Valeria Tartaglini - Poesie

Pensieri e riflessioni

 

Un libro,

uno scritto,

pagine senza fine.

 

La vita

è una parentesi

sfumata.

 

La fede,

qualcosa d’infinito

d’irraggiungibile

che dà luce

a chi ne scopre il cammino.

 

Sensazione

qualcosa di sfuggevole

che…….

non riesco ad afferrare.

 

Attore

sale sulla scena,

recita la sua parte

poi……..

torna a vivere di persona

o…. forse finge ancora?

 

Solitudine

un bicchiere vuoto,

un bimbo in pianto,

un oggetto rotto,

un fiore morto.

 

Sporco

una macchia scura,

su un vestito bianco

una cosa nera

che non si vede

ma… si sente… dentro.

 

La vita,

un giorno inutile

senz’altro futile

quasi impossibile

a volte irrespirabile

spesso incredibile

… in un sol verso, questa…

è la vita!



Come direbbe un nostro idolo comune

 

“Vaffanculo” a tutti i problemi

più grandi di te

 “T’innamorerai” certamente

un giorno,

ma ora ma la tua vita

come “Cantano i ragazzi”

canta anche tu

per le gioie che ogni giorno ti dona

Non avere “Paura d’amare”

questa tua vita

anche se sembra dura

Non è vero che “Dio non c’è”

(anche Masini può sbagliare)

c’è

e ti aiuta sempre molto

 “Viva la libertà”

dei tuoi splendidi anni

Pensa “Voglio volare”

non veramente come Icaro,

ma fai sempre volare leggera

la tua giovane anima

Come “Anna viviamo”

ti dico “Simona vivi”

sempre genuina come ora

E come “Un piccolo Chopin”

la musica che è allegria

sia sempre viva in te



L’anima

 

L’anima parla al cuore

che a volte non risponde

e il proprio ego confonde

pensando ad un verdetto d’amore.

Non sempre l’anima è saggezza

a volte è un pensiero di leggerezza

che il cuore fa vibrare

credendo di saper solo amare.

Ma in fondo che cos’è l’amore

se non una spinta dal cuore.


A mio figlio

 

Con l’augurio che il mondo

possa rimanere

sempre ai tuoi piedi

Che le strade

percorse dai tuoi piedi

possano sempre

essere anche quelle

dei tuoi desideri

Che gli ostacoli

che incontrerai

davanti ai tuoi piedi

siano facili da saltare

Che la tua testa

sia sempre al suo posto

(come adesso)

Ma che sappia sempre

e per sempre

dirigere i tuoi piedi



L’essere umano

 

Nel frastuono quotidiano

ogni essere umano

vive per correre

corre a far compere

corre a lavorare

corre a casa a riordinare

corre per il fisico allenare.

Corre… senza più guardare

il primo fiore sbocciato

sul balcone o in un vicino prato

il profumo della primavera

e il calore del sole

che tutto rende confortevole

…solo ricordi della memoria vera.

Poi d’improvviso

si ritrova vecchio e liso

a ricostruire un vissuto

che non ha mai avuto.



Lacrime

 

Lacrime,

gocce minime

scendono dagli occhi

quando il cuore sblocchi.

Scendono per mille motivi

per gioia, per dolore,

disperazione oppure amore

per ogni momento che convivi.

Scendono per liberazione

e alleggerir da ogni azione

lo spirito rivolto al buon Dio

nella prece silenziosa

che Gli giunge, ed è preludio

di pace affettuosa.



Amicizia

 

Una parola semplice

con un significato molteplice

può esprimere conoscenza

e tale rimane per anni

senza pesare sulla coscienza,

può durare per decenni

quando racchiude confidenza

che sa quasi di sopravvivenza.

Può essere unilaterale

e ti fa sentire in una spirale

e in te senti la pesantezza

eppur intervieni con leggerezza

nell’altrui vissuto

dando tutto quel che puoi

e nulla tralasciar dei problemi suoi

fino a che tutto sia risoluto.

E’ stupenda quando è ricambiata

e basta anche solo un’occhiata

per capire l’altrui dilemma

e insieme trovare la soluzione

consigliare senza alcuna flemma

e festeggiare con un abbraccione

senza nessuna parola avere udita

ma solo col cuore averla sentita.

Può esser traditrice

se tutto non dice 

o ad altri riporta

di chi ha aperto la sua porta



Un criceto per Francesca

 

Io voglio un cricetino

tutto bianco e piccolino

nella gabbia lui starebbe

e la giostra girerebbe.

Con le lacrime l’ho chiesto

e poi facendo anche un balletto

ma la nonna NO ha detto

e non è servito darle un bacetto

e poi c’è il NO del mio nonnetto

che non ha avuto pietà del mio musetto

e infine il NO della mia mamma

a niente è servita la mia lagna.

immenso è il mio dispiacere 

riuscirò però a sopravvivere.


Oltre

 

Guardare oltre

perché?

Se tutto ciò che mi occorre

è intorno a me.

alzo gli occhi

e vedo il sole

che non ha bisogno di ritocchi

per riscaldar le gote.

Oppur vedo le stelle

alla luna far da damigelle

il buio a rischiarare

e dolci sogni ad augurare

e il cielo e il mare

con un abbraccio accarezzare

l’orizzonte.

E, poi girar la fronte

a guardar ogni monte

bianchi o tappezzati

da alberi e prati

e nella valle fa corte

un arcobaleno di fiori

dai mille colori.

In tutto questo

a rimirare

faccio un sol gesto

il segno della croce

e il Signore ringraziare

per i suoi doni mi appresto.


Quest’anno

 

Quest’anno

è carnevale tutto l’anno!

non ha l’allegria

non ha neppure la magia

delle colorate maschere

da bimbi e adulti indossate.

Siam mascherati tutti

naso e bocca coperti

da una mascherina

nera, bianca rosa o turchina.

Solo gli occhi scoperti

con gli sguardi sofferti

tutt’intorno guardandosi

guardinghi e paurosi

di questo virus invisibile

per molti invincibile.

Tanti son gli strafottenti

che non stanno attenti

sfidando con aberrazione

tutte le cose a disposizione

per la nostra protezione

vivendo senza alcuna condizione.

Il mondo intero è coinvolto

dal virus è stravolto

ogni rimedio finora è irrisolto

e aspetta che tutto sia risolto.

L’attesa sarà lunga

quasi a sembrar lusinga

giorni, mesi, forse anni

per far sparire tutti i malanni.

Vivendo in questo malcontento

ogni uomo in cuor suo spera

di poter tornar contento

pur se pare una chimera.



Il Tuo immenso amore

 

Ogni dì noi ti baciamo

come l’Iscariota a Te ci avviciniamo,

come il figliol prodigo

a Te sovente torniamo,

come Pietro Ti rinneghiamo

e a Te, timorosi, ci accingiamo,

come S. Tommaso che volle vedere

noi spesso stentiamo a credere,

e Tu, con un sorriso pronto

ci discolpi da ogni torto

e mai la Tua fiducia ci hai negato,

come facesti allora

e oggi, ad ogni ora.

 

Cuore di Gesù,

colmo di immense virtù,

fa che il Tuo infinito amore

sia per noi fresca acqua

che disseti sempre il nostro cuore

per poter, rinfrancati,

esser con il Tuo aiuto

fedeli cristiani,

solleciti a tutti gli esseri umani,

al perdono sempre pronti

porgendo l’altra guancia dei nostri volti,

mozzando i nostri arti

se dan motivo a peccati,

rendici puri come neonati

rendici servi fedeli

per sperare nel Regno dei cieli.


Mi piace

 

Mi piace

pensare ad occhi aperti

immaginare d’incontrarti

sognare d’amarti

incantare i miei occhi nei tuoi.


Patrizia

 

In un soffio

ti ho veduta…

ti ho conosciuta…

ti ho perduta.

 

Ma… ti ho veramente conosciuta?

Il tempo insieme

è stato talmente breve

che forse ti ho solo… veduta.

 

No, non è possibile!

Una come te

averla solo veduta…

qualcosa di bello c’è in me

perciò… ti ho veramente conosciuta!

 

Una come te

posso anche solo averla incontrata,

ma… nel tutto, talmente ben distinta,

d’averla infine conosciuta.


Per Giò

 

Provocare l’allergia?

NO! Fiori non te ne compriamo

Ma se… per la nostra gioia

inodore lo troviamo…

allora si che col cuore te lo regaliamo!

 

Innocuo, piccolo, addirittura finto

rispecchia la luce del tuo cuore infinito

di tutta l’amicizia e l’affetto

che nutri per questo tuo gruppo “indefinito”.

 

Il nostro è sì un grazie

a te piccola grande Giò

che con le tue coreografie

ci fai sentire tutti un po’ estrò.

 

Le nostre scuse

sono alquanto doverose

per sbruffi, ritardi, acciacchi vari

e stasera a conclusione

di questa forse… ultima occasione

si chiudono i sipari

e resta solo il nostro affettuoso grazie


La nostra estate

 

Mi fa inebriare

quest’immagine

mi fa pensare

con dolce emozione

alla nostra estate,

alla bella visione

del sole calante

che molte volte

abbiamo visto insieme passare

dietro l’orizzonte.

