utopiche,
strane,
faticose ed ingombranti idee…
Caro diverso,
il tuo rumore è olezzo
tu,
solo,
hai la soluzione,
sai,
si combatte in silenzio,
sai,
la tua saprà di sconfitta,
una pacca sulle spalle,
sai bene che la solitudine sarà la tua unica alleata
ma ringrazierai sempre,
in fondo,
chi ti ha portato a vivere così,
perché vuol dire che avrai vissuto coraggiosamente ogni attimo, rimanendo arditamente qualcosa di diverso,
di non riconducibile a nessun altro
se non a te.
Oggi vincerete voi
e pure domani.
Il sorriso però nasconderà soltanto le vostre immense paure
ma non le farà sparire…
Empatia
Loro hanno gli occhi
per guardarti dentro,
non giudicano,
ma sanno esattamente chi sei.
La sintesi di un mondo incantato,
incontaminato,
da te…
dimenticato,
di cui sei degno
finché ti ritroverai
in un loro disegno:
c’è un sole che ti sorriderà sempre lì
e una riga
che ti sosterrà forte.
Un linguaggio che non si ascolta
il loro,
non ha bisogno di parole
ma di muta comprensione…
L’amore che non c’è
Noi ci siamo trovati, presi e innamorati
Noi viaggiamo, sperimentiamo e poi torniamo
Noi,
che l’abbiamo voluto
Il noi, lo abbiamo cresciuto…
Non c’è loro
che possa impedire
o loro
che possano poter dire.
Combaciamo l’un con l’altro
e loro?
Danno di matto.
Il significato nostro
è semplice ma profondo
racchiude in sé l’inestimabile che c’è in questo mondo
di far parte di questo noi,
però,
non fu facile.
La solitudine dei nostri tempi affretta e rende gracile
e allora ci fummo presi,
ma non soffocati
ci fummo compresi
e mai stancati.
Fummo in grado di scandire il pensiero
con l’armonia dei nostri cuori
unendoli insieme come l’edera e i fiori
Convivemmo poi
con l’ardore
di chi del tempo se ne frega delle ore
e le giornate nostre
divennero dimòre
di questo grande
nostro,
vero amore.