Walter Morando - Poesie

Acquamarina:

 

Acquamarina splendente e delicata,

sei tu per me la presenza di Dio incarnata.

 

Sensibile e gioiosa

preziosa fonte di luce 

hai ricolmato il mio cuore 

di una splendida luce.

 

Silenziosa come la rugiada 

fresca come la brina,

sei tu piccola grande Caterina!

 

Dolce come un fiocco di neve 

appena scesa dal cielo

sei davvero un’emozione lieve

che illumina il mio cielo.

 

Onda del mare che infrangi sugli scogli

lo scalpitare del tuo rumore

illumina, con la tua dolcezza il mio cuore.

 

Stella luminosa che in cielo risplendi,

illumina la mia vita

con la tua dolcezza infinita.

 

Se il sorriso e l’emozione 

potessero aver un nome

porterebbero le tue iniziali

o incantevole Acquamarina!


 

Piccola farfallina:

 

Una piccola, piccola farfallina

Tutta gialla, rosa e verdolina;

si posa su un bel fiore aperto

e da lui il nutrimento è certo.

 

Piccola, piccola farfallina svolazza qua e là

con mille giri attorno alle corolle

cibandosi di un nettare assai prelibato

che sui pistilli sembra nato!

 

Leggiadra si perde nel vento del mattino

svolazza meglio di un canarino;

col suo batter d’ali strepitare i fiori fa,

allegria, gioia e dolcezza a tutti porterà!

 

Piccola, piccola farfallina

fermati un attimo sei così carina

che il vento ti vuole salutare

e un bimbo sul dito per sempre con sé portare. 


La sera a Mondello:

 

Si coprono, come un mantello

avvolge le spalle, le case a Mondello

un piccolo e ridente paesello.

 

Si spengono i rumori

si accendono le stelle

ecco appar in ciel la luna ribelle!

 

Il ciel scuro permea ogni cosa

di un languido sorriso

che a tratti fa scorgere il paradiso.

 

Tutto tace, tutto nasce 

tutto giace e finalmente a Mondello 

arriva la pace. 

 

Solo i grilli, s’odono da lontano

e come un fior che appassisce in mano,

molto piano

 

La vita oggi sfiorisce

e domani è pronta per sbocciar

come un tulipan che rifiorisce.


L’Amore:

 

Sentimento sublime e innato

sgorga spontaneo da un innamorato!

 

Materno, semplice e puro

riempie d’attenzioni ogni nascituro.

 

Luccicante, fino e vero

aiuta tutti con cor sincero!

 

Di forma strana, di color pastello

è lui la rima di ogni menestrello.

 

Con animo buono e premuroso

è Dio che ci ha donato il sentimento più generoso!


Una lacrima:

 

Sussurra il mio cuore una sinfonia leggera,

il suo canto non è però di primavera,

giace latente come una chimera

e finalmente prende una forma vera.

 

Si anima dal colore trasparente,

fluisce lenta e clemente,

scava emozioni vere, dentro la mente,

e alla fine rigogliosa esce incipiente.

 

Bussa alle palpebre dei miei occhi 

rovista tra le mie ciglia

e alla fine riga il mio viso

come un fiume che si assottiglia .

 

Calda e vera

Incolore, ma assai sincera

È la lacrima che svuota la mia mente 

e alla fine mi porta la pace, veramente!


Un angolo di Paradiso:

 

Assiso sopra una roccia

mi trovo dirimpetto a un dirupo   

che se lo guardo rassomiglia a un imbuto.

 

Luogo d’incontro con me stesso

qui mi trovo a contemplare come un fesso..

 

Ma tutto il cammino della mia vita

passa su di me come sabbia tra le dita

e scivola lentamente contemplando questa roccia ardita.

 

Soffio di vento che raccoglie i miei pensieri

li scruto e li venero non più come ieri!

 

Raggio di sole che il mio cuore scaldi,

irradia di colore la mia mente

e donale serenità e pace, finalmente!