 

E mi vien da ricordare

i tuoi baci e le carezze care

che sulle mie labbra

bruciano ancora.


The Nineteen Club

 

All’inizio erevamo  na trentina

quanno ce venne l’idea de la cantina:

fosse un club, na cantina o un pomicio,

nun era tanto questa la questione

quanto de trovà er locale in locazione,

d’affitto modero

quantità de spazzio

abbastevole pè quarche semplice pensiero

fatto né la mente de ogni socio.

 

A forza de litigà

pè le questioni de l’ordine der giorno,

la cantina era ancora da trovà

che i soci a venti non ciarivavano nemmemo.

 

Pè merito dell’amico Carletto,

omo de poche parole ma de molto fatto

d’apparenza pacifica e de spirito battagliero,

coll’aiuto de Umberto er militare

congedato e momentaneamente senza occupazzione,

der Mauro cosiddetto er Presidente

de Elisabetta chiamata da certi Betta

che c’ha sempre er rendiconto nella borsetta,

pè potè informà tutti delle entrate

e ora anche delle uscite

d’Alberto, un tipo in gamba

che è stato er promotore

de tutta la questione,

e de arcuni artri mossi a compassione,

eco er locale beat e luccicante

uscito fora da un forno vecchio e decadente

de na viuzza stretta der Pigneto.

 

Logico, chiaro e tondo

che fosse der quartiere

proprio pè dimostrà

l’affezzioni nostre

a sto Pigneto

vecchio e scarcagnato!

 

E li quattrini?…

Eh… pè tirà fori quelli

ce vonno le strillate e li bastoni,

ma che volete?…

li soci so’ quasi tutti studentelli

e… chi lavora? Bè… pure quelli…

ogniuno c’ha le spese che abbisogna

e fa li zompi pè dà la quota sua

anche se con ritardo dè quarche settimana.

 

Però… che soddisfazzione

Sentisse un po’ padroni de n’abbitazzione!!!!!!


Mia madre

 

Un angelo,

un dolce volto

un viso pulito.

 

Un’amica sicura

dai consigli sinceri

nei momenti più duri.

 

Un congegno di pensieri

nel mondo che la circonda.

 

Un sorriso per tutti

anche se ha voglia di piangere

anche se ha voglia di gridare.

 

Questa è mia madre!


Nostalgia

 

Voglia di piangere

voglia di pensare

senza essere infastiditi.

 

Ma… a cosa pensare?…

Forse a niente…

gli occhi fissano due mosconi

che volano quieti

anche loro come affascinati

dal gran silenzio

che c’è intorno.


Io amo

 

Amo mia madre

che tanto ha saputo

e mi sa dare.

 

Amo mio padre

che sempre mi ha capito

amato e mai rimproverato.

 

Amo mio marito

col quale voglio dividere

tutto il mio passato

e ancora insieme vivere

tutto il presente e il futuro per sempre.

 

Amo i miei due bambini

perché son tanto bellini

non unici ma rari

nella vita a me tanto cari

per un non so che di meraviglioso mistero

racchiudono nel loro corpo intero.

 

Amo il Signore Dio del Creato

per tutte le cose belle

che mi ha donato.


La mia vita in prospettiva

 

Da bambina ho vissuto serena la mia vita

in una famiglia umile ma unita

dai fratelli maggiori coccole e protezione

dai genitori rigore ed educazione.

nell’adolescenza piccole storie qualche amore

a diciassette anni l’uomo che ha rubato il mio cuore.

 

Il matrimonio ha confuso il mio cervello

da ragazza viziata a donna con autocontrollo

lavoro, casa e tanto quotidiano amore

mia nuova vita vissuta con ardore

poi due figli non pianificati

ma accolti con un senso di crescita.

 

Con i pro e con i ma gli anni son volati

arrivano le comunioni e l’università

i venticinque anni vissuti in un soffio

le promesse rinnovate del matrimonio.

esami, lauree e ancora batticuori

poi i figli spiccano il volo e fuori

fuori dalla famiglia, a camminare

e le loro vite a cominciare.

 

E la gioia più grande, gioia vera

che riempie il cuore come immensa primavera

quando tre piccole dolci principesse

han deliziato e arricchito le nostre case.

ora son cresciute e son sempre più belle

nel loro diventare signorinelle

nelle loro diversità, nelle loro indolenze,

nelle loro personalità, nelle loro impertinenze.

 

Sono felice per l’amore che ho ricevuto

sono fiera per l’amore che ho dato

ora che la vita la discesa ha iniziato

sento che ancora tutto non ho programmato

ma il cammino percorso fin qui

mi ha reso forte ogni giorno di più.