Valeria Palmieri - Poesie

LIBERA

( Poesia contro la violenza sulle donne: morte e rinascita )
Dal buio denso dell’inferno
sono risalita alla Luce
volato oltre le nubi.
Si son spezzate le catene
che mi tenevano ancorata
giù, negli abissi più profondi
gli abissi della tua schiavitù.
L’ancora che mi teneva legata
ha spaccato il mare
e dal flusso è riemersa la mia anima.
Finalmente libera.
Libera di volteggiare
di assaporare l’infinito
di stringere il cielo tra le mani.
Di riempirmi di energia Divina
di evolvere, arresa all’amore.
Si,
ho riamato me stessa
e con me stessa il mondo.
Il dolore ha partorito la gioia
cullato, intrecciato fili luminosi
riempito di bellezza.
Ubbriacata d’immenso.


 

VITA MIA

 

Ti do le mie mani, la mia povertà
il vuoto che esse contengono
affinché tu cuore, le riempi delle tue vibrazioni
e come coppa trabocchino dei tuoi battiti.
Queste mani troppo a lungo ferite
vogliono schiudersi, tornare a vivere
abbracciare ancora.
Mi son voluta far del male
scendere nell’oscurità delle tenebre
sfiorare l’abisso più profondo.
Vita mia lo so,
ti ho tradito, abbandonato, deluso
ti chiedo perdono.
Perdono per aver vissuto con anime non affini
creduto in giochi che non erano i miei
offuscando così il tuo splendore.
Piccola fiamma divina, fusione d’amore
togli la polvere e splendi ancora di luce.
E’ giunta l’ora dell’amore.
Di quell’amore vivo che tutto nutre
e riveste della sua sacralità
di cui solo il cuore conosce la via.
Queste mani vuote ricolma o cuore sapiente
tu sai il dolore, le lacrime, lo spasimo
e tu solo puoi tramutare il pianto in gioia.
Davanti a te mi inchino e mi fermo.
Vita mia,
riprendi tra le mani questo cuore pulsante
e come coppa ormai ricolma ritorna in te.


 

MADRE

 

Sento la tua mano allontanarsi
ogni giorno di più.
La vita si ritira, ti distanzia da me
come un’onda che ha irrigato
il deserto
e si ricongiunge al Grande Mare.
Con occhi di meraviglia
osservo
mi sembra un sogno sbiadito
dal tempo
quel giorno in cui il primo vagito
ha risuonato nell’aria.
Madre.
Eppure era vero quell’attimo eterno
in cui la vita si è fermata
per dare la vita.
Ma come un fiume tutto scorre
e trascina con sé l’esistere
l’alba e il tramonto
eppure eri guida sicura.
Madre
Ogni cosa si cela sotto la coltre del tempo
ma ciò che è stato vive nel cuore.


 

TUTTO E’ SILENZIO

La terra racchiude in sé le sue cose
in un oblio profondo che nasconde la vita.
Foglie morte danzano come pensieri vaganti
che si innalzano sognando un domani lontano.
Tutto è silenzio
in quest’inverno freddo e buio
che non concede oltre
mentre dorme il suo sonno velato.
Segrete sono le vie
di un destino destinato a ripetersi
in un amalgama di vita e di morte
che nulla lascia per comprendere
scrutare, la vita oltre la vita.
Ma tutto cela
mentre vibra in segreto sogni e realtà
e sorride perché sa,
che niente mai muore veramente
ma sarà solo il giorno nacosto
di un’alba nuova che verrà.


 

DIALOGO CON IL CREATORE

 

Io sono la tua creatura
uscita dal tuo Pensiero
creata dal nulla
voluta, amata e creata libera.
Libera di andare e di tornare poi
tra le tue mani di artista
per essere plasmata e purificata
come il fuoco fa con l’oro.
Brucerai ciò che porterò indietro di sbagliato
ciò che non avrò capito
libererai la terra che infanga
e pesa opprimendo il mio cuore.
Non avrò rimpianti quando me ne andrò
ne dolore, ma solo pace
perché tu hai voluto che percorressi la via
per farmi capire quanto è bello tornare
e quanto il mondo non mi appartiene.
Mi chiamerai e ti dirò di si
e sarà l’unico vero si della mia esistenza.
Sarà un dialogo di fusione e accettazione
senza parole.
E polvere tra le tue mani
tornerò a vivere.


 

PER TE

Voleremo come aquile selvagge
in un volo dal sapore antico.
Noi.
Noi, oltre le nuvole
nell’immensità di un cielo stellato
correremo insieme la corsa della vita.
Dammi la mano affinché nel volo io non cada
e non pianga il pianto
di anime a lungo separate.
Attraversati dal divino sorgere
gioiamo ora, per la gioia ritrovata
dentro la luce di quella lacrima.
E’ giunta l’ora di riappropriarsi del nostro tempo
di colorare i sogni di quei giorni vuoti.
Siamo a casa noi
tra voli di aquile selvagge
e colombe di luce
che danzano una danza perenne.
Oltre il cielo sta.
Oltre il cielo sta l’amore che riunisce i cuori.


