Vriss Khia

Poesie


Quando l’imbrunire
velocemente fugge cedendo alla notte
colma di stelle
in quel momento ti cerco
guardo in alto
cerco d’intravedere una tua sagoma
una tua ombra spero di trovare,
ma nulla
allora chiudo gli occhi
concentrandomi ad ascoltare
desideroso
di percepire la tua voce.
solo il sibilo del vento
che freddo scalfisce il mio viso
mi tiene compagnia nell’attesa,
mentre il mio respiro
catturato dalla barba
si trasforma in brina
attendo
attendo finché un calore mi scaldi
liberandomi il volto dalla brina
permettendo alle lacrime di scorrere
grazie a quel calore
saprò che hai raccolto tutte le stelle
stringendole vicine, schiacciandole
finché diventino tutt’uno
trasformandole nel sole
donandomi calore e vita
per un nuovo giorno

 


 

sdraiato nel letto
ormai ho perso lo spazio tempo
solo i pasti hanno una vaga cadenza
non ho missive dall’esterno
solo velati incoraggiamenti
da chi mi accudisce per distrarmi
letti transitano in corridoio
sempre diversi gli occupanti
scende un silenzio , si alza un brusio
non copre i canti ritmati
dei macchinari applicati
solo docili lamentele di dolore
interrompono un finto sonno
frenesia nel corridoio
aumenta un parlottio
tutto tace
macchinari riprendono
a sussurrare ninne nanne
m’appisolo , mi sveglio d’improvviso
agitazione ovunque
nel corridoio si corre
chiare sono le voci
un macchinario é un’orchestra
tace
un bisbiglio prosegue .
passa un’ombra nel buio
la segue un letto
non puoi riconoscere l’occupante
coperto oltre il volto
macchinari scandiscono la notte

 


 

devo svagarmi dalle idee
cercherò magia
giro camminando triste
in me,
pensieri mi assillano
É tempo di magia
mi atteggio stanco,
sono spossato
É tempo di magia
devo calmarmi
nella testa
troppi rimbombi
Ho bisogno di magia
so gestirla
conosco il suo potere
perché no , Un po’ di magia
irritato oltre il mio,
perso dentro me
Devo la magia
lo so lo so
LO SO
sono magico
senza rendermi conto
soggiogato
nel mio voler benessere
svanito magicamente
fagocitato nella magia