Veronica Sanguedolce - Poesie

Il tappeto volante

 

Quel mare ..

Un mantello azzurro che ti trascina lentamente lungo gli orizzonti delle meraviglie.
Il dondolio di una barca senza ormeggi.
Il canto del gabbiano che grida la sua felicità,

le bianche rocce di un’Isola lontana,che sa di salvezza per le anime vaganti..
Stelle che si specchiano in quell’acqua  limpida.
Libertà di viverla…libertà di respirarla.
Tutto prende forma e scompare dietro quei tramonti infuocati,di infinita e autentica bellezza.
Isola la chiamano…Lampedusa è il suo nome.
Terra di promesse e ponti confinanti,

un piccolo punto dell’universo…

un’appiglio per le rondini che emigrano.


 

Sicilia

 

Ecco all’orizzonte le mille luci che brillano,come mille cuori che battono nel buio,come una coperta di calore che si copre dalle gelide tenebri della notte..

ecco che da lontano percepisco,

quei brividi lasciati su quella terra..

ecco che ne senti il sapore,

di quelle gioie nascoste,

di quei voli sospesi nell’aria,

ecco che intravedo anche le impronte che ho lasciato su quelle strade,

quelle stesse strade che a piccoli passi,

mi hanno portato lungo i corridoi della mia felicità.

Ecco che pian piano ci lasciamo le mani io e te terra di grandi emozioni…

con rammarico,perchè è sempre un dolore separarsi da te.

Tu che mi hai regalato il dono della vita,tu che ogni volta mi riservi bagagli di avventure piene di tutto,

di vestiti che vestono

l’anima del mio cuore,

di scarpe che mi cambiano il carattere..

di luce e occhi nuovi per vederti sempre così immensamente speciale.

Tu che con il
tuo vento caldo mi fai confermare sempre di più le mie origini…

Tu che mi chiami per nome,ed io che mi innamoro sempre di più dei tuoi colori,

del tuo cielo,che si veste perfettamente col mio incoscio.

Di te cara mia Sicilia non smetterò mai

di sentirmi piena,

di te sono rivestita fin dentro la pelle…

e di te…

e delle tue luci sono fiera

di perdermi così,

ora…è per tutte le volte…

che ci riabbracceremo.


Il Sentiero dell’Amore

 

Esiste una parte di noi che per assurdo ci provoca le più grandi emozioni,

l’amore…la più grande catena che nessuno e mai riuscito a spezzare.
Amore tormentato è mai posseduto, amore completo ma a volte portato via dalla vita,amore che sa trovare spazio, anche nei silenzi,amore intrappolato in un mare che ha inghiottito gli ultimi respiri,di chi ha amato le sue onde.
L’amore un soffio di vento,

che fa volare ogni cosa,

ma non sa portare via i suoi ricordi.
L’amore nel brivido di uno sguardo,

che resta impresso nell’abisso del cuore.
L’amore nell’innocente gesto di un bimbo,che con un sorriso agli occhi,sa illuminarti il viso.
L’amore tra due amanti che non sa arrendersi e combatte per avere il suo battito d’ali.
Amore avvelenato che porta i loro nomi,anche dopo il respiro di questa vita, amore vissuto in una favola,
amore e ricordi dove restano parole spezzate,per la nostalgia di chi non c’è più e mentre piovono i ricordi,

si continua ad amarli nei nostri respiri,

l’amore la speranza di un r’incontro.
L’amore è una poesia graziosa,

scritta sulla luna.
E poi… l’amore…l’essenza che non è misurabile,l’amore è l’unica cosa che riusciamo a percepire,nel tempo e nello spazio è la forma più perfetta e completa,
che un essere vivente può dare

per sè e gli altri,

sognando un tempo senza le lancette,bagnato dal mare,

come per desiderio di fermarlo,

senza luccichio è perso

nella sua semplicità,

dove anche il vento viene placato è tutto resta come in quel sogno incantato…


Sogno

 

Percorsi un labirinto..

lo chiamai inconsciamente vita …

dentro vi trovai gli abbracci di un cielo che ebbe bisogno di specchiarsi

nella completa limpidezza del mare  …
Il canto dei gabbiani

lentamente mi portò

alla realtà…

dove scoprì con gioia

che i profumi di quel sogno

non erano un’inutile fantasia,

ma una meravigliosa magia

da vivere ….


Il percorso

Non pensavo fosse

così bello camminare sulla Luna

e lasciarmi cullare dalla sua curva, meravigliosamente da quell’angolo,

il cielo pieno di stelle mi sembrava diverso.

Un incanto manto che mi ha fatto da coperta ad ogni brivido sulla pelle.

Un soffio di vento e

di nuovo luna ricomincio a sognarti,

in attesa di un nuovo tuo splendido sorgere,

nel mio cuore…

Conservandone per sempre

ogni suo respiro,

un volo,un delicato velluto di carezze,

un sussurro al vento,

di quel che è stato

a parlare di noi,

un bivio di parole che non tramonta,

senza aver dato il suo completo ardore.

Un tuffarsi in fondo all’anima

e ritrovare i suoi abissi,

di completa essenza dell’essere…

e cancellare le nubi del cuore,

ridandole il suo autentico colore.


Diamante

 

Pioggia,non smettere,

Bagna questa pelle che ha sete di te,sono come una spugna che aspettava di inzupparsi in te.

Fredda e interpida,

pronoppente e gioiosa

scendi e riempimi di te,

come una pianta

che apre le sue foglie,

come una terra arida,

attende il tuo abbraccio divino.

Fammi rotolare tra le rocce del piacere,

di sentirmi libera e fresca,

come le tue gocce

cariche e genuine di dolcezza,

candida e limpida,mi riempio di te.

Il suono dei tuoi tuoni

mi strappano via dal silenzio…

È come una chiacchera

tra amici al tavolo,

tu parli ed io annuisco,

ti dico ancora si…parlami.

Parlami di quello che gli angeli

da lassù dicono di noi.

Noi gli amanti della notte,

noi gli intrecci del buio,

noi il dolce coccolarsi tra le lenzuola

di un’inverno.

Dimmi,parlami,ti ascolterei in eterno…

perché la tua voce è serenamente libera ed io mi commuovo al tuo sguardo,

al tuo confenderti

e perderti in questo mare…

Un’unione unicamente perfetta.

Pioggia tatuami in te

e risana ogni parte di me,

che ancora non ti conosce.


Porte socchiuse

 

E ancora sto qua

mi aggrappo con forza

ai miei sogni,

senza sapere se domani

ci sarà quel che cerco,

la mia Isola…

Quante porte chiuse in faccia,

quella brama di cercare sempre

e non trovare.

E la gente che ti chiede

dove vuoi andare,cosa sei…

Tra le mie poesie

e le costellazioni,

e le emozioni che provo con te.

E ancora sto qua

che viaggiare non mi basta mai.

Mi dimentico chi sono

e vado a costruire

le mie stelle di cartone,

sopra un palco,

con mezzi respiri penso,

che sono un treno che corre.

Anche se non so mai dove andare

so che per me nel cielo

qualcosa di scritto c’e già,

domani poi chissà

se c’e quel che cerco.

Ma rotolando

sugli arcobaleni

della mia vita,

nonostante le mille

porte socchiuse,

come vento caldo

sulla pelle sarò.

Vortici e cerchi d’aria,

che sapranno ritrovare,

ogni parte di me.

Veloce come la freccia che

scaglia un arco…

E come rondine saprò  emigrare,tornando a vivere

nei cuori altrui,

diventanto ancora così

una rara creatura.

Forse,con la luce di un’unicorno

e col vento del Nord che

confema ancora,di essere

in un cielo sbagliato.


Delizia degli attimi

 

Il tempo ha solo silenzi,

non possiede rumori,

per cui passa senza farsi sentire.

Non esprime la sua infinita attesa,

ne ci rivela la sua quantità.

Non si può fermare,

se non nel ricordo di un ritratto,

che guardandolo ogni volta

ci apparirà diverso.

Il tempo scorre senza rumori

e come la neve che scende,

si poggia lentamente e

aspetta la nostra matura primavera,

che lenta fiorisce,nel cuore,

respirandone le nuove rugiade,

che nascono in noi,

sentendosi appartenere,

al dolce profumo di rose,

che la vita sa regalarci.


 

Le ombre incomplete

 

Viviamo in una società,

dove non ci accorgiamo di quanto talvolta le parole,possono costruire dei brutti pensieri,che fanno male alle persone,pensieri che non vanno via,

che ti logorano dentro,

che non muoiono mai,

ma che portano a morire te stesso.

Viviamo in una società fatta di pochi equilibri è piena di pregiudizi,

viviamo in un mondo che sembra non appartenerci più,viviamo nell’ombra di chi parla di generosità e poi con gesti da superiorità non sanno cos’è

l’essere obiettivi.

Sono tante le vie senza coerenza

e sincerità,angoli persi nell’invidia,

di chi punta sempre il dito,

dov’e  la gente piuttosto che espellere il male,che ha dentro,

lo rinchiude in respiri silenziosi,

che affannano e graffiano l’anima,

senza una fine,dove c’è chi preferisce chiudere gli occhi per sempre,

piuttosto che trovare il coraggio di voltare pagina e ricominciare

e continuare il cammino,

seppur tortuoso che sia.

Si vive dentro in un mondo fatto di cartone e non più di cose genuine, troppo presi da sé stessi,dall’egoismo, ignari nel capire le difficoltà altrui,

anche solo nel confrontarsi con gli altri.

Se solo sapessimo ascoltare,

una minima parte,dei silenzi,

che possono fare male,

non vivremo in un mondo di angoscia,

dove però sappiamo correre contro il tempo,sfuggendo ad affetti più importanti,perdendo gli attimi che davvero valgono

e pur continuando a correre non ci accorgiamo,

che in un mondo così grande,

dove siamo milioni di persone,

riusciamo a sentirci così soli,

tanto che qualcosa impedisce la completezza di poter essere realmente ciò che vorremmo.

Siamo unici e grandi

ma immensamente piccoli,

se non sappiamo raggiungere nessun cuore umano

e per questo non esiste,

nessun indice perfetto di intelletto,

Per cui poter far un copia e incolla e imparare…

per davvero.


Orizzonti per le anime

 

Immaginammo un altro tempo,

un altro luogo,

uno spazio dove i nostri respiri

potevano incontrarsi,

senza la fretta di perdersi,

un orizzonte,

dove i nostri sguardi,

potevano parlarsi,

senza la paura di intendersi troppo,

un posto dove attraversarci l’anima, senza pagare il biglietto

al diavolo.

Immersa in un immagine di te,

dove quei tuoi occhi,

sono la vita in miniatura.

Bianchi intorno,

come il nulla in cui galleggia la vita,

l’iride colorata come la verità, imprevedibile,

che la caratterizza,

sino a tuffarsi nel nero della pupilla,

che tutto inghiotte,

come un pozzo oscuro senza colore

e senza fondo.

Come i nevai,

freddi…

li percorsi…tutto d’unfiato.