 

FIGLIO

 

Figlio
ti ho amato fin dai tempi antichi
quando eri solo un pensiero
una follia d’amore
tra le pieghe della saggezza.
Ti ho voluto,
cercato oltre ogni possibilità
chiamato a me
per portarti nei solchi del mio cuore.
Ho aperto ferite d’amore per te
affinché vi restassi in eterno.
Ti ho preservato per quanto ho potuto
dal dolore
tracciato strade che sono un po’ anche le mie.
Ovunque andrai sarò con te
come un regista dietro le quinte
ti seguirò con i miei pensieri.
Ma a te solo aspetta la via.
Sorgente viva è ogni figlio
che si ama come l’unico
e vibra forte
in un intreccio incondizionato di cuori.
Oltre alle radici sta il cielo….
da esse nasce l’amore.


 

Covid19

Arriva a tingere di nero il cristallo del mattino
uscito dal grembo oscuro della notte
come un fantasma inferocito
getta terrore e abbatte anime senza pietà.
Cadono una via interminabile di persone,
uomini, donne, bambini
in una guerra silenziosa, senza guerra.
Venuto a turbare con la sua spada invisibile
ma tanto tagliente le nostre abitudini
questo virus non vuole abbracci,
non vuole baci, non vuole amore.
Sotto i suoi agguerriti colpi,
spinta da quel vento impetuoso
la vita vola via, lontano,
per giungere in quel luogo inafferrabile
dove antichi segreti ricoprono il tutto.
Ma a noi resta il vuoto, con i suoi mille perché
resta il silenzio profondo che echeggia troppo forte
nella prigionia delle nostre case
il canto di speranza dai balconi tricolori
che urlano alla morte reclamando la vita.
Un grido di dolore che vuole distruggere
Il nido del nemico
radicato nel respiro della terra.
Ma sarà lo stesso vento impetuoso a spazzare via il tutto
e l’alba tornerà dei suoi colori.
Non sa ancora il killer misterioso
che la vita vince sempre e comunque
e che le cose più belle devono ancora accadere.
Saranno i nostri eroi, caduti in battaglia
sì, proprio loro, le anime rubate
a darci forza, a combattere con noi
per un domani migliore.


 

DELIRIO D’AMORE

Di sangue s’è fatta la mia lacrima
come il tramonto di sera
che racchiude in sé una giornata amara.
L’eco mi giunge
di tante anime esodate
alla deriva di un mondo ormai confuso
dove le sue stesse, aride, terre
cacciano via i propri figli.
Cuore mio stai qui, scaldami
fa troppo freddo là fuori
c’è una mano assassina dietro le quinte
che non si ferma difronte a niente
un mare di violenza
che racchiude dentro le onde vittime innocenti
per poi tornare quieto,
come nulla fosse stato.
Sai cuore mio, da quel lontano giorno
Caino non ha mai smesso
di uccidere suo fratello
di squarciare le membra di se stesso
infastidito dalla sua stessa metà.
Perché?
Cuore mio stai qui, scaldami
non uscire dal mio petto
ci son troppe spade che trafiggono gli occhi
e provocano il buio assoluto.
Ascolta fratello questo delirio
che chiede solo amore
che anela a una pace mai ascoltata
non senti anche tu scorrere in te lo stesso sangue?
Ferma la tua macchina infernale
lasciati avvolgere da un amore più grande
fa che la malattia del potere
di essere solo e sempre tu il migliore
ti abbandoni.
Guardati intorno… tutto è già tuo, non vedi?
Ma niente poi viene con te alla tua morte
e tutto resta a tutti, condividi dunque….
Lasciati avvolgere dal delirio dell’amore vero

lascia la libertà della vita
a chi ne ha diritto.
Solo così sarai veramente felice.


 

L’AMORE CHE VA OLTRE

 

Senti nell’aria quel battito lieve
resta in silenzio, trattieni il respiro
ascolta quel magico colloquio
di dove la vita vive.
Sembra quasi percepirne il segreto
il segreto della gioia e del dolore che si fondono.
E nulla è più.
Resti solo tu con la tua splendida anima
che vibra nell’immensità.
E’ l’amore che va oltre.
Oltre l’uomo e la donna
la madre e il figlio.
Oltre la vita e la morte.
E’ la sacralità della tua missione
il viaggio con il tuo Dio.
Nulla ti turbi.
Tu hai scelto che non ti fossero concessi sconti,
perché volevi un percorso di luce.
Le anime più belle
sono quelle forgiate dal dolore
purificate nella loro essenza.
Sii felice,
hai trovato ciò che nessuno potrà mai toglierti.
Non lo dimenticare.
Anima, hai innalzato il velo
sei giunta là dove non c’è più separazione
ascoltato un silenzio mai avvertito
sei giunta dove la verità regna
là, dove il richiamo d’amore sa andare oltre.