L’ultima neve:

 

Si scioglie lenta e leggera

come una chimera,

che a breve porterà la primavera.

 

Ormai non più candida e pura,

ma semplicemente dura

come un cuore carico di paura.

 

Ecco lassù in cima l’ultima, l’ultima neve,

che da tempo rimane là, lieve,

e ormai avrà vita assai breve!

 

Attraverso i prati del mio paese,

calpesto fieno e passo chiese,

salgo su muretti e guado ruscelletti…

finalmente arrivo di fronte a Mulinetti!

 

La stradina irta e stretta

non è altro che la via principale,

che porta vicino ad una casetta

posata su di un crinale. 

 

Gli occhi fremono di gioia mista a tristezza,

qui come in una carezza,

l’ultima neve, pare ormai un’ebbrezza!

 

Ma no, ecco così carina…

sei gelida e cristallina 

ancor là sotto la cima!

 

Finalmente ti scruto,

finalmente ti contemplo,

sei proprio tu…l’ultima, l’ultima neve!


Naso rosso:

 

L’energia e i colori incendiano la realtà,

forme strane e vive colorano ogni viso con beltà,

sensazioni tenere e vere aggiungono fantasia

e il sorriso diventa la cosa più bella che ci sia!

 

Mistero di un puntino rosso visto in lontananza

quasi buffo, ma è la circostanza

un bel naso rosso che stravolge ogni sembianza

e ridipinge il cuore con autentica stravaganza.

 

Che buffa maschera, che simpatico nasino;

un naso rosso porta gioia ad ogni bambino,

ed in cuor suo un sorriso nascerà;

certo ora più bella è la sua realtà!

 

Non sempre però fantasticar potrai

e allora senza nasino divertir i bimbi non farai,

certo il cuore tu non conquisterai

ma se un sorriso a loro strapperai…

 

la loro vita di gioia tu colorerai!


Pietre vive:

 

Secoli di storia

bussano dentro me,

come un viandante in cerca di pace.

 

Un silenzio reale e profondo

dona al mio cuore ristoro

da mille fatiche…

 

La tua voce o Altissimo 

e Soave Signore, penetra,

dentro me, come un canto leggero.

 

Finalmente chiudo gli occhi e mi “sciolgo” a Te…

ed ecco, come rugiada, lacrime vere

stillare con dolcezza dal mio cuore,

 

Emozioni vere, giostre di sentimenti 

luce limpida

che si rivela alla mia anima.

 

Un abbraccio fraterno

mescola chiare sensazioni;

mille sguardi rivolti in Te

scatenano gioia pura!

 

Voci e canti lontani smuovono durezze remote;

melodie vellutate

mi sostengono nel cammino verso Te.

 

I giorni ruotano inesorabili

ma da Assisi la consapevolezza

che il Tuo Amore per noi

è infinitamente eterno.

 

O mite S. Francesco,

illuminami dell’Amor del Maestro,

che qui, grazie a queste “pietre vive”,

mi hanno saputo convertire!


Alla nonna:

 

Tanti anni sulle spalle,

ma il sorriso non hai perso,

gioie fugaci, dolori veri

ma il carattere è quel di ieri.

 

Son ormai tante le primavere

trascorse tutte come ere…

e nei tuoi occhi i ricordi veri

che porterai nel cuor stretti e sinceri.

 

Mamma riservata e sempre amata

semplice nonna da me adorata

laboriosa come un’ape nell’alveare

trascorre le giornate a lavorare.

 

Ormai tanti i ricordi

che per fortuna o sventura non scordi

e ai nipoti racconti 

con autentica semplicità. 

 

D’argento ormai è la chioma

ma la vista è sempre buona,

forse l’udito s’è allentato

ma il passo non è certo cambiato.

 

Ora la casa è più di prima

la culla della tua vita;

tra pentole e fornelli

son qui i tuoi anni più belli!

 

Se nei campi ieri lavoravi

oggi dal balcone li guardi e taci

e la vita è per te

il dono più bello che c’è.