Virginia Morelli

Poesie


E arriverà la notte

“Giungerà il giorno a spegnere le stelle, e con lui la speranza che il buio dell’indomani duri settimane, mesi, anni.
Tramonteranno i demoni sotto le promesse di carezze a cullarci.
E poi arriverà la notte, e se non arriverà nasconderò i miei passi nella tua ombra finché non sorgerà la luna.
E allora arriverà la notte, e se ancora non arriverà lasceremo che siano i nostri sguardi a toccarsi. Così nei nostri occhi calerà la sera.
E se nemmeno allora riusciremo a sfiorarci, lasceremo le parole sgorgare sui nostri visi, e le nostre lacrime diverranno la rugiada che porta il mattino.”

 


 

Sul filo del mondo

“Sul filo del mondo, sospese come petali che danzano sull’acqua dopo la pioggia, vi erano le barche che costeggiavano il canale. Spiaggiate come creature marine, poiché nonostante fossero senza pinne appartenevano alle onde tanto quanto loro. Così accade per molte cose: come noi non adatti alla vita eppure immersi in essa. Immersi con la bocca che raggiunge a stento il pelo dell’acqua. E di là una superficie del tutto nuova, propria a noi anch’essa.
Era dell’acqua anche il cielo che si rifletteva sulle onde. Appartenevano a lei i colori del tramonto, le emozioni che avrei voluto riversare al suo interno lanciandole come monetine. Oh, quanto sarebbe stata ricca l’acqua! A quanti petali avrebbe rinunciato pur di trattenermi.
Di trattenerti. Di trattenerci.”

 


 

Il poeta

“L’ottavo giorno
Dio creò il poeta
affinché qualcuno
comprendesse
le sfaccettature del mondo.
E come il suo creatore,
egli plasmò la realtà
e fece plagio
di quella solitudine
che trovava conforto
nell’invenzione